Miniescavatore Caterpillar 303.5 Next Gen in prova: l'idraulica
Miniescavatore Caterpillar 303.5 Next Gen in prova: l'idraulica
Iniziamo con i dati, per gli amanti del genere: l'impianto idraulico load sensing del Caterpillar 303.5 è servito da una pompa a pistoni a cilindrata variabile con una portata da 100 litri al minuto (erogati a 2400 giri) con una pressione di funzionamento sulla rotazione di 18,1 MPa. Per la traslazione la pressione di funzionamento si attesta sui 24,5 Mpa (la stessa pressione è a disposizione delle attrezzature).Il circuito ausiliario primario ha un flusso di 70 litri al minuto, mentre per il circuito secondario sono disponibili 25 litri al minuto con una pressione di 24,5 Mpa.
Ovviamente su tutti i circuiti sono predisposte valvole di attacco rapido.
Quello che si fa apprezzare, dati prestazionali a parte, è una particolare cura nella gestione del layout dell'impianto, sia nella zona del distributore sia lungo tutto lo svilupparsi delle linee idrauliche. La maggior parte delle linee sono gestite con tubazioni in metallo e dove, per geometria o esigenze tecniche, sono presenti tubazioni flessibili, queste sono sempre molto ben protette e accuratamente fissate da apposite fascette che assicurano ordine e evitano rotture accidentali.
Lungo il braccio le tubazioni idrauliche corrono sempre in posizioni appositamente studiate per ridurre al massimo gli urti accidentali e nelle zone in cui questo rischioo è maggiore, Caterpillar ha (quasi) sempre predisposto protezioni aggiuntive (manco a dirlo in acciaio e non in plastica).
Inifine i manutentori ameranno i codici cromatici Caterpillar: ogni tubazione (ma anche ogni cavo dell'impianto elettrico) è contraddistinta con una precisione quasi maniacale da codici cromatici e alfanumerici che rendono l'individuazione di quale linea fa cosa in modo semplice e veloce.
Insomma il tutto fornisce la piacevole certezza che l'intero impianto idraulico sia stato progettato in sinergia con le altre componenti della macchina con due importanti obiettivi ben chiari in mente: massimizzare la produttività e ridurre al minimo i costi di manutenzione (soprattutto quella straordinaria).
Obiettivi che ci sembrano davvero ben raggiunti!
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