Beach Care Project di CASE Construction Equipment
Beach Care Project di CASE Construction Equipment
Il Beach Care Project è un programma incentrato sull’educazione e sulla sensibilizzazione dei ragazzi al rispetto dell’ambiente; a partire dal 2020, in concomitanza con il documentario televisivo italiano “La Natura che parla”, la prima spiaggia a beneficiare del progetto è stata quella di Rovigliano, in Campania, poi nel 2021 la spiaggia di Foce Varano, in Puglia e in seguito a Carini, in Sicilia, dove sono state raccolte 2,5 tonnellate di rifiuti.In Costa Azzurra, in Francia, l'attività ha riguardato la gestione ecologica della Banquette di Posidonia Oceanica, vitale per l'ecosistema marino, e poi in Spagna, dove il progetto è rientrato nel Posidonia Green Festival di Barcellona.
CASE Construction Equipment ha fornito una gamma di macchine, tra cui una pala gommata 621G e una minipala compatta cingolata TV370B. Le macchine sono state utilizzate per raccogliere i rifiuti di plastica dalle spiagge, evitando che venissero trascinati in mare.
La plastica raccolta è stata analizzata dal CNR e dal CNRS e poi riciclata in giocattoli educativi, contribuendo così a un'economia circolare dei rifiuti. "In CNH Industrial, la sostenibilità è parte di tutto ciò che facciamo", ha dichiarato Daniela Ropolo, Head of Sustainable development Initiatives, di CNH Industrial.
“Attraverso questo importante progetto internazionale, stiamo promuovendo la protezione dell'ambiente con le nuove generazioni. Il suo impatto sta diventando sempre più grande in ogni Paese che visitiamo”.
“CASE e i suoi partner stanno ripulendo le spiagge per restituirle alla comunità, affiancando una ricerca accademica all'avanguardia, educando e promuovendo valori responsabili tra le giovani generazioni e promuovendo l'interesse e l'impegno per la protezione e la cura dell'ambiente”, ha affermato Federico Bullo, General Manager Europe, Construction Equipment di CNH Industrial. “Dal 2021, con il lancio nelle scuole del Progetto Beach Care, oltre 10.000 bambini hanno imparato a conoscere gli ecosistemi delle spiagge, grazie a materiali didattici e lezioni dedicate”