Parole chiave per capire al meglio la scelta dei
progettisti >>Case Construction<< alla base della nuovissima (ordinabile da dicembre 2024, ma commercializzata in questi giorni)
pala gommata 421G: versatilità e completamento di gamma.
La
421G, con il suo peso operativo di
8.970 kg, va a chiudere un “buco” di
gamma di Case nel segmento alto
macchine compatte, posizionandosi tra la 321F (peso operativo di 5,98 ton) e la 521G (12,82 ton).
Un segmento che, a differenza delle
pale più piccole, vede la presenza di un
numero relativamente limitato di competitor.
Posizionamento che le consente di proporsi come
macchina interessante per le imprese che abbiano bisogno di un mezzo con una
buona capacità di carico e che, contemporaneamente, abbiano una
notevole versatilità, necessaria per estendere
al massimo il coefficiente di utilizzo.
Per questo, la 421G esce di fabbrica con un
robusto attacco rapido, pensato proprio per consentire agli utilizzatori di impiegare una
vasta gamma di attrezzature, partendo ovviamente dall’abbinata strategica
benne e
forche.
Applicazioni tipo per la nuova nata di casa Case? (perdonateci l’allitterazione): sicuramente i
cantieri edili in aree urbane, ma anche la
logistica generale dei magazzini edili, nonché le applicazioni dell’
industria del riciclaggio, lo
sgombero neve o il
segmento agricolo. Ovunque, in sostanza, ci sia bisogno di
agilità,
praticità d’uso e, ovviamente,
prestazioni adeguate.
Market oriented, per davvero
Case CE è partita per lo
sviluppo della 421G dall’ascolto delle esigenze del mercato; e lo ha fatto in un
periodo molto complesso, dato che parliamo del
2020, in piena
emergenza da CoviD-19; nonostante questo, le
richieste dei clienti sono apparse fin da subito abbastanza
chiare, come sottolinea
[Riccardo Balma], Product Manager EMEA di CNH Industrial: “Abbiamo davvero
dedicato molto tempo all’ascolto di quello che si aspettavano da noi i nostri
dealer e, soprattutto, i nostri
clienti, quando abbiamo cominciato a
progettare la 421G”.
Riccardo Balma
Riccardo Balma, Product Manager EMEA di CNH Industrial
“É immediatamente apparso evidente che un
tema caldo fosse quello dell’
aumento della visibilità sia frontale sia laterale, per incrementare di conseguenza la
sicurezza in cantiere. Inoltre molti degli intervistati ci hanno chiesto la possibilità di avere la
doppia entrata in cabina, esigenza questa non banale da industrializzare, su una
macchina relativamente compatta”.
Prosegue
[Balma]: “Un’altra
richiesta piuttosto diffusa è stata quella inerente la
riorganizzazione della strumentazione in cabina, più a portata dell’operatore. Il
mercato ha confermato anche la nostra scelta di rendere disponibile i
40 km orari di velocità massima e, infine, ci è stato chiesto di rendere più fluido il passaggio dalla prima alla seconda velocità: la progettazione è partita da queste richieste e sono state davvero molte le
migliorie e le
innovazioni che abbiamo incorporato nella
421G, nei quattro anni del processo di
progettazione,
ingegnerizzazione e
industrializzazione”.
Queste le richieste del mercato; ora vediamo insieme le
risposte di Case e, in dettaglio, le
caratteristiche della 421G.
Motore risparmioso, ma con grinta
Cuore pulsante della 421G è un affidabilissimo (Case lo monta anche sulla terna 580 SV)
4 cilindri FPT d 3,6 litri, che eroga
72 kW, rilevati a
2.200 giri minuto, con una potenza massima (a 2.000 giri/minuto) che arriva a
82 kW, consentendo contemporaneamente di avere un
range prestazionale di alto livello e consumi particolarmente contenuti (una caratteristica questa tipica dei motori FPT). La coppia erogata a
1.400 giri è di 453 Nm. Dal punto dii vista delle
emissioni parliamo di un
motore SCR con DPF in Stage V.
Importante implementazione dal punto di vista della
catena cinematica: con la 421G Case passa alla
tecnologia Shift on fly per il cambio di marcia, in modo da rendere decisamente
più fluido il passaggio tra un rapporto e l’altro rispetto ai sistemi utilizzati in precedenza. Il vantaggio per gli operatori e l’
efficienza produttiva è innegabile, soprattutto in questa categoria di macchine.
Shift on fly
Per i pochi che non lo conoscessero, il sistema Shift on fly si basa su un sincronizzatore elettronico che compensa la differenza tra la velocità di ingresso e di uscita della trasmissione, supportato dalla velocità del motore idraulico in una condizione di downshift.
Il sistema si basa quindi su una
trasmissione a due velocità combinata con una
trasmissione idrostatica ad alta pressione (fino a 450 bar nominali) in
circuito chiuso, composta da una
pompa variabile ad alta pressione (A4VG di Bosch Rexroth) con
design a piatto oscillante e da un
motore variabile ad alta pressione (A6VM sempre del produttore tedesco) con design ad asse curvo.
Molto il lavoro di sviluppo profuso anche sull’
idraulica, anche perché una buona fetta di applicazioni che la 421G dovrà affrontare saranno quelle, tipiche soprattutto dei
Paesi nordici, relative allo
sgombero neve; operazioni che richiedono di poter
supportare attrezzature specifiche (spazzaneve, turbine, spazzoloni) che molto spesso richiedono
flussi idraulici non di trascurabile entità.
Oltre ai flussi è cambiato completamente il sistema: si passa
dalla cilindrata fissa a quella variabile, seguendo l’esempio dei modelli più grandi, con un
flow sharing gestito da una
pompa a cilindrata variabile a centro chiuso, capace di una portata di
125 l/min e di una pressione di esercizio di
275 bar (che consente di gestire praticamente tutti gli attachment presenti sul mercato). Il distributore è
Husco.
Rivoluzione in cabina
La
cabina è l’elemento sulla 421G su cui si sono concentrati di più gli sforzi di
ricerca e sviluppo; completamente nuova, ha richiesto un
ridisegno completo della disposizione dei
componenti interni per poter garantire la possibilità di
entrare anche dal lato destro come spiega anche
[Mario Girardi], Chief Engineer di CNH Industrial: “Il passaggio più critico, dal punto di vista progettuale, è stato l’
eliminazione completa della consolle di destra (con tutte le relative componenti elettriche e elettroniche che vi erano alloggiate). Questo passaggio, obbligatorio per
ampliare lo spazio in cabina e per garantire un accesso anche da destra, ha reso necessario
riposizionare la colocazione di tantissime componenti e, di conseguenza, ripensare completamente il cablaggio della cabina”.
Uno sforzo certamente ricompensato da un
notevole aumento della visibilità sia frontale sia laterale; la
vetratura laterale di è ora davvero ampia (in sostanza l’intera area di destra è libera per la visione), mentre l’
area trasparente frontale è stata implementata grazie a all’
abbassamento di 20 cm della consolle anteriore e all’apertura di
due lame vetrate laterali in ulteriore estensione degli
elementi trasparenti verso il pavimento della cabina, dando
completa visibilità all’accessorio e delle ruote anteriori.
Il tutto
senza intaccare le prestazioni dell’impianto di aria condizionata che, da sempre, è un fattore di vanto per Case sulle
pale gommate: davvero molte
bocchette a disposizione che rendono semplice lo
sbrinamento delle vetrature in condizioni di
lavoro invernali.
I
comandi, prima presenti nella consolle di destra, ora sono
solidali al sedile (e quindi molto più semplici da settare), dove trovano posto il
joystick elettroidraulico, un selettore
jog trottle e, su una
penisola davvero bene fatta dal punto di vista ergonomico, tutti gli interruttori delle funzioni principali della pala. Il
sedile è con
sospensione ad aria, con opzionale il
riscaldamento.
Il
monitor a colori è stato posizionato sul
montante di destra della cabina (invece che sul cruscotto), all’altezza degli occhi dell’operatore (e sulla stessa linea visuale dello specchietto retrovisore) in modo da essere
controllabile senza distogliere gli occhi dal cantiere. Su questo schermo possono essere visualizzate le
immagini della retrocamera (standard).
Struttura e prestazioni
Dal punto di vista
strutturale, il
telaio della nuova 421G riprende le
caratteristiche di progettazione di quello della
321F Evolution, con ovviamente una serie di
modifiche non solo dimensionali, ma anche di
resistenza strutturale, necessarie per poter rispondere alle richieste operative di una macchina da
8,97 ton che deve
garantire una capacità di sollevamento (quando completamente sterzata) di
5.878 kg (la benna, che la 421G equipaggia ,cuba 1,5 m
3).
Sempre nel solco della
robustezza operativa, la 421G ha gli
assali heavy duty a slittamento limitato sia anteriori sia posteriori; opzionale il
bloccaggio al 100% del differenziale posteriore, che garantisce agli operatori di poter affrontare ogni tipo di terreno.
Sempre
[Girardi] sottolinea come: “La
modellazione e il
dimensionamento della nuova struttura sono stati prima eseguiti in
virtuale con
sistemi di modellazione 3D e poi testati lungamente, presso il
campo prove dell’impianto di Lecce, per avere un riscontro in
condizioni operative reali di quanto progettato”.
Il
baricentro ben equilibrato e il
disegno dei bracci (con cinematismo a Z) garantiscono alla 421G valori di
altezza di scarico davvero interessanti in questa categoria di macchine; si arriva a
3.714 mm al perno benna che si traducono in
2.714 mm di altezza massima di scarico (con benna inclinata di 45°, con cubatura 1,5 m
3), un valore che non mancherà di essere apprezzato sia nel mondo del
recycling sia nel
comparto agricolo.
Utilissima la funzione di
self levelling cinematico (autolivellamento durante il sollevamento dei bracci), soprattutto per quei clienti che utilizzano spesso le
forche per la
movimentazione di bancali (ad esempio nei magazzini edili); la 421G ha poi anche il
set completo dei settaggi (personalizzabili dall’operatore) delle posizioni della benna che
Case CE già impiega sui modelli maggiori (Return to Travel, Dig, Height).
Manutenzione, TCO e sicurezza
Particolare attenzione, nello
sviluppo della nuova 421G è stata posta verso le
esigenze di chi la pala gommata dovrà
manutenerla e ripararla; complici le
dimensioni relativamente contenute e un’
attenta disposizione dei principali componenti, sia nel vano motore posteriore sia nei vani laterali, gli interventi di
controllo e
manutenzione sono tutti gestibili da terra e, anche le operazioni più complesse non richiedono contorsionismi ai meccanici.
Completa la
dotazione di sicurezza con, oltre la
telecamera posteriore di serie, la certificazione della
cabina ROPS e
FOPS e le luci di lavoro a
LED (non ancora quelle di trasferimento, ma in Case hanno in programma di passare ai LED quanto prima anche in questo caso).