Sassari-Olbia, il fiume Giallo

Da buoni appassionati di macchine e cantieri, potevano lasciarci sfuggire l’occasione di visitare, ospiti di CGT, i lotti attivi della Sassari-Olbia, l’arteria stradale in costruzione più importante della Sardegna? Risposa scontata:, ovviamente no! Appena prima di Natale abbiamo potuto vedere direttamente il progresso dei lavori, constatando quanto sia forte la presenza delle macchine Caterpillar sull’intera tratta.

Per lo scavo CSA usa, tra gli altri numerosi escavatori a marchio Caterpillar, un escavatore cingolato 345D LME


Oltre a visitare tutti i lotti attivi (complessivamente la Sassari Olbia si compone di 11 lotti, appaltati da Anas a differenti general contractor) e in particolare, partendo da Olbia verso Sassari, il 9, l’8, il 7, l’1 e il lotto 0, abbiamo approfittato per conoscere di persona i titolari di tre delle imprese impegnate alla costruzione della nuova arteria (li citiamo nel rigoroso ordine in cui li abbiamo incontrati), Sebastiano Manchia di CSA Cava Calcestruzzi, Gianni Piredda di Sardappalti Olbia e Roberto Fiori di Movistrade, tre Imprenditori con a I maiuscola, diversi per carattere e esperienza, ma accomunati da quella dote che hanno tanti sardi, la tenacia sul lavoro e nella vita un po’ come, passateci il paragone poetico, il loro mirto che cresce dove tante altre essenze “continentali” stenterebbero un bel po’…
Il treno di stesadi Sardappalti è ovviamente guidato da una asfaltatrice Caterpillar AP600D


C’è poi l’aspetto macchine al lavoro e qui, anche se non vorremmo, rischiamo di, almeno all’apparenza, perdere la nostra imparzialità redazionale; sui lotti ci sono davvero tantissimi mezzi Caterpillar (guarda quelle sui Lotti gestiti da Movistrade), di ogni tipologia e dimensione, dagli escavatori tradizionali ai dumper articolati dai grader ai rulli e alle asfaltatrici fino anche, udite udite, a un dozer D10, bestione da 80 tonnellate (sul Lotto 7, di proprietà Movistrade), ben difficile da vedere in Italia.

Ovvio, il cantiere complessivamente è davvero esteso e quindi di macchine (anche di altri colori) ce ne sono tantissime, ma effettivamente ci sembra evidente come CGT abbia fatto in Sardegna un ottimo lavoro di fidelizzazione (fatto di assistenza, disponibilità ricambi e veloce disponibilità macchine), ora decisamente premiato.
Terza impresa, altra infornata di macchine Caterpillar; siamo sul cantiere di Movistrade, in primo piano un 336D


Ma vediamo insieme, partendo appunto da Olbia, tutte queste macchine, prima però due parole sull’infrastruttura che stanno costruendo.

 

80 km per la crescita

La Strada Statale Sassari-Olbia è attualmente a carreggiata unica con una corsia per senso di marcia e il suo potenziamento si è reso necessario perché essa rappresenta l’unico collegamento tra la costa occidentale e quella orientale della Sardegna; tra l’altro, l’arteria collega due porti (Olbia e Porto Torres) e due aeroporti (Olbia e Alghero), oltreché ovviamente Sassari a Olbia.

Il progetto prevede l’adeguamento a quattro corsie della rete esistente, per uno sviluppo complessivo interessato di circa 80 km, con sezione composta da due carreggiate separate, ciascuna costituita da due corsie da 3,75 metri e banchine laterali in destra ed in sinistra. Come accennavamo il progetto si articola su 11 lotti, 1 dei quali, quello relativo alla costruzione del ponte sul Rio Padrongianus è stato aperto al traffico il giorno 11 giugno 2013.

Attualmente i lotti in cui si sta effettivamente lavorando, sono appunto cinque, per uno sviluppo complessivo di circa 30 chilometri, con numerose opere d’arte maggiori tra cui spiccano 11 cavalcavia (tra stradali e ferroviari), 13 fra ponti e viadotti, 6 sottopassi. Ci sono inoltre quattro svincoli e un collegamento (quello per l’aeroporto di Olbia sul lotto 9).
Appena prima, sempre su un cantiere Movistrade, avevamo apprezzato l'accoppiata di un dozer D6 e di un cingolato 349E, sempre forniti da CGT


Non c’è bisogno di sottolineare come i quantitativi di movimentazione terra e di conseguente stesura di inerti per la massicciata siano davvero importanti, tanto da richiedere, come vedremo un dispiegamento impressionante di mezzi d’opera.

Dove tutto nasce

In adiacenza al lotto 0, appena scesi dall’aereo a Olbia, andiamo a visitare la cava (di proprietà della Calcestruzzi spa) gestita dalla CSA Cava Calcestruzzi; da qui arriva attualmente tutto il materiale per i lotti 9, 8 e 7, sia per i riempimenti sia per le strutture. L’impressione, appena mettiamo piede sul sito, è di un’attività frenetica (ben documentata nel video che abbiamo girato in cava). Raramente in tanti anni di cantiere abbiamo visto in una cava tante macchine al lavoro assieme, tutte in piena attività. Il sito estrattivo è organizzato a su due centri di frantumazione alimentati da una serie di escavatori cingolati, tutti Caterpillar; in quello prospiciente all’entrata vediamo al lavoro un bellissimo 345D LME, affiancato da un 330D LN e da un nuovissimo 329E LN.

Non basta, oltre ai camion cava cantiere (che si susseguono senza soluzione di continuità) alla movimentazione entrava è impegnato anche un dumper articolato Caterpillar 730B. I cava cantiere, oltreché dai cingolati vengono anche caricati da una pala gommata 950H che viene utilizzata anche da CSA per la movimentazione e lo stoccaggio del secondo treno di frantumazione e vagliatura che troviamo appena oltre la collina, sul lato della cava da cui si intravede l’aeroporto di Olbia.

Quello che impressiona, oltre ovviamente all’intensità di lavoro, è l’estremo ordine e l’attenta organizzazione che regnano in cava, nonostante la presenza di tanti mezzi in poco spazio. Certo, come sottolinea anche Sebastiano Manchia, titolare della CSA: “La sicurezza per Calcestruzzi Spa è un fattore fondamentale e ogni nostra attività è sottoposta a ferrei controlli; devo anche dire che, però, sono particolarmente orgoglioso di come gestiamo la cava, con produzioni da primato, senza per questo mai abbassare la guardia dal punto di vista del rispetto delle prescrizioni di sicurezza e ambientali”.

E non si tratta solo del parere del titolare, anche dal nostro punto di vista, la cava è particolarmente ordinata, senza materiali abbandonati, con le piste molto ben battute e segnalate e, udite udite, con tutti gli operatori provvisti dei corretti DPI, nonché tutti i portelloni delle cabine ben chiusi (anche se la giornata non era per niente fredda), senza la sollecitazione del fotografo…

Asfalto primo amore

Troviamo il nostro secondo protagonista, Gianni Piredda, accanto al suo treno di asfaltatura lungo il lotto 8; al momento della nostra visita era in corso un intervento di manutenzione programmata (CGT segue il nord della Sardegna con una serie di meccanici residenti, dotati di furgoni officina per massimizzare la velocità di intervento, mentre al Sud è presente con una filiale, a Elmas) e quindi non vedrete le macchine all’opera, ma le immagini rendono giustizia a un imprenditore che ha saputo investire (e molto) per essere in grado di gestire al meglio le commesse della Sassari-Olbia.

La Sardappalti Olbia, infatti, si è aggiudicata le opere di asfaltatura di tutti i tre lotti attivi lato Olbia, dai rispettivi general contractor, a testimonianza che, ogni tanto, quando si lavora bene, le soddisfazioni (e i contratti) arrivano.

Il treno (anche qui il monopolio è Cat-CGT) che abbiamo potuto vedere era composto da una asfaltatrice AP600D e da due rulli compattatori, un ferro-ferro CD54 e un rullo gommato CW34; particolarmente interessante la presenza di quest’ultimo mezzo, dovuta a specifiche esigenze dettate dalla Committenza, come ci precisa anche Piredda: “Anas ha espressamente richiesto l’impiego di rulli gomma-ferro che garantiscono una migliore e più uniforme compattazione (senza fenomeni di “galleggiamento”); ovviamente dopo aver eseguito la prima compattazione con il Caterpillar CW34, passiamo con un rullo ferro-ferro, il CD54, appunto, per perfezionare il manto, eliminando le piccole discontinuità di quota (in sostanza le tracce delle gomme) lasciate dal primo rullo. Sono molto contento di aver investito anche in questo macchinario, dato che mi garantisce un vantaggio competitivo enorme in fase di contrattazione degli appalti”.

Il CW34 è un rullo pneumatico a otto ruote con sistema di zavorratura modulare e peso operativo variabile tra 10.000 kg e 27.000 kg; un particolare sistema di regolazione della pressione degli pneumatici, che Caterpillar chiama air-on-the-run, consente inoltre di variare la sezione degli stessi che compatta l’asfalto (peso medio per ruota con zavorra massima, 3.380 kg), cambiando di conseguenza i carichi statici di compattazione compattazione.

Più investo, più guadagno

Nel nostro viaggio lungo la Sassari-Olbia, incontriamo per ultime le tantissime macchine di Movistrade Cogefi, impegnata sul Lotto 7, in qualità di aggiudicataria (in ATI con Oberosler, So.Ve.Co. e Aleandri) e responsabile della movimentazione terra sul lotto. L’ottica in questo caso è quella di un appaltatore a tutti gli effetti, il cui titolare, Roberto Fiori, è ben conscio che  il successo passa attraverso la specializzazione, il rispetto delle tempistiche e l’investimento in uomini e macchinari.

E questo investimento si vede eccome, non soltanto sul cantiere in cui incontriamo Fiori (dove c’è quel famoso D10 di cui vi parlavamo all’inizio), ma anche lungo altri cantieri della tratta (dove abbiamo visto all’opera un dozer D6K XL e un escavatore cingolato 349E LME); su questo sito sono all’opera diversi escavatori cingolati tra cui un 323E LN e un 336D LN, un dumper articolato 730B, tutti in frenetica attività per mantenere la produzione prevista.

Fiori ha le idee chiare in fatto di futuro: “Penso che l’unico modo per poter crescere, non solo in Sardegna, passi attraverso un’attento processo di strutturazione che coinvolge l’organizzazione aziendale, la qualità dei nostri collaboratori e, ovviamente, quella dei partner che ci forniscono i macchinari. In questo devo dire che Caterpillar e il suo dealer CGT sono sono sempre dimostrati all’altezza della loro fama, sia in fatto di macchine sia dal punto di vista dei servizi. Come impresa abbiamo bisogno di selezionare fornitori come questi, anche se ci sarebbero alternative meno costose sul mercato, perché ci consentono di concentrarci su quello che sappiamo fare meglio: lavorare”.

Correlati

Le tecnologie e i mezzi Caterpillar e i servizi CGT rendono possibile un imponente intervento di miglioramento fondiario in Veneto realizzato da Cois

News