Quando si cercano informazioni sull'
andamento del fronte di una guerra a chi conviene chiedere?
Ovviamente noi di go
WEM! li andiamo a cercare
in prima linea, anche perchè siamo fermamente convinti che l'imbarbarimento del settore dell'edilizia e delle costruzioni in generale, iniziato nel 2008 e non ancora arrestatosi
sia quello di quanto più simile a una guerra che ci sia oggi in Italia.
Marco Falcone
Marco Falcone è direttore generale di Doka Italia dal 2013, precedentemente ha ricoperto ruoli apicali in importanti aziende B2B come Goodyear Group, OM Carrelli e JCB. Laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria Aeronautica e Aerospaziale
Per vedere come sta andando il fronte della costruzione di opere d'arte in calcestruzzo, siamo andati a trovare
Marco Falcone, direttore generale di Doka Italia, nella sede di Colturano nei pressi di Milano e abbiamo con lui fatto il punto sul mercato, sulle dinamiche in essere e venture, nonchè sulle novità che Doka intende presentare nel 2019. Ne è emerso un interessante botta e risposta che vi proponiamo qui di seguito.
goWEM! Vogliamo fare innanzitutto un punto sul 2018 che si sta chiudendo, per poi provare a ipotizzare un andamento del 2019?
Falcone “Per Doka il 2018 si chiude con
ottimi risultati sia a livello mondiale sia Europeo che Italiano; nel nostro Paese siamo finalmente tornati a una crescita sostenuta che farà registrare
un incremento del 30 % sui risultati dello scorso anno.
In linea di massima
tutti i canali hanno contribuito a questa importante espansione, ma in particolare posso stimare che il 10 % della crescita sia stato generato da quello che noi chiamiamo mercato frammentato (cioè le forniture piccole e medie, soprattutto per interventi di metrature limitate), mentre
un sostanzioso 20 % è riconducibile a progetti importanti, di grande portata e di respiro nazionale o al limite regionale.
Nel cielo di Milano
La Torre Isozaki a Milano, realizzata con sistemi autorampanti Doka
Doka, infatti, è stata
protagonista attivo quest'anno su un numero significativo di cantieri, dalla nuova
Torre Libeskind nel complesso Citylife di Milano (dove ricordo avevamo già contribuito alla realizzazione della Torre Isozaki) fino allo
scenografico ponte sul Ticino e al grande cantiere del
Quartier Generale ENI. In questi casi sono stati coinvolti entrambi i nostri tradizionali metodi di fornitura e quindi sia la vendita diretta di strutture provvisionali sia il loro noleggio alle imprese impegnate nella realizzazione di queste importanti opere.
Il
noleggio, in particolare, è, e sarà anche in futuro, un
ottimo termine di paragone per valutare la solidità di un fornitore come Doka; noleggiare strutture provvisionali in queste quantità, infatti, richiede una solidità finanziaria davvero importante, una gestione dei processi estremamente efficiente e una disponibilità di soluzioni tecniche molto estesa, in grado di soddisfare ogni esigenza costruttiva dei clienti (non dimentichiamo anche la capacità di assistenza sia in fase di progetto sia in fase di realizzazione che ritengo esiziale per un’attività di noleggio di qualità).
Casseforme e sistemi provvisionali Doka anche per lo scenografico Ponte sul Ticino nei pressi di Pavia
Noleggiare travi e puntelli è semplice, lo possono quasi fare tutti,
noleggiare soluzioni di casseratura evolute, consentitemi la battuta, è tutta un’altra storia. Per concludere la risposta anche in termini qualitativi: il 2017 e il 2018 sono stati anni in cui l’
investimento pubblico è scomparso di fatto, con le famose grandi opere rallentate o bloccate e nessun altro progetto di infrastrutturazione all’orizzonte.
Il settore privato è stato quindi il motore della crescita nel 2017 e nel 2018
La crescita da dove è venuta quindi?
Quasi completamente dal settore privato che è tornato a investire, soprattutto in alcune
aree d’Italia come Milano e il milanese. Non solo abbiamo visto le imprese generali di costruzione nella veste di investitori, ma anche inedite
joint venture di realtà storiche che hanno unito le forze per portare avanti iniziative ambiziose che non avrebbero potuto immaginare di realizzare da sole. E questo è un segnale interessante: il mercato nonostante tutto è restato dinamico”.
goWEM! Quindi solo Milano cresce? E il resto dell’Italia?
Falcone: “Assolutamente no, altrimenti sarebbe stato impossibile per noi raggiungere i risultati di cui dicevamo prima; dimostrano
dinamiche molto interessanti anche l’Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia al Nord, mentre al Sud si distinguono la
Campania e la Puglia, mentre la Sicilia, con qualche timido, ma interessante segnale, sta riaffacciandosi di nuovo al mercato degli investimenti.
In linea di massima, però, nel nostro Paese la linea di demarcazione resta ancora chiara e sottolinea, approfondendole, le differenze tra Nord e Sud. Il
70% dei volumi di vendita e noleggio di Doka, infatti, è stato registrato al Nord, con il Sud e le Isole a spartirsi il restante 30%.
Di recente introduzione, il sistema Dokadek sta destando l'interesse delle imprese di costruzione, sopratutto quelle più attente all'efficienza
Dal punto di vista delle tipologie di prodotto, sono i sistemi solaio a dimostrare la maggiore effervescenza con una crescita davvero molto soddisfacente del nostro
Dokadek, anche grazie a una serie di test comparativi indipendenti svolti in Germania dalle Associazioni di Costruttori tedesche, che ne hanno dimostrato la redditività per le imprese.
Parliamo di una
cassaforma manuale senza travi, con struttura in acciaio leggera, telai verniciati e pannelli multistrato in legno che combina i vantaggi della cassaforma ad elementi per solai con quelli della nostra cassaforma per solai Dokaflex:
rapidità nelle zone regolari grazie ai grandi elementi di 3 m², e
flessibilità nelle zone di compensazione.
Devo dire che Dokadek ci ha dato davvero tante soddisfazioni dal punto di vista dei lavori realizzati; mano a mano che le imprese imparano a conoscerlo, si spingono ad osare progetti sempre più importanti. Ho visto personalmente
solai di sette metri di altezza realizzati con il nostro sistema, una cosa che sapevo possibile dal punto di vista teorico, ma non immaginavo di vedere realizzata”.
goWEM!: E per il prossimo anno? Quali sono le sue riflessioni sul mercato in generale e quali sull’andamento di Doka?
Falcone: “In linea di massima, a condizioni rispetto allo scorso anno immutate,
riteniamo che il 2019 sarà un anno di ulteriore crescita diffusa (ancora legata all’investimento privato), anche se più contenuta. E
sottolineo a condizioni immutate: il clima di investimento è, secondo noi,
fortemente legato alle condizioni di fiducia delle aziende e questa fiducia è coesa a filo doppio alle politiche delle Istituzioni centrali, Governo in prima istanza.
Le risorse disponibili dovrebbero andare alla produzione e non al consumo
La manovra finanziaria avrà un ruolo fondamentale e esplicherà i suoi effetti
direttamente nel primo quadrimestre 2019. I primi quattro mesi non saranno influenzati dai contenuti di politica economica della Manovra (sarebbe troppo presto), bensì
avranno un impatto sul clima di fiducia delle aziende, modificandone la
propensione all’investimento. In concreto, dal testo che abbiamo visto circolare, non mi sembra una finanziaria legata all’investimento; a differenza che in passato, oggi sembra arrivare più denaro ai consumatori, rispetto che alle imprese.
Con un'altezza di 160 m le due torri della sede amministrativa della Regione Lombardia sono fra gli edifici più alti d'Italia
Anche gli affascinanti volumi della nuova chiesa Copta di Mestre sono realizzati con soluzioni provvisionali Doka
Non credo che questo flusso
sarà in grado di dare stimolo reale all’economia; se mi passate una battuta con i soldi del Reddito di Cittadinanza non compri una casa, ma molto probabilmente un iPhone. Avremmo
apprezzato sgravi importanti sul costo del lavoro, per poter consentire alle imprese di assumere in maniera strutturata nuovi collaboratori maggiormente qualificati e quindi
aumentare la propria efficacia internazionale.
In manovra
sembrano mancare, infine, gli investimenti in infrastrutture pubbliche di cui un Paese come il nostro ha estremamente bisogno (il Ponte di Genova è lì a dimostrarlo). Il tempo di procrastinare è finito, rischiamo di lasciare sul campo molti punti di PIL per dare seguito a una battaglia ideologica”.
goWEM!: Più in dettaglio e entrando nello specifico di Doka quali sono i nuovi prodotti con i quali intendete allargare le vostre quote di mercato dal 2019?
Falcone: “Partiamo da un prodotto che non è nuovo in assoluto nel mondo Doka, ma lo è per l’Italia:
Framax Xlife Plus è un sistema di casseratura per pareti con
legatura inserita da un solo lato del cassero; in sostanza la barra vene infilata da una sola persona nelle grandi bussole di ancoraggio del cassero di chiusura ed avvitato nel dado di ancoraggio integrato nella parete opposta della cassaforma, lavorando sempre da un solo lato.
Il sistema Framax Xlife Plus di Doka consente di casserare lavorando da un solo lato
Framax Xlife Plus consente un incremento di efficienza produttiva, dato che richiede un operatore al montaggio al posto di due dei sistemi tradizionali
Abbiamo già introdotto il sistema in Alto Adige e abbiamo ricevuto una risposta molto buona dalle imprese; non ne siamo meravigliati, dato che il sistema consente un incremento di produttività dell’ordine del 15 % rispetto a un sistema tradizionale.
Oltre al ‘ferro’ e quindi ai prodotti tradizionali, il 2019 sarà per Doka anche l’
anno del digitale; abbiamo, infatti, sulla rampa di lancio tre nuovi servizi:
MyDoka, Typos e il nostro E-commerce.
Test comparativo Framax Xlife Plus
Vi presentiamo un video di comparazione fra un sistema Doka tradizionale e il nuovo Framax Xlife Plus [fonte: Doka]
MyDoka consente ai nostri clienti di controllare in tempo reale attraverso i nostri sistemi e in modo completamente trasparente
tutto il materiale Doka che hanno a noleggio in cantiere. I clienti, attraverso un accesso multilivello possono anche accedere a tutti i documenti fiscali e tecnici, compresi anche i disegni esecutivi dei progetti. Con la scadenza della fatturazione elettronica ormai alle porte, MyDoka consentirà ai nostri clienti di
avere il dettaglio delle forniture sempre a portata di mano.
Il 2019 sarà anche l'anno del lancio e del consolidamento di una serie di servizi digitali, pensati per rendere la vita più semplice ai nostri clienti
Typos è invece il sistema di progettazione delle casseforme usato correntemente dai tecnici Doka; ne stiamo estendendo la fruibilità a un gruppo di clienti pilota. L’obiettivo è quello di rendere i
nostri clienti autonomi nella progettazione di un gran numero di soluzioni di casseforme, non solo, ma è anche quello di
rendere molto più semplice e collaborativo il lavoro in fase progettuale tra i nostri specialisti e l’ufficio tecnico dei clienti. Anche qui l’efficienza e la trasparenza sono due concetti chiave.
L’
E-commerce, infine: per ora dimenticatevi un’Amazon dei prodotti Doka; il nostro
E-commerce è concepito, infatti,
come un sistema di E-procurement che consenta ai nostri clienti di trasmettere a Doka gli ordini a partire dal catalogo dei prodotti in
modo semplice, lineare e veloce, eliminando errori di compilazione, aumentando la velocità e, in definitiva,
riducendo i costi occulti per l’intera filiera”.
goWEM!: In chiusura un giudizio complessivo e sintetico sul vostro mercato di riferimento?
Falcone: “Nonostante la ripresa in atto nel 2018,
vedo un mercato con segnali negativi molto pesanti soprattutto a livello strutturale; tre importanti aziende in concordato preventivo non possono che essere spie importanti di una dinamica inceppata, zoppicante e che desta preoccupazioni.
Marco Falcone, in Doka dal 2013 ha guidato l'azienda attraverso la difficilissima crisi di mercato degli ultimi anni
Diventano poi un segnale drammatico se consideriamo che ognuno di questi concordati avrà un
impatto importante sui subappaltatori, quelle piccole e medie imprese che, come sappiamo, sono la colonna dorsale del sistema delle costruzioni italiane. Ritengo che queste dinamiche segnalino una
perdita di competitività sul mercato internazionale che ormai fatica ad essere compensata a livello italiano, anche perché, lo sottolineo,
continua a mancare un piano di medio-lungo periodo che dia la rotta che le imprese possano seguire per investire e crescere.
Etica, Coerenza, Collaborazione: queste le parole chiave per il 2019
Come affrontare questa situazione che rischia di diventare strutturale? Ce lo siamo chiesti con i miei collaboratori e abbiamo deciso che l’unica soluzione possibile, per Doka, ma anche per il sistema Paese, sia quella di perseguire
la strada della qualità e dell’efficienza, proprio per recuperare quella competitività perduta.
Come Doka, in particolare, vogliamo sposare un
modello collaborativo, antagonista a quello speculativo che vediamo dominare purtroppo ancora molto sul mercato. Per noi la relazione etica con i clienti è e sarà ancora di più fondamentale:
trasparenza, coerenza e supporto, queste le parole chiave che mi sento di attribuire a Doka per il 2019 e oltre.