Film, partite di calcio, giochi, ma anche telelavoro, acquisti online, realtà virtuale; negli ultimi anni la rete è diventata (si può essere o meno d’accordo, magari non come Unabomber che si proponeva di smantellare la tecnologia a suon di bombe, ma è un dato innegabile) il cuore pulsante della vita di tutti i giorni della gran parte degli italiani.
Ecco quello che ci ha raccontato, approfittando di una delle sue (rare) pause dal lavoro.
Balafas, da anni in Italia, è greco di origine e ha una lunga esperienza nel settore delle costruzioni, prima in Grecia, poi nel nostro Paese: “Operà srl è un’azienda relativamente nuova, dato che l’abbiamo costituita da soli due anni, potendo contare però su una solidissima esperienza maturata in decenni di lavoro nel segmento delle costruzioni”.
"Il cantiere che stiamo eseguendo a Busto Arsizio è la prima commessa che abbiamo ricevuto da Sirti (colosso a livello internazionale che opera nel segmento della posa della fibra ottica, ndr); in questo caso siamo intervenuti in qualità di subappaltatori, mo sono orgoglioso di poter annunciare che dal mese scorso siamo entrati nel Consorzio Stabile F2B, per cui i nostri prossimi lavori non saranno più in subappalto, ma saranno commesse dirette".
“Dal punto di vista tecnico continua Balafas - si tratta di un cantiere piuttosto semplice da eseguire, senza problematiche particolari; o meglio con le problematiche e tutte le attenzioni del caso che devono essere dedicate quanto si lavori in un tessuto urbano particolarmente popolato. L’abbattimento dei rumori e delle polveri sono le nostre preoccupazioni principali, proprio per disturbare i residenti il meno possibile”.
“Anche la viabilità è un fattore da considerare; durante il nostro intervento abbiamo sempre fatto particolare attenzione a ridurre al minimo l’impatto del cantiere sul traffico e proprio per questo ci siamo dati di mezzi (di proprietà e a noleggio) compatti, efficienti e estremamente veloci”.
“La nostra competenza riguarda tutti gli scavi di trincea, non solo la dorsale lungo la strada, ma anche tutte le derivazioni e i pozzetti necessari per portare la fibra ottica negli edifici. Particolare attenzione durante lo scavo è stata posta nella tutela dei sottoservizi che sono stati rilevati preliminarmente da Sirti con georadar. Una volta tracciata la mappa dei sottoservizi si realizza una minitrincea per la posa delle tubazioni larga 10 cm e profonda 40; in alcune zone, interveniamo con uno scavo tradizionale, largo 40 cm e profondo 70”.
“Proprio per affrontare con efficienza questo tipo di lavoro, abbiamo noleggiato dal DMO, il dealer Bobcat di zona, uno skid cingolato (con cingoli in gomma per non rovinare il piano stradale) T650 equipaggiato con una scavacanali a disco autolivellante. Sono convinto, infatti, che questo mezzo sia il migliore sul mercato in questo momento. Il corretto abbinamento dello skid con l’attrezzatura ci consente di garantire una produttività di 150 metri al giorno; devo però sottolineare che la produttività teorica di questa macchine può arrivare fino ai due km giornalieri; produttività che è ovviamente limitata da tutte i condizionamenti ambientali di cui ho accennato prima”.
“Sono convinto - conclude Balafas - che questa tipologia di lavoro possa essere uno dei nostri principali driver di crescita, dato che per i prossimi cinque anni ci saranno davvero tanti interventi di questo tipo da eseguire nelle zone che possiamo servire come azienda; siamo infatti strutturati come Opera per seguire commesse nel nord Italia, ma siamo anche parte di un altro Consorzio che ci consente di intervenire, per questo tipo di lavoro, senza particolari problematiche in tutto il Paese”.
Lo skid visto in cantiere a Busto Arsizio è una delle punte di diamante dell’offerta Bobcat che si articola su sei modelli cingolati e ben 12 gommati a cui si aggiungono una pala compatta a quattro ruote sterzanti e una minipala cingolata compatta senza cabina.
Il T650 è uno dei modelli centrali della gamma e, con i suoi 4445 kg di peso operativo, garantisce alle imprese impegnate nel lavori urbani il corretto equilibro tra potenza, versatilità operativa e agilità in cantiere.
Ma cosa ne pensano gli operatori di Operà srl? Lo abbiamo chiesto a uno specialista di minipale, intervistato appena sceso dal T650: “Sia lo skid sia la fresa funzionano davvero egregiamente - afferma Nicola Favale, operatore della Opera srl che continua - la produttività è davvero elevata e l’attrezzatura, pure essendo molto importante in relazione al peso della macchina, riceve sempre la corretta quantità di olio, in modo da garantire sempre la miglior risposta di scavo”.
“Ho anche apprezzato moltissimo la possibilità di sostituire in poco tempo i settori della corona di scavo (senza dover andare in officina), per poter variare la larghezza della trincea da 5 fino a 12 cm; molto buona è anche la possibilità di rimuovere l deflettori laterali per lavorare davvero fino a bordo marciapiede senza problemi”.
“Lo skid è poi molto comodo, ben pressurizzato e i joystick garantiscono una comodità d’uso davvero difficile da trovare su altri mezzi; la visibilità poi sull’attrezzatura, ma anche quella laterale sul cantiere, è sicuramente molto buona: riesco in questo modo a lavorare in serenità senza dovermi preoccupare di non vedere i miei colleghi che lavorano intorno al mezzo. Alla sera si scende dal mezzo puliti e senza essere affaticati e questo è fondamentale quando si deve lavorare ogni giorno in cantiere”.
E poi una conclusione che non ammette repliche: “Per me in questa categoria di macchine, Bobcat è un punto di riferimento assoluto per il settore, un mezzo davvero difficile da eguagliare per gli altri produttori. L’ultima generazione ha fatto ulteriori passi avanti, consolidando un vantaggio che era già importante nelle macchine delle serie precedenti”.
Perifrasando una famosa pubblicità di caffè: Bobcat, what else?
Giovanni Serra, commerciale d’area per DMO ne è certo: “Parliamo di una macchina di nuova generazione che sposta ancora verso l’alto il già elevato livello di qualità universalmente riconosciuto al marchio Bobcat in questa categoria di prodotto; come al solito per realizzare uno skid estremamente performante sono state utilizzate solo componenti di prima qualità, non solo per garantire prestazioni da primato, ma anche per assicurare ai nostri clienti un’affidabilità operativa davvero importante e un valore residuo dell’usato che ha pochi confronti nell’attuale panorama internazionale”.
Continua Serra “L’abbinata del nuovo T650 con la scavacanali autolivellante WS-SL20 è perfetta per cantieri come questo; non solo, la versatilità fornita da una portata d’olio davvero generosa e di una gamma di accessori vastissima, consentono ai clienti che l’acquistano o lo noleggiano di avere a disposizione un mezzo versatile, in grado di garantire loro una redditività sulle ore lavorate davvero importante”.