In cammino verso il futuro

“La concretizzazione di un sogno durato anni e una nuova partenza” è con queste parole che [Paolo Emilio Sardellitti], Presidente di >>SACAR<<  e dealer >>Scania<< , ha inaugurato la nuova sede romana.

Il 10 settembre abbiamo preso parte ai festeggiamenti per l’apertura di questa nuova realtà che, insieme alle sedi di Latina e Frosinone, andrà ad incrementare i punti vendita e assistenza nel Lazio. Un momento di aggregazione e di celebrazione che ha visto la presenza di figure di rilievo nel mondo Scania: all’apertura del dealer hanno preso parte [Enrique Enrich], Presidente e AD di Italscania, [Andrea Carolli], Direttore Rete di Italscania che hanno ribadito l’importanza strategica della sede SACAR e il valore aggiunto che la professionalità del team di Sardellitti ha portato all’impresa svedese.

Un traguardo importante che ha visto la presenza del top management del Gruppo rappresentato dal Presidente e Amministratore Delegato [Christian Levine] e dal VIce Presidente Esecutivo Vendite e Marketing [Stefano Fedel].

Stefano Fedel

Stefano Fedel, Executive Vice President Sales and Marketing di Scania

Apertura di una nuova realtà

L'apertura della nuova sede romana andrà ad incrementare i punti vendita e assistenza nel Lazio. Questa sede rappresenta la concretizzazione di un sogno durato anni e una nuova partenza.
Ed è proprio in questa occasione che abbiamo avuto l’opportunità di fare il punto con Stefano Fedel sugli obiettivi di Scania, sul percorso verso la mobilità sostenibile e sui valori che fanno parte del core business aziendale.

goWEM!: Scania ha posto l’obiettivo della Mobilità sostenibile entro il 2050; quali sono le linee guida e quali le iniziative concrete per raggiungere questo risultato?

Il nostro obiettivo è di decarbonizzare la filiera di fornitori e delle nostre fabbriche: stiamo installando i pannelli solari in modo tale da servirci di energia elettrica da fonti rinnovabili. Vogliamo una riduzione di anidride carbonica del 50% entro il 2025. 

[Fedel]: "In Scania esistono due filoni importanti di cui discutere: parliamo di fabbriche e concessionarie, realtà in cui ci siamo impegnati a ridurre le emissioni del 50%. Oggi stiamo cercando di sensibilizzare tutti i nostri fornitori per decarbonizzare tutti i pezzi che arrivano nelle nostre fabbriche e siamo esattamente in linea con gli obiettivi che ci siamo preposti a livello aziendale, ovvero la riduzione di anidride carbonica del 50% entro il 2025".


"Il nostro obiettivo è di decarbonizzare la filiera di fornitori e delle nostre fabbriche: in questo secondo caso stiamo installando i pannelli solari in modo tale da servirci di energia elettrica da fonti rinnovabili".

"Dove è possibile acquistiamo energia solo da fonti rinnovabili: ad esempio tutte le attività in Svezia oggi vengono alimentate da fonti rinnovabili. Uno scenario che prevedo anche per l’Europa: ritengo che già dal prossimo anno tutte le nostre fonti di approvvigionamento dell’energia proverranno da fonti rinnovabili".

"Un altro esempio interessante: abbiamo una nuova fabbrica in Cina dove abbiamo raggiunto un accordo per un’importante diga nella location dove è presente l’impianto produttivo. Questa operazione ci fornirà, a partire dal 2025, energia elettrica carbon free al 100%. Stiamo lavorando anche in America Latina – principalmente in Brasile e Argentina – dove siamo passati al biogas e presto passeremo all’energia green".

"Un altro grande punto di attenzione e importante filone è costituito dalle concessionarie e qui ne abbiamo un esempio (in riferimento alla nuova sede SACAR): anche nelle concessionarie stiamo investendo inserendo i pannelli solari e stiamo procedendo con la produzione di energia da fonti rinnovabili".

Supportiamo anche la produzione di biocarburanti che fanno parte del nostro percorso verso la sostenibilità giudata da obbiettivi dichiarati e misurabili.

"Per quanto riguarda il parco circolante, siamo gli unici ad aver investito in modo ingente negli ultimi anni: potrebbe sembrare paradossale investire in una nuova catena cinematica o in un nuovo motore quando c’è la transizione elettrica, ma un nuovo motore che garantisce l’8,9% e in alcuni casi 10 di riduzione di carburante, genera un 8% di riduzione di emissioni di CO2".

"Stiamo supportando anche la produzione di biocarburanti perché tutti i nostri motori possano funzionare con qualsiasi tipi di carburante. Tutto ciò fa parte del nostro percorso verso la sostenibilità, un percorso fatto di obiettivi dichiarati e misurabili".

goWEM!: Dal punto di vista della percezione da parte degli stakeholders degli investimenti necessari al progresso di un processo di elettrificazione, come state lavorando con le aziende più sensibili vostre clienti per generare un processo virtuoso di disseminazione e, quindi, di accettazione delle nuove tecnologie da parte di una platea più vasta?

[Fedel]: "Oggi assistiamo ad una forte richiesta, soprattutto nel comparto food, di possedere veicoli elettrici poiché operatori richiedono effettivamente la misurazione dei valori di CO2. Il motivo è legato anche alle richieste del consumatore finale: i clienti dei supermercati – un esempio è quello offerto dal mercato spagnolo – richiedono espressamente che sugli scaffali possano trovare dei prodotti con una bassissima carbon footprint".

"Se da un lato abbiamo il cliente finale che chiede l’acquisto di un prodotto “a basse emissioni”, dall’altra troviamo un trasportatore “spaesato” che non sa come e in che modo elettrificare la flotta".
Il trattore XT R520 adotta un motore V8 da 520 CV a ciclo Miller che ottimizza consumi e favorisce il contenimento delle emissioni
"Quindi il nostro contributo, oltre a sviluppare la tecnologia, è supportare il trasportatore con la tecnologia e creare una connessione con l’utente finale. Oggi abbiamo anche una conoscenza più approfondita della logistica dei clienti e cerchiamo di fare da collante tra l’operatore che compra il trasporto, il trasportatore e la tecnologia".

goWEM!: Dal punto di vista del cava cantiere, dopo l’introduzione cinque anni fa del nuovo Scania XT che vi ha consentito di guadagnare importanti quote in questo mercato specialistico, ci sono novità? Sono previsti programmi di elettrificazione anche in questo segmento? Se si quali?

[Fedel]: "Abbiamo in corso importanti programmi di elettrificazione, come ad esempio il lancio delle batterie elettriche di nuova generazione. Le nuove batterie ci permetteranno di elettrificare i mezzi da cantiere, ma non solo".

Batterie elettriche di nuova generazione

Le batterie elettriche di nuova generazione ci permetteranno di elettrificare mezzi da cantiere e non solo!
"In questo momento stiamo testando i mezzi da miniera i quali presentano delle operatività più “pesanti” – parliamo di un peso che raggiunge le 70-80 tonnellate – e li stiamo mettendo alla prova sia in condizioni di caldo che di freddo estreme".
"I risultati sono decisamente positivi: pensiamo quindi che elettrificare nei prossimi anni il cava cantiere non sarà affatto un problema".
"Però dobbiamo dire che, nel mondo del cava cantiere, il committente ha una bassa richiesta di soluzioni sostenibili".

Oggi solo nei Paesi nordici si assiste alla necessità di usufruire veicoli a zero emissioni per poter entrare in città. In Danimarca il 50% di veicoli cava cantiere è già elettrico.

"Per adesso solamente nei Paesi nordici si assiste alla necessità di utilizzare veicoli a zero emissioni per poter entrare in città. Un esempio è quello della Danimarca: oggi il 50% circa dell’immatricolato dei veicoli cava cantiere è già elettrico. La tecnologia è pronta, sarebbe importante ricevere un supporto anche a livello politico come è accaduto in Danimarca".

goWEM!: Il mercato arriva da due anni di forte crescita, nonostante importanti fattori di incertezza come il caro materiali, il caro carburante e fattori geopolitici come la guerra Russo-Ucraina. Quali sono le vostre previsioni per il 2023? Quali a oggi lo stato degli ordini?

[Fedel]: "Non siamo particolarmente preoccupati. Non pensiamo che nei prossimi anni il mercato del veicolo industriale avrà un tracollo particolarmente pesante, ovviamente in questo momento l’inflazione e il costo del carburante probabilmente spingerà il volume di vendita più nel 2024 che nel 2023".

Il mondo del e-commerce

Con l'evoluzione della digitalizzazione (in esponenziale crescita anche grazie agli acquisti online sempre più frequenti) si ha la neccessità di supportare il mercato dell'e-commerce che sta portando il trasporto a livelli mai visti.
"La crescente digitalizzazione, specie nel mondo degli acquisti online, sta portando il trasporto a livelli di crescita mai visti e la necessità di poter dare supporto al mondo dell’e-commerce è diventata sempre più importante. Quindi non siamo particolarmente preoccupati, diciamo che ci sarà una flessione, ma non significativa".
Figure di rilievo del mondo Scania ai festeggiamenti per l'apertura della nuova sede romana
goWEM!: Parlando del mercato delle costruzioni a livello europeo, ci sono sostanziali diversità di previsione rispetto al mercato dell’autotrasporto in generale? Vede anche significative differenze, a livello europeo, tra Paese e Paese?

[Fedel]: "Esistono differenze tra i vari Paesi: in molti territori il settore delle costruzioni è stato ampiamente supportato da incentivi che, con l’attuale crisi energetica, non credo si possano più sostenere. Quindi gli incentivi soprattutto nell’ambito edile in parecchi Paesi saranno ridotti".

"Nei Paesi dove ci sono stati forti incentivi prevediamo di assistere ad un calo più sostenuto rispetto ai territori in cui non ci sono stati incentivi statali. L’Italia è una delle realtà che ha supportato a livelli molto alti le costruzioni con il 110%, in pochi Paesi hanno dato il 110% e hanno sostenuto questo tipo di industria con il 40-50%".

goWEM!: Oltre all’innovazione di prodotto quali sono i principali driver che un player globale come Scania persegue per aumentare la propria penetrazione di mercato? (prossimità, assistenza, finanziari, collaborazione filiera, ecc)

[Fedel]:"Abbiamo parlato di prossimità e vicinanza al cliente, e ora con la transizione ecologica e il lancio della nuova catena cinematica dobbiamo dare sempre più supporto al cliente che deve dedicarsi a consolidare l’efficienza della logistica".
"Oggi vediamo che l’utilizzo del veicolo – il famoso Uptime – è un valore che quasi tutti i clienti comprendono. Vediamo che le flotte per riuscire a performare bene devono utilizzare al massimo i propri veicoli. Nel mondo dell’elettrico, in cui il costo del veicolo è 2-3 volte quello di un diesel, questo valore è estremamente più importante".

La digitalizzazione e la connettività ci hanno permesso quest'estate di lanciare il servizio Procare che permette di effettuare la manutenzione di un veicolo.

"Per noi la sfida è di avere una rete di service capillare per poter offrire questo servizio ai clienti. La digitalizzazione e la connettività ci hanno permesso di fare grandi passi avanti: quest’estate, insieme alla nuova catena cinematica, abbiamo lanciato anche il servizio Procare che permette di effettuare la manutenzione predittiva di un veicolo".

"Grazie alla presenza di sensori sui veicoli è possibile verificare il ciclo di vita dei vari componenti e supportare prontamente il cliente nella sostituzione preventiva. Questo servizio è sicuramente il valore più grande che possiamo offrire al cliente nei prossimi anni".

goWEM!: Come italiano e dal punto di vista personale, quali sono punti di forza quando si lavora in un gruppo come Scania e quali i fattori di criticità?

[Fedel]: "Se tralasciamo per un secondo il mondo Scania, realtà in cui mi sono sempre trovato bene, andare a lavorare all’estero per un italiano non è così semplice, specie nei Paesi nordici.
Anche se non amo ammetterlo, l’immagine dell’Italia come nazione, che va oltre alle vacanze a al buon cibo, non è così solida".

"Fortunatamente nel mondo Scania esiste una cultura aziendale in cui si crede fortemente in valori inclusivi e nel rispetto dell’individuo: personalmente io, in quanto italiano, non mi sono mai sentito non valorizzato dall’azienda".

Il valore dell'individuo per Scania

Scania ci tiene alla cultura aziendale in cui si crede nei valori inclusivi e nel rispetto dell'individuo.
"Strategicamente Scania supporta dei valori molto importanti come la diversity inclusion, un fattore particolarmente presente nella società. Quindi creare team che provengono da diverse nazioni è molto importante per Scania e ciò valorizza molto ogni tipo di persona permettendole di emergere".

"Non a caso la lingua ufficiale di Scania è l’inglese, anche se siamo svedesi. È una scelta strategica legata alla possibilità di creare dei team in cui la diversità è un fattore importante e ricercato".

Correlati

Presso la cava Inerti Pederzona, abbiamo intervistato Ruffilli, orgoglioso proprietario di uno stupendo XT R500

News