Noleggio di lunga durata, il modello Kiloutou Sticar

Una commessa importante, un contratto di 72 mesi, una trattativa durata quasi un anno per il noleggio di dieci carrelli e un transpallet, targati Toyota, tutti elettrici.

È stato questo l’ordine che >>Kairos Industries<<, importante holding a capo di quattro società metalmeccaniche, ha commissionato a Sticar società di >>Kiloutou Italia<< di Padova, specializzata nel noleggio di piattaforme aeree motorizzate e carrelli elevatori industriali.

Un accordo particolare, che destina le nuove macchine alle quattro imprese che fanno parte del gruppo padovano (di proprietà di MDM padovana e del Fondo di investimento anglo-francese River Rock): PAF, Veneta Componenti, Biagini Impianti e Ofmeco HTT.
Alcuni dei protagonisti dell’accordo. Da sinistra, Giorgio Barbiero dell’ufficio acquisti di PAF, Stefano Montevecchi, direttore acquisti di Kairos, Massimo Rigato, responsabile commerciale di Kiloutou Italia Sticar, e Emanuela Barollo di PAF
Quattro aziende, con core business differenti (la prima costruisce impianti di filtrazione e di depurazione di aria e acqua, forni industriali e impianti molitori; la seconda impianti di aspirazione per macchine industriali; la terza è specializzata nella progettazione e costruzione di impianti di miscelazione di gas tecnici; l’ultima realizza scambiatori di calore) ed esigenze differenti, ma con un unico obiettivo: mettere in sicurezza i siti produttivi, sostituendo i carrelli obsoleti con nuove macchine capaci di offrire efficienza e sicurezza sul lavoro.

Un’esigenza maturata dal consiglio di amministrazione e dal management di Kairos, subito dopo aver ultimato l’incorporazione delle tre aziende storiche padovane - Veneta Componenti, PAF e Biagini Impianti acquisite alla fine del 2020 - e Ofmeco HTT di Mantova, il cui ingresso nel gruppo risale invece al marzo del ’21.

Non si è trattato di una questione di efficienza, ma di sicurezza

“È stata una decisione tutto sommato facile, direi scontata - ammette [Sergio Simionato], direttore degli affari generali di Kairos Industries -. La vetustà dei mezzi rendeva poco sicuro il loro utilizzo. Non si è trattato di una questione di efficienza, ma di sicurezza.

Sergio Simionato

Sergio Simionato, direttore affari generali di Kairos
La valutazione è nata in Veneta Componenti, ma subito dopo abbiamo coinvolto l’altra nostra azienda, la PAF. E così abbiamo deciso di sostituire l’intero parco macchine, che ha interessato, in misura differente, tre nostre società”. Cinque carrelli e un transpallet sono così finiti a PAF, quattro a Veneta Componenti e l’undicesimo carrello a Ofmeco.

I motivi di una scelta

goWEM!: Una domanda sorge spontanea. Perché il noleggio, tra l’altro di non breve periodo, è non l’acquisto?

[Simionato]
risponde così: “Abbiamo valutato le diverse opportunità: noleggio, leasing e acquisto. Due le motivazioni della scelta. Il noleggio ci garantiva maggiormente per quanto riguarda la migliore assistenza tecnica e ci evitava di immobilizzare l’azienda dal punto di vista finanziario, potendo contare comunque su un parco macchine aggiornato.

La nostra newco aveva già compiuto investimenti importanti nei vari settori di attività con forte impegno finanziario. È stato tutt’uno unire l’esigenza aziendale con quella produttiva attraverso la formula del noleggio di lungo periodo. Una scelta che ci sollevava da preoccupazioni legate alla manutenzione e all’assistenza delle macchine, avendo la garanzia di un parco macchine sempre aggiornato”.
Le macchine sono state adattate alle esigenze produttive delle aziende a cui erano destinate

I tempi del noleggio

Di solito, nei contratti di noleggio di carrelli elevatori industriali, i tempi variano da 60 a 72 mesi. Si tratta di standard abbastanza comuni, attraverso i quali si arriva a definire delle quote accessibili di noleggio simili a quelli praticate per questo tipo di attività.

Massimo Rigato

Massimo Rigato, responsabile commerciale Carrelli elevatori di Kiloutou Italia Sticar
Sono tempi più lunghi di quelli per il nolo delle macchine per il movimento terra, in quanto l’usura, nei cantieri, è decisamente superiore.
“Con contratti di cinque-sei anni - afferma [Massimo Rigato], responsabile commerciale Carrelli elevatori di Kiloutou Italia Sticar che ha condotto direttamente la trattativa - ci si avvicina al ciclo di vita utile medio di una macchina di questo tipo”.

Una competizione vera

Adattamento alle esigenze produttive delle aziende.
Per arrivare alla firma del contratto il commerciale di Sticar ha dovuto sudare non poco. “È stata una gara vera, combattuta, contro due importanti concorrenti del settore: Still e Jungheinrich. È stata una competizione che ci ha impegnati a lungo - aggiunge Rigato -.

I primi contatti sono avvenuti nel luglio dello scorso anno. La consegna delle macchine è avvenuta dopo dieci mesi circa, nel corso dei quali abbiamo comunque garantito sia le consegne parziali sia le macchine, diciamo così, di cortesia in attesa della consegna definitiva.

In tutti questi mesi ci siamo confrontati con il management di Kairos, abbiamo fatto più sopralluoghi nei vari stabilimenti per renderci conto delle esigenze operative e formulare così proposte adatte alle lavorazioni specifiche di ciascuna azienda del gruppo.

Abbiamo capito che con Kairos occorreva avere un approccio differente da quello tradizionale.


Alla fine il nostro modo di lavorare è stato apprezzato, così come il fatto che ci possiamo fregiare della certificazione Asec che Toyota rilascia a rivenditori e noleggiatori per le loro modalità di intervento rapido e full-service. Noi entro 12 ore siamo dal cliente che ci richiede l’assistenza”.

Un approccio differente

Abbiamo capito che con Kairos occorreva avere un approccio differente da quello tradizionale

L’importanza della relazione

goWEM!: Fin qui le motivazioni oggettive. Ma ci sono anche altre ragioni nella scelta?

“Sì, conta anche, e molto, l’aspetto relazionale - aggiunge Simionato -. In questi accordi vale anche la fiducia che l’interlocutore è in grado di offrire, poi la competenza e la serietà professionale individuale e aziendale.

Avere un gruppo importante alle spalle è stata certamente una garanzia per noi. Ma, ripeto, la qualità delle persone è importante. Quando poi si riesce a instaurare un buon dialogo si commettono meno errori nelle scelte.

Con Sticar questo aspetto è stato fondamentale, nonostante la scarsa differenza tre le due offerte economiche finali e la qualità del servizio fosse in qualche modo paragonabile. La differenza, alla fine, l’ha fatta l’aspetto relazionale”.

Le soluzioni tecniche

I nuovi carrelli Toyota sono stati attrezzati con posizionatori e traslatori per agevolare le lavorazioni in stabilimento, garantire la tutela dei lavoratori e la salubrità degli ambienti di lavoro.
Il carrello elevatore elettrico Toyota, modello 8BFMT30, in funzione nello stabilimento PAF
Un carrello da 50 quintali di portata, destinato a PAF, ad esempio, è stato attrezzato con un posizionatore a grande apertura per il sollevamento delle lamiere.
Una soluzione che permette di utilizzare appieno la nuova macchina a taglio laser di dimensioni notevoli.

La certificazione di qualità Toyota

Tra i meriti di cui fregiarsi, Kiloutou Italia Sticar può vantare anche l’Excellent Level per quanto riguarda l’assistenza tecnica dei carrelli elevatori.

Il risultato delle verifiche

La certificazione è il risultato delle verifiche svolte dagli ispettori Toyota nei confronti dei clienti.
È del maggio scorso infatti la notizia che Toyota Industries Corporation, tramite Toyota Material Handling Italia, ha conferito a Kiloutou Italia Sticar la certificazione di qualità ASEC (After Sales Service Evaluation & Certification) con il massimo punteggio.

La certificazione, valida dal marzo 2022 a marzo 2025, è il risultato delle verifiche svolte in questi mesi dagli ispettori Toyota sull’organizzazione tecnica, la metodologia di lavoro applicata nelle officine e nei confronti dei clienti.
Stefano Montevecchi; alle spalle la struttura del gruppo Kairos Industries
Il progetto è rivolto a tutte le organizzazioni che si occupano dell’assistenza tecnica per i marchi del gruppo Toyota, ne stabilisce le scelte metodologiche e detta gli standard di efficienza delle strutture di service.

Come funziona la certificazione Asec

Per comprendere il valore dell’ASEC, basti pensare che la certificazione prevede il controllo di 16 capitoli, ciascuno dei quali con obiettivi e standard da raggiungere; il tutto secondo gli elevati criteri qualitativi Toyota e i piani di miglioramento continuo propri del metodo Kaizen.

Analisi dei capitoli

Questi i 16 capitoli sottoposti ad analisi: personale e organizzazione; formazione professionale; ambiente di lavoro; sicurezza e 5S; attrezzature di lavoro; furgone di assistenza, attrezzi e apparecchiature; informazioni tecniche e garanzia; procedura d’assistenza (dall’accettazione alla consegna); fidelizzazione dei clienti; marketing; file del cliente; consegna di macchine nuove; collaborazione con il reparto vendita; ordini di ricambi e giacenze di magazzino (procedura d’ordine, logistica, gestione del magazzino); magazzino ricambi; sincronizzazione del reparto assistenza e ricambi.

La certificazione è volontaria e unica nel suo genere. Per conseguire una certificazione Excellence è necessario aver risposto positivamente ad almeno il 90% delle oltre 150 domande che costituiscono l’audit ASEC.

Kiloutou Italia Sticar

Kiloutou Italia Sticar nasce dall’acquisizione, avvenuta nell’ottobre del 2019, di Sticar da parte del gruppo francese, che con l’operazione di due anni e mezzo fa ha inteso perseguire il piano di espansione internazionale rafforzando le proprie posizioni nel Nord Italia, in particolare in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, aree in cui Sticar era particolarmente radicata.

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