Sicuri, nello stretto

Gli interventi all’interno dei tasselli urbani sono, da sempre, quelli più complessi e delicati da realizzare; oltre alle normali regole di sicurezza, tipiche di ogni intervento di demolizione, le condizioni al contorno obbligano gli operatori alla massima attenzione, richiedendo interventi aggiuntivi per ridurre e minimizzare non solo i rischi derivanti dalle operazioni, ma anche le emissioni di polveri e rumori.
Spazio di manovra esiguo per la demolizione in area residenziale di Caorle svolta da Ghiaie Ponte Rosso

Attenzione alla precisione

In queste operazioni delicate di demolizione, in zone residenziali, è fondamentale mettere l'area in totale sicurezza. La programmazione dell'intervento gioca un ruolo essenziale per evitare intralci al traffico e per ridurre al minimo le emissioni rumorose. Il tutto deve essere svolto in minor tempo possibile.
La palazzina di tre piani da demolire situata in un quartiere residenziale
Quando questi interventi sono da effettuarsi poi all’interno di aree residenziali, il famoso detto ‘presto e bene’ assume un significato estremamente concreto; il timing dell’intervento è, infatti, fondamentale e deve essere programmato per impattare il meno possibile sull’intorno sia in termini di intralcio eventuale al traffico sia dal punto di vista delle emissioni rumorose che infine da quello dalla mnimizzazione del rischio di danni agli edifici vicini che, in molti casi sono anche fisicamente collegati all'edificio da demolire.

E poi si deve fare il più rapidamente possibile; il tutto ovviamente senza nessuna concessione sulla sicurezza che deve essere ai massimi livelli. Facile a dirsi, meno a farsi.
La programmazione riveste un ruolo essenziale in questo tipo di interventi e non fa eccezione quello che abbiamo visto nel centro di Caorle, dove >>Ghiaie Ponte Rosso<< ha portato a termine la demolizione di una palazzina di tre piani in un quartiere residenziale. Abbiamo visitato il cantiere su invito del concessionario di Doosan >>DMO Macchine<< .

Al lavoro sull’escavatore abbiamo trovato (e intervistato) [Antonio Marcon], che ha utilizzato per la demolizione primaria un escavatore >>Doosan<<  DX380 DM-7.

Preparare bene, per non avere sorprese

Per comprimere le tempistiche di demolizione nel più breve lasso di tempo possibile, Ghiaie Ponte Rosso ha posto particolare attenzione su due aspetti preparatori: da una parte un attento e puntuale lavoro di strip-out che ha consentito di rimuovere tutti gli elementi estranei alle strutture edilizie come infissi, impianti a vista, sanitari, pavimentazioni sintetiche e in legno; dall’altra la predisposizione di una serie di elementi di protezione fissi e mobili, volti a limitare il rischio di danneggiamento degli edifici circostanti durante le opere di demolizione.
Lo schermo in gomma, sostenuto da una gru retrocabina
In particolare, su due lati della struttura è stato allestito un ponteggio pluripiano di contenimento con tamponamenti in tessuto non tessuto per bloccare non solo la proiezione di elementi demoliti, ma anche ridurre la dispersione di polveri e microdetriti.
Polveri che sono state abbattute anche puntualmente durante la demolizione con l’impiego di lance ad acqua.

Sul lato strada, invece, è stato sospeso uno schermo in gomma, sostenuto da una gru retrocabina; il traffico è stato bloccato (attraverso apposite transennate mobili) solo ed esclusivamente durante le operazioni di demolizione, mentre la sede stradale non è mai stata occupata, se non nelle fasi di carico e scarico, dai mezzi cingolati per evitare il danneggiamento del manto bituminoso.
Il braccio di 23 metri è stato agganciato sul Doosan DX380 DM-7, direttamente dal carrellone, fuori dalla carreggiata stradale
Interessante anche il sistema utilizzato per l’allestimento dell’escavatore da demolizione principale impiegato nell’intervento, un Doosan, DX380 DM-7, equipaggiato con braccio da 23 metri; l’area di lavoro a disposizione non consentiva, infatti, di montare il braccio fuori dalla carreggiata stradale per cui, per minimizzare i tempi di allestimento e la conseguente chiusura della strada, il montaggio del braccio è avvenuto direttamente dal carrellone.
L’escavatore (trasportato separatamente) si è avvicinato al braccio (sostenuto da una sella sorretta da martinetti idraulici) e lo ha agganciato senza l’impiego di altre attrezzature.

Una volta completato l’accoppiamento idraulico, il DX380 ha sollevato il braccio in posizione di lavoro, lasciando il pianale e la motrice liberi di allontanarsi. L’intera operazione è durata meno di 20 minuti, con conseguente vantaggio per la circolazione stradale.

Agile e versatile

Il mezzo principale utilizzato per la demolizione è stato l’escavatore DX380 DM-7; macchina con braccio high reach da 23 metri che fa parte della gamma nativa da demolizione che Doosan ha presentato nel 2019 (e che vengono allestiti in Italia).

La demolizione, dal punto di vista strutturale non era particolarmente complessa, dato che l’edificio era un semplice telaio in elementi in calcestruzzo (travi e pilastri) con tamponamenti e copertura in laterizio.

La problematica, in questo caso, era lo spazio a disposizione per le demolizioni, particolarmente esiguo che richiedeva alle macchine operatrici notevoli doti di agilità operativa e una particolare reattività e precisione dei comandi (oltre ovviamente a una notevole esperienza degli operatori).

Precisione millimetrica per un gigante

L'escavatore cingolato Doosan DX380 DM-7 non ha avuto difficoltà ad operare in uno spazio così particolarmente ridotto. Nonostante le sue dimensioni, ha svolto l'intervento con notevole agilità operativa, particolare reattività e estrema precisione.
Anche se lo spazio operativo era in questo caso molto angusto per una macchina di queste dimensioni, il Doosan DX380 DM-7 non ha avuto problemi, anche grazie al carro allargabile idraulicamente che da 2970 mm è passato a 4370 mm al momento di iniziare la demolizione per garantire la massima stabilità operativa. Attenzione: l’altezza non è tutto nella demolizione, l’importante è soprattutto l’abbinata tra attrezzo e quota raggiungibile e anche qui il DX380 DM-7 garantisce buoni risultati dato che arriva a 23 metri montando un utensile da 3000 kg e a 25 metri, con prolunga, quando equipaggia un attrezzatura da 2600 kg.

Dinamico e completo il Doosan DX380 DM-7 viene ulteriormente potenziato con una cabina tiltabile inclinabile fino a 30 gradi progettata per consentire una visibilità ad ampio raggio qualsiasi sia l’altezza a cui si opera. Il nuovo abitacolo è munito di vetri antisfondamento con gabbia di protezione esterna, questo rende le nostre cabine certificate ROPS e FOPS.
Per la massima sicurezza tutte le macchine della gamma da demolizione Doosan equipaggiano un sistema antiribaltamento che avvisa l’operatore quando sta raggiungendo il punto massimo di sbraccio, impedendo movimento aggravanti e consentendo solo quelli che permettono il rientro in condizioni di sicurezza operativa.

Il sistema è progettato su misura ed è differente su ogni modello della gamma del produttore coreano: si basa sulla lettura di molteplici dati, quali pressione dell’olio sui cilindri idraulici del braccio e posizione dell’utensile.

Una macchina, tante possibilità

[Antonio Marcon], di Ghiaie Ponte Rosso, utilizza personalmente il Doosan DX380 DM-7 ed è stato favorevolmente colpito dalle doti di versatilità dell’escavatore Doosan che, pur essendo nativo per la demolizione, garantisce prestazioni di alto profilo in un’ampia varietà di situazioni operative.

Antonio Marcon & Giulio Venturini

Da sinistra: Antonio Marcon, di Ghiaie Ponte Rosso e Giulio Venturini, capoarea FVG di DMO Macchine
“Oltre alla reattività dei comandi - sottolinea [Marcon] - apprezzo particolarmente il DX380 DM-7 per la flessibilità operativa che ci garantisce: grazie al braccio modulare e al meccanismo di bloccaggio idraulico il passaggio dal braccio da demolizione a quello escavatore e viceversa, è semplice e veloce e rende possibile eseguire diversi lavori in cantiere con una singola macchina”. 

Continua [Marcon]: “Inoltre, è interessante il concetto modulare alla base dell’escavatore Doosan che consente due diverse configurazioni di montaggio per il braccio escavatore, garantendoci ancora più versatilità: di fatto abbiamo a disposizione tre diverse configurazioni”.
"Come avete potuto vedere anche in questo cantiere, il montaggio del braccio è particolarmente semplice e veloce, dato che l’escavatore viene venduto con uno speciale supporto con connessioni meccaniche e idrauliche rapide. I perni di bloccaggio vengono collocati nella posizione corretta velocemente, grazie a un azionamento idraulico: nessuna fatica e massima precisione, oltreché ovviamente un estrema sicurezza per noi operatori”.

Nessuna fatica e massima precisione, oltreché ovviamente un estrema sicurezza per noi operatori

Continua [Marcon]: “Per un’azienda come la nostra, in cui alle demolizioni affianchiamo anche interventi di movimento terra e le attività in cava, è fondamentale avere un mezzo versatile, capace di avere più configurazioni operative e, allo stesso tempo, in grado di garantirci la massima sicurezza di lavoro in ogni situazione".


"Il nostro ciclo di lavoro è estremamente integrato e accanto alle demolizioni e alle opere di movimento terra siamo in grado di garantire ai nostri clienti, dal nostro impianto di San Vito in Tagliamento, inerti naturali e riciclati e asfalti. Il tutto nel rispetto delle più rigorose normative ambientali ed è anche per questo che abbiamo voluto nel nostro parco macchine il Doosan DX380 DM-7, una macchina con motorizzazione Stage V e, quindi, con emissioni estremamente contenute”.

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