Non è vero che tutti i ‘porte aperte’ sono uguali, ce ne sono, per usare un gioco di parole azzardato, alcuni più uguali di altri. E non ci riferiamo (solamente) al numero di visitatori e clienti che vi partecipano, quanto piuttosto a caratteristiche più strategiche e di fondo, quasiidentitarie.
É questo il caso della giornata organizzata da >>DMO<<, storico dealer dei marchi >>Develon<< e >>Bobcat<<(e da poco anche di >>Amman<<), nella sede di Melegnano, nell’immediato interland Sud di Milano.
Ma perché la giornata di sabato 22 giugno è stata più uguale delle altre? Essenzialmente, almeno a nostro parere, per due motivi di fondo; il primo è che la filiale di Melegnano, dove DMO Macchine ha scelto di investire assieme alla propria officina autorizzata >>Procaccini Group<<, ha un pedigree nel settore della meccanizzazione che può essere uguagliato da pochissimi altri luoghiin Italia.
Qui, fino al 2015, c’era la sede del Consorzio Agrario di Milano e Lodi, una vera e propria istituzione, fondata nel giugno 1902, per tutto il settore dell’agricoltura prima, ma anche del movimento terra. Una location quindi perfetta, sia dal punto di vista della collocazione logistica sia dal punto di vista delle strutture esistenti, per ospitare una filiale importante come quella immaginata da DMO per seguire Milano e gran parte della Lombardia.
Il Secondo? Più pratico e tangibile, ma non meno importante; la filiale di Milano, già pienamente attiiva dal 2020, rappresenta per DMO Macchine un tassello fondamentale nella strategia di crescita che ha portato l’azienda di Russi a raggiungere nel 2023 un fatturato complessivo di oltre 95 milioni di euro.
Da Melegnano, come vedremo, DMO coordina tutte le attività non solo del Capoluogo (oggi senza dubbio uno dei poli italiani in fatto di investimenti nel settore delle costruzioni), ma anche dell’intera Lombardia. Un passo avanti fondamentale per non solo consolidare, ma anche espandere le proprie quote di mercato in un’area geografica che attribuisce al servizio postvendita e alla prossimità un valore fondamentale, un filo doppio che lega indissolubilmente la qualità del prodotto all’erogazione di altri servizi, come ad esempio il noleggio.
Per capire meglio le logiche industriali di DMO Macchine, in relazione al territorio lombardo, abbiamo intervistato i protagonisti, ecco quello che ci hanno confermato.
Al fianco dei clienti, sul Territorio
Conosco [Gabriele Silvagni], fondatore, presidente e amministratore delegato di DMO Macchine ormai da davvero molti anni e penso che, nel mondo del movimento terra, sia una delle figure che definire iconiche non sarebbe troppo azzardato; 70 anni portati appassionatamente, [Gabriele] ha un pedigree di tutto rispetto ed è uomo da bianco o nero. Comunque, quello che è indubitabile, è la sua conoscenza del settore e la sua inestinguibile voglia di continuare a capire, sapere, approfondire e qundi crescere.
Gabriele Silvagni
Gabriele Silvagni, fondatore della DMO Macchine di Russi
Anche la scelta dell’Open House di Melegnano, conferma questo DNA, come ci sottolinea [Silvagni] stesso: “Questa giornata è per noi fondamentale, un momento di confronto con i nostri clienti sul territorio, un’occasione di approfondire relazioni, capire meglio le esigenze e, perché no, respirare il mercato milanese, da sempre, almeno per quello che riguarda le costruzioni, in prima fila nelle tendenze di mercato”.
Continua [Silvagni]: “Con questa giornata ci auguriamo di aver dimostrato ai nostri clienti che DMO Macchine è al loro fianco anche in Lombardia, anche se lo stiamo già confermando da tempo sui cantieri, con la presenza non solo della nostra rete vendita, ma anche e soprattutto dei nostri tecnici dell’assistenza. E devo dire che i clienti hanno risposto con entusiasmo alla nostra proposta di incontro, affollando la giornata fin dalla mattina, merito sicuramente delle macchine in esposizione, della possibilità di provarne alcune e magari anche perché, da buoni Romagnoli ci piace condividere i momenti emozionanti con la nostra squadra e i clienti (ride Silvagni, nda)”.
Conclude [Silvagni]: “ In una situazione di mercato complessa come quella di quest’anno, dopo i risultati eccezionali degli anni scorsi, abbiamo deciso di fare quello che da sempre ci contraddistingue: investire in macchine, uomini e attrezzature, per essere sempre più al fianco dei clienti che, oggi, più che mai, hanno bisogno di partner e consulenti e non solo di fornitori di macchine e attrezzature. I risultati ci stanno dando ragione, dato che, anche in una fase difficile come questa, stiamo facendo meglio della media del mercato”.
Torniamo da questa giornata stanchi, ma sicuramente ancora più ‘carichi’ e da domani, come nostra abitudine saremo ancora sul campo, nei cantieri e nelle industrie con l’obiettivo di continuare a crescere.
Evoluzione nella continuità
Quella di DMO Macchine non è solo una crescita in fatturato, ma anche e soprattutto una evoluzione qualitativa che coinvolge ogni area aziendale ed è evidente anche nella strutturazione dei ruoli apicali che vede protagonista la seconda generazione di imprenditori, rappresentata anche della figura di [Alessandra Silvagni], fresca di nomina a General Manager, a cui abbiamo chiesto di parlarci appunto di come la nuova filiale di DMO si inserisce nel processo di crescita e evoluzione aziendale.
Alessandra Silvagni
Alessandra Silvagni, General Manager di DMO Macchine
[Alessandra Silvagni]: Non c’è dubbio che il rapporto con il Territorio sia un tratto fondamentale da sempre per DMO, tratto che negli ultimi anni abbiamo seguito con ancora più attenzione e dedizione; siamo infatti convinti che la filiera intera dei nostri Stakeholders, dai clienti fino a tutti i nostri fornitori, abbia una grande opportunità, forse addirittura unica, da cogliere".
"Parlo della sfida del PNRR i cui fondi stanno arrivando fisicamente alla fase di cauterizzazione proprio in questi giorni (e ancora di più da settembre in poi): un’occasione unica per infrastrutturale l’Italia, ma anche un’occasione per le aziende come la nostra”.
Continua [Alessandra]: “In quest’ottica e per non farci trovare impreparati abbiamo già effettuato importanti investimenti nella struttura aziendale, potenziando tutti i servizi di postvendita, a partire dalla gestione dei ricambi originali dei nostri marchi (abbiamo oltre un milione di euro sempre disponibili a magazzino), fino alla flotta officine mobili in cantiere. Investimenti che hanno interessato (e in futuro sarà ancora più evidente il processo) anche il fattore umano, con risorse dedicate alla formazione continua, alla ricerca di nuove figure specializzate da inserire in azienda. Il tutto nell’ottica di trasformare DMO Macchine da azienda di ‘semplice’ fornitura di prodotti a realtà articolata in grado di garantire una gamma di servizi sinergici, dalla consulenza nell’acquisto delle macchine all’analisi e gestione dei dati dei cantieri, dal noleggio (oggi abbiamo una delle flotte pesanti più importanti d’Italia) fino a servizi complessi come l’affiancamento nella ricerca di finanziamenti o delle opportunità di sgravi fiscali”.
I protagonisti del porte aperte di Melegnano; da sinistra Emanuele Bianchedi, Gabriele Silvagni, Carmine Procaccini, Alessandra Silvagni,
“Qui oggi a Melegnano consolidiamo la nostra partnership con la Procaccini Group, e l’attività della nuova filiale che è la manifestazione fisica di un processo strutturato e articolato, supportato da importanti investimenti, con il quale vogliamo preparare il ruolo di DMO Macchine nel mercato dei prossimi anni: un ruolo che siamo certi sarà ancora di più da primo attore, come d’altra parte lo è già in oggi. Voglio ringraziare la Procaccini Group e personalmente Carmine Procaccini per il grande lavoro di squadra che ha determinato il successo di questa giornata, frutto della passione comune per il nostro lavoro quotidiano".
Il futuro ci presenta tante sfide: a noi le sfide piacciono e siamo preparati per vincerle!
A [Alessandra Silvagni] fa eco [Emanuele Bianchedi], CFO di DMO Macchine che mette il grandangolo e allarga il punto di vista, inquadrando gli investimenti nell’ottica complessiva della copertura territoriale di DMO: “La nostra propensione a reinvestire nellla crescita aziendale gli interi utili societari è testimoniata da una struttura territoriale che si articola su quattro sedi; oltre a Melegnano, il quartier generale di Ravenna, la sede di Verona, Udine e quella di Crespellano dove siamo nati. In particolare la sede di Russi ha conosciuto una crescita dimensionale e qualitativa importante che ci ha portati ad arrivare a 42.000 metri quadri di cui 8.000 coperti e che crescerà ancora, nell’immediato futuro, di oltre 10.000 metri quadri.
Emanuele Bianchedi
Emanuele Bianchedi, CFO di DMO Macchine
Conclude [Bianchedi]: “Abbiamo anche investito nell’efficientamento e nella modernizzazione dei nostri processi, puntando a dare un servizio di after sales sempre più veloce e puntuale, non solo con l’ausilio di un nuovo e moderno magazzino verticale, ma implementando con decisione sistemi di gestione informatici di ultima generazione”.
Una prima assoluta e tantissime macchine
Il porte aperte di Melegnano è stata l’occasione per DMO Macchine e per i marchi rappresentati dal dealer di Russi di presentare i ‘gioielli della corona’; già da lontano si potevano vedere svettare i marchi di due macchine fondamentali nella gamma da demolizione di Develon, in esposizione statica i clienti hanno potuto, infatti, vedere unDX245NHD-7 e un DX530LC-7.
Non solo, in anteprima assoluta per l’Italia e proprio al centro dell’esposizione faceva bella mostra di sé, calamitando l’attenzione dei clienti anche il nuovissimo bulldozer Develon DD130 che, come ci spiega un giustamente orgoglioso [Giuseppe Santo], Field Product Manager Sud Europa di Develon: “Si tratta di una macchina di concezione particolarmente innovativa, frutto della ricerca e sviluppo di Develon che ritengo potrà essere molto ben accetta in Italia, soprattutto in segmenti come i lavori forestali, le strade pedonali, i parcheggi, la realizzazione di marciapiedi e banchine, progetti di riciclaggio.”
Continua [Santo]: “Con una potenza di 117 kW, garantita da un motore Stage V, il DD130 di Develon offre eccellenti caratteristiche di visibilità, comfort, tecnologia all’avanguardia e facilità di manutenzione. La migliore visibilità sulla lama è ottenuta grazie al vano motore anteriore dal profilo più stretto che offre una la vista migliore sull’area di lavoro. La macchina offre poi un alto livello di comfort con un sedile premium di alta qualità, mentre le tecnologie avanzate garantiscono tutta la precisione necessaria per affrontare lavori con specifiche rigorose. Il sistema di livellamento 2D di serie (assistenza allo spianamento) semplifica il livellamento di precisione (non servono in cantiere GPS o Laser), anche da parte di operatori meno esperti; l’operatore programma i comandi necessari e la macchina controlla automaticamente le funzioni della lama per completare il lavoro più rapidamente e in modo più preciso”.
Accanto ai mezzi Develon impressionava a Melegnano il numero di escavatori e skid (ma c’erano anche numerosi telescopici) a marchio Bobcat; decine di macchine tra cui anche il miniescavatore elettrico E10e o un gioiellino nella gamma alta dei miniescavatori, l’E88, mezzo da quasi nove tonnellate di peso operativo con prestazioni da fascia altadi mercato che monta un motore D24 a 4 cilindri Stage V di Bobcat in grado di offrire la massima potenza di 48,5 kW (65 HP), assicurando massime prestazioni e affidabilità; prestazioni che por tano l’impianto idraulico a fornire una forza di strappo all’avambraccio di 3.909 kgf e una forza di scavo alla benna di 6.862 kgf.
E poi c’erano le macchine in prova, escavatori Develon e mini Bobcat e quelle a disposizione dei clienti che hanno deciso di partecipare alla sfida di abilità proposta da DMO Macchine, una sorta di gara a tappe che ha premiato i migliori operatori che hanno dimostrato non solo capacità su un singolo mezzo, ma anche versatilità nella gestione di mezzi differenti (in particolare mini e skid Bobcat). La gara ha riscosso un enorme successo tanto che la premiazione è stata più volte spostata per in gran numero di iscritti alla gara. I vincitori visiteranno gli stabilimenti di Bobcat a Dobris, in repubblica Ceca.