Lanciare un nuovo modello ad Agritechnica, fiera dedicata all’agricoltura di Hannover, è allo stesso tempo una concreta opportunità e una responsabilità altrettanto importante. Alla manifestazione, probabilmente la più importante al mondo in questo settore, partecipano come espositori tutte le Case produttrici principali e, come visitatori, un numero impressionante di imprenditori del segmento agricolo.
Lo sanno bene in Faresin Industries, azienda di Breganze che produce e commercializza per il settore agricolo carri miscelatori e sollevatori telescopici, ed è proprio per questo che hanno deciso di concentrare gli sforzi progettuali e di presentare proprio ad Agritechnica un nuovo modello di sollevatore telescopico, il 7.30 Compact GLS che completa la gamma (ora composta da 16 modelli) e introduce diverse implementazioni tecnologiche.
Un palcoscenico di questo genere, dicevamo è molto esigente, ed è per questo che in Faresin hanno scelto componentistica di alta qualità per il loro telescopico: assali Carraro, motore Deutz e idraulica e elettronica Bosch Rexroth.
Tra l’altro, la gamma dei telescopici si è anche recentemente arricchita di due modelli per il settore delle costruzioni; ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le novità del nuovo 7.30 Compact GLS, che come goWEM! abbiamo visto in ANTEPRIMA ASSOLUTA presso lo stabilimento produttivo di Faresin Industries (guarda la nostra videointervista al responsabile dell'ufficio tecnico Faresin Industries, Claudio Secco).
Il nuovo 7.30 Compact GLS è una macchina che si colloca in un segmento di mercato fondamentale per una vasta gamma di applicazioni agricole; il suo braccio telescopico a una sezione raggiunge i 7,1 metri di altezza massima di sollevamento con una capacità di sollevamento massima dI 3.000 kg; capacità che all’altezza massima di sollevamento si riduce a 2.000 kg (1.100 i kg che possono essere sollevati al massimo sbraccio). Il tutto in un telescopico compatto, con raggio di sterzata di 3.870 mm.
La nuova elettronica di controllo, sviluppata appunto in collaborazione con Bosch Rexroth, consente una qualità di guida davvero elevata, in ogni condizione di lavoro, garantendo contemporaneamente una fluidità di spostamento estremamente omogenea e un comfort di alto profilo per l’operatore, anche su turni di lavoro particolarmente lunghi e impegnativi.
Pur parlando di un sollevatore telescopico compatto (il peso operativo raggiunge i 6.520 kg), la cabina è ampia e ben progettata, con una interessante visibilità sui 360°; il quadro comandi, molto ben strutturato e intuitivo, consente all’operatore di avere tutti i parametri operativi sotto controllo in ogni istante e di poter accedere semplicemente ai dati macchina dal display con poche, semplici operazioni.
Il joystick, ben posizionato con un’attenzione particolare all’ergonomia, potrà essere fornito sia nella versione idraulica sia in quella elettronica (entrambe gestite da componentistica Bosch Rexroth).
Fondamentale, su un mezzo come questo, la modalità Creep (gestita dal software fornito da Bosch Rexroth) che consente di svincolare il numero di di giri del motore dalla velocità operativa della macchina. Si possono così gestire senza problemi in questo modo numerose attrezzature agricole.
Il software della gestione della trasmissione installato sul 7.30 Compact GLS da Bosch Rexroth è completamente nuovo; il telescopico che andrà ad Agritechnica, quindi, sarà di fatto uno dei primi prototipi al mondo esposto per questo tipo di sistema.
Naturalmente prima di portarlo in fiera, Faresin Industries e Bosch Rexroth hanno eseguito una lunga serie di test prima e di regolazioni e calibrazioni operative poi, in modo da presentare al mercato un prodotto perfettamente operativo e in grado di garantire agli acquirenti dei sollevatori telescopici notevoli vantaggi sul campo.
Si tratta di una trasmissione elettronica (che Bosch Rexroth chiama eDA) quanto più possibile simile nelle risposte operative a una trasmissione idraulica automotive; il concetto di fondo è stato quello di mettere a punto una soluzione semplice, economica da gestire, ma che garantisse contemporaneamente una serie di vantaggi nella gestione della motorizzazione. Il software scelto, gestito da una centralina elettronica, è molto semplice e può anche essere parametrizzabile dalle Case produttrici, in modo da “calzare come un guanto” su ogni singola tipologia di macchina. Tra i plus garantiti: l’over speed protection del diesel, la possibilità di gestire tre modalità di guida, con una calibratura ottimale del motore diesel in ogni condizione d’uso. Come detto poi, il software seguirà anche il Creep mode, fondamentale nelle applicazioni agricole.
Il prototipo, installato sul 7.30 Compact di Faresin, è in sintonia con il fronte di ricerca più avanzato sviluppato da Bosch Rexroth che prevede per i mercati più evoluti, il passaggio dal controllo idraulico delle trasmissioni a vantaggio di quello elettronco. In questo senso il produttore tedesco aveva già presentato a Bauma 2016 la nuova pompa 4AVG Serie 35 a circuito chiuso che non prevede la funzione di taglio pressione idraulica, realizzata elettronicamente attraverso l’utilizzo di due sensori di pressione. La nuova pompa della Serie 35 può essere inoltre equipaggiata con un sensore di giri e uno d’angolo per un controllo elettronico della trasmissione ancora più spinto.
Sul 7.30 Compact Faresin monta una trasmissione Bosch Rexroth configurata con una pompa A4VG56 e un motore A6VM107 con scheda elettronica dedicata.