La sottile arte della pianificazione

Spesso la qualità si vede nelle piccole cose; ed è per questo che siamo andati a Pergine Valsugana (TN) per vedere al lavoro una delle squadre di Gruppo Adige Bitumi (al lavoro nello stesso Comune ce ne sono altre due, entrambe impegnate nei lavori di asfaltatura), che sta procedendo alla scarifica, propedeutica al rifacimento del manto stradale di una via nel centro Pergine Valsugana (qui trovate un breve video operativo dei mezzi di Gruppo Adige Bitumi al lavoro).

L’intervento fa parte di un accordo quadro di manutenzione stilato con il Comune di Pergine che prevede che Gruppo Adige Bitumi intervenga, su segnalazione dell’ufficio tecnico dell’amministrazione comunale, a ripristinare le zone di pavimentazione ammalorata. Con questo tipo di appalto, da una parte l’Amministrazione è certa di poter ottenere interventi veloci e accurati, dall’altra l’azienda può contare su un ammontare economico certo nel periodo coperto dall’accordo, piuttosto che dover affrontare numerose piccole gare che rappresenterebbero un onere forse eccessivo per gli importi gli appalti in gioco.


Difficoltà tecniche? Non molte, se escludiamo che l’intervento era nel centro urbano (dove le polveri e i residui di fresatura non sono ammessi) e riguardava una strada molto stretta in cui i mezzi d’opera avevano pochi spazi di manovra. Per questo, Gruppo Adige Bitumi ha schierato due macchine davvero interessanti: una fresatrice Caterpillar PM200 e una spazzatrice Farid-Johnston FJ VT801 DS da 8 metri cubi, allestita su Scania DB4x2HSA. Tutti i marchi citati la dicono lunga sulla volontà aziendale di lavorare in qualità, senza sorprese e nella massima efficienza operativa. Vediamo assieme le caratteristiche dei mezzi scelti dal Gruppo Adige Bitumi, soprattutto quello allestito su Scania, che l’azienda di Mezzocorona ha voluto personalizzare in maniera davvero spinta.

Specialisti dell’Asfalto

Il cantiere di Pergine è solo un esempio delle attività che Gruppo Adige Bitumi svolge in tutto il Triveneto. L’azienda di Mezzocorona, nata nel 1954, è specializzata nel segmento delle pavimentazioni e lavora sia in appalti pubblici, sia, in subappalto, con aziende private. Potendo contare su una serie di cave e stabilimenti di proprietà (a Trento, Vicenza e Verona), è in grado di controllare completamente la qualità del ciclo dell’asfalto e, soprattutto negli ultimi anni, ha investito per aggiornare il proprio parco macchine con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza, la produttività e la compatibilità ambientale.

Numerosi i grandi cantieri completati nel corso degli anni, tra gli ultimissimi gli asfalti (in subappalto dalla Collini Lavori spa) della rettifica della S.S. 42 in Val di Sole o, sempre in subappalto da Collini, le opere di pavimentazione per la nuova stazione ferroviaria della Trento-Malè lungo l’estensione della linea che collega Marilena con Mezzana (ancora una volta in Val di Sole).

Sul cantiere di Pergine, l’attenzione dei responsabili di cantiere era puntata, come detto, sulla minimizzazione delle interferenze ambientali: i camion che trasportavano il fresato non dovevano incidere troppo sulla viabilità locale, il rumore del cantiere doveva essere ridotto al minimo e, ovviamente, le polveri e i residui di fresatura dovevano essere rimossi immediatamente (ed ecco la presenza della spazzatrice Farid su Scania). Il tutto, dato che la strada era di fatto bloccata durante le operazioni di fresatura, riducendo al minimo i tempi di intervento.

Dal punto di vista operativo, nell’intervento che abbiamo seguito, la squadra di Gruppo Adige Bitumi, ha eseguito una fresatura di tre centimetri di profondità, in seguito verranno colmati gli avvallamenti più profondi nella carreggiata per poi stendere un manto bituminoso di finitura di tre centimetri. Contemporaneamente un’altra squadra sta realizzando, sempre a Pergine, dei dossi in asfalto per la mitigazione della velocità del traffico automobilistico; questi dossi avranno il tratto centrale realizzato in asfalto colorato. Un ultimo gruppo, infine sta stendendo asfalto, in un tratto fresato in precedenza.

Italscania, quanto lavoro di sartoria!!!

Gruppo Adige Bitumi si è, di fatto, “tagliato su misura” la spazzatrice impiegata a Pergine; la Farid-Johnston FJ VT801 DS è il modello con capacità di stoccaggio maggiore della gamma FJ di Farid ed è stata scelta nella versione con doppio gruppo spazzatrice laterale (a cui si aggiunge il tamburo centrale) che garantisce una fascia di spazzamento di 3.600 mm. Non basta, Gruppo Adige Bitumi ha richiesto, al momento dell’allestimento su autotelaio, un’ulteriore elemento spazzante, collocato immediatamente davanti alla ruota anteriore destra. Questo per garantire una migliore qualità della rimozione del fresato e per una maggiore efficienza operativa.

Questa aggiunta ha imposto a Italscania (che ha allestito la spazzatrice su uno Scania DB4x2HSA Euro 6 da 250 cv, dopo aver fornito a marzo anche un 8x4) di ricollocare l’impianto di aspirazione dell’aria; di solito questo è collocato appunto subito dietro alla ruota anteriore destra, in questo caso, invece, è stato collocato fra la cabina e il serbatoio della spazzatrice. Per meglio consentire all’operatore di controllare il lavoro della spazzola anteriore (collocata sotto il gradino di accesso alla cabina), la postazione di guida dello Scania è stata spostata da sinistra a destra.

Stesse problematiche di riposizionamento per tutte le componenti che, di solito, in un camion sono dove in un allestimento con spazzatrice ci sono invece le spazzole: serbatoio del carburante, serbatoio dell’urea, bombole dell’aria e batterie sono stati anch’essi riposizionati subito dietro la cabina, dove ha anche trovato posto la marmitta, con tipologia di scarico verticale verso l’alto.

La grande capacità della vasca di aspirazione, scelta da Gruppo Adige Bitumi per allungare gli intervalli di scarico e, quindi, per aumentare l’efficienza operativa della spazzatrice, ha portato Italscania a scegliere un passo di 3.700 mm per il DB4x2HSA; questo accorgimento ha consentito di trovare il migliore equilibrio fra necessità dell’allestimento e manovrabilità della spazzatrice (e in questo cantiere, la manovrabilità serviva tutta).

Particolare attenzione, infine, per la catena cinematica, anche in relazione alle caratteristiche operative del veicolo (basse velocità ad un numero di giri motore basso); il cambio scelto è un GR905 a otto marce a cui si aggiunge 1 primino.

L’intero progetto è stato seguito in stretta collaborazione fra Gruppo Adige Bitumi e Scania, a partire dalla scelta dell’allestimento, fino alla individuazione, attraverso la captive Scania Finance Italy, del corretto pacchetto finanziario che comprendeva il leasing e una copertura assicurativa messa a punto specificatamente per le caratteristiche funzionali e operative del mezzo.

PM200, la fresa che ti aspetti (da Cat)

Macchina importante quella che Gruppo Adige Bitumi ha schierato a Pergine, non solo per la qualità del brand, ma anche per le caratteristiche operative che la fresatrice a freddo PM200 (acquistata nel 2012) di Caterpillar garantisce. Non è una sorpresa però, dato che l’impresa di Mezzocorona è abituata a trattarsi bene in fatto di frese, visto che l’altro mezzo di questo tipo che ha in flotta è un Wirtgen W 130 Fi del 2014 (larghezza di fresatura 1.300 mm, profondità max di fresatura 320 mm).

Tornando alla PM200, la fresatrice Cat garantisce una larghezza di taglio del gruppo rotore di 2.235 mm, con una profondità di taglio massima di 320 mm; la trasmissione del rotore (che monta 193 utensili di taglio), poi, è con frizione a bagno d’olio, in grado di trasferire in modo particolarmente efficiente la potenza disponibile a ogni parte d’usura, con conseguente allungamento della vita utile della componentistica e contestuale abbattimento del TCO (Costo totale di possesso) del mezzo. Ed è proprio sull’ottimizzazione dell’efficienza (anche con sistemi di monitoraggio remoto di tutti i mezzi) che si concentra l’attenzione di Gruppo Adige Bitumi (come ci hanno anche confermato i responsabili tecnici dell’azienda presenti sul cantiere di Pergine), in modo da ottimizzare il risultato economico di ogni singola commessa, anche in tempi, come quelli attuali, di fortissima competitività del mercato.

La fresatrice a freddo Caterpillar PM200 ha una larghezza di taglio del gruppo rotore di 2.235 mm e una profondità di taglio di 320 mm


Interessanti anche le soluzioni che Caterpillar ha implementato sul suo convogliatore di raccolta che presenta un’apertura di scarico molto ampio e un altrettanto largo nastro trasportatore di raccolta che evitano che la scatola del tagliente si riempia; nel senso dell’efficienza anche il dispositivo antiplacca (che è ad azionamento idraulico) che previene il distacco delle placche di asfalto, proteggendo al meglio il convogliatore (largo 800 mm, con un motore idraulico a coppia particolarmente elevata).

Sempre dal punto di vista dell’efficienza, infine, ricordiamo la velocità di funzionamento operativo che arriva a 38 metri al minuto; da ricordare anche il raggio di sterzata interno di soli 2 metri, particolarmente utile nei cantieri come quello di Pergine che abbiamo documentato.

 

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