Da sempre Mecalac ha fatto della polivalenza il cavallo di battaglia della propria filosofia industriale e produttiva. L’azienda di Henri Marchetta ha fondato su questo principio la propria unicità progettuale che l’ha portata a percorrere strade completamente differenti dalla filosofia dominante e a dare risposte innovative alle problematiche operative dei propri clienti.
Fino a qualche anno fa, complice anche la propensione dell’azienda per le macchine gommate, questi concetti hanno faticato a convincere il mercato italiano, da sempre passionalmente legato al cingolato; da qualche anno però, anche in questo senso Mecalac ha innovato il proprio ventaglio produttivo, entrando anche in questo segmento, con soluzioni che, ci sembra scontato dirlo, anche in questo caso sono “fuori dal coro”: Polivalenza sui cingoli, certo, ma non solo: concetti come velocità operativa, semplicità d'uso e riconfigurabilità hanno assunto significati completamente nuovi nelle mani dei progettisti francesi.
Ed ecco che anche il nostro mercato ha cominciato a “sciogliersi” e, di conseguenza, il numero delle macchine vendute da Mecalac in Italia ha iniziato ad aumentare, con soddisfazione reciproca: da una parte i clienti e dall’altra, ne siamo certi, di Henri Marchetta.
Vediamo, quindi, quali macchine Mecalac porterà a Samoter per consentire a chi non le ha ancora viste “dal vivo” di apprezzarne le caratteristiche, magari confrontandosi anche con chi le progetta, le produce e le assiste in Italia.
Ma non solo per il 714MCE si parlerà di cingoli in Mecalac a Samoter; in fiera a Verona, infatti, potrete trovare anche tutti e tre i modelli della gamma di escavatori skid (così definiscono in Mecalac i cingolati veloci) della Casa francese.
Saranno esposti il 6MCR, l’8MCR e il 10MCR (entrambi motorizzati Deutz, l’8MCR con potenza di 55,4 kW, il 10MCR con anche l’opzione da 74,4 kW); potremmo definire L'8MCR come un ibrido tra un escavatore da 7,2 ton e una pala caricatrice compatta; dotato di telaio triangolare, raggiunge la più che ragguardevole velocità di 10 km orari (ricordatevi che stiamo pur sempre parlando di un mezzo cingolato), con una reattività ai comandi davvero difficile da trovare in altri mezzi sul mercato.
L’8MCR si trasforma da escavatore (con le funzionalità tipiche di scavo) in pala con il semplice azionamento di un comando in cabina che resetta automaticamente tutte le funzioni e i comandi, nonché gli equilibri idraulici e elettronici; la “trasformazione” si completa senza scendere dalla macchina montando la benna con l’attacco rapido (brevettato) che Mecalac chiama “Active Lock”. In questo modo in pochi secondi l’attività svolta in cantiere dall’8MCR cambia completamente con i conseguenti vantaggi di produttività. Tra l'altro chi volesse vedere al lavoro l'8MCR a Verona sarà accontentato: l'escavatore sarà infatti visibile in demo (anche se non potrà essere provata) con una gamma davvero vasta di accessori
Saranno tre, infine, i modelli gommati che Mecalac porterà a Samoter 2017; partiamo dall’escavatore gommato 12MTX, con telaio articolato e trasmissione tipica delle pale caricatrici. Anche il 12MTX monta il selettore funzionale che riconfigura con un solo gesto l’intera operatività della macchina, trasformando l’escavatore gommato in un caricatore gommato.
Con lo stesso selettore si può impostare la modalità di parcheggio o quella di trasferimento, inserendo o disinserendo automaticamente sicurezze, attivando sempre il settaggio ottimale per la funzione che la macchina deve svolgere in quella configurazione. Il 12MTX ha un peso operativo di 9,7 ton e uno sbraccio massimo di scavo a terra di 7.100 mm, con una profondità massima di scavo di 4.000 mm. L’articolazione gli consente una agilità in cantiere impossibile da raggiungere per un gommato tradizionale.