Roberto Marangoni, per storia e professionalità, è indubbiamente una figura di riferimento per il mercato italiano e europeo del settore sollevamento; la sua posizione di direttore vendite sud Europa per il colosso americano JLG, abbinata al ruolo strategico (e parecchio delicato) di Direttore Generale di JLG Italia, ne fanno un punto di riferimento importante quando si voglia analizzare l’andamento del mercato del sollevamento nell’anno appena chiuso, ma anche le prospettive per il 2016, in Italia e, perché no, in Europa.
Lo abbiamo incontrato nella sede JLG di Pregnana Milanese e lo abbiamo sollecitato su questi temi, con una doverosa puntata sulle novità di prodotto di JLG e sul rapporto con uno dei clienti principali in Italia, quella O.Mec di Gianfranco Bronzini, il cui titolare avevamo intervistato a dicembre dello scorso anno.
Ecco le sue risposte, come al solito mai banali o scontate e per nulla reticenti né difensive (difetto comune che spesso troviamo in questo tipo di interviste).
I numeri ormai definitivi rendono evidente quali settori di prodotto abbiamo dato più soddisfazioni a Marangoni: “Se devo parlare di macchine e di mercato 2015, non posso non citare le Toucan, i nostri sollevatori con braccio sfilo, che nell’anno appena chiuso ci hanno regalato davvero tante soddisfazioni. Abbiamo poi lanciato a Intermat 2015 la nuova piattaforma a forbice la 5994 che sta cominciando ad ottenere i primi riconoscimenti sui mercati del Sud Europa”.
“Sempre molto bene vanno le scissor di dimensioni piccole e medie, quelle della gamme ES e RS, mentre abbiamo interessanti prospettive per la gamma Power Tower (appena acquisita dal gruppo americano) in cui riteniamo, ovviamente sempre parlando di mercati molto specifici, che ci siano interessanti opportunità”.
Abbiamo, per chiudere l’intervista, chiesto a Roberto Marangoni, di parlarci del rapporto con un cliente storico per JLG, la O.mec di Ancona, il cui titolare, Gianfranco Bronzini, avevamo intervistato appena prima del Natale 2015; Marangoni non ha dubbi e conferma quanto avevamo intuito nella nostra intervista: “O.Mec è un cliente con cui lavoriamo fin ‘dal primo giorno’, è stato una prime delle realtà che JLG Italia ha acquisito da quando è attiva; dopo un periodo di ‘fidanzamento’, da entrambe le parti c’è stata la volontà di stabilire un rapporto stretto, fattivo e di ordine strategico. Per JLG O.Mec è oggi uno dei Clienti di riferimento, quelli con la C maiuscola”.
Continua Marangoni: “La fiducia reciproca ha portato a un continuo rinnovo nel tempo delle macchine e a un costante ampliamento della flotta a noleggio di O.Mec con mezzi JLG; il titolare Gianfranco Bronzini è stato quasi sempre il primo ad acquistare le nostre novità di prodotto in Italia: dalla 1250 AJP alla 1500 SJ, fino alla 1850SJ (qui tra i primi, per essere corretti). Come JLG abbiamo affiancato O.Mec in importanti progetti internazionali, come in Russia (dove O.Mec ha realizzato importantissimi progetti di ristrutturazione nel settore energetico)”.
“La partnership è riconosciuta a livelli direzionali in JLG: nel 2015, infatti, O.Mec è stata visitata dal nostro presidente, che ha potuto toccare con mano come in Italia, stereotipi fastidiosi a parte, ci siano delle realtà di altissimo profilo”.
“Che dire, con O.Mec lavoriamo molto bene e la nostra intenzione è quella di continuare a supportare l’azienda di Bronzini, qualsiasi sfida imprenditoriale intendano compiere, in Italia e all’estero (in questo siamo facilitati dalla nostra struttura internazionale che ci consente di poter garantire a O.Mec un riferimento ’arancio e crema’ ovunque nel mondo)”.
“Siamo facilitati nella scelta dall’elevatissimo livello tecnico di conoscenza sia delle macchine sia dei mercati di O.Mec, nonché dal loro approccio estremamente razionale alle nuove sfide, approccio estremamente simile a quello incarnato da JLG, sempre rivolto all’eccellenza. Non vogliamo (e non potremmo) essere il fornitore di esclusivo di O.Mec, ma ritengo di poter dire che ci sentiamo il fornitore di riferimento nei segmenti tipologici di macchine in cui siamo presenti con la nostra offerta produttiva. E per il 2016 credo che questo rapporto possa continuare in questa, felice e, anche dal punto di vista umano e personale, molto soddisfacente direzione”.