Con una storia alle spalle di quasi 50 anni, negli Stati Uniti, e 20 in Italia (il prossimo 2019 festeggeranno il ventennale) Jlg Industries negli anni è riuscita con tenacia e importanti investimenti a tenere testa alla crisi di mercato, chiudendo il 2017 e il 2018 (il loro anno fiscale, come in america, termina a settembre) con un trend di crescita a due cifre.
Abbiamo incontrato il Sales General Manager di JLG Nicola Pontini, con percorso pluriennale nel colosso americano, che dal 2014 ha iniziato a seguire i mercati esteri, e dallo scorso anno è General Manager della filiale italiana.
Pontini non si sbilancia sulle previsioni di andamento del mercato per il 2019, a causa di una serie di variabili per ora imponderabili come lo stallo della politica italiana (che sembra superato negli ultimi giorni con la formazione del nuovo governo giallo-verde, ndr), il cambio euro-dollaro, la crisi dell’acciaio, gli incentivi fiscali.
Nonostante la comprensibile prudenza di Pontini, il 2018 di JLG fa ben sperare che il positivo trend registrato in questi ultimi due anni continui a influenzare positivamente il fatturato e gli utili della filiale italiana della multinazionale americana.
Non appagata dei buoni risultati del 2017, JLG mira 2018 a fare ancora di più: una sfida fortemente voluta da Nicola Pontini che, grazie alla capacità aziendale di diversificarsi, li ha portati a presentarsi alla fiera Intralogistica Italia, (tenutasi a Milano nel quartiere di Rho Fiera, dal 29 maggio al 1 giugno) dove JLG era (con lungimiranza) l’unico produttore di piattaforme aeree presente, in una manifestazione dedicata alla logistica.
In realtà, questa strategia ha delle solide basi strategiche che vengono da lontano: due anni fa JLG ha, infatti, acquisito l’azienda inglese Power Towers, proprio per entrare, con una gamma di prodotti articolata e specializzata per questo tipo di applicazioni, nel mondo del sollevamento da 0 a 5,5 metri.
La logistica, ci ha spiegato Nicola Pontini, “è in costante crescita, vista la sempre maggiore richiesta, in Italia, delle macchine elettriche per interni. Per questo motivo JLG ha tenuto il passo puntando su questo settore con nuovi prodotti e servizi specifici, anche dal punto di vista dei finanziamenti”.
Con grande orgoglio poi, il General Manager ci ha presentato le 4 macchine esposte: modelli specifici per la movimentazione di materiali in magazzino o scaffalature. In primis ci ha mostrato Ecolift 2.2, l’elevatore a movimentazione totalmente manuale, sia per lo spostamento sia per l’alzata, senza motore né batteria.? Si tratta di una soluzione ottimale e sicura, in sostituzione di scale e trabattelli.
Esposto anche il nuovissimo elevatore multifunzionale Powerpicker, molto richiesto dal mercato industriale e logistico italiano come metodo di accesso sicuro ed efficiente in negozi, supermercati, magazzini e uffici: Powerpicker offre una piattaforma sicura per le altezze di lavoro di fino a 4,38 m, con un carico di lavoro di 130 kg, oltre ai 70 kg del pianale di appoggio.
Tra le novità anche il carrello commissionatore semovente 10MSPs che garantisce maggiore efficienza, autonomia di movimento e sicurezza, e una nuova gamma di commissionatori in grado di offrire soluzioni ancora più portatili e produttive.?
JLG ha tenuto il passo puntando su questo settore con nuovi prodotti e servizi specifici, anche dal punto di vista dei finanziamenti”.
Come conferma Pontini: “L’10MSP-S consente di trasportare sia persone che materiali ad una altezza di lavoro di 5.05 m, con una capacità della piattaforma di 160 kg e una capacità del pianale di appoggio di 115 kg. Il punto di forza è soprattutto la nostra tecnologia Rise and Drive che permette all’operatore di guidare e sollevare contemporaneamente la piattaforma per conseguire maggiore efficienza. Il tutto ovviamente nella massima sicurezza”.
Per finire il sollevatore a pantografo elettrico dalle dimensioni compatte 1532R, ideale per lavorare in spazi ridotti, caratterizzato dalla semplicità di impiego e dalla compattezza delle dimensioni perfetto quindi per potersi spostare in spazi ristretti e lavorare in aree limitate.