L’uscita è quella dell’A1 di Modena Nord e poi si rivolge subito il muso dell’auto verso l’Appennino, precisamente verso la vetta del Monte Cimone; questa la pista che un cacciatore di grandi macchine operatrici deve forzatamente seguire oggi in Italia alla ricerca della preda più grande fra i colossi di questo settore.
Una pista che si snoda certo in una delle zone più belle d’Italia, ma che attraversa, e lo si capisce subito appena si esce dal casello, un comparto industriale dove il duro lavoro ha prodotto importanti risultati.
Appena fuori Modena c’è, infatti, Maranello simbolo di quella Motorvalley che tedeschi, americani e cinesi non possono far altro che invidiarci, ma anche il fulcro di un altro importante segmento industriale, emblema del Made in Italy e dello stile italiano nel mondo: il settore della produzione delle ceramiche per le costruzioni, di cui Sassuolo è da sempre il cuore.
Lungo tutto il percorso che ci porta a inerpicarci fra le valli dell’Appennino, incontriamo stabilimenti ultramoderni da dove escono piastrelle e componenti hi-tech in ceramica che, con la loro incontrastata qualità, raggiungono ogni angolo del globo.
La ricerca della nostra preda ci fa salire fino a Pavullo nel Frignano, in località Gaianello, dove, incastonata tra le colline, troviamo una delle due cave in cui la >>Fercav srl<<estrae e lavora le sabbie apprezzate per la grande qualità da tantissimi dei produttori di ceramica di Sassuolo.
E qui troviamo, accoccolata nella sua tana e ancora sonnecchiosa, la nostra preda di oggi; parliamo di un mezzo monumentale, di cui in tutta Europa continentale ci sono solo tre esemplari: il re di tutti i dozer è qui, appena acquistato dalla famiglia Ferrari, titolare di Fercav.
Il dozer >>Komatsu<<D475A-8, la macchina in produzione più grande al mondo in questa categoria.
Arriviamo in cava in occasione del battesimo del fango di questo impressionante mezzo su invito di >>Cimertex<< e di Fercav, che ha voluto celebrare l’avvenimento aprendo la cava al pubblico, per festeggiare con la propria comunità questo importante risultato.
Ma anche i Ferrari sono rimasti stupiti dell’afflusso di persone che hanno voluto essere presenti alla giornata; oltre agli abitanti del luogo, sono arrivati a Gaianello appassionati da tutta Italia, proprio per vedere dal vivo un mezzo che altrimenti potevano apprezzare solo in qualche video online.
Un bagno di folla inaspettato, ma che ha sicuramente fatto piacere in Fercav e che, tra il serio e il faceto, ha fatto dichiarare a [Corrado Ferrari], titolare di Fercav: “Oggi celebriamo una giornata importante: con questo tipo di macchine e con Komatsu abbiamo continuato a crescere dal punto di vista del peso operativo”.
Corrado Ferrari
Corrado Ferrari, Titolare di Fercav
Oggi ho una sola certezza: siamo arrivati al top, portando in cava la più grande macchina nuova, di ultima generazione al Mondo.
“Da questo punto di vista il record resterà imbattibile, anche se ci auguriamo di continuare a crescere come azienda, visto che il comparto che seguiamo con la cava, quello della ceramica di Sassuolo, continua a investire con determinazione e noi con esso”.
Più grande non si può
Ferrari scherzava, ma mica tanto. Il Komatsu D475A-8, infatti, non solo è il dozer più grande della gamma Komatsu, ma anche la macchina più grande al mondo attualmente in produzione in questa tipologia. Parliamo di un bestione da oltre 112 tonnellate, mosse da una motorizzazione Stage V in grado di erogare, a 2000 giri al minuto, 697 kW a marcia avanti e 777 kW a marcia indietro (un valore in crescita del 12% rispetto al modello precedente).
Il Komatsu D475A-8, il dozer più della gamma Komatsu
Il D475A-8 monta un’efficiente trasmissione automatica Komatsu che lavora in sinergia con un utilissimo convertitore di coppia; abbinata particolarmente utile per garantire la massima efficienza durante le spinteprolungate, con l’innesto automatico della frizione di blocco del convertitore di coppia che consente di inviare direttamente alla trasmissione tutta la potenza del motore con conseguente Incremento della velocità di avanzamento e dell’efficienza della macchina.
Risultato? Minore consumo di carburante e tempi di ciclo più rapidi.
La lavorazione nella cava coltivata da Fercav è quella più congegnale a questo tipo di macchine e si riassume in due parole: rippare e spingere; il Komatsu D475A-8 fa bene entrambe le cose, anche nella roccia estremamente ostica (non è raro vedere il ripper fumare per il calore da attrito) della cava di Gaianello: la sua geometria a parallelogramma variabile, in cui i cilindri (quattro da 225 mm) si innestano direttamente sul corpo del ripper (rigorosamente monodente) , garantendo una profondità di rippaggio che si avvicina ai due metri (1.845 mm per la precisione) abbinata a una grande capacità di penetrazione.
Per rippare non basta la potenza idraulica o termica serve anche una grande aderenza al suolo (così come per spingere una lama a semi U da oltre 34 m3); in questo Komatsu, rispetto ai modelli precedenti, ha ulteriormente aumentato le prestazioni, scegliendo un sottocarro con sistema K-Bogie che, aumentando la lunghezza del cingolo al suolo, migliora sia la stabilità sia la trazione della macchina.
Infine, sono particolarmente utili la funzione Auto Downshift che scala automaticamente la marcia quando ce ne sia bisogno, e la modalità di controllo dello slittamento dei pattini che, tra l’altro, possono essere disattivate davvero molto rapidamente dall’operatore.
Le dimensioni di questo colosso?
Con lama a U e ripper monodente la lunghezza raggiunge gli 11.300 mm, la larghezza i 6.205 mm, per una più che rispettabile altezza di 4.795 mm.
Qualità e service le carte vincenti che hanno convinto Fercav
Dicevamo che per la cerimonia di consegna sono davvero arrivati appassionati da tutta Italia (anche dalla Sardegna con il camper) e ovviamente la presenza di Komatsu era davvero importante, a partire da [Enrico Oggionni], Amministratore delegato di >>Cimertex Italia<<, importatore Komatsu per la Lombardia, il Piemonte, la Val d'Aosta, la Sardegna, l’Emilia Romagna, la Toscana (ad eccezione delle province di Pisa, Livorno e Grosseto), l'Umbria e le Marche, che ha coordinato, insieme al concessionario locale, la >>Edilciesse<<, la complessa trattativa propedeutica alla vendita del D475A-8.
Enrico Oggionni
Enrico Oggionni, Amministratore Delegato di Cimertex Italia
Sottolinea [Oggionni]: “La consegna del D475A-8 alla Fercav, che abbiamo ufficializzato oggi, è il risultato ultimo di un lungo percorso. Il frutto di un importante lavoro di squadra tra Cimertex, il nostro concessionario Edilciesse di Villavara di Bomporto, che da sempre ha uno stretto rapporto con Fercav, e di tutta la struttura Komatsu europea”.
“Ci tengo ha ribadirlo: si trattava per noi di un’operazione estremamente importante e l’abbiamo approcciata con grande rispetto per il cliente; parliamo, infatti, del più grande bulldozer al mondo, il primo mai consegnato in Italia e uno dei tre presenti in Europa (se escludiamo il Regno Unito)”.
“Un’operazione condotta passo passo in stretto rapporto con il nostro cliente, la Fercav appunto, che ha riconosciuto la qualità del prodotto Komatsu e con il quale abbiamo lavorato per soddisfare tutte le esigenze di customizzazione in grado di garantire loro, nel lavoro di ogni giorno, la massima produttività operativa e quindi la redditività aziendale che un investimento di questo tipo esige”.
Continua [Oggionni]: “Per noi di Cimertex era fondamentale instaurare con Fercav un connubio solido e trasparente fin da subito, dato che un mezzo di questo genere presume un rapporto di lunga durata; saremo al loro fianco, attraverso Edilciesse, per tanti anni a venire, con l’obiettivo di garantire un servizio di postvendita concreto e affidabile”.
“Il service d'altronde è già stato determinante nella fase di montaggio del D475A-8; pensate che l'assemblaggio ha richiesto due settimane di lavoro in cava: i nostri tecnici hanno operato fino a dieci ore al giorno, con l'ausilio di due autogru e di furgoni officina, in condizioni meteo impegnative”.
Pezzo per prezzo
Il dozer è stato trasportato smontato nella cava di Fercav e ci sono voluti cinque trasporti speciali per portare tutte le componenti
“Ora comincia il suo ciclo di vita e dovrà essere assistito, dal punto di vista della manutenzioneordinaria e straordinaria e dei ricambi, nel modo migliore possibile. Vero che la qualità Komatsu, e lo posso affermare senza tema di smentita, non ha rivali al mondo, ma la cava, in un arco temporale lungo come quello dei grandi dozer, può riservare sempre delle sorprese”.
Come Cimertex e Edilciesse siamo preparati a queste sfida, in modo da far fronte tempestivamente ad ogni problematica, minimizzandone l’impatto sulla produttività di Fercav
Conclude [Oggionni]: “Quella dell’assistenza e della manutenzione di questo colosso è una sfida importante che comincia sotto i migliori auspici, dato che la giornata, anche qui nell’alto Appennino, è splendida. Sono convinto che sapremo essere a fianco della famiglia Ferrari che ci ha dato fiducia per gli anni a venire, come lo siamo stati nella preparazione e nella consegna del mezzo che oggi vediamo per la prima volta al lavoro in cantiere”.
Gli fa eco [Miguel Oliveira], Amministratore delegato del gruppo Cimertex: “Oggi per il gruppo Cimertex è una giornata importantissima, la consegna del primo dozer D475A-8 in Italia è per noi fonte di orgoglio, soprattutto perché Fercav ci ha concesso la propria fiducia, acquistando da noi questo mezzo”.
Miguel Oliveira
Miguel Oliveira, Amministratore Delegato Gruppo Cimertex
Puntualizza [Oliveira]: “Una fiducia che sicuramente non è cieca; sono convinto anzi che la famiglia Ferrari fosse ben informata sulla nostra esperienza nella gestione della vendita e dell’assistenza di macchine di questo tipo, esperienza recentemente riconfermata anche in Portogallo dalla consegna di una macchina appena più piccola di questa, un D375A-8. Senza dimenticare l’Angola che seguiamo per Komatsu, dove macchine di questa taglia, operative nei grandi centri estrattivi e minerari, vengono vendute con molta più frequenza”.
Continua [Oliveira]: “Per i clienti che acquistano una macchina di questo tipo l’aspetto più critico, infatti, non è tanto il prezzo di vendita, ma la garanzia che il servizio di assistenza, ordinaria e straordinaria, e la ricambistica durante tutta la vita utile del mezzo sia sempre veloci e garantiti".
"I clienti non vogliono e non possono essere lasciati soli nella gestione di mezzi di questo tipo e, come Amministratore del gruppo Cimertex posso affermare che saremo sempre al fiancodi Fercav. Da questo punto di vista abbiamo tutte le carte in regola e possiamo contare sul concreto supporto un produttore, Komatsu, che da sempre si dimostra estremamente affidabile”.
Conclude [Oliveira]: “Nel ringraziare di nuovo la famiglia Ferrari per la fiducia che ci ha accordato, voglio anche spendere una parola per la squadra di CimertexItalia e per il nostro concessionario Edilciesse che hanno già dimostrato, nelle fasi di montaggio e preparazione della macchine, una grandissima preparazione tecnica, davvero molto rara da trovare non solo in Italia, ma anche a livello internazionale”.
Edilciesse, come sottolineava Oliveira, è stato il tassello fondamentale che ha reso possibile la complessa e articolata operazione di vendita del dozer D475A-8, come ci conferma anche [Davide Corsini], uno dei tre attuali soci dell’azienda di Villavara di Bomporto e responsabile vendite per la provincia di Modena: “Siamo da 30 anni attivi in questa provincia e dal 1996 lavoriamo con Komatsu; siamo quindi riusciti a maturare sui nostri territori un importante bagaglio di credibilità presso i nostri clienti. La vendita di questo dozer è stata possibile proprio per la fiducia che Fercav ha nella nostra azienda, una fiducia maturata in anni di lavoro sui cantieri e sulle cave al fianco dei nostri clienti”.
Davide Corsini
Davide Corsini, uno dei tre attuali soci di Edilciesse
“Certo - continua Corsini - la macchina Komatsu ha una qualità elevatissima di assoluto valore e ha caratteristiche tecniche e operative che si adattano perfettamente al lavoro che la famiglia Ferrari svolge nella cava di Gaianello (non per ultima la grande potenza del ripper, in grado di lavorare con successo nei terreni più compatti), ma sono convinto che una delle ragioni alla base della scelta di Komatsu sia la certezza che i nostri clienti avranno sempre il massimo da Edilciesse (e naturalmente da Cimertex) in fatto di assistenza, manutenzione ordinaria e straordinaria e reperibilità tempestiva dei ricambi”.
Conclude Corsini: “Oggi, infatti, per tutti i nostri clienti è fondamentale che le macchine lavorino con costanza ed efficienza, è impensabile lasciare fermi, anche per brevi periodi, mezzi di questo tipo, che sono il cuore della loro produttività”.
Come Edilciesse sono certo che Fercav avrà da noi tutte le risposte che cerca, per tutto l’arco della vita operativa del D475A-8, che sarà lungo e pieno di soddisfazioni
Prossimità al cliente e vocazione a mettere al centro il servizio di assistenza e l’officina che ci vengono anche confermate da un altro socio di Edilciesse, [Renato Cremaschi], responsabile vendite per Reggio Emilia: “ Siamo nati nel 1994, inizialmente eravamo in quattro soci (io, Davide Corsini, Massimo Serini e Armando Chiari, che purtroppo è venuto a mancare), tutti provenienti da esperienze sul campo nel settore delle costruzioni e della meccanica. Fin da subito il nostro obiettivo è stato quello di dare importanza fondamentale al servizio di assistenza tecnica in cantiere, obiettivo che si è oggettivamente consolidato quando, nel 1996, abbiamo acquisito nel nostro portafoglio prodotti la gamma Komatsu (a cui abbiamo affiancato nel tempo altri marchi importanti come, solo per citarne alcuni, Fiori, Epiroc, Turbosol, Bomag, SImex e Pilosio)”.
Renato Cremaschi
Renato Cremaschi, uno dei tre attuali soci di Edilciesse
“Un sodalizio, quello con la Casa giapponese, che è rimasto solido negli anni e che è arrivato fino ad oggi senza interruzioni; secondo me, questa è la conferma che, quando un marchio che fa della qualità la propria stella polare incontra un’azienda (come la nostra) che mette al primo posto la conoscenza dei propri clienti e il servizio di assistenza postvendita, il rapporto professionale è destinato a durare nel tempo”.
Da sinistra: Renato Cremaschi, Davide Corsini e Massimo Serini
“Ovviamente ci sono stati, in questi 30 anni, periodi più o meno buoni, non è necessario ricordare la grande crisi del 2008 che ci ha messo a dura prova e che abbiamo superato anche grazie a tanti sacrifici personali e all’ottimo rapporto con i nostri clienti che ci hanno premiato, continuando, anche in periodi estremamente difficili, a servirsi da noi”.
“Negli ultimi anni, conclusa la crisi del 2020 relativa alla pandemia del Covid-19, il nostro mercato è cresciuto in maniera tumultuosa, dandoci davvero molte soddisfazioni; lavoriamo, infatti, per importanti filiere industriali, come l’automotive, il comparto agricolo e la ceramica che sono davvero cresciuti tantissimo, vincendo importanti sfide a livello internazionale”.
Ed è in quest’ultimo settore, quello ceramico, che abbiamo concluso questa operazione che ritengo un traguardo importantissimo per la nostra impresa: la vendita e la consegna (comprensiva di montaggio) del dozer D475A-8 a Fercav. Un successo e una soddisfazione per noi soci per il quale ancora una volta voglio ringraziare la famiglia Ferrari per la fiducia che ci hanno riconosciuto e che non mancheremo di ripagare”.
In rappresentanza di Komatsu è intervenuto anche [David Bazzi], Amministratore delegato di Komatsu Italia Manufacturing, azienda che gestisce lo stabilimento produttivo italiano che il gruppo giapponese possiede a Este: “Per me, oggi, è un vero piacere essere qui, nella cava di Fercav, per la presentazione di questa macchina, il più grande dozer sul mercatoal mondo”.
David Bazzi
David Bazzi, amministratore delegato di Komatsu Italia Manufacturing
“Rappresento la fabbrica di Este dove produciamo macchine molto più piccole (dalle due alle 14 tonnellate), ma che con il D475A-8 hanno un elemento in comune: la qualità Komatsu, riconosciuta a livello mondiale come una delle più alte, se non la più alta in assoluto, del segmento delle macchine da costruzione, da cava e da miniera".
"Per Komatsu la qualità dei propri prodotti (e quindi anche l’affidabilità nel tempo) è un punto fondamentale e imprescindibile della filosofia produttiva; nulla viene lasciato al caso e i controlli sono davvero estremamente rigorosi”.
Continua [Bazzi]: “Un caratteristica distintiva a cui si affianca un ulteriore aspetto: la rete di vendita. La nostra rete, in Italia, è davvero oggi fra le migliori in Europa per preparazione, solidità finanziaria e competenza dei nostri collaboratori; ne è la prova la macchina che abbiamo consegnato oggi, frutto del lavoro di due partner storici di Komatsu: Edilciesse, concessionario per la provincia di Modena che lavora con noi da quarant’anni e Cimertex, uno dei nostri importatori, attivo in Italia da quasi 10 anni che lavora con noi anche a livello internazionale (anche in Portogallo e alcuni Paesi Africani) da quasi sessanta anni”.
Chiosa [Bazzi]: “In definitiva, penso di poter affermare che la forza di Komatsu risieda proprio nel binomio che lega l’Innovazione tecnologicaalla Tradizione (anche nella stabilità dei rapporti con i nostri partner). Questo è il vero e proprio DNA del produttore giapponese che ci consente di raggiungere risultati importanti come quelli che celebriamo oggi qui con la consegna di questo stupendo dozer”.
Tre generazioni, una passione
In occasione della cerimonia di consegna del D475A-8 non potevamo non intervistare i nuovi proprietari del colosso giapponese; Fercav è ormai arrivata ad avere in cava la terza generazione di imprenditori e noi siamo riusciti a parlare con le ultime due, rappresentate da [Corrado Ferrari] e dal figlio [Mattia Ferrari].
Mattia Ferrari, Fercav
Entrambi sono legittimamente orgogliosi del traguardo raggiunto, anche grazie alla componente femminile della famiglia, Rosa, che da alcuni anni ha lasciato la gestione del suo albergo "Al poggio di Sestola" alla sorella e al nipote e si è appassionata alla Fercav al punto di salire anche su un escavatore, diventando una valida operatrice.
Come ogni imprenditore che si rispetti, tutti i componenti dellafamiglia sono altrettanto emozionati per una pietra miliare per la loro azienda, come sottolinea subito [Corrado Ferrari]: “Oggi siamo qui per celebrare l’arrivo in cava di questo dozer di ultima generazione della Komatsu, il D475A-8; il percorso per arrivare a questa giornata è stato certo difficile e complesso, non solo dato che l’investimento non era di poco conto, ma anche perché ci aspettiamo davvero molto in fatto di produttività da questa macchina, destinata ad avere un ruolo fondamentale nella nostra filiera estrattiva.
Sono molto soddisfatto e non ho dubbi che la metteremo a dura prova, dato che qui lavoriamo sulla roccia e la potenza operativa non basta mai".
"Non è la prima macchina Komatsu che lavora in Fercav e negli anni siamo sempre andati crescendo dal punto di vista del peso operativo”.
Da questo punto di vista, oggi sono sicuro di essere arrivato al top, dato che questo è il dozer più grande al mondo e quindi, anche se le nostre ambizioni di crescita non si fermano mai, sopra non potremo più andare
Continua [Corrado]: “Sono particolarmente orgoglioso che una macchina di questo genere sia al lavoro in Italia e, soprattutto, che operi in Fercav; con Komatsu abbiamo lavorato in forte sinergia, non solo per trovare il migliore allestimento per i nostri obiettivi operativi, ma anche per tutto l’aspetto di postvendita e di controllo dei costi”.
“Un altro aspetto fondamentale che ci ha spinto nell’acquisto di una macchina di ultima generazione: la possibilità di garantire ai nostri clienti non solo la costanza dei flussi produttivi, ma anche la garanzia del minor impatto ambientale per tonnellata prodotta disponibile sul mercato. Il D475A-8 con la sua motorizzazione Stage V, con la trasmissione automatica e lock-up, è una garanzia in questo senso e per un’azienda come la nostra che lavora con clienti altrettanto attenti alla qualità e all’ambiente è un aspetto vincente”.
Un appunto sul comparto delle ceramiche di Sassuolo per chiudere, che viene da un esperto che conosce ogni sfumatura della propria attività produttiva: “Sono anni che lavoro nel settore della ceramica e veniamo da un periodo particolarmente buono, tanto è vero che nel 2022 abbiamo toccato il nostro record assoluto di produzione; si tratta di un segmento che ha avuto un crescita importantissima e che è uno delle punte di diamante del Made in Italy nel mondo, grazie a un’attenzione molto forte verso la qualità che, ovviamente, parte anche dalle materie prime che produciamo nella nostra cava”.
“Gli investimenti in macchinari e tecnologie che abbiamo effettuato vanno proprio in questa direzione, garantire la migliore qualità al miglior prezzo ai nostri clienti e, contemporaneamente, assicurare loro una continuità di fornitura. Il mio obiettivo? Sentire i miei clienti solo per gli auguri di Natale, risolvendo i loro problemi, non creandone altri”.
Con il figlio di [Corrado], [Mattia], approfondiamo gli aspetti tecnici che hanno orientato l’acquisto del D475A-8: “Per noi questa macchina è un tassello molto importante perché ci dà una forte garanzia a livello di produttività, dato che non solo da un punto di vista prestazionale, ma anche da quello della robustezza costruttiva, ci trasmette una notevole tranquillità”.
“A livello tecnologico, soprattutto dal punto di vista della riduzione dell’impatto ambientale, abbiamo scelto un mezzo all’avanguardia, Stage V, grazie alla quale l’impronta ambientale di ogni tonnellata prodotta è ridotta al minimo. Infine, è una macchina le cui prestazioni operative (e quindi la redditività) possono essere monitorate a un livello di dettaglio impensabile fino ad oggi”.
Il sistema Komtrax ci consentirà, infatti, di avere sotto controllo in tempo reale tutti i parametri operativi e di consumo della macchina, dandoci una importante mano dal punto di vista del controllo dei costi e della produttività, fattori entrambi che, per macchine di questa dimensione, sono ovviamente importantissimi
Sottolinea [Mattia]: “C’è poi un’aspetto più tecnico, particolarmente interessante per la nostra attività: la lama a U ci consente, mentre si spinge, di miscelare il materiale in modo di garantire al nostro cliente non solo un prodotto della massima qualità, ma anche una notevole omogeneitàdi fornitura, oggi fondamentale nel processo produttivo richiesto dal mondo della ceramica”.
“Sul ripper, infine, abbiamo delle ottime sensazioni: è un’attrezzatura molto importante con pistoni di grande diametro e siamo sicuri (dato che abbiamo già utilizzato una macchina di taglia più piccola) che ci darà delle grandi soddisfazioni, consentendoci di guardare il futuro con la certezza di essere pronti ad affrontare preparati le sfide che sicuramente il mercato ci metterà di fronte”.