Una nuova casa per le auto

Non tutti i quartieri possono vantare di essere citati in una canzone di Gaber; quello in cui vi portiamo oggi, per vedere un cantiere destinato a realizzare un parcheggio al servizio degli abitanti, è uno di questi.

Siamo al Giambellino, dove, sempre secondo Gaber, abitava Cerutti Gino, che tutti chiamavano drago. Un quartiere che fonda le sue radici nell’industrializzazione degli anni ’60, quando le campagne del sud-ovest di Milano vennero trasformate in aree industriali, attorno alle quali crebbe l’edilizia residenziale di chi nelle fabbriche lavorava (o magari no come il Cerutti) e che, la domenica, andava in Duomo usando la 14, mitica linea di tram che, con le sue 45 fermate, collegava la cattedrale con la semiperiferia di Piazza Tirana.
Passa il tempo, Milano cambia (attraversando gli anni di piombo e poi i ruggenti anni ’80 della Milano da bere) e si arriva a oggi, quando di cantieri stanno trasformando il centro della città; l’Amministrazione non si occupa solo del centro (per altro molto esteso) ma sta anche progressivamente iniziando altri interventi nelle zone semicentrali, come appunto il Giambellino; non si attivano solo interventi privati (con le loro torri e i parchi), ma anche tasselli destinati a migliorare la vivibilità dei quartieri in cui sorgono, come proprio il parcheggio di largo Scalabrini al Giambellino, della cui costruzione è stata incaricata la Milanese >>Giuppi Costruzioni<< .


Su questo cantiere,  su invito di  >>Cimertex<<, importatore del marchio >>Komatsu<<  per la Lombardia, il Piemonte, la Val d'Aosta, la Sardegna, l’Emilia Romagna, la Toscana (ad eccezione delle province di Pisa, Livorno e Grosseto), l'Umbria e le Marche, abbiamo visto al lavoro un PC210NLC-11 di >>Manfreda Scavi<<.

Non tutti gli scavi sono uguali

Il parcheggio interrato, inquadrato nel Piano Quartieri del Comune di Milano e destinato nelle intenzioni dei tecnici comunali ad assorbire parte di quello a raso, contribuendo a fluidificare il traffico, prevede anche una piazza destinata a dare organicità al tessuto urbano e spazi vivibili per i cittadini, riqualificando largo Giovanni battisti Scalabrini, fino ad oggi occupato da parcheggi non regolamentati (diremmo quasi selvaggi).
Ed è proprio in largo Scalabrini che incontriamo [Marco Manfreda], titolare di >>Manfreda Scavi<< , storica azienda milanese fondata dal padre [Martino] negli anni ‘70, incaricata dalla Giuppi Costruzioni di realizzare gli scavi propedeutici alla costruzione del parcheggio.

Marco Manfreda

Marco Manfreda, titolare Manfreda Scavi
Non tutti i parcheggi sono uguali, non ha dubbi [Marco Manfreda] mentre ci descrive quello di largo Scalabrini: “lavoriamo su un lotto estremamente congestionato, con nell’immediato perimetro una serie di edifici pluripiano che limitano gli spazi di manovra dei mezzi e delle macchine operatrici”.
Continua [Manfreda]: “In cantieri come questo la logistica è fondamentale, così come è altrettanto importante ridurre al massimo l’impatto del cantiere sulla cittadinanza: non si tratta solo di evitare rumori e polveri, ma bisogna anche tenere monitorati i palazzi circostanti, per evitare nel modo più assoluto cedimenti dovuti allo scavo. Dal punto di vista logistico occorre organizzare i trasporti del materiale scavato (e qui parliamo di circa 40.000 metri cubi) in modo che impattino il meno possibile sul traffico del quartiere che è già piuttosto congestionato normalmente”.

Lo scavo, dal punto di vista tecnico, ha richiesto la realizzazione di paratie di sostegno sul perimetro, sorrette da puntoni trasversali, proprio allo scopo di poter lavorare in assoluta sicurezza e di eliminare il rischio di subsidenza (anche minima) sui palazzi circostanti.

“Proprio per consentire la posa delle paratie, abbiamo organizzato lo scavo in tre fasi successive, precedute da tutte le normali operazioni di allestimento del cantiere che, però, in questo caso, visti i risicati spazi a disposizione, hanno richiesto una pianificazione più attenta e puntuale. Prima di cominciare a scavare abbiamo rimosso il manto di asfalto, smaltendolo a discarica secondo quando previsto dall’attuale normativa vigente”.

“Per lo scavo stiamo utilizzando un escavatore cingolato Komatsu PC210NLC-11 consegnatoci da poco da >>Cimertex<< ; prevediamo però che per il completamento degli scavi metteremo al lavoro almeno un altro escavatore >>Komatsu<< , in modo da rispettare le tempistiche del cronoprogramma concordato con i Progettisti e con i tecnici di Gruppi Costruzioni”.
Sottolinea [Manfreda]: “Il Komatsu PC210NLC-11 che usiamo in cantiere è una macchina eccezionale, l’ennesima conferma della qualità del marchio giapponese; siamo clienti Cimertex fin dalla prima ora, da quando hanno aperto la filiale di Milano, e siamo davvero soddisfatti della qualità delle macchine che abbiamo acquistato da loro (ormai i Komatsu nella nostra flotta sono davvero numerosi)”.

“Così come siamo soddisfatti del livello dell’assistenza che Cimertex ci fornisce sia per quello che riguarda la manutenzione ordinaria delle macchine sia nel caso di guasti (che sono sempre possibili in un mestiere complesso come il nostro); sono veloci, professionali e affidabili, non potremmo chiedere di meglio”.
Conclude [Manfreda]: “D’altra parte, su una piazza competitiva come quella di Milano, non potremmo permetterci di avere partner che non siano più che affidabili; il lavoro a Milano c’è (e ci sarà anche per i prossimi due o tre anni almeno), ma, proprio per questo arrivano imprese da tutta Italia e la competizione è davvero a livelli altissimi”.

Come Manfreda Scavi rispondiamo a queste sfide mantenendo ogni giorno alta l’asticella della qualità, con spirito di sacrificio e professionalità: siamo qui da più di 50 anni, diamo lavoro a 40 persone (e quindi sentiamo la responsabilità per le loro famiglie) e non vogliamo né potremmo fare altrimenti.

Al fianco di chi lavora

Dal PC210NLC-11 (brandizzato nei colori sociali di Manfreda Scavi che hanno sostituito il classico giallo Komatsu), ci parla [Roberto Moroncini], responsabile vendite di Cimertex Italia: “Il PC210NLC-11, con carro pesante e stretto, è davvero il cuore della nostra gamma di escavatori cingolati, composta da 11 macchine (a cui si aggiungono tutti i miniescavatori), con pesi operativi compresi fra 14 e 120 tonnellate”.

Roberto Moroncini

Roberto Moroncini, Responsabile commerciale rete diretta Cimertex
“Il PC210-11 nella versione NLC è una macchina che si adatta a gran parte dei cantieri italiani dove la maneggevolezza e la trasportabilità, unita alla sua robustezza senza pari, sono sempre stati estremamente apprezzati dagli imprenditori; questo cantiere ne è un esempio perfetto: il PC210NLC-11 riesce a muoversi senza problemi in spazi ristretti, garantendo a Manfreda Scavi una produttività da primo della classe”.
Continua [Moroncini]: “Non potrebbe essere altrimenti dato che la nuova motorizzazione Stage V, da 123 KW, non solo garantisce (in abbinata all’efficiente sistema idraulico a comando elettronico CLSS -Closed Center Load Sensing System) tutta la potenza necessaria anche alle operazioni più impegnative, ma anche assicura un risparmio di carburante, a parità di produzione, che arriva al 10% rispetto al modello precedente”.

Aziende come Manfreda Scavi, da sempre attente alla redditività aziendale, hanno apprezzato la produttività che i nostri escavatori garantiscono in cantiere, una produttività abbinata alla rinomata affidabilità delle nostre macchine, sinonimo di robustezza e garanzia di avere un valore residuo importante una volta arrivato il momento di cambiarle.

Sottolinea [Moroncini]: “Oltre alla produttività, è altrettanto importante il comfort; da quello che mi risulta gli operatori di Manfreda Scavi hanno apprezzato la nostra nuova cabina Spacecab”.

“Progettata per avere una marcia in più sia in termini di produttività sia di benessere dell’operatore è un concentrato di soluzioni ergonomiche, dai corrimano ad alta visibilità all’illuminazione interna migliorata con luci a LED”.
“Una giornata di lavoro, su un mezzo sbagliato, può essere davvero lunga; questo non succede sui nostri escavatori cingolati: la cabina è montata su smorzatori a isolamento viscoso per ridurre i livelli di vibrazioni, mentre il sedile a sospensione pneumatica con schienale alto e riscaldato è dotato di braccioli regolabili di nuova concezione per un maggiore comfort”.

“Il monitor LCD widescreen a colori da 7” ad alta risoluzione offre funzionalità avanzate e visualizza in modo semplice e intuitivo tutte le informazioni operative e consente di settare in modo semplice la macchina; sul monitor vengono anche proiettate le immagini della telecamera posteriore di serie che garantisce all'operatore un'ampia visuale della zona panoramica dell'area direttamente dietro la macchina a cui si può aggiungere la telecamera laterale opzionale”.
Conclude [Moroncini]: “Sono convinto che il rapporto tra un fornitore come Cimertex e clienti come Manfreda Scavi, estremamente attenti alla qualità e alla redditività di cantiere e allo stesso tempo alla salute dei propri operatori, si basi su tre fattori principali: velocità di intervento, professionalità e preparazione di tecnici e meccanici che mettiamo a disposizione e, soprattutto, rapporto umano, fondato sul rispetto reciproco e sulla correttezza, confermata dall’impegno quotidiano di ogni giorno. Solo così possiamo essere parte e sostegno al successo di chi, nel complesso mondo del cantiere di oggi, ci garantisce la propria fiducia da tanti anni”.

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