Davide e Golia

L'SK140SR LC-5 ha attirato l'attenzione dei partecipanti grazie alle sue caratteristiche
Davide e Golia. Con questo simpatico leit-motiv che ha visto fianco a fianco il Kobelco SK350 NLC-10 e il piccolo di famiglia SK10 SR, la Nolocom della famiglia Pinet ha dato il via alle festività natalizie.


Neve, ghiaccio e freddo sono stati combattuti con un cielo limpido e ceruleo che ha accompagnato il caratteristico colore verde acqua degli escavatori Kobelco. Non solo una festa, ma anche l'occasione per incontrare gli addetti ai lavori di Piemonte e Valle d'Aosta e fare insieme un bilancio dell'anno in corso di conclusione.

'Il 2017 è andato ben al di là delle più rosee previsioni per Kobelco' ci racconta Marco Ferroni, Sales & Marketing, Product and Network Development Italy, Israel and Iberia 'con dei risultati decisamente lusinghieri e che hanno visto non solo una forte crescita della rete sul territorio nazionale, ma anche l'apprezzamento dei clienti per le nostre macchine'.

Una gamma che si dedica con particolare attenzione ai mini, midi e maxi escavatori cingolati dal DNA purosangue.

Una vocazione da specialisti

Una vocazione da specialisti che si verticalizza proprio sul prodotto principe del movimento terra: l'escavatore idraulico; con nicchie applicative molto specifiche quali, ad esempio, le demolizioni. Settore in cui Kobelco si è costruita una reputazione che si sta diffondendo a macchia d'olio anche da noi dopo la divisione con New Holland, marchio che è uscito definitivamente dal settore construction.


Le differenze sono però sostanziali e hanno caratterizzato, e caratterizzano oggi più di allora, gli escavatori 'made in Hiroshima' rispetto a quelli costruiti illo tempore in Italia. Un background di tutto rispetto che ha spinto molte imprese verso il prodotto giapponese, conosciuto in primis per robustezza e affidabilità, con gradite sorprese.


La stessa Nolocom, dopo diversi anni passati a braccetto con un altro costruttore del sol levante, ha creduto fermamente in Kobelco, entrando nell'orbita del marchio nella seconda metà del 2017 e raccogliendo i favori del mercato sia con macchine compatte che con escavatori della fascia medio-alta.


Una situazione dovuta sicuramente al risveglio di uno scenario che ha patito fortemente la crisi degli ultimi nove anni ma che, per contro, vede sul campo una struttura che ha investito in modo intelligente e ha saputo far capire ai clienti i valori di fondo di un brand molto interessante. Tanto che le prime macchine sono finite a lavorare in contesti duri e difficili come le vertiginose montagne della Valle d'Aosta. Spuntando prestazioni interessanti.

Una finestra sull'oriente

La partnership fra Nolocom e Kobelco apre per il nord ovest una interessante finestra sull'oriente per ben più di un motivo. Prima di tutto perché la reputazione del brand nel settore delle demolizioni ha delle ripercussioni positive che vanno oltre i semplici escavatori cingolati ma permette di allargare la visione su mercati molto specializzati.


Come la commercializzazione delle attrezzature Okada che spaziano dai martelli demolitori per arrivare alle pinze da demolizione di grande capacità, consentendo di avere una porta di accesso privilegiata presso le imprese specialiste che, interessate dal background del costruttore, si dimostrano aperte a un dialogo costruttivo che permette di far loro apprezzare professionalità e competenze 'oltre il già visto'.


Si tratta nel concreto di una vera e propria opportunità che, se ben compresa dal concessionario, può dare uno slancio positivo verso nicchie di mercato redditizie e altamente professionalizzanti; oltre che fare apprezzare in modo significativo un costruttore di alto profilo che, ricordiamolo, è fra i cinque al mondo a possedere una propria tecnologia nativa nel campo dell'idraulica degli escavatori.


Il che lo inserisce di diritto nel gotha mondiale di queste macchine con un prestigio e una riconosciuta reputazione che, già in tempi non sospetti, lo avevano preceduto anche nei mercati più lontani e meno strutturati. Come quello europeo. Oggi l'organizzazione della rete permette invece a Kobelco di essere protagonista diretto.

Il marchio Okada, un sicuro punto di riferimento nel settore delle demolizioni, sarà ufficialmente supportato dalla rete Kobelco

Un atteggiamento costruttivo

Se a prima vista i giapponesi sembrano essere un popolo chiuso, in realtà sono estremamente riconoscenti verso coloro che si dimostrano disponibili nei loro confronti. A maggior ragione la popolazione di Hiroshima che, per i fatti a tutti noti, è conosciuta nel paese del sol levante, per essere orgogliosa, ma fieramente gentile.


Ed è proprio da Hiroshima che arrivano gli escavatori dal caratteristico colore verde acqua. Una disponibilità e una chiarezza di intenti che sta convincendo i nuovi concessionari Kobelco come la Nolocom.

'La disponibilità della famiglia Pinet' ci spiega Marco Ferroni 'è tale per cui il piano di sviluppo italiano del costruttore avrà in Nolocom un importante tassello logistico. La capacità di questi imprenditori, presenti sul mercato piemontese del movimento terra da parecchi decenni, di aver capito la strategia Kobelco di lungo periodo sarà premiante per entrambi i partner. Ed infatti i primi risultati si vedono concretamente dopo soli pochi mesi di collaborazione'.


'Si tratta di un atteggiamento costruttivo da entrambi i lati' ci spiega Ferroni 'in cui entrambi gli attori vogliono percorrere un percorso insieme in cui i piccoli passi e il rispetto reciproco sono le basi su cui si fonda la partnership'. 'Oltre ovviamente a una visione' continua 'in cui le persone vengono prima di tutto e sono il vero motivo di unione che porta, in seguito, a un rapporto commerciale di collaborazione fatto di contenuti e non solo di numeri. Come dovrebbe sempre essere'.

L'SK300 NLC-10 al lavoro in Valle d'Aosta è stato uno dei primi successi commerciali dell'alleanza Kobelco-Nolocom

Un progetto di ampio respiro

Kobelco è ben consapevole di essere un costruttore verticale. Il progetto di organizzazione della rete deve, per forza di cose, basarsi su un progetto di ampio respiro che si ponga dei traguardi raggiungibili e sostenibili. Il realismo e la concretezza sono la base della politica del costruttore che, grazie alla propria chiarezza, ha convinto molte strutture ad unirsi in questa bella sfida, grazie anche alle persone coinvolte che sono 'la faccia' per costruire un rapporto di fiducia.


Nolocom ha recepito questo cambiamento positivo e ha scelto di percorrere la strada di Kobelco in modo sinergico e da protagonista propositivo. Forte di una propria rete territoriale composta da filiali, punti di assistenza e noleggio, Nolocom è la classica struttura che ha colto nella riorganizzazione di Kobelco l'opportunità di essere un punto importante di un progetto complessivo che valorizza le singole competenze territoriali, rafforzando e consolidando i punti di forza e offrendo ulteriori strumenti di sviluppo.


Nel caso di Nolocom, che ha solide radici nel campo dell'assistenza sia in officina che sul campo, queste competenze saranno ulteriormente sviluppate con un rapporto di collaborazione a tutto tondo. 'Noi vogliamo crescere insieme ai nostri concessionari' ci spiega Ferroni 'in modo concreto e non retorico. La politica dei piccoli passi e della visione comune è molto più di qualche parola di circostanza. Alla base c'è molto di più. E i risultati conseguiti fino ad ora lo dimostrano concretamente'.

 

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