Duetto di produttività

Produttività, efficienza e rispetto dell’ambiente; sono tre i cardini su cui si basa l’attività produttiva che ha portato il >>Gruppo Grigolin<< a far segnare risultati di crescita del proprio perimetro operativo ben al di sopra della media di quella fatta segnare comparto delle costruzioni del suo complesso.

Una crescita sia endogena, realizzata con l’aumento del perimetro di fatturato delle imprese che fanno parte del gruppo, sia esogena con l’acquisizione di realtà imprenditoriali operanti in segmenti organicamente compatibili con le linee guida del gruppo di Nervesa della Battaglia.

Oggi il Gruppo Grigolin ha raggiunto un fatturato complessivo di oltre 650 milioni di euro e da lavoro a più di 1.600 persone, con stabilimenti e impianti oltreché in Italia, anche in Germania e con marchi conosciuti come Fornaci Calce Grigolin, Superbeton, Tesisystem, Brussi Costruzioni; Ferrobeton e Artemuri.
L’impianto ICG all’interno della cava di Montebelluna ha una produzione giornaliera di 1800 m3
A questi marchi si sono aggiunte nuove acquisizioni come quella di Magnetti Building all’inizio del 2022 (che opera nel settore della prefabbricazione in cls) o quella di Biasuzzi Cave (perfezionata all’inizio del 2020), riorganizzata e oggetto di una operazione di rebranding che l’ha trasformata in ICG, Inerti Calcestruzzi Grigolin.

E’ proprio in una delle cave di proprietà della ICG che ci siamo recati, accolti dal responsabile cave, [Paolo Vicino] per vedere al lavoro due pale gommate >>Doosan<<, fornite ai ICG da >>DMO Macchine Spa<<.


Coltivazione e rinaturazione

Come sottolinea Vicino: “l’aspetto più importante che orienta la strategia estrattiva di ICG (ma quella del Gruppo Grigolin più in generale) è la volontà di coltivare la cava nel completo rispetto ambientale, seguendo rigorosamente i dettami del Piano Cave e procedendo alla rinaturazione delle aree dove l’escavazione è terminata contestualmente alle operazioni di scavo di quelle nuove”.

Paolo Vicino

Paolo Vicino, responsabile cave ICG
“Investiamo con continuità per ammodernare inoltre a nostra flotta di mezzi e per abbatterne l’impatto ambientale, sia in termini di emissioni di Co2 sia dal punto di vista dei consumi di gasolio.

Il nostro impegno ambientale è confermato anche dalla procedura che stiamo seguendo per ottenere la certificazione ISO 14001 che, insieme alla ISO 45001 (anch’essa in corso di conferimento) saranno i due cardini principali alla base di ogni nostra attività”. 


Continua Vicino: “La Cava di Montebelluna, la più grande delle quattro che gestiamo come ICG, si estende su una superficie complessiva di 44 ettari con un piano di estrazione già approvato che arriva fino al 2026, e ci consente di garantire al Gruppo Grigolin e ai nostri clienti una produzione giornaliera di circa 1.800 m3. Produzione che sarebbe impossibile da garantire senza mezzi adeguati e tecnologicamente aggiornati”.
A sinistra Paolo Vicino, di ICG, a destra Maurizio Mantovani, area manager Veneto di DMO Macchine
La DL480-7 oltre al carico dei camion segue anche l’alimentazione delle tramogge dell’impianto
“Per questo ci siamo rivolti a Doosan (e al dealer locale DMO Macchine) per l’acquisto delle pale gommate al servizio della cava; in realtà con DMO abbiamo, come Gruppo Grigolin, un rapporto ormai decennale e siamo molto soddisfatti del livello del servizio di assistenza che ci viene garantito sia per i normali tagliandi di manutenzione sia per eventuali interventi in caso di guasti, sempre stati puntuali e tempestivi”.

“Siamo anche soddisfatti delle macchine Doosan, sopratutto dell’ultima serie che il produttore coreano ci ha proposto; sono pale gommate affidabili, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e con consumi di carburante e, più in generale con un TCO, che ci consentono di salvaguardare i nostri margini operativi, anche e sopratutto in periodi complessi e sfidanti come quello che stiamo vivendo, con costi delle materie prime fuori controllo (soprattutto energia e gasolio)”.

Pale Doosan DL-7: Serie nuova, nuovi vantaggi

Per garantire il carico dei camion destinati ai clienti e alle esigenze di autoconsumo del gruppo e per alimentare le tramogge dell’impianto, ICG ha scelto due pale gommate Doosan, una DL480 e una DL420, acquistate dalla DMO Macchine di Russi, concessionario Doosan per per Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia (escluse le province di Brescia, Bergamo, Sondrio, Lecco e Como).
Nella cava di ICG lavorano due pale gommate Doosan, una DL420-7 e una DL480-7, entrambe consegnate da DMO Macchine
L’ultima arrivata sottotitolo La DL480-7 è l’ultima macchina acquistata da ICG
Entrambe le pale fanno parte dell’ultima e più recente serie della casa coreana, la 7, che ha visto davvero numerose novità, rispetto ai rispettivi modelli della versione precedente, prima fra tutte il minore consumo di carburante a parità di prestazioni.

La nuova gamma DL-7 nasce, infatti, dalla riprogettazione completa delle pale gommate Doosan, con una radicale restyling applicato a tutti i modelli, dando luogo a un vero e proprio look di famiglia che si distingue per l’effetto tridimensionale con un profilo innovativo delle carenature esterne e l’immagine dinamica e vibrante che concretizza l’anima della gamma.

Il motore, sia per la DL420-7 sia per la DL480-7, è un collaudassimo Scania DC13, Stage V, con potenza di 257 kW a 1800 giri al minuto, mentre il cambio è un Powershift a cinque velocità, con assali per impieghi gravosi con bloccaggio idraulico del differenziale di serie. Il differenziale è inseribile automaticamente a piena coppia, senza intervento dell’operatore.

La cinematica del braccio è a Z, con sistema di sollevamento a pistone per impieghi gravosi e garantisce una importante forza di strappo di 18.300 daN per la DL420-7 che arriva a 21.400 daN sulla DL480-7, con l’angolo della benna sempre costante lungo l'intero arco di movimento.
Entrambe le pale gommate Doosan hanno una cinematica del braccio a Z e il sistema antibeccheggio LIS
C’è poi il sistema antibeccheggio LIS (Load Isolation System) che rende più lineare la marcia, migliora il comfort dell’operatore e incrementa la produttività, grazie alla maggiore stabilità della macchina durante la traslazione. 

Il braccio caricatore è ammortizzato da un accumulatore idropneumatico collegato all’impianto idraulico di sollevamento che agisce da ammortizzatore.

I vantaggi immediatamente percepibili sono tempi di ciclo ridotti, prestazioni migliori e un minor consumo di carburante nelle applicazioni di caricamento e trasporto.

Efficienza e produttività sottotitolo La DL420-7 ha una benna da 4,2 m3, mentre la DL480-7 raggiunge i 4,8 m3
Tante novità anche in cabina, con il nuovo joystick elettrico EMCV (Electric Main Control Valve), completamente integrato nel bracciolo e il grande touch screen all-in-one da cui possono essere gestite con semplicità davvero tutte le funzioni principali della macchina, dai dati di funzionamento fino alla visualizzazione delle immagini della telecamera posteriore (di serie).

Nuovo anche il sedile, con sospensione verticale e orizzontale a bassa frequenza, supporto lombare pneumatico, riscaldamento e cintura di sicurezza a 3 punti.

Visibilità (e quindi sicurezza) migliorata, grazie a una cabina con il 14% di vetrature in più e con l’attento ridisegno di montanti e ingombri per ridurre i punti ciechi.


Apprezzatissimi (li consigliamo a tutti) i fari full led, chi utilizza questa tecnologia, non può più tornare all’illuminazione tradizionale!

Per gli amanti dei dati: la DL420-7 ha una capacità di benna di 4,2 m3, mentre la DL480-7 arriva ai 4,8 con la benna standard; entrambe, rispetto alla serie precedente, hanno la funzione di riposizionamento automatico della benna e il rallentamento di fine corsa per movimenti più dolci del braccio e degli accessori da lavoro.
Importanti anche i carichi di ribaltamento a macchina completamente sterzata che arrivano a 17.273 kg per la DL420-7 e a 18.309 per la DL480-7.

Nessun problema, infine, per il carico di mezzi con sponde alte dato che già la DL420-7 arriva a 4.265 mm al perno, mentre la DL480-7 ne garantisce 4.519.

DMO: Servizi a 360°

In cava a Montebelluna siamo arrivati su invito di DMO Macchine e siamo stati accompagnati da [Maurizio Mantovani], Area Manager della filiale Veneto, che ci ha raccontato la genesi del rapporto con ICS e con il Gruppo Grigolin più in generale.

“Quando un gruppo fra i principali nel mondo delle costruzioni come Grigolin sceglie un fornitore, lo fa su considerazioni che non solo quelle del mero prezzo d’acquisto, ma coinvolgono parametri più sofisticati come la produttività delle macchine, il costo del m3 trasportato o scavato e, non per ultimo, l’impatto ambientale che i mezzi acquistati hanno sul territorio”.

Maurizio Mantovani

Maurizio Mantovani, area Manager filiale Veneto di DMO Macchine
Continua Mantovani: “A questi parametri se ne aggiungono altri, altrettanto importanti, che coinvolgono la capacità del dealer che opera sul territorio di essere a fianco del cliente per proporre prodotti e tecnologie innovativi, con un’ottica di collaborazione che va oltre l’immediato, ma cresce nel tempo.

"I servizi di assistenza sul campo, quelli di manutenzione e valori come fiducia e prossimità rappresentano oggi, per gli imprenditori più avveduti (come Grigolin), fattori di scelta altrettanto importanti delle prestazioni delle macchine”.
La DL480-7 ha un peso operativo di 26.410 kg
“Ed è per questo che sono particolarmente orgoglioso delle macchine che vediamo qui oggi in cava a Montebelluna; come DMO Macchine, infatti, abbiamo messo tutto il nostro impegno nell’essere a fianco del Gruppo Grigolin nel corso degli ultimi anni e, oggi, ne cogliamo i risultati”.

Fiducia, collaborazione e mutuo rispetto: questi sono i parametri che credo, oggi più che mai, siano alla base della collaborazione fra i vari attori della filiera produttiva.

Come DMO Macchine ci impegniamo al massimo per assicurarli ai clienti come il Gruppo Grigolin, ogni giorno e su ogni cantiere”.

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