L’Arte della Versatilità

La qualità di un imprenditore, soprattutto nel settore delle costruzioni, non si misura dal fatturato (com’era prima della crisi del 2008), ma dalla capacità di evolvere velocemente la propria attività sia dal punto di vista del portafoglio di servizi proposti alla propria clientela sia da quello delle procedure aziendali, che devono avere tutte l’obiettivo principale della massimizzazione della redditività, fattore chiave questo per poter competere con successo in un mercato diventato davvero esigente e estremamente dinamico.

Il primo fattore, soprattuto quando si parli di edilizia, vede in prima fila il comparto delle abitazioni a basso impatto aziendale, con classi energetiche alte (fino alla passive house di derivazione tedesca); il secondo comporta una particolare attenzione alla scelta di macchine e attrezzature che aumentino la redditività oraria, sia abbattendo i costi operativi sia garantendo un maggiore coefficiente di impiego dei macchinari stessi (e quindi una maggiore occupazione dei dipendenti).

Gestire al meglio questi due importanti elementi significa riuscire a conquistare quote di mercato, anche quando in generale il comparto delle costruzioni sta dimostrando ancora forti segnali di incertezza e inprevedibilità.

Siamo quindi sempre ben disposti, come goWEM!, a presentare realtà di questo tipo, come, ad esempio, la Friuledil snc, azienda di Porpetto (in provincia di Udine), specializzata nella fornitura “chiavi in mano” di soluzioni abitative ecosostenibili e nel segmento della ristrutturazione e della riqualificazione edile. L’impresa segue direttamente l’intero processo costruttivo, dalla realizzazione degli scavi di fondazione, fino alla implementazione delle finiture e degli impianti, sempre nell’ottica delle costruzioni a basso o nullo impatto ambientale.

Abbiamo incontrato, presso la sede di Porpetto, Dario Campaner, titolare con il padre Diego della Friuledil snc, per parlare di redditività dei processi aziendali, soprattutto nel segmento della corretta gestione del materiale da demolizione dei cantieri. In particolare ci siamo concentrati su due nuovi acquisti della Friuledil: una benna vagliante MB-S10 e una benna frantoio MB-C50 S2, entrambe a marchio MB Crusher e fornite dalla sede di Santa Maria La Longa della Adriatica Commerciale Macchine.

Due jolly di versatilità

Dario Campaner ha le idee chiare (come ogni imprenditore dovrebbe sempre avere): “Abbiamo deciso di comprare una benna frantoio e una benna vagliante per aumentare la nostra competitività sul mercato, nonché per estendere le tipologie di lavorazione per cui siamo in grado di intervenire, uscendo dagli interventi ‘classici’ di movimento terra o scavo che, oggi, fanno riscontrare un crollo verticale delle tariffe”.

Prosegue Campaner: “In questo modo riusciamo a riutilizzare moltissimo del materiale da demolizione dei nostri cantieri (ovviamente nell’ambito dello stesso cantiere), trasformandolo in materia prima secondaria utilissima per una vasta serie di impieghi (riempimenti, massicciate, sottofondi e riempimento scassi per tubazioni). Le due attrezzature sono state acquistate per essere montate su un miniescavatore da 50 quintali (in questo momento le stiamo usando su un Komatsu PC45 MR-3); il loro impiego ci consente di abbattere i costi di trasporto del materiale necessario per il cantiere, aumentando i nostri margini e, contemporaneamente, riuscendo a garantire ai nostri clienti costi complessivi ridotti rispetto a quelli che potremmo raggiungere con l’impiego di materie prime vergini. Il tutto senza nulla concedere in fatto di qualità del lavoro finito, naturalmente”.

Ovviamente abbiamo dovuto investire nell’acquisto delle attrezzature, ma riteniamo che, grazie ai risparmi a cui ho accennato prima e al maggior numero di lavorazioni che possiamo eseguire con l’abbinata benna frantoio e benna vagliante, gli extra costi sostenuti potranno essere recuperati in breve tempo”.

Sono poi particolarmente soddisfatto - continua Campaner - della produttività e dell’affidabilità delle due attrezzature che abbiamo acquistato da MB Crusher; le abbiamo affiancate al frantoio mobile di nostra proprietà e le usiamo quando le quantità da frantumare sono limitate (i costi di trasporto, allestimento e operativi del frantoio in questo caso ci spingerebbero fuori mercato). Sottolineo che è l’abbinata fra vagliante e frantoio che ci dà la massima versatilità operativa: con la prima eseguiamo una prevagliatura del materiale da frantumare, ricavando le granulometrie fini (abbiamo scelto un cesto con griglia di 20x20 mm) e poi frantumiamo il vagliato, ottenendo il materiale per le altre lavorazioni. Abbiamo le due nuove attrezzature da 5 mesi e da allora in pratica non abbiamo più usato il frantoio mobile”.

Da non dimenticare - conclude Campaner - che la benna frantoio consente la frantumazione di elementi in calcestruzzo armato la cui armatura, nel frantoio tradizionale, rischierebbe di bloccare continuamente la lavorazione (ma anche di danneggiare i nastri, con i conseguenti costi relativi). Anche i costi di manutenzione sono assolutamente competitivi se confrontati con altre tecnologie: basta un semplice ingrassaggio periodico (non ci sono livelli da controllare e rabboccare, ad esempio) e, ovviamente, la giusta e normale attenzione che si deve dedicare a questo tipo di attrezzature (verifica dei serraggi, corretta manutenzione degli attacchi)”.

L’efficienza dei piccoli

Campaner ci dà un esempio pratico delle possibilità delle lavorazioni che la benna frantoio MB-C50 S2, frantumando “in diretta” un travetto in calcestruzzo armato; la MB-C50 S2 affronta l’operazione senza particolari problemi (guarda il nostro video qui), separando perfettamente il ferro di armatura dal calcestruzzo frantumato (tra l’altro un materiale di ottima qualità); un frantoio tradizionale non potrebbe garantire questo tipo di lavorazione.

Inoltre, la MB-C50 S2 consente alla Friuledil di ridurre i tempi di inoperosità; tra un cantiere e l’altro, infatti, il miniescavatore può lavorare alla preparazione del materiale (operazione impossibile da fare con il frantoio tradizionale che richiede almeno una mezza giornata consecutiva di lavoro per essere efficiente), aumentando quindi la redditività complessiva della macchina e dell’attrezzatura.

LA MB-C50 S2 è stata messa a punto da MB Crusher proprio per applicazioni come quelle gestite dalla Friuledil; la benna frantoio può, infatti, essere montata e lavorare su macchine compatte, come i miniescavatori con peso operativo dalle quattro tonnellate; nonostante le sue dimensioni contenute (1240 x 770 mm, altezza 1000 mm), la benna frantoio garantisce produzioni che possono raggiungere anche i 10 metri cubi all’ora, numeri perfetti per i lavori di demolizione di abitazioni private, in cui le cubature in gioco sono relativamente ridotte, ma dove la versatilità operativa è fondamentale.



La MB-C50 S2 ha una capacità di carico di 0,15 metri cubi e lavora con una portata d’olio di 90 litri al minuto a una pressione operativa di 200 bar; perfetta per questo tipo di applicazione anche la dimensione del materiale ottenibile che può variare da diametri minimo di 15 mm ad un massimo di 60 mm. Ovviamente la MB-C50 S2 fa parte di una gamma estremamente completa di benne frantoio, molte delle quali adatte alle macchine compatte, come la BF60.1 (modello appena più grande) adatta per miniescavatori da otto tonnellate o le MB-L120 S2 e MB-L140 S2, pensate da MB Crusher per pale, terne e skid steer loader.

Fine, più fine, finissimo!!!

Specificatamente pensata per macchine compatte, la benna vagliante MB-S10 S2 di MB Crusher acquistata in abbinata con la frantoio MB-C50 S2 dalla Friuledil, consente all’impresa una versatilità davvero impensabile da raggiungere, impiegando un altro tipo di attrezzatura.

I risultati ottimali si raggiungono utilizzandola nella prevagliatura prima della frantumazione, con produttività che, in questo caso, aumentano addirittura del 60% rispetto a un processo che non prevede la vagliatura. Anche la MB-S10 S2 è pensata per escavatori con peso operativo compreso fra 4 e 9 tonnellate e ha una capacità di carico di 0,4 metri cubi, con una profondità di cesto di 560 mm. La qualità della vagliatura, anche in considerazione delle dimensioni compatte (1.280 x 965 mm, con profondità di 940 mm) e del peso particolarmente ridotto (soli 390 kg, MB ha fatto un ottimo lavoro nel dimensionamento corretto delle sue attrezzature, soprattutto di quelle compatte, senza per questo cedere nulla in fatto di resistenza e durabilità), è sempre di alto livello, anche considerato che MB consente di montare cesti formati da pannelli modulari intercambiabili, disponibili con fori di misure differenti a seconda delle esigenze.

La MB-S10 S2 che abbiamo visto in cantiere da Friuledil montava un cesto con griglie a passo quadrato di 20x20 mm, tra le più dense fra quelle fornite da MB, consentendo all’impresa di preselezionare il materiale fine, utilissimo per l riempimento delle trincee per condotte e tubazioni.

Anche la MB-S10 S2 è particolarmente efficiente nella gestione dei flussi d’olio: la portata richiesta è di 40 litri al minuto, mentre la pressione operativa è di 130 bar.

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