Nel passato il motore presentava il volano in posizione posteriore con l'accoppiamento diretto con le pompe che erano accessibili direttamente dal retro della macchina.
Ora il motore è stato girato di 180° per potersi collegare con il Power Shift; tutta la disposizione degli altri componenti ha dovuto tenerne conto, agevolando ulteriormente la manutenzione (mettere link 04). È infatti comparso un albero di trasmissione che collega motore e cambio con quest'ultimo collocato a centro macchina.
Cosa cambia? Moltissimo!. Si è potuto lasciare il motore in posizione sostanzialmente immutata rispetto al passato ma, per contro, si è bilanciata meglio la macchina. Si è spostato il peso laddove serviva, riuscendo così ad abbassare il baricentro e a mantenere intatta la filosofia di base delle gommate Liebherr.
In tema di motori la scelta del costruttore tedesco ci piace molto perché la convinta sterzata verso l'uso dell'SCR senza DPF non può che portare concreti benefici in termini di costi di gestione.
La scelta è caduta sul Liebherr D936 A7 che si distingue semplicità ed efficienza in cui l'upsizing è la chiave di volta che mantiene intatto lo spirito Liebherr anche in questo fondamentale componente.
Una curva di potenza piattissima che agevola la guida e che, grazie all'impianto di iniezione common rail ad alta pressione e all'assenza dell'EGR, permette una elevata economia di gasolio.
La conformità con lo Stage IV è ottenuta, come anticipato, con il Selective Catalytic Reduction (Riduzione Catalitica Selettiva) che agisce sui gas di scarico abbattendo gli ossidi di azoto. La combustione è quindi ottimizzata rispetto a motori più complessi in cui EGR e DPF convivono spesso anche insieme all'SCR perché da soli non riescono ad essere risolutivi nei confronti degli agenti inquinanti. (link 05).