La sistemazione dei bacini idrografici italiani, assieme agli interventi di prevenzione sismica (fatto questo tristemente confermato pochi giorni fa dai fatti di Amatrice), è una delle grandi sfide da affrontare oggi nel nostro Paese. La messa in sicurezza e la pulizia degli alvei, infatti, sarebbe certamente in grado di ridurre drasticamente i rischi di esondazioni disastrose, oggi più probabili che in passato, anche a causa dell’aumento delle precipitazioni massive concentrate in brevi periodi di tempo.
Sul cantiere, accompagnati da Fabio Gregis, della Maren CMO, abbiamo incontrato Giovanni Fontana, titolare e fondatore della Costruzioni Fontana srl, impegnata in un ripristino di un alveo fluviale che era stato soggetto a importanti fenomeni di erosione in sponda sinistra, commissionato dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po.
Nata nel 2008, l’impresa di Mazzano, in provincia di Brescia, si è da subito specializzata in questo tipo di interventi che realizza sulle aste fluviali dell’intera Lombardia (ma Fontana lavora anche sulle opere di finitura del tratto di alta velocità tra Calcio e Chieri) e dell'Emilia Romagna; oggi, la Costruzioni Fontana srl dà lavoro a 15 persone, con un parco macchine ben fornito: ben 11 escavatori cingolati, 8 bilici, tre quattro assi, un dozer e una pala gommata (una New Holland WA170 che ha lavorato sul cantiere che abbiamo visitato).
Al momento della nostra visita l’impresa aveva già completato il ridisegno della sponda e la conseguente scogliera di protezione di circa 100 metri di lunghezza. Complessivamente, per il riempimento dell’area erosa dal fiume, sono stati movimentati circa 3.000 metri cubi di terreno, mentre per realizzare la scogliera sono stati posati oltre 700 metri cubi di roccia (che arriva da una cava di Nuvolera che l’impresa Fontana ha in locazione). La scogliera e il riempimento sono stati completati in 15 giorni.
Per il completamento definitivo della commessa, la Costruzioni Fontana ha anche ridisegnato l’alveo e la sponda destra, in modo da migliorare il flusso idrico e mitigare l’azione erosiva sulla sponda sinistra in caso di piene, allungando quindi la vita utile della nuova scogliera. E' stata anche ottimizzata la sezione idrica del tratto in oggetto, in modo da facilitare lo smaltimento di aumenti di portata dovuti alle forti piogge e limitando possibili esondazioni.
L’intera opera è stata realizzata con un escavatore cingolato Case CX300D, arrivato nuovo nuovo e consegnato dal concessionario Case, la Maren CMO di Villa d’Almé direttamente all’Impresa Fontana per questo intervento.
Giovanni Fontana è soddisfatto della nuova macchina “il Case CX300D consuma davvero poco, anche se devo dire, per completezza di informazione, che in questo cantiere non c’è stata mai occasione di usare l’escavatore a piena potenza per periodi prolungati. Qui abbiamo lavorato più di precisione, sia nel posizionamento dei massi sia nel ridisegno degli argini. A questo proposito va sottolineato come la macchina sia molto reattiva, veloce nella risposta e che i comandi siano davvero sensibili, aspetto questo fondamentale in interventi come questo se, come noi, ci si tiene alla qualità del risultato finale”.
“Dal punto di vista del comfort, poi, - continua Fontana - ho trovato un mezzo davvero molto silenzioso e una cabina comoda, con tutti i comandi a portata di mano. Anche la stabilità è soddisfacente, considerato che in questo cantiere usavamo la benna da roccia (una 3V da 1,4 metri cubi, ndr), molto più pesante di quella standard che si monta di solito su questo tonnellaggio di escavatori. Nel complesso la macchina, fino ad ora, mi ha dato notevoli soddisfazioni, così come il dealer che ce l’ha venduta, la Maren di CMO, che ci è sempre vicina con l’assistenza e tutti i servizi di postvendita. Ci fidiamo e affidiamo a loro quando dobbiamo comprare una nuova macchina, com’è avvenuto per il Case CX300D”.
Il parere di Fontana conferma due delle principali caratteristiche del nuovo Case CX300D: la precisione dei movimenti e la silenziosità operativa. La prima è garantita dal nuovo sistema idraulico che Case ha implementato sulla serie D, il CIHS che, inoltre, abbatte i consumi di gasolio (in media l’efficienza nei consumi aumenta dell’8%); la seconda è garantita da un rinnovato sistema di ammortizzazione della cabina che riduce drasticamente le vibrazioni operative, oltreché ad una pressurizzazione decisamente migliorata rispetto ai modelli precedenti. Si risparmia carburante anche grazie a una serie di sistemi di controllo avanzati come il BEC che incrementa l'efficienza durante le operazioni di abbassamento e rotazione del braccio, il controllo allo scarico di rotazione (SWC) che ottimizza la portata idraulica all’inizio dell’operazione di rotazione. La regolazione della corsa della spola (SSC), infine, regola automaticamente la pressione mentre si scava o si lavora al livellamento.