Il signore del fiume

L’Alto Adige (ma in generale l’intera regione) è un laboratorio di sperimentazioni che sarebbe utile applicare all’Italia intera; è qui che nei bandi pubblici vengono inseriti parametri che valorizzano gli investimenti “verdi” delle imprese che partecipano (nel nostro settore ad esempio è premiato chi ha motorizzazioni più aggiornate ed efficienti), è sempre qui che i pagamenti delle PA non sono visti come uno spauracchio (il caso dell’impresa che tratteremo in questo articolo ne è un esempio), ma come un’opportunità, è sempre qui che la crisi, rispetto al resto dell’Italia ha morso meno e si è alleviata prima.

Da sinistra: Marco Buratti ?District Manager Heavy per il sud Europa di Doosan Infracore, Anton Maier, titolare Edilpassiria, e Luca Schullian di Fides


In questo meccanismo virtuoso riescono, quindi, a crescere imprese solide che hanno nel rapporto con il territorio la propria forza e che al territorio si rivolgono per creare una rete di relazioni che si basa sulla qualità del servizio e sulla capacità di innovare, sperimentando continuamente soluzioni nuove all’insegna dell’efficienza produttiva.

Ed è proprio di un caso di sperimentazione che vogliamo parlarvi oggi; accompagnati dalla Fides di Trento, concessionario per il Trentino Alto Adige di Doosan Infracore, siamo andati su un cantiere della Edilpassiria di San Martino in Passiria a vedere all’opera un escavatore cingolato DX340LC-5 (guarda il video con l'escavatore al lavoro e l'intervista all'operatore). Abbiamo anche avuto la fortuna di incontrare anche Anton Maier, titolare dell’Edilpassiria e della Maier Anton, che ci ha spiegato il perché della scelta del marchio coreano, che ha di recente sostituito uno dei due fornitori storici di macchine operatrici del gruppo.

Parliamo quindi prima della macchina, poi delle impressioni di Maier e del suo operatore Richard Hochkolfer.

 

Come ti disegno il fiume

Quando arriviamo in cantiere, troviamo l’escavatore cingolato di Doosan impegnato in una interessante modellazione dell’alveo dell’Isarco, voluto dalla Provincia Autonoma di Bolzano (Edilpassiria lavora principalmente per committenti pubblici) per facilitare la riproduzione delle specie ittiche. L’escavatore stava creando delle zone di riposo per i pesci, disegnando contemporaneamente passaggi adeguati lungo il corso del fiume e riprofilandone le sponde.

Questo tipo di attività è una costante nei fiumi e nei torrenti (anche molto piccoli) del Trentino Alto Adige e ha una doppia valenza: da una parte si potenzia la capacità ambientale e turistica, dall’altra si prevengono eventi catastrofici come le esondazioni che hanno flagellato altre zone del nostro Paese.

Un lavoro quindi che richiedeva all’escavatore sia forze di strappo e sollevamento importanti (per muovere e riposizionare i grandi blocchi di pietra nel torrente) sia una sensibilità di movimento molto precisa, per consentire all’operatore di disegnare le sponde dell’alveo seguendo il progetto disposto dalla Committenza.

Il Doosan DX340LC-5 ha soddisfatto, come vedremo anche dalle dichiarazioni dell’operatore, entrambe queste caratteristiche; il nuovo motore Scania DC9 garantisce, infatti, una notevole potenza disponibile che arriva, a 1.800 giri giri a ben 237 kW, rispettando le norme dello Stage IV senza il bisogno di montare il DPF, anche grazie  al sistema di iniezione Common-Rail che raggiunge una pressione di 2.400 bar, riducendo così le emissioni di particolato dai cilindri.

Lo Scania, inoltre, garantisce una coppia particolarmente elevata (1.300 Nm a 1.300 giri al minuto) già a bassi regimi, contribuendo ad aggettare i consumi di gasolio rispetto alla versione precedente (che già era bella risparmiosa).

In Doosan hanno ovviamente affiancato al motore Scania anche una gestione elettronica particolarmente sofisticata che integra una serie di accorgimenti che, da una parte, sono stati studiati per abbattere i consumi e, dall’altra, garantiscono all’operatore una risposta veloce e reattiva ai comandi. C’è ovviamente il sistema di spegnimento automatico, ma c’è anche il sistema SPC (che sta per Smart Power Control) che può essere abbinato alle quattro modalità di lavoro (Power Plus, Power, Standard, e Eco) e che tiene sotto controllo la potenza del motore e della pompa e ne limita l'erogazione per ottimizzarla al tipo di lavoro, leggero o pesante, riducendo i consumi del 5% (senza per questo togliere potenza all'operatore).

Anche l’idraulica è stata resa più efficiente sul nuovo DX340LC-5: gestita da un distributore a centro chiuso e da una pompa principale con controllo pressione, garantisce un controllo in tempo reale delle richieste dell’operatore e vi risponde più prontamente del modello precedente anche in presenza di movimenti simultanei e aggravanti.

Rivisto, rispetto ai modelli precedenti, l'impianto di raffreddamento che ora prevede che il radiatore e lo scambiatore di calore dell'olio siano separati. Il raffreddamento è gestito da ventole mosse da una pompa (collegata alla presa di potenza motore) e da un motore dedicato per la ventola del radiatore dell'olio. La ventola del radiatore del motore è mossa direttamente dall'albero motore.

Nuovo design, all’insegna dell’efficienza

Il DX340LC-5 dal punto di vista del design è stato completamente rivisto da Doosan sui principi che contraddistinguono tutta la gamma 5 degli escavatori del produttore coreano; non si è trattato solo di una questione di estetica (peraltro l’escavatore ci piace molto), ma anche di prestazioni e sicurezza.

L’escavatore è molto ben bilanciato dal punto di vista dei pesi (ridisegnato completamente il contrappeso) e sia la stabilità operativa sia le capacità di sollevamento ne beneficiano; i designer di Doosan poi sono riusciti a far stare tutte le “diavolerie” necessarie a raggiungere lo Stage IV in uno spazio particolarmente ridotto, evitando quindi l’effetto, passateci il termine, “culone” che molti altri escavatori della concorrenza non sono riusciti a superare allo stesso modo. Scherzi a parte la visibilità posteriore è decisamente buona, ovviamente c’è la telecamera posteriore di serie e, opzionale quella laterale, che eliminano di fatto possibili angoli ciechi.

Gli operatori “robusti” saranno poi molto contenti; sul DX340LC-5 c’è davvero molto spazio per gambe e ginocchia, oltreché un sedile particolarmente comodo e letteralmente pieno di punti di regolazione.

Dal punto di vista dei comandi, molto interessante la funzione, esclusiva di Doosan, del controllo via joystick o pedali delle linee ausiliarie.  A beneficiarne è il comfort dell'operatore, poiché l'utilizzo degli accessori (come le cesoie o il martello) tramite il joystick può diventare scomodo con il susseguirsi delle ore di lavoro o a causa di movimenti ripetuti. Questa funzionalità si rivela utile anche quando è richiesta precisione, poiché consente all'operatore pieno controllo sull'escavatore mediante il joystick, mentre il pedale a due vie viene impiegato per gli accessori.

Altra chicche: il joystick è stato accorciato (l’articolazione passa da 100 a 80 mm) e ora richiede meno sforzo per eseguire ogni tipo di operazione; inoltre le rotelline sul joystick per rotazione e cesoia sono ora orientate con movimento sinistra/destra., invece che dall’alto in basso come era sulla serie precedente.ntervistiamo Richard Hochkolfer, operatore di Edilpassiria, non appena scende dal DX340LC-5 con il quale stava modellando l’alveo del fiume; la prima impressione, registrata a caldo (anche se Hochkolfer lavora già da due mesi sul nuovo Doosan), è molto positiva; a Hochkolfer il nuovo Doosan piace molto, tanto da affermare che “la macchina ha davvero tutta la potenza che mi serve, è stabile e reattiva e, come se non bastasse, consuma addirittura la metà di carburante di altri mezzi di marchi concorrenti con cui ho lavorato qui a Bolzano”.

Continua Hochkolfer: “Anche l’idraulica è stata una bella sorpresa, molto reattiva e ben bilanciata. Molto spaziosa la cabina, con tutto a portata di mano e con una seduta davvero comoda. In definitiva il nuovo escavatore di Doosan mi piace molto, su lavori come quello che stiamo svolgendo qui si apprezza particolarmente la versatilità della macchina che, quando serve, mi dà tutta la potenza di cui ho bisogno, ma che, quando invece si deve lavorare di fino, è in grado di rispondere ai comandi in modo estremamente sensibile”.

Comprensibilmente soddisfatto delle dichiarazioni, Luca Schullian, responsabile commerciale della Fides di Trento (i titolari sono il padre Rudolf e Maurizio Togni), dealer di Doosan per il Trentino Alto Adige: ”Siamo particolarmente orgogliosi della fiducia che Edilpassiria, nella figura del titolare Anton Maier, ci ha accordato, acquistando questo DX340LC-5, così come sono molto soddisfatto che la macchina risponda appieno alle esigenze di un operatore esperto come Hochkolfer che ha provato mezzi di tantissimi concorrenti e quindi può fare un raffronto concreto tra le prestazioni di Doosan e quelle delle altre macchine che ha usato in passato. Come Fides - continua Schullian -, siamo presenti su questi territori da più di 30 anni, con l’obiettivo di garantire ai nostri clienti un efficace servizio di assistenza pre e post vendita. Siamo infatti coscienti che sia fondamentale, oltre ovviamente alla qualità delle macchine, anche la rapidità di intervento, soprattutto in un territorio geograficamente ‘complesso’ come il Trentino Alto Adige, dove pochi chilometri di distanza in linea d’aria a volte significano ore di viaggio”.

Quaranta anni di esperienza sul territorio

Appena usciti dal greto dell’alveo, accompagnati da Luca Schullian di Fides, ci siamo incontrati con il titolare della Maier Anton, Anton Maier appunto, imprenditore che da sempre lavora con successo in queste valli. Nato nel 1951, già nel 1975 Maier ha fondato la propria impresa, dapprima con un singolo escavatore per arrivare, quaranta anni dopo, a gestire due imprese specializzate (la seconda si chiama Edilpassiria), completamente di proprietà dalla famiglia Maier (con Anton anche la moglie e il figlio) che danno lavoro a oltre 50 persone.

Nel 2003 la Maier Anton acquista anche un impianto per la produzione di aggregati a Bolzano al quale viene affiancato presto anche l’impianto per la produzione del calcestruzzo. Di conseguenza le due imprese si sono specializzate, la Maier Anton si occupa di produzione e trasporto del calcestruzzo, mentre la Edilpassiria realizza strade forestali, bacini montani e riordini degli alvei fluviali.

Luca Schullian di Fides, concessionaria Doosan Infracore per il Trentino Alto Adige


“Parlando di escavatori abbiamo cominciato con Simit e Fiat Allis, per poi passare ad altri marchi. La nostra consuetudine è quella, almeno per le macchine operatrici, di avere due marchi di riferimento; ultimamente abbiamo scelto Doosan per sostituire uno dei marchi precedenti che non ci dava più l’affidabilità che richiediamo ai nostri fornitori” - Maier che in Alto Adige è molto conosciuto, dato che è anche presidente della sezione movimento terra del’’associazione artigiani, sottolinea subito che la scelta di Doosan è una decisione strategica, non dettata dal caso e frutto di un’attenta analisi e continua - “Conosciamo Luca Schullian di Fides da anni, ma solo ora abbiamo trovato una strada comune da percorrere; la prima macchina Doosan che abbiamo acquistato (e che sta lavorando sui cantieri da tre mesi) è stato un DX340LC-5 e ora abbiamo appena acquistato un secondo escavatore, un DX235LCR-5 girosagoma con lama. Siamo molto contenti e sorpresi dalle prestazioni delle macchine: sono solide, molto robuste, con consumi particolarmente ridotti. Anche la nota di solito dolente, quella del prezzo, non è stata così drammatica: il DX340-5 ha un buon rapporto qualità/prezzo, certo si può fare sempre meglio (ammicca a Schullian, ndr), ma siamo soddisfatti”.

 

Una sorpresa davvero gradita

Correlati

Il Gruppo Baldan ha concluso la demolizione di 16 sili per cemento nella ex Sirma di Venezia

Abbiamo partecipato al porte aperte organizzato da DMO Macchine in collaborazione con Procaccini Group alla filiale di Melegnano

E.G.I. Zanotto sta realizzando per Viedilcos un importante lavoro di movimento terra al servizio di una campagna archeologica a Montecchio Vicentino

Abbiamo visto al lavoro un Doosan DX225 SLR con braccio lungo noleggiato da Venpa impegnato con Adriacos nel dragaggio fondali

News