L’Alto Adige (ma in generale l’intera regione) è un laboratorio di sperimentazioni che sarebbe utile applicare all’Italia intera; è qui che nei bandi pubblici vengono inseriti parametri che valorizzano gli investimenti “verdi” delle imprese che partecipano (nel nostro settore ad esempio è premiato chi ha motorizzazioni più aggiornate ed efficienti), è sempre qui che i pagamenti delle PA non sono visti come uno spauracchio (il caso dell’impresa che tratteremo in questo articolo ne è un esempio), ma come un’opportunità, è sempre qui che la crisi, rispetto al resto dell’Italia ha morso meno e si è alleviata prima.
Il DX340LC-5 dal punto di vista del design è stato completamente rivisto da Doosan sui principi che contraddistinguono tutta la gamma 5 degli escavatori del produttore coreano; non si è trattato solo di una questione di estetica (peraltro l’escavatore ci piace molto), ma anche di prestazioni e sicurezza.
L’escavatore è molto ben bilanciato dal punto di vista dei pesi (ridisegnato completamente il contrappeso) e sia la stabilità operativa sia le capacità di sollevamento ne beneficiano; i designer di Doosan poi sono riusciti a far stare tutte le “diavolerie” necessarie a raggiungere lo Stage IV in uno spazio particolarmente ridotto, evitando quindi l’effetto, passateci il termine, “culone” che molti altri escavatori della concorrenza non sono riusciti a superare allo stesso modo. Scherzi a parte la visibilità posteriore è decisamente buona, ovviamente c’è la telecamera posteriore di serie e, opzionale quella laterale, che eliminano di fatto possibili angoli ciechi.
Gli operatori “robusti” saranno poi molto contenti; sul DX340LC-5 c’è davvero molto spazio per gambe e ginocchia, oltreché un sedile particolarmente comodo e letteralmente pieno di punti di regolazione.
Dal punto di vista dei comandi, molto interessante la funzione, esclusiva di Doosan, del controllo via joystick o pedali delle linee ausiliarie. A beneficiarne è il comfort dell'operatore, poiché l'utilizzo degli accessori (come le cesoie o il martello) tramite il joystick può diventare scomodo con il susseguirsi delle ore di lavoro o a causa di movimenti ripetuti. Questa funzionalità si rivela utile anche quando è richiesta precisione, poiché consente all'operatore pieno controllo sull'escavatore mediante il joystick, mentre il pedale a due vie viene impiegato per gli accessori.
Altra chicche: il joystick è stato accorciato (l’articolazione passa da 100 a 80 mm) e ora richiede meno sforzo per eseguire ogni tipo di operazione; inoltre le rotelline sul joystick per rotazione e cesoia sono ora orientate con movimento sinistra/destra., invece che dall’alto in basso come era sulla serie precedente.ntervistiamo Richard Hochkolfer, operatore di Edilpassiria, non appena scende dal DX340LC-5 con il quale stava modellando l’alveo del fiume; la prima impressione, registrata a caldo (anche se Hochkolfer lavora già da due mesi sul nuovo Doosan), è molto positiva; a Hochkolfer il nuovo Doosan piace molto, tanto da affermare che “la macchina ha davvero tutta la potenza che mi serve, è stabile e reattiva e, come se non bastasse, consuma addirittura la metà di carburante di altri mezzi di marchi concorrenti con cui ho lavorato qui a Bolzano”.
Continua Hochkolfer: “Anche l’idraulica è stata una bella sorpresa, molto reattiva e ben bilanciata. Molto spaziosa la cabina, con tutto a portata di mano e con una seduta davvero comoda. In definitiva il nuovo escavatore di Doosan mi piace molto, su lavori come quello che stiamo svolgendo qui si apprezza particolarmente la versatilità della macchina che, quando serve, mi dà tutta la potenza di cui ho bisogno, ma che, quando invece si deve lavorare di fino, è in grado di rispondere ai comandi in modo estremamente sensibile”.
Comprensibilmente soddisfatto delle dichiarazioni, Luca Schullian, responsabile commerciale della Fides di Trento (i titolari sono il padre Rudolf e Maurizio Togni), dealer di Doosan per il Trentino Alto Adige: ”Siamo particolarmente orgogliosi della fiducia che Edilpassiria, nella figura del titolare Anton Maier, ci ha accordato, acquistando questo DX340LC-5, così come sono molto soddisfatto che la macchina risponda appieno alle esigenze di un operatore esperto come Hochkolfer che ha provato mezzi di tantissimi concorrenti e quindi può fare un raffronto concreto tra le prestazioni di Doosan e quelle delle altre macchine che ha usato in passato. Come Fides - continua Schullian -, siamo presenti su questi territori da più di 30 anni, con l’obiettivo di garantire ai nostri clienti un efficace servizio di assistenza pre e post vendita. Siamo infatti coscienti che sia fondamentale, oltre ovviamente alla qualità delle macchine, anche la rapidità di intervento, soprattutto in un territorio geograficamente ‘complesso’ come il Trentino Alto Adige, dove pochi chilometri di distanza in linea d’aria a volte significano ore di viaggio”.
Appena usciti dal greto dell’alveo, accompagnati da Luca Schullian di Fides, ci siamo incontrati con il titolare della Maier Anton, Anton Maier appunto, imprenditore che da sempre lavora con successo in queste valli. Nato nel 1951, già nel 1975 Maier ha fondato la propria impresa, dapprima con un singolo escavatore per arrivare, quaranta anni dopo, a gestire due imprese specializzate (la seconda si chiama Edilpassiria), completamente di proprietà dalla famiglia Maier (con Anton anche la moglie e il figlio) che danno lavoro a oltre 50 persone.
Nel 2003 la Maier Anton acquista anche un impianto per la produzione di aggregati a Bolzano al quale viene affiancato presto anche l’impianto per la produzione del calcestruzzo. Di conseguenza le due imprese si sono specializzate, la Maier Anton si occupa di produzione e trasporto del calcestruzzo, mentre la Edilpassiria realizza strade forestali, bacini montani e riordini degli alvei fluviali.