Un Demo Day con i fiocchi!

Il demo center di Dobris (poco a sud di Praga) è, per gli appassionati di Doosan e Bobcat, un vero e proprio paese dei balocchi; qui non solo chi è appassionato di macchine può trovare praticamente l’intera produzione del gruppo coreano (dumper articolati compresi), ma è anche possibile visitare lo stabilimento produttivo dove nascono i miniescavatori e gli skid steer loader del marchio della Lince, così come (ma qui capita solo ai più fortunati e introdotti) il segretissimo e modernissimo centro di ricerche di Bobcat, in pratica il luogo dove vengono immaginati e prendono (letteralmente) forma i modelli del futuro che arriveranno in cantiere i prossimi anni.

Da sx a dx, in alto, Cesare Pagani, Roberto Tonon e Daniele Bonomi, in basso Silvano Lova e Marco Martini


In compagnia dei presidenti dei gruppi Facebook che fanno parte del gowemPROring abbiamo visitato l’intero complesso, ospiti di Doosan e, soprattutto abbiamo provato numerose macchine Doosan presenti al demo center.

La giornata è stata davvero piena, coronata poi da un bellissimo spettacolo notturno, davvero scenografico e con tema (poteva essere diversamente?) Halloween e protagoniste tantissime macchine Doosan e Bobcat.

Ma andiamo con ordine e cominciamo a parlare delle macchine che abbiamo potuto provare.

Escavatori? Tutti a rapporto!

Davvero numerosi i modelli di escavatori cingolati della gamma core di Doosan presenti a Dobris e sui quali sia Roberto Tonon di “quelli del movimento terra” sia Daniele Bonomi di “Escavatoristi e trattoristi per sempre” si sono gettati a capofitto.

In ordine rigoroso di peso operativo c’erano il DX235LC-5, il DX300LC-5 con braccio lungo, il DX380LC-5 e, infine, il DX490LC-5. Il più piccolo del quartetto, il DX235LC-5 è una macchina da 22.,8 tonnellate, spinta da un motore Doosan DL06P che eroga 124 kW  con una profondità massima di scavo di 9.465 mm.

Ma è sul DX300LC-5 che si sono concentrate le attenzioni di Roberto Tonon che lo ha provato a lungo, testandolo anche in condizioni limite (complice la terra abbondantemente bagnata dalla pioggia che cadeva a tratti durante il pomeriggio delle nostre prove). Risultato? Una macchina veloce, fluida e soddisfacente nei movimenti simultanei. Con la proverbiale precisione che tutti gli riconoscono, Tonon ha, inoltre, sollecitato parecchio lo specialista di prodotto Doosan per conoscere i settaggi del motore e dell’idraulica dell’escavatore, anche per capire meglio l’equilibrio prestazionale e le potenze erogate in relazione anche alle caratteristiche del braccio lungo che equipaggiava il DX300LC-5 (disponibilissimo per la verità, assieme a Marco Buratti che ringraziamo nuovamente per la squisita l’ospitalità).

Daniele Bonomi è andato invece subito sui pesi massimi, provando il DX380LC-5, macchina già bella tosta, un escavatore da 40,2 tonnellate, con una motorizzazione Scania a 5 clindri, in grado di erogare 237 kW a 1800 giri al minuto. Motore e ottima sinergia con il robusto circuito idraulico (due pompe a portata variabile da 350 litri al minuto) hanno soddisfatto Daniele che è sceso dal DX380LC-5 con un sorriso a 32 denti, solo per salire al volo sul DX300LC-5 appena lasciato libero da Tonon.

Appunto, dato che Tonon non ha lasciato neanche infangare gli stivali messi a disposizione da Doosan (qui sono abituati al fango) per salire sul più grande degli escavatori in prova, il DX490LC-5, bestione da 49,5 tonnellate nella versione base e numero due nella gamma dei grandi Doosan (sopra solo il DX530LC-5 da 52,1 ton).

E qui le montagne di terra spostate, complice anche una benna più che adeguata al peso dell’escavatore, sono state subito piuttosto importanti; la motorizzazione Scania (un sei cilindri da 283 kW) ha convinto Roberto, così come l’agilità e la sensibilità sui comandi già riscontrata sul DX300LC-5. Ovviamente su tutti i mezzi non sono passati inosservati i dettagli, come il sedile riscaldato o la visibilità operativa, giudicata positivamente da entrambi i nostri esperti.

(S)pala che ti passa

Intanto, in un altro angolo del campo prove, Cesare Pagani (che gestisce con Daniele la pagina di “Escavatoristi e trattoristi per sempre”) provava un’altro tipo di macchina: una pala gommata DL420-5 (peso operativo 22,93 tonnellate), motorizzata con uno Scania (da sempre Doosan lavora con il produttore del Grifone) da 12,7 litri che eroga una potenza di 257 kW. Pagani l’ha provata bene la pala: manovrabilità, forza di spinta e potenza di sollevamento (carico di ribaltamento statico a macchina sterzata di 16,25 ton, con un’altezza di carico con benna inclinata a 45° di 2.945 mm), pendenze importanti affrontate in retromarcia, raggi di sterzata e, ovviamente visibilità operativa.

Il responso? Da quello che ci ha detto a caldo (quando siamo riusciti a strapparlo a forza dalla cabina) l’impressione è molto buona, la DL420-5 è una macchina reattiva e veloce sul ciclo, sia quando si lavori di fino sia quando si debba fare produzione. La cabina è molto comoda e l’impressione è quella di avere tutte le operazioni sotto controllo, viste anche le ampie superfici vetrate.

Non provata (solo per mancanza di tempo), c’era nel campo prove Doosan anche la pala gommata più grande della produzione coreana, una DL550-5 da 31,58 tonnellate, anch’essa motorizzata Scania, in questo caso con potenza erogata di 283 kW. La DL550-5 ha un carico di ribaltamento a macchina completamente sterzata di 18,2 tonnellate, con un’altezza massima di carico di 3.115 mm (angolo di scarico di 45°).

Giusto per completezza di informazione, due parole sulla gamma di pale gommate Doosan: parliamo di otto modelli tra pale di media dimensione e pale grandi, con pesi operativi compresi fra 11,64 tonnellate (la DL2005-5 con motore da 106 kW e benna da 1,9 metri cubi) e 31,58 tonnellate (appunto la DL550-5 che era esposta al campo prove, con gamma di benne fino a 5,7 metri cubi).

Non solo escavatori cingolati e pale…

Ma torniamo un attimo a Daniele che già da subito aveva comunicato ai dimostratori Doosan di voler provare un’altra tipologia di macchina della gamma; facciamo riferimento all’escavatore gommato DX165W-5, uno dei tre gommati presenti in campo prove (gli altri due sono il DX170W-5 e il piccolo DX57W-5).  IL DX165W-5 scelto da Daniele è un gommato da 16,5 tonnellate, con un raggio di rotazione di 1.850 mm spinto da un motore Perkins che eroga 102 kW, monta una gamma di benne standard che possono arrivare fino a 0,76 metri cubi.



E non basta, Daniele ha fatto anche un interessante esperimento: ha provato uno dopo l’altro il DX235LC-5 e il DX235LCR-5 (la versione a raggio di rotazione ridotto) per verificarne le differenze di stabilità. Dopo qualche prova di sbraccio a benna piena e di movimenti simultanei, l‘esperimento sembra superato con successo, dato che Daniele ci ha confermato che la differenza di “coda” non impatta fortemente sulle prestazioni (ovviamente le differenze ci sono, ci mancherebbe altro), ma che, anzi, il DX235LCR-5 è una macchina equilibrata e molto ben studiata, perfetta per i cantieri stradali e urbani tipici del nostro Paese.

Non ci sembra corretto chiudere la nostra rassegna senza citare i "piccolini" di casa; sul campo prove di Dobris c’era praticamente tutta la gamma di miniescavatori della Casa coreana, che si compone attualmente di 7 modelli.

E gli appassionati di Bobcat? Ovviamente non sarebbero stati delusi, dato che la gamma della Lince era presente al completo con tutti (o quasi) i miniescavatori e un’ampia rappresentanza di skid steer loader, da sempre il cavallo di battaglia di questo marchio (tanto che molti operatori chiamano proprio Bobcat la minipala gommata).

Non poteva essere diversamente, dato che lo stabilimento e il centro di ricerche di Bobcat sono letteralmente a quattro passi….

Là dove nascono le Linci

Stabilimento e centro di ricerca sono infatti stati accorpati a Dobris, dove tra breve arriveranno anche gli uffici direzionali che verranno spostati dall’attuale sede di Waterloo in Belgio. Doosan ha deciso di fare di Praga il centro nevralgico per il vecchio continente, portando qui non solo la produzione, ma anche l’innovazione.

Lo stabilimento produttivo di Bobcat è, infatti, attivo dal 2007 è ha l'impressionante capacità produttiva di 23.800 macchine all’anno (parliamo di macchine compatte ovviamente), mentre da pochissimo (inaugurato nel settembre 2015) è attivo il Centro per l’innovazione che conta su 8.000 metri quadri di superficie per lo sviluppo e il collaudo dei prototipi e 1.400 metri quadri di area per uffici, sarà la culla delle nuove tecnologie avanzate sviluppate da Bobcat per le macchine del futuro.
La versione a raggio di rotazione ridotto dell'escavatore cingolato DX235LC-5, la sigla è ovviamente DX235LCR-5


Tra le altre cose nel Centro c’è la più grande camera anecoica del settore (per lo studio delle emissioni sonore delle macchine), ma anche una stampante 3D in grado di realizzare i prototipi di bracci completi di miniescavatori o skid steer loader, senza il bisogno di ricorrere a stampi o fusioni. Il Centro per l'Innovazione di Dobris è collegato agli altri due centri che il gruppo Doosan ha a Bismarck (USA) e a Inchon (Corea).

Dicevamo che non ci eravamo stupiti di avere sul campo prove tutta la gamma di compatte Bobcat; ci mancherebbe altro dato che, nel piazzale dello stabilimento, in ogni istante, ci sono circa 900 macchine (già vendute) pronte per la spedizione ai dealer di tutto il mondo e da lì ai loro clienti.

In pratica a Doosan c’è davvero il santuario delle Linci…. (di acciaio però)!

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