La cava gestita dalla
Sala Srl di Altofonte non si trova facilmente (per merito dell'attenta rinaturazione che riduce al minimo il suo impatto ambientale). Ma, come la natura siciliana, stupenda anche quando non te l'aspetti, ha in
serbo tantissime sorprese a partire da una coltivazione degna dei migliori esempi europei, dove
tutto è ordine, razionalità e rigore, dall'estrazione, all'alimentazione del frantoio fino alla rinaturazione, realizzata
in continuo e in parallelo con l'attività estrattiva.
Il costruttore di strade
Il PC240NLC-10 acquistato dalla Sala srl per potenziare l'attività di Cava
Dietro a tutto questo ci sono due imprenditori,
i fratelli Sala (Giovanni e Roberto) che dovrebbero essere un
esempio per le nuove generazioni di chi voglia fare impresa;
passione, onestà, coraggio (che in molti non avrebbero, come vedrete dall'intervista)
e spirito di ricerca sono alla base di un'attività imprenditoriale che
prospera in un territorio con tante complessità. Abbiamo intervistato il maggiore dei due fratelli,
Giovanni per capire meglio le
radici da una parte e la
visione del futuro dall'altra della loro impresa. Ecco quello che ci ha raccontato.
Una storia che dura da 5 generazioni
Si vede che Sala ha il
mestiere del cavatore (e la vocazione dell'imprenditore)
nel sangue, anche letteralmente dalla sua prima dichiarazione: “La famiglia Sala è da
cinque generazioni attiva nel segmento dei trasporti; il mio bisnonno aveva cominciato a effettuare piccoli servizi (anche materiali per le costruzioni) con un carretto e ora abbiamo da poco in cava l’ultima generazione rappresentata da mia figlia Giuliana”.
“Ovviamente
tanta strada è stata fatta da allora a oggi, con una crescita sia della dimensione aziendale sia dei mezzi utilizzati; una strada rafforzatasi subito dopo la seconda guerra mondiale, per poi continuare,
in maniera ancora più robusta, dopo il 2000, fino ad arrivare ai nostri giorni. Siamo passati da caricare i carretti con pala e scavare il materiale con il piccone ai primi escavatori idraulici, fino alla
meccanizzazione spinta che caratterizza oggi la nostra attività”.
Giovanni Sala, titolare con il fratello Roberto della Sala srl di Altofonte
“Oggi la
fatica fisica è solo una frazione infinitesima di quella che mio nonno o il mio bisnonno hanno dovuto affrontare, tant’è vero che l’attività di cava si porta ancora dietro un’alea di grande sacrificio che devo dire non è più così giustificata. Certo,
l’impegno dell’imprenditore e la forza di volontà necessaria per continuare l’attività
sono ancora molto sfidanti, ma dalla fatica fisica pura si è passati all’
impegno mentale, gestionale e produttivo; senza un'
accurata pianificazione di impresa non si potrebbe garantire la redditività necessaria agli investimenti in attività di
protezione ambientale e nel parco mezzi che va aggiornato costantemente, se si vuole salvaguardare la propria competività”.
Per fare l'imprenditore occorrono grande forza di volontà, un notevole spirito di sacrificio e una passione sconfinata per il proprio lavoro [Giovanni Sala]
“Con il passare degli anni l
’attività di cava viene affiancata a quella dei trasporti ad opera di mio nonno, in un primo sito di estrazione più a valle rispetto a quello che stiamo coltivando ora. Con i suoi
cinque figli tutti impegnati nella cava, l’attività crebbe costantemente, con l’inserimento dei primi camion (allora si parlava di mezzi con cassone fisso)”.
La rinaturazione viene fatta in contemporanea con la coltivazione della cava per ridurre al minimo l'impatto ambientale
“Sarà mio padre a
introdurre la prima pala cingolata in azienda (ricordo che era una Fiat FL4), aumentando la produttività aziendale e cominciando ad effettuare
anche lavori di movimento terra e per il settore edile e stradale. Nel 1976 attivammo le licenze estrattive per il sito attuale, i cui terreni erano di nostra proprietà già dal 1968: l’idea era quella di garantirci la possibilità per i nostri cantieri di avere un materiale di buona qualità”.
Appena rilevata da mio padre l'attività, ho iniziato un processo di modernizzazione per aumentarne le possibilità produttive, senza dimenticare la qualità [Giovanni Sala]
“Nel
1993 ho rilevato l’attività di mio padre, estendendo il sito di cava nell’area in cui stiamo ancora cavando oggi. Le autorizzazioni ci consentono di utilizzare il sito fino al 2024 e, nell’ottica di mantenere la continuità aziendale, ci attiveremo già il prossimo anno per acquisire il rinnovo delle concessioni. A quell’epoca non avevamo dipendenti e l’intera attività di cava era gestita da me in prima persona, dall’escavazione al rapporto con i clienti. Un
periodo entusiasmante, ma non certo semplice in fatto di carico di lavoro”.
Innovazione e investimento per crescere
“
Nel 1996, proprio per garantire ai nostri clienti un maggiore portafoglio di prodotti e una qualità generale più alta dei prodotti stessi,
decidiamo di montare un nuovo impianto prodotto dalla Ditta CRIFI s.r.l., basato su principi tecnologici e produttivi più moderni. L’obiettivo era quello di
servire al meglio il mercato delle ristrutturazioni edilizie (più esigente in fatto di materie prime), allora in crescita, mentre quello delle nuove costruzioni era più in difficoltà”.
Tanto ordine, anche in una zona sensibile come quella delle bocche di carico
La cava gestita dalla Sala srl si inserisce nel suggestivo ambiente naturale alle spalle di Palermo
“Nel 2001 abbiamo proseguito il progetto di
diversificazione produttiva, montando un nuovo impianto di frantumazione
dedicato al recupero dei materiali provenienti dalle demolizioni e attivando contestualmente un
nuovo sistema di gestione ambientale in linea con i parametri della normativa
UNI EN ISO 14001/96 (oggi UNI EN ISO 14001/15) per l'intero ciclo di lavorazione che viene certificato dal CERMET”.
L'entrata in azienda (come socio al 50%) di mio fratello Roberto, è stata un'altra pietra miliare; insieme siamo riusciti ad affrontare al meglio il mercato, ognuno con la propria vocazione specifica [Giovanni Sala]
“In seguito alla spinta produttiva dei nuovi investimenti,
nel 2005 abbiamo creato l’attuale ragione sociale, la Sala srl, che vede impegnati con
quote paritetiche io e mio fratello Roberto (che ora si occupa dell’attività di vendita, di relazione con i clienti e della qualità del materiale che produciamo). L’azienda, grazie ai nostri tanti sacrifici, cominciando a comprare dapprima macchine usate per poi passare a modelli nuovi, ha
continuato a crescere e abbiamo inserito una serie di nuove figure professionali, investendo anche con convinzione nelle
nuove tecnologie per ridurre il nostro impatto ambientale. Un esempio è l’attivazione di un impianto fotovoltaico da 2,7 kW così come l’aggiornamento del parco macchine operatrici volto a ridurre il nostro impatto inquinante”.
Più grande e più produttiva
La nuova pala gommata WA470-8 è stata acquistata dalla Sala srl per rendere più efficiente il processo di movimentazione degli inerti estratti
“Un’altra considerazione che ci ha portato a sostituire con macchine nuove il nostro parco usato: l’investimento nel nuovo porta
tre grandi vantaggi, minori costi di manutenzione, meno gasolio e, soprattutto, minori fermi macchina e maggiore produttività oraria. Queste tre considerazioni, unite al
rispetto e all’attenzione per le esigenze dei nostri clienti, sono diventati la stella polare di tutta la nostra attività imprenditoriale,
punto di riferimento che ci ha consentito di crescere come azienda”.
L'azienda è l'imprenditore, l'imprenditore è l'azienda
Aggiunge Sala: "Oltre a occuparmi, con mio fratello Roberto, della gestione della cava, seguo anche direttamente l’attività estrattiva e
utilizzo personalmente le macchine operatrici. Devo dire che il PC240NLC-10 che abbiamo acquistato da Komatsu realizzza, quasi senza soluzione di continuità e senza sforzo quello che stai pensando di fargli fare".
Un imprenditore deve conoscere e saper usare tutti i macchinari che entrano in azienda [Giovanni Sala]
"Sul PC240 io lavoro
con grande gioia e soddisfazione, parliamo di una macchina che per me è stata sempre un sogno, fino dalla serie 2. Le vedevo sui depliant e quando è arrivata in cava, consegnata dalla
Co.M.Edil di Basilo Ricciardello, il sogno si è avverato. Il binomio fra
la sensibilità di risposta ai comandi e la potenza sviluppata non credo abbia concorrenti nella stessa categoria di peso”.
A sinistra il vecchio fronte di cava, a destra, quasi invisibile grazie alla rinaturazione, la nuova area di estrazione
“Il PC240NLC-10 è arrivato in cava con il preciso scopo di
realizzare una nuova pista per l’alimentazione delle tramogge; prima, infatti, il percorso era molto lungo dato che contornava un terreno che non era nostro e che nel 2013 abbiamo acquisito. La macchina, quindi, come primo lavoro ha realizzato la nuova pista (scavata tutta in trincea per diminuirne l’impatto ambientale) che ci ha consentito di realizzare
importanti risparmi dal punto di vista gestionale, dato che raggiunge le tramogge senza salti di quota (prima eravamo costretti a scendere nella zona di ingresso per poi risalire alle tramogge).
“Infine - conclude Sala - siamo inscritti nella
White List del Ministero dell’Interno; per noi è una fonte di
orgoglio umano e imprenditoriale poter appartenere a questo elenco, per aderire al quale occorre dimostrare alla Prefettura di non avere infiltrazioni mafiose. Per il settore dell’estrazione, così come per il movimento terra, poter essere iscritti vuol dire essere passati al vaglio della Prefettura di competenza con il risultato di essere
liberi da infiltrazioni mafiose che possano condizionare la gestione aziendale. Non ci siamo fermati lì, con la collaborazione dell’Associazione
Addio Pizzo, ho personalmente denunciato alcune persone che mi chiedevano, fin dal 2000, somme di denaro. Non è stato un passo semplice sia dal punto di vista umano sia imprenditoriale, ma credo necessario per poter
lavorare a testa alta anche nella nostra bellissima Sicilia”.