Incuneata tra le Alpi e la pianura, la provincia Granda (così chiamano in Piemonte la provincia di Cuneo, quarta per estensione in Italia) è da sempre un magico mix di solida tradizione e di rinnovatostupore. Ogni volta che arriviamo in queste zone, attraversando campi accuratamente coltivati, vigneti e frutteti in file ordinate, non possiamo dimenticare che siamo in una zona dove l’agricoltura e l’allevamento rappresentano una quota importante del prodotto della provincia. Un quadro bucolico, che incardina anche la vita dei cuneesi, da sempre fortemente interconnessi con i loro territori.
La sede principale di Multitel Pagliero si trova a Manta
E qui la prima sorpresa. Accanto ai campi coltivati e a mandrie di Fassona Piemontese, spesso libere di pascolare, crescono e prosperano numerosi comparti industriali.
Se per il segmento alimentare le ragioni sono chiare (ricordatevi che qui, ad Alba, è nata la Nutella, prodotto dell’ingegno dei Ferrero), quando si passa alla metalmeccanica e alla oleodinamica, le ragioni devono essere più profonde.
Qui sono attivi, infatti, colossi industriali come Alstom Ferroviaria (dove è nato il Pendolino), Merlo (ormai sinonimo di sollevatori telescopici), ma anche Cometto e, >>Multitel Pagliero<<, la storia che vogliamo raccontarvi oggi.
Realtà che hanno superato importanti problemi di logistica (ancora oggi arrivare a Manta in auto non è delle imprese più semplici, figuriamoci se ci si muove con un autoarticolato), di integrazione di filiera e di approvvigionamento, riuscendo a imporsi sui mercati internazionali per la qualità dei propri prodotti e per la loro carica innovativa.
Come? Un’idea ce la siamo fatta, parlando con [Renzo Pagliero] e [Fabio Pagliero], rispettivamente Presidente e Amministratore delegato, (la sorella [Anna Pagliero] riveste il ruolo di Consigliere delegato e Amministratrice delle filiali estere) di Multitel Pagliero, durante una interessante giornata passata insieme nella sede principale di Manta.
Parliamo di radici (gli 8 stabilimenti sorgono tutti nel giro di pochi chilometri), di rapporto biunivoco con il territorio che consente di trovare collaboratori qualificati quando in ogni altra parte d’Italia non ce n’è più l’ombra, e di una sorta di industria autarchica nel significato migliore del termine: dato che tutto il Mondo è lontano, in Multitel hanno imparato a far tutto (e bene) in casa, in modo da creare una filiera estremamente corta che è stato uno dei fattori vincenti anche e sopratutto negli ultimi anni in epoca di Covid e di carenza di materie prime e semilavorati.
Ultimo aspetto e fondamentale: tanta, davvero tanta innovazione, portata avanti con una innegabile passione per il proprio lavoro, tramandata da generazione in generazione di imprenditori (in Multitel sono già alla quarta).
Risultato? Tutti in Multitel (dalla famiglia Pagliero a ogni dipendente) stanno bene in questo angolo d’Italia; non solo: l’azienda cresce e anche tumultuosamente, dato che il 2022 è stato un anno record per il fatturato con utili importanti e prospettive, come vedremo, di ulteriore crescita.
Cuore di meccanico, cervello da inventore
Ci accoglie al nostro arrivo a Manta, il Presidente di Multitel Pagliero, [Renzo Pagliero], con il quale iniziamo l’intervista parlando della storia dell’azienda: “In Multitel siamo ormai arrivati, con l’ingresso dei miei figli Fabio e Anna, alla quarta generazione di imprenditori. L’Azienda è, infatti, nata nel 1911a Saluzzo, con il nome di Carrozzeria Fratelli Pagliero”.
Renzo Pagliero
Renzo Pagliero, Presidente di Multitel Pagliero
“All’inizio si trattava di un’attività dedicata alla produzione di attrezzi e rimorchi agricoli, ma dal 1930, con l’entrata di mio padre e di mio zio, il focus aziendale si è riorientato nella realizzazione di veicoli industriali (in sostanza trasformavamo Balilla in autocarri)”.
Continua [Pagliero]: “Nel dopoguerra l’azienda si è rafforzata nella carrozzeria industriale, entrando progressivamente nel mondo dell’oloeodinamica e producendo i primi ribaltabili per autocarro (nel 1955 circa). Con l’ingresso di mio zio, abbiamo iniziato anche la produzione di gru per autocarro, per poi realizzare i primi cestelli aerei autocarrati. Le linee di produzione di gru autocarrate e di cestelli sono andate di pari passo fino agli anni ’80, quando abbiamo deciso di sviluppare solamente la linea delle piattaforme aeree autocarrate”.
Oggi le altezze massime raggiungibili dalle piattaforme sono di 75 metri
“Un’intuizione che, nel corso degli anni, si è rivelata vincente, garantendoci importanti margini di crescita e notevoli soddisfazioni personali e professionali. Abbiamo da allora continuato a investire in questa tipologia di macchinario, diversificandone l’offerta sia in termini di geometrie (dopo le telescopiche le articolate e poi le cingolate) sia dal punto di vista delle altezze massime raggiungibili che oggi superano abbondantemente i 75 metri”.
Sottolinea [Pagliero]: “Di pari passo si è evoluta la nostra presenza sui mercati; dall’Italia ci siamo fatti apprezzare in Europa, tanto da aprire dapprima la filiale francese, seguita subito dopo da quella tedesca e da quella inglese. In Europa oggi abbiamo una copertura, garantita da una rete di aziende che collaborano con noi, sulla maggior parte dei Paesi".
Oggi siamo un gruppo leader a livello europeo nel nostro segmento; un gruppo che dà lavoro a circa 600 persone e che ha prodotto nel 2022 oltre2.200 piattaforme
Conclude [Pagliero]: “Sono convinto che, con l’aiuto della nuova generazione, ci siano ancora margini importanti di crescita e sviluppo, in Europa certo, ma anche e soprattutto sui mercati extraeuropei dove le nostre piattaforme riscuotono notevole interesse e importanti apprezzamenti. Uno sviluppo che si basa sulle caratteristiche della nostra azienda, fondata da sempre sull’impegno della nostra famiglia; un impegno che oggi credo debba essere il nucleo fondante su cui innestare un gruppo di collaboratori competenti e motivati".
Sono infatti convinto che solo formando un nucleo di specialisti preparati e caratterizzati da grande apertura mentale possiamo vincere le sfide dei mercati internazionali e continuare a far apprezzare il prodotto Made in Italy nel Mondo
Alluminio mon amour
Con [Fabio Pagliero], quarta generazione di imprenditori ,con la sorella [Anna Pagliero], abbiamo provato a capire come un’azienda da oltre 160 milioni di euro di fatturato possa gestire la propria attività dal cuore della Provincia Granda, non esattamente al centro delle grandi linee di comunicazione italiane ed europee.
Fabio Pagliero
Fabio Pagliero, Amministratore delegato di Multitel Pagliero
La risposta è sintetizzabile in tre termini: abnegazione, spirito di gruppo e organizzazione: “Da sempre siamo consci del fatto che, a livello logistico, la nostra zona è indubbiamente svantaggiata rispetto ad altre parti d’Italia e d’Europa. Ma questa consapevolezza ci ha spinto a strutturarci in modo tale da riuscire a gestire in house la maggior parte delle lavorazioni necessarie a realizzare le nostre piattaforme”.
Continua [Pagliero]: “Fin dal primo dopoguerra abbiamo deciso di realizzare i cilindri oleodinamici ed è stata una naturale evoluzione aziendale che ci ha portato anche a costruire in proprio la maggior parte delle componenti delle macchine, dalle carpenterie fino ai cablaggi elettrici".
"In passato questo ci ha consentito di superare il fatto che, nelle nostre zone, non ci fossero fornitori specializzati in grado di garantirci le forniture per le nostre esigenze e in questi ultimi anni lo stesso modello produttivo è stato un asset importante per superare le problematiche di consegna di materie prime e semilavorati che hanno afflitto i mercati dal 2020 fino ad oggi”.
“La riorganizzazione dei nostri otto stabilimenti produttivi (7 a Manta e uno a Saluzzo a conferma del nostro radicamento sul territorio) è stata la chiave di volta che ci ha consentito di crescere con forza quando il mercato vedeva allungarsi i tempi di consegna delle macchine. Ognuno dei nostri stabilimenti è specializzato nella realizzazione di un componente delle nostre piattaforme: dalle carpenterie in acciaio e alluminio, fino ai cilindri oleodinamici e ai cablaggi elettrici, anche la verniciatura, tutto è realizzato in stabilimenti specifici con personale fortemente preparato”.
Stabilimenti
La Multitel Pagliero dispone di otto stabilimenti produttivi. Ogni stabilimento è adibito ad una precisa fase di lavorazione dei compontenti per le piattaforme.
“Le componenti così realizzate vengono assemblate poi in altri due stabilimenti (uno per le macchine sotto le 3,5 ton, il secondo per quelle più grandi) dove i mezzi vengono testati uno ad uno prima di essere spediti ai clienti”.
Sottolinea [Pagliero]: “Prima ho ricordato che in uno dei nostri stabilimenti vengono realizzate le carpenterie in alluminio; questo materiale, che abbiamo usato tra i primi al Mondo per realizzate piattaforme autocarrate, è il frutto della propensione di Multitel verso l’innovazione continua; una propensione che ci ha fatto acquisire importanti quote di mercato in Paesi molto esigenti, come, ad esempio la Germania. Anche tutti i nostri nuovi progetti vengono sviluppati da un ufficio tecnico interno, dotato delle più moderne tecnologie di assistenza alla progettazione e fortemente integrato con la tecnologia produttiva”.
“Oggi, infatti, l’efficienza produttiva è una delle parole chiave accanto alla qualità del prodotto; il nostro ufficio di progettazione, quando sviluppa un prodotto, si muove a cavallo di questo binomio, progettando le componenti in modo da rendere più fluido (secondo i principi della lean manufacturing) il processo produttivo e, allo stesso tempo, garantire ai nostri clienti la massima qualità e affidabilità dei nostri prodotti, un fattore questo per il quale siamo da anni apprezzati dal mercato”.
Conclude [Pagliero]: “La nostra efficienza produttiva è davvero il nostro orgoglio; senza un meccanismo ben oliato e collaboratori che (a tutti i livelli) hanno a cuore il benessere dell’azienda non sarebbe stato possibile produrre più di 50 macchine a settimana come lo scorso anno, soprattutto in tempi in cui la filiera dell’approvvigionamento era estremamente inaffidabile”.
“Un risultato importante, ma anche un punto di partenza per altri fondamentali investimenti che abbiamo intenzione di mettere in campo nell’immediato futuro, soprattutto per quel che riguarda la gamma di macchine oltre le 3,5 ton”.
Non ho dubbio che questi miglioramenti produttivi ci consentiranno di affacciarci su mercati in cui non siamo presenti e di rafforzare la nostra posizione nei Paesi in cui abbiamo già filiali o reti di distribuzione
Il Mondo partendo dalla Famiglia
Torniamo con [Renzo Pagliero], per parlare di prospettive future, di innovazioni tecnologiche, di incremento del portafoglio prodotti e di sviluppo di mercato: “Dal punto di vista dello sviluppo strategico delle nostre linee di prodotto, senza dubbio, gli sforzi progettuali per la riduzione dell’impatto ambientale delle nostre piattaforme giocheranno un ruolo fondamentale nel prossimo futuro".
"Abbiamo già in gamma piattaforme ibride (con batterie al litio o al piombo per la movimentazione aerea) e stiamo lavorando, in stretto contatto con i principali produttori di autocarri, per mettere a punto le prime soluzioni full electric. Non dimentichiamo però anche altre linee di ricerca come quelle basate sui biocarburanti e, in prospettiva, sull’idrogeno”.
Prosegue [Pagliero]: “Dal punto di vista della gamma e in fatto di caratteristiche prestazionali, stiamo lavorando soprattutto su mezzi in grado di garantire soluzioni di stabilizzazione sempre più versatili, nonché diagrammi di lavoro più estesi e performanti".
"In questo senso l’evoluzione dell’elettronica a bordo delle nostre macchine ci mette a disposizione strumenti impensabili fino a pochi anni fa.
Infine l’altezza: abbiamo già in gamma soluzioni che superano i 77 metri di lavoro, ma non escludiamo di spingerci ancora oltre in questo senso, soprattutto per esplorare nicchie di mercato molto esigenti, venendo incontro alle esigenze dei nostri clienti”.
Anche per i mercati le idee in campo sono molte: “In questi ultimi anni, anche grazie a una serie di collaboratori molto preparati, abbiamo rafforzato la nostra posizione sui mercati europei, che oggi ci vede presenti in quasi tutto il vecchio Continente, con importanti risultati anche in mercati molto esigenti. Vogliamo completare la copertura dell’Europa sul breve periodo (Portogallo e Balcani)”.
“Fuori dall’Europa abbiamo importanti contatti che hanno già generato vendite in Canada e in Sud America (Ecuador e Perù) e guardiamo con notevole interesse al grande mercato degli USA, soprattutto per le nostre piattaforme cingolate”.
Un altro mercato da cui ci aspettiamo molto è anche l’Estremo Oriente, in cui stiamo avviando promettenti contatti
Conclude [Pagliero]: “Nonostante i nostri 110 anni di storia abbiamo ancora tantissime idee e sono convinto che la nostra organizzazione aziendale, basata su una forte impronta familiare, su cui si innesta un nucleo solido di collaboratori estremamente preparati, sia in grado di garantirci ancora notevoli soddisfazioniin futuro e di farci superare ogni altra crisi che il mercato ci porrà di fronte”.
“Per chiudere voglio anche ringraziare tutti i collaboratori che lavorano nella sede di Manta e nelle nostre filiali: senza la loro dedizione e abnegazione che profondono nel lavoro ogni giorno, Multitel non avrebbe potuto diventare quello che oggi è: una realtà internazionale di primo piano apprezzata per la qualità dei prodotti e la serietà dell’approccio al mercato”.