I supporti dei cilindri idraulici sono dei piccoli esercizi di meccanica razionale. Dove lo studio dei vettori e dei momenti risulta fondamentale per l'efficienza della macchina

In molti pensano che le sole qualità dei materiali siano determinanti ai fini della resistenza e dell'efficacia di certe soluzioni costruttive.

Sicuramente costituiscono una buona base di partenza, ma non sono sufficienti per realizzare una macchina che funzioni in modo corretto ed efficiente.

I progettisti dei material handler Liebherr hanno sicuramente studiato bene la meccanica razionale, quando hanno pensato i supporti che collegano i cilindri idraulici con le carpenterie dei bracci.

I supporti per appoggiare i cilindri fra il primo e il secondo braccio si rivelano fondamentali nelle operazioni di manutenzione

Se a prima vista potrebbero sembrare simili a tanti altri, nella sostanza si tratta di una soluzione ingegnosa ed efficace.

Il dettaglio, in pienea filosofia Liebherr, consiste nello stacco geometrico che intercorre fra la zona di attacco del cilindro e la carpenteria del braccio.  Una piccola, ma significativa distanza che permette che il punto di azione della forza esercitata dal cilindro cada nel baricentro dell'elemento circolare che collega supporto e braccio.

Cosa significa, nella sostanza, tutto questo? Significa che abbiamo una maggiore efficienza nell'applicazione dei vettori rispetto alle geometrie complessive del braccio.

Lo stesso principio è applicato anche ai cilindri che azionano il sollevamento con un'efficienza superiore, per un material handler, rispetto a una soluzione convenzionale

Se questo è vero con i cilindri di sollevamento, è ancora più vero ed efficace fra il primo e il secondo braccio. Soprattutto quando si lavora alle minime e alle massime angolazioni: si ottimizza la geometria dei movimenti, sfruttando una componente di forza che si genera fra il braccio e il punto di applicazione del cilindro.

Una componente che permette di ottimizzare i movimenti.

Un dettaglio fondamentale

Si tratta di un dettaglio fondamentale in termini di efficienza nei movimenti che presenta molti vantaggi.

Prima di tutto, l'andamento dei vettori delle forze applicate ai bracci sono geometricamente ottimizzati. Sfruttano infatti linee quasi sempre parallele all'asse longitudinale del primo braccio. Questo non genera ulteriori flessioni indotte dalle spinte, se non quelle, logiche, date dal carico trasportato.

I cilindri che azionano il secondo braccio massimizzano le geometrie ottimali di lavoro dei vettori grazie ai supporti a camme

Le forze che generano torsioni dannose sono completamente assorbite dai supporti dei cilindri, simli alle classiche camme degli alberi motori, e dagli elementi di fissaggio a sezione circolare che li collegano ai bracci.

La sezione circolare è, infatti, quella che, meglio di tutte, assorbe la torsione. Questa soluzione previene eventuali imbozzamenti delle lamiere, distribuisce in modo più corretto le forze trasmesse al braccio, rende più robusto il collegamento fra braccio e cilindri e contribuisce a irrigidire tutto l'elemento di snodo e collegamento fra i due bracci.

Le due lamiere superiori della sezione dei bracci servono costituiscono un riparo per le tubazioni dell'impianto idraulico

Scaricando parte delle sollecitazioni sui supporti, le sezioni dei bracci sono ottimizzate per assorbire le flessioni indotte dal carico. Si è infatti privilegiata l'inerzia resistente nei confronti di queste sollecitazioni.

Pochi millimetri separano i supporti dalla superficie laterale dello scatolare del braccio e denotano una grande cura per i dettagli

A prima vista possono sembrare dettagli ininfluenti ma così non è. Si tratta di uno studio progettuale accurato da cui deriva un'efficienza molto alta e un comportamento più dinamico in fase di lavoro.

Notevoli, infine, gli appoggi integrati per i cilindri idraulici, preziosi in fase di montaggio e menutenzione del braccio.

Bracci pensati per questo lavoro

Ma oltre ai supporti c'è di più. I bracci dei material handler Liebherr, LH24 M compreso, sono stati pensati per ottimizzare il comportamento complessivo in questa applicazione.

La sezione dello scatolare è composta dai due fianchi, che negli snodi proseguono oltre il bordo superiore per riparare dagli urti le tubazioni idrauliche, e da tre lamiere orizzontali sovrapposte.

La sagoma inferiore del braccio e la cabina di guida che in posizione mezzana si sporge in avanti favoriscono il carico posteriore di mezzi lunghi
Queste hanno il compito di irrigidire ulteriormente la sezione e renderla più stabile alla flessione. Le due lamiere superiori costituiscono anche un passaggio per le tubazioni dell'impianto idraulico che risultano ben protette all'interno ma, allo stesso tempo, facilmente riparabili in caso di necessità.

 

Nel passato il secondo braccio era più lungo rispetto al primo obbligando al suo smontaggio in fase di trasporto. Ora non è più così. Il posizionamento del primo snodo perfettamente a centro ralla permette una maggiore angolazione verso il basso.

La lunghezza dei due bracci permette un agevole trasporto su rimorchio e la loro sagomatura favorisce il carico dei mezzi con sponde alte

Insieme al disegno laterale con andamento curvilineo, facilita il carico degli automezzi più lunghi da dietro senza obbligare al lancio del materiale e favorendo il lavoro sopra le sponde grazie alle sagomature pensate per questo impiego.

La geometria di lavoro è stata ulteriormente migliorata, permettendo una maggiore libertà operativa e di movimento.

Il braccio è montato esattamente al centro della ralla trasferendo così i carichi e le sollecitazioni in modo equilibrato

Una scelta progettuale che sottolinea due aspetti fondamentali: l'attenzione per i dettagli da parte di Liebherr e la specializzazione approfondita di queste macchine presente anche su modelli più piccoli come l'LH24 M.

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