SAIM Industrial al suo primo motore ibrido
SAIM Industrial al suo primo motore ibrido
Nel mondo dei motori SAIM è un nome conosciuto e apprezzato; e non solo perchè è il rivenditore esclusivo per l'Italia dei propulsori Kubota, ma anche (e forse soprattutto) per una storia industriale che ha raggiunto i 75 anni di vita (l'azienda è stata fondata nel 1951).Ora la business unite dell'azienda di Buccinasco, la SAIM Industrial, ha fatto un ulteriore (potremmo dire epocale) salto di qualità, presentando un motore ibrido integrato in configurazione P2, interamente sviluppato in house.
Un traguardo fondamentale, soprattutto perchè, come confermano in SAIM industrial, sarà il primo di una serie di propulsori ibridi, concreta alternativa alle attuali soluzioni elettriche per il settore delle costruzione e dell'agricoltura. Il nuovo motore sarà basato sull'accoppiata tra un Kubota endotermico da 18, kW e un motore elettrico SAIM da 12,8 kW.
La prima configurazione, presentata allo scorso EIMA, è stata messa a punto pensando a macchine compatte nei segmenti strategici dell'agricoltura e delle costruzioni.
La parola chiave del nuovo propulsore è versatilità, dato che la componente elettrica è stata appositamente progettata per garantire soluzioni scalabili (e quindi per applicazioni in futuro su macchine di maggiori dimensioni); non solo, sono tre le modalità di fuzionamento: solo diesel, (18,5 kW di potenza senza post-trattamento dei gas di scarico), solo elettrica con potenza di 12,8 kW e, appunto, ibrida con una potenza combinata che raggiunge i 30 kW.
In verità SAIM Industrial ha previsto anche una quarta modalità di funzionamento (attivabile a scelta del cliente): quella rigenerativa, che consente di ricaricare le batterie ed è gestita da un opzione del sistema software di controllo (anche questo sviluppato da SAIM, in sinergia con una squadra di consulenti specializzati).