La guida del dumper articolato Doosan DA30 è all'insegna della massima sicurezza. Grazie a soluzioni che rendono semplici manovre che per altri potrebbero essere difficili.
Safety first!
La sicurezza prima di tutto.
Potrebbe sembrare uno slogan sentito troppe volte e poi regolarmente smentito dai fatti.
Con il Doosan DA30 non è così. L'impostazione del tutto unica nel panorama globale dei dumper articolati lo rende un mezzo la cui guida è semplice, sicura e intuitiva.
Il dumper è un mezzo spesso sottovalutato nei grandi cantieri. Si pensa sovente che la guida di un mezzo di trasporto sia semplice e sia fattibile da parte di chiunque.
Il Doosan DA30 è un dumper articolato che si presta sia per cantieri impervi che per il lavoro negli impianti di lavorazione inerti. La forma del suo cassone richiede un minimo adattamento nel carico con le pale gommate.
Così non è. Soprattutto per macchine che si avventurano in terreni impervi e operano, nello scarico, in condizioni di stabilità precaria.
Il Doosan DA30 sembra pensato apposta per tutti coloro che hanno meno dimestichezza con queste condizioni di impiego. D'altronde i dumper articolati devono il proprio successo proprio alla capacità di sapersi districare in tutti i contesti operativi complicati. Non dimentichiamo che sono stati pensati apposta per questo.
L'equilibrio delle masse permette al DA30 di affrontare con efficienza i percorsi più impervi senza problemi e con grande fluidità di marcia. Il baricentro è stato infatti posizionato in modo ottimale.
Ma quali sono i punti di stacco rispetto alla concorrenza? Sicuramente la geometria del telaio, quella dell'articolazione, la forma del cassone, le dimensioni generali, la catena cinematica, il tandem posteriore a cascata di ingranaggi.
Punti chiavi qualificanti che dimostrano il proprio valore, ma non sono determinanti singolarmente.
Il merito della Moxy prima, e della Doosan oggi, è proprio quello di aver saputo mettere insieme in modo organico delle soluzioni tecniche e tecnologiche che innalzano in modo significativo la sicurezza di impiego.
A cosa servirebbe riuscire ad andare a
55 km/h a pieno carico senza una frenata efficiente? A cosa servirebbero dei
tandem posteriori ancora oggi assolutamente innovativi senza un telaio che permetta di andare ovunque? Come è possibile sfruttare la potenzialità di una
catena cinematica progettata per i dumper senza un'articolazione di sterzo che aumenti la stabilità in fase di curva?
L'articolazione di sterzo del DA30 permette di affrontare con la massima sicurezza curve di ogni genere grazie all'assenza del vettore forza che tende a mandare dritto il dumper.
Domande che non tutti si pongono, ma a cui Doosan ha cercato di dare risposta. Tutti questi contenuti sono
percebili da parte dell'operatore? Non è sempre detto. La sensazione, spesso, prende il sopravvento rispetto alla verifica operativa dei contenuti.
Cosa significa tutto questo?
Significa constatare che, nelle curve molto strette, il DA30 non ti “spinge fuori” facendo slittare le ruote anteriori come nei concorrenti e seguendo una traiettoria rettilinea.
Significa poter andare in percorsi molto aspri senza che le quattro ruote posteriori perdano mai il contatto con il suolo.
Significa percorrere lunghe discese alla massima velocità possibile senza mai usare i freni, ma solo dosando il pedale dell'acceleratore per sfruttare il potente retarder.
Impressioni di guida
La nostra impressioni di guida dopo il test del Doosan DA30 nel campo prove di Palosco
Oppure significa attaccare le salite più ripide, sapendo che il ridotto sbalzo anteriore te lo permette.
Tutto questo ha sicuramente come obiettivo l'aumento della produttività; ma il vero centro d'attenzione è quello della sicurezza. E tutti gli elementi tecnici puntano dritti verso questo obiettivo.
Una trasmissione dagli ampi margini
In un mezzo di trasporto la catena cinematica è fondamentale. E l'accoppiata Svezia-Germania con Scania e ZF si dimostra all'altezza delle aspettative dell'operatore. Il cambio a otto rapporti a gestione elettronica è veramente semplice da usare.
Il mio personale consiglio è di usarlo sempre in automatico. Fa eccezione la preparazione delle salite molto ripide dove, anticipando il cambio marcia che potrebbe avvenire proprio in un momento difficile, conviene impostare manualmente la marcia più adatta.
Come si fa? Molto semplice.
Basta spostare la leva del cambio verso sinistra se si svuole scalare marcia e verso destra se si vuole aumentare il rapporto.
Per passare da automatico a manuale senza cambiare marcia basta schiacciare un pulsante presente sulla sommità della leva del cambio.
Per selezionare la marcia avanti o indietro è sufficiente invece
spostare la leva nella rispettiva direzione. Una routine che si impara subito, è intuitiva e si memorizza immediatamente.
L'elevata coppia a disposizione permette al DA30 di affrontare i percorsi con elevate velocità medie. Un obiettivo che vede interagire in modo efficiente motore, trasmissione e retarder.
Il motore Scania DC09 fa sentire la propria voce in modo piacevole (per gli appassionati) con il suo classico suono metallico. Non occorre mai spingerlo più di tanto. Non serve. La coppia a disposizione è talmente alta che spingere sull'acceleratore è controproducente in termini di consumi e rumore. Senza nessun vantaggio.
Nel percorso della nostra prova abbiamo affrontato sia una lunga salita sia due forti cambi di pendenza in cui la lunghezza era inversamente proporzionale alla pendenza.
Difficoltà? Nessuna. Il carico era superiore a quello nominale di 28 tonnellate. Sollevando leggermente il cassone, infatti, il DA30 fornisce sul cruscotto il peso di quanto viene trasportato.
Abbiamo approfittato della
presenza di materiale alluvionale bagnato per capire le potenzialità di questo dumper.
Facilitare la produttività grazie a un carico veloce con mezzi produttivi. Mantenere elevate medie di percorrenza. Disimpegnarsi da terreni di ogni genere. Sono le qualità del DA30 a cui Doosan ha unito anche una elevata semplicità di guida.
Dopo aver carico il DA30 con una pala gommata Doosan DL420-5 abbiamo verificato che il peso netto trasportato era di 34 tonnellate. Ossia 6 tonnellate in più rispetto al carico nominale. Di fatto è come se fossimo alla guida di un ipotetico DA35.
Il comportamento non ne ha minimamente risentito proprio grazie al generoso dimensionamento di tutto il power-train.
Nelle salite non ci sono mai stati problemi o tentennamenti. Il motore sfrutta molto bene le sue potenzialità grazie al cambio rapportato in modo corretto e ravvicinato. Questo permette di trovare sempre la migliore marcia possibile sulla base della pendenza, del carico e delle condizioni del terreno su cui si opera.
In discesa il comportamento è del tutto analogo. Ma al contrario.
Il comportamento in discesa a pieno carico è sempre estremamente sicuro grazie all'azione frenante del retarder. Solo diminuendo la pressione dell'acceleratore è sufficiente che il DA30 rallenti fin quasi a fermarsi.
Il retarder abbinato al motore Scania ha un effetto frenante che consente di non utilizzare i freni se non in caso estremi o nelle manovre.
La gestione elettronica permette infatti, solo agendo sul pedale dell'acceleratore, di regolare la velocità in modo sicuro ed efficace. Lasciando il pedale, il DA30 rallenta fino quasi a fermarsi. Da carico (ricordo che nel cassone c'erano 34 tonnellate e non le canoniche 28 della portata nominale) e in discesa il DA30 è controllabile in modo realmente molto preciso.
Livelli di controllo e di sicurezza, senza usare il pedale del freno, che permettono di mantenere elevate medie sia di trasporto, sia di produttività.
Una catena cinematica dagli ampi margini che ci permette di utilizzare questo dumper senza doverci concentrare sui comandi ma solo sulla guida e sull'efficienza produttiva.
Un telaio pensato per risolvere problemi
Il telaio del DA30 (e del DA40) è l'altro punto forte di questo dumper. L'inclinazione in avanti del semi telaio posteriore, insieme alla forma del cassone, è finalizzata a ottimizzare il baricentro del carico. Un'impostazione che “si sente” nel volante quando si è alla guida del DA30.
In che modo? Semplicemente nell'affrontare in modo equilibrato salite e discese senza che si percepiscano sbilanciamenti del dumper. Lo stesso vale quando si affrontano brevi discese molto ripide.
In questo contesto, se il carico è sbilanciato si hanno due comportamenti completamente diversi: un'immediata accelerazione verso il basso (sbilanciamento in avanti) o un ritardo nella discesa (sbilanciamento all'indietro).
Un posizionamento del baricentro del carico che sia coincidente o molto vicino al centro geometrico della macchina conferisce invece un andamento fluido del mezzo anche in queste situazioni che, come tutti ben sappiamo, sono la norma per questi mezzi.
Il DA30 si accoppia molto bene con gli escavatori medio grandi della Doosan come il DX380 NLC-5, macchina dall'elevata produttività e con benne dalla capacità ideale per un dumper di questa classe di portata.
Un equilibrio dinamico che ritroviamo anche in fase di curva grazie alla soluzione dell'articolazione di sterzo che si discosta dalla gran parte dei concorrenti.
Importanza della geometria che ha tenuto conto dei vettori forza che si generano in fase di sterzata e che tendono a spingere in avanti i dumper se non si eliminano alcuni bracci fra centro di rotazione e applicazione delle forze stesse.
Una soluzione che conferiva grande valore aggiunto ai dumper Moxy e che, giustamente, in Doosan è stata mantenuta e perfezionata.
Di cosa si tratta? Molto semplice. L'oscillazione e l'articolazione di sterzo coincidono fra loro e sono collocate direttamente in corrispondenza del semi telaio anteriore.
Questo accorgimento, molto semplice concettualmente, permette d
i eliminare quei bracci di leva che generano delle forze
tendenti a “mandare dritto” il dumper.
La geometria del telaio, le soluzioni messe in campo per l'articolazione di sterzo e il tandem posteriore a cascata di ingranaggi evitano l'effetto "wind-up" e facilitano la marcia in curva.
L'effetto sulla sicurezza è immediato e lo si capisce mettendosi alla guida del DA30 in un contesto in cui le svolte molto strette siano all'ordine del giorno. La percorrenza dell'arco di curva, anche con terreni fangosi, non comporta nessun allargamento della traiettoria che costringa a rallentare.
Questo benefico effetto geometrico è anche coadiuvato dall'assenza del doppio ponte posteriore. Un solo assale che distribuisce il moto ai due elementi a cascata di ingranaggi elimina l'effetto “wind-up” che provoca il trascinamento delle ruote e l'allargamento della curva. Chi usa un mezzo d'opera stradale 6x4 sa bene quale sia l'effetto anche in una semplice svolta percorsa a bassa velocità.
L'insieme di tutte queste soluzioni tecniche ha consegnato agli addetti ai lavori una macchina in cui produttività e sicurezza sono strettamente legate fra loro. E dove l'operatore lavora nelle migliori condizioni possibili.
Un posto guida semplice ed efficiente
L'analisi del comportamento di un dumper come il DA30 non può esimersi dall'analisi del posto guida visto non tanto con gli occhi di un tecnico, ma con quelli di un operatore. Spazio e visibilità non mancano. Merito di un'impostazione in cui il design minimale degli interni opera su logiche di massima ergonomia e di riduzione di quelli che, personalmente, definisco “gadget”.
I comandi sono tutti disposti sulla destra e sono ben raggiungibili. Le regolazioni del sedile pneumatico con cintura di sicurezza integrata permettono di trovare la migliore posizione possibile a operatori di tutte le taglie. Aiutano il volante regolabile sia in altezza sia in profondità e la presenza di schermi parasole che si adattano a persone di tutte le stature.
Guidare il DA30 è molto semplice e intuitivo. Abbiamo già detto della comodità della leva di comando della trasmissione.
Lo scarico del materiale con il DA30 è facilitato dalla presenza, sulla leva di comando del ribaltabile, di un pulsante che aumenta i giri del motore lasciando libero il piede di dosare la frenata.
Il ribaltamento del cassone è altrettanto semplice. Sulla leva è presente un piccolo pulsante che permette di alzare i giri motore senza usare il pedale dell'acceleratore. È quindi possibile avere il piede libero per dosare il pedale del freno e poter così, eventualmente, distribuire il carico in modo uniforme (in gergo si usa dire “tirare”) con la stessa sensibilità di un veicolo industriale ordinario.
Gli specchi presenti esternamente consentono di inquadrare bene quanto succede nella zona posteriore del mezzo. Ciò non toglie che ci possano essere, in determinati momenti, degli angoli ciechi.
Viene in soccorso la telecamera posteriore la cui visione è inquadrata dal cruscotto elettronico multifunzione. Quando si inserisce la retromarcia viene automaticamente visualizzata l'inquadratura. È pero possibile, con un pulsante, avere la visione costantemente presente. Impostazione che personalmente consiglio per un immediato colpo d'occhio di cosa accade nelle immediate vicinanze della zona posteriore.
Nel corso della nostra prova la sua presenza ci ha rassicurato moltissimo e ci ha permesso di impostare le manovre in modo corretto ed efficiente, anche in marcia avanti, grazie alla immediata possibilità di capire in che direzione era orientato il cassone del dumper rispetto alle zone in cui occorreva fare retromarcia.
Il cruscotto elettronico multifunzione permette di tenere sotto controllo in modo semplice e immediato tutte le funzionalità del DA30. I messaggi sono chiari e la grafica aiuta nel corso delle manovre.
L'inquadratura della telecamera posteriore è chiaramente visibile attraverso il cruscotto elettronico collocato sulla plancia. Ingranando la retromarcia l'immagine appare automaticamente ed è possibile mantenerla sempre.
All'interno fa compagnia il silenzio.
La pressione sonora nella cabina è infatti di 72 dBA, un valore molto basso e che mette il DA30 alla pari non solo con i migliori concorrenti, ma anche con macchine, come gli escavatori idraulici, che sono notoriamente i più silenziosi del panorama del movimento terra.
L'impostazione minimale degli interni non significa che non vi sia cura per i dettagli. Anzi. Sono presenti tutti gli spazi necessari per riporre oggetti personali, per borse portavivande, per i cellulari.
L'accesso, mancando la classica grande plancia anteriore, avviene lateralmente e non posteriormente come accade in molti concorrenti. Una posizione a mio avviso corretta e sicura che permette all'operatore di essere immediatamente fuori dalla zona di pericolo in caso di rapido abbandono del mezzo.
La cabina dei dumper Doosan è comune al DA30 e al DA40 ed ha caratteristiche proprie come l'accesso laterale, grande spazio interno e una elevata visibilità in ogni direzione. La pressione sonora interna è di soli 72 dBA.
Il ridotto sbalzo anteriore agevola la visibilità in ogni direzione conferendo un senso di sicurezza aumentato anche dall'altezza da terra del posto guida.
Un dumper molto godibile, in estrema sintesi, che rende semplice e sicuro lavorare in contesti che, per loro natura, possono essere molto pericolosi.
L'obiettivo del DA30 e, in generale, dei dumper Doosan, è proprio quello di alzare al massimo i livelli di sicurezza attiva per consentirne un impiego sicuro e produttivo.
Soprattutto per quegli operatori che hanno meno esperienza nella guida di mezzi fuoristrada e che necessitano di tutti gli aiuti possibili, a livello tecnologico, per operare in sicurezza.