Non c’è due senza tre

La primavera è la stagione delle open house. In giro per l’Italia fioriscono decine di iniziative, più o meno importanti, in grado di calamitare in alcuni casi l’attenzione di centinaia o migliaia di operatori del settore. Spesso, però, si tratta di eventi autocelebrativi, con poche reali novità e ancor meno macchine esposte. Una noia insomma.

Non è questo il caso del porte aperte a cui siamo stati invitati come goWEM! dalla famiglia Piolanti, sabato 21 maggio presso la sede dell’azienda a Forlì; non è il caso per tre ragioni precise, tutte rilevanti: per il numero dei mezzi esposti, per l’importanza sul territorio dell’azienda che l’ha realizzata e, infine, per le novità comunicate ufficialmente al mercato durante l’evento.

Angelo Piolanti, a sinistra e, a destra, Domenico Matrone, amministratore delegato JCB Italia


Il pubblico e i visitatori sono la logica conseguenza di queste premesse e in Piolanti ci sottolineano di quanto positivamente i clienti abbiamo risposto, arrivando anche da molto lontano, confermando quella che era la nostra prima impressione, quella di un’azienda solida, strutturata, ben radicata sul territorio e, soprattutto, rispettata dagli attori dell’intera filiera.

Delle logiche imprenditoriali e delle novità appena implementate, abbiamo parlato intervistando Angelo Piolanti, titolare con il padre Livio e il fratello Giacomo dell’azienda di famiglia.
Ecco quello che ci ha detto.

Il fil rouge della diversificazione

Alla nostra domanda: perché JCB, Angelo Piolanti risponde così: “La crisi ci ha consegnato un mercato più difficile e articolato, un mercato che, per essere gestito al meglio, ci richiede un impegno costante, ma soprattutto la massima diversificazione. Mi spiego meglio: abbiamo scelto di inserire il marchio JCB tra quelli che rappresentiamo perché la Casa inglese è un marchio molto conosciuto e stimato, con una gamma di prodotti profonda e articolata, dai carrelli elevatori, fino ai trattori per l’agricoltura, passando ovviamente per le macchine movimento terra e, non ci sarebbe bisogno di sottolinearlo, per i sollevatori telescopici. Ma c’è di più - continua Piolanti - JCB è la chiusura di un cerchio, di un progetto imprenditoriale cominciato con Mercedes e proseguito con Cifa: avevamo bisogno di un marchio nel settore della movimentazione terra (ma non solo) che fosse sinergico con quelli che rappresentavamo e che ci consentono di conoscere approfonditamente non solo il settore del cantiere, ma anche quello della logistica, della movimentazione materiali e dell’industria. E in JCB lo abbiamo trovato”.

Inoltre - aggiunge Piolanti - con il produttore di Rocester abbiamo tantissime cose in comune, a partire dal rispetto delle esigenze del cliente (che in Piolanti arriva dal DNA maturato con anni di lavoro sui ricambi) che, oggi più che mai, cerca dei partner certi sul territorio sui quali fare in ogni occasione affidamento per superare assieme i problemi che il mercato attuale non perdona. Per noi, investire su JCB è una scommessa che intendiamo vincere, per questo abbiamo dedicato alla gamma della Casa inglese un venditore specializzato, per questo abbiamo anche sviluppato e svilupperemo accordi per quel che riguarda la gestione del postvendita e del noleggio. Per questo abbiamo stretto intese con una serie di officine specializzate nella gestione macchine movimento terra operanti sul territorio in cui siamo presenti. Siamo nuovi nel mercato del movimento terra, ma intendiamo restarci, con la qualità che i nostri clienti hanno imparato a conoscere nel corso di tanti anni di lavoro”.

Amici in 5 minuti

All’open house di Piolanti, JCB Italia era presente al gran completo, proprio a sottolineare l’importanza strategica della nuova collaborazione con l’azienda di Forlì; presente anche Domenico Matrone, amministratore delegato di JCB Italia che così ci ha spiegato le motivazioni dell’accordo con Piolanti: “La scelta è maturata per gestire al meglio le esigenze del mercato emerso negli otto anni di crisi che abbiamo attraversato; si tratta di richieste completamente diverse rispetto a quelle precrisi che, secondo noi, possono essere gestite al meglio da una realtà, come Piolanti che da anni è presente e radicata sul territorio. Oggi il mercato va aggredito in maniera molto più strutturata, affrontando segmenti produttivi che fino a qualche anno fa i nostri dealer non seguivano; questo comporta la necessità di una forte strutturazione dei nostri partner, la capacità di investire quando serve e una propensione all’ascolto dei territorio molto più raffinata di quella che bastava qualche anno fa”.

Su questi punti - continua Matrone - abbiamo trovato in Piolanti un partner ideale, che, certo entra nel segmento del movimento terra puro solo ora, ma ha maturato grandissima esperienza sul campo in settori contermini molto competitivi come quello dell’autotrasporto e quello del trasporto del calcestruzzo. Crediamo che proprio queste stigmate di innovazione siano quelle che più ci daranno soddisfazioni in un territorio, come quello della Romagna che da una parte offre tantissime opportunità e dall’altra registra un concorrenza nel nostro settore davvero molto agguerrita”.

Con la famiglia Piolanti abbiamo trovato una sinergia di intenti pressoché immediata sia per quel che riguarda puramente l’aspetto delle vendite (non nascondo che ci aspettiamo di migliorare decisamente le quote in questa zona) sia per quel che concerne la qualità dei servizi di assistenza e post-vendita (da sempre un fiore all’occhiello in Piolanti, così come la gestione dei ricambi e dell’usato) che, infine, per il tema noleggio, quest’ultimo particolarmente importante per ogni attività che intenda radicarsi fortemente nei nostri segmenti di riferimento”.

Per concludere - sottolinea Matrone - ritengo che oggi, più che mai, dobbiamo garantire ai clienti, che comprano macchine JCB, la tranquillità che verranno seguiti con attenzione e professionalità negli anni; le imprese non possono più permettersi di restare da sole e JCB, proprio con Piolanti, si è posta questo obiettivo di lungo periodo: essere al fianco dei clienti in tutto il ciclo di vita della macchina, per garantire loro, certo, il miglior TCO (Total Cost of Ownership, costo totale di possesso, ndr), ma anche la serenità di non essere da soli di fronte al mercato”.

Una strada “concreta”

Altro incontro ‘eccellente’ che abbiamo fatto all’open house di Piolanti è stato quello con Marco Gambini, area manager di Cifa a cui abbiamo chiesto qualche battuta sul rapporto Cifa-Piolanti: “Seguo il mercato delle costruzioni con continuità e vari ruoli da oltre 30 anni e ho conosciuto il gruppo Piolanti nel 1990, nelle persone di Angelo e Giacomo Piolanti. Devo dire che, nel mondo Cifa erano visti come dei veri e propri concorrenti, dato che si occupavano, con volumi anche molto importanti, di ricambi. La sfida che ci siamo dati, assieme alla famiglia Piolanti, quando hanno acquisito la rappresentanza Cifa nel 2013, è stata quella di ‘Allineare’ le loro potenzialità alla filosofia operativa propria di un costruttore”.

A sinistra Marco Gambini di Cifa con a destra Giacomo Piolanti


“A distanza di qualche anno di lavoro insieme - continua Gambini - devo dire che siamo sulla buona strada per vincerla questa sfida, visti anche i risultati che stiamo conseguendo anche in termini di vendita. Devo dire che personalmente non ho mai avuto dubbi, dato che conosco la professionalità e la correttezza della famiglia Piolanti e, anzi, il percorso è stato più veloce di quello che immaginavo sia sulle vendite sia anche (e qui era sicuramente più complesso) sui ricambi”.

Dal primo open house, tre anni fa, a oggi il percorso è stato notevole, anche semplificato probabilmente dalle mutate dinamiche di mercato che oggi richiede strutture forti in grado di gestire territori molto più ampi che in passato, lungo tutta la filiera della vendita, compresa la gestione dei ricambi e dell’usato. Come Cifa abbiamo bisogno di strutture ricettive a 360° e con Piolanti abbiamo la risposta giusta. Come Cifa ovviamente ci mettiamo in gioco con tutti gli strumenti (da quelli finanziari all’assistenza tecnica) che abbiamo a disposizione per aiutare Piolanti a vincere questa difficile sfida. Una sfida, ribadisco, che ritengo Piolanti abbia tutte le carte in mano per vincere”.

 

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