In genere abbiamo una sana repulsione per i
dealer meeting, così pieni di
annunci roboanti e di
ottimismo di facciata, condito in rancida salsa ‘
team building’ d’annata. Dal
punto di vista giornalistico esce sempre molto poco da questi appuntamenti e quel poco a volte non basta neanche per il minimo sindacale di parole necessarie per
comporre un articolo.
Abbiamo detto in genere, poi ci sono le
eccezioni, quelle che confermano la regola; e un’
eccezione interessante è stata quella del dealer
meeting di
>>Kato Imer<< , che si è tenuto lo scorso
14 novembre a Monteriggioni, in provincia di Siena.
Qui Kato Imer ha raccolto i
concessionari italiani (a cui il giorno dopo si è aggiunta una selezione di dealer europei) per parlare di
mercato e di
nuovi prodotti.
Ma perché questo dealer meeting era diverso dagli altri (almeno dal nostro punto di vista)?
Essenzialmente per
tre motivi, tutti ugualmente
interessanti e concretamente tangibili (non basati sul solito trito ripetere stanchi slogan).
Vediamoli assieme uno per uno, in rigoroso ordine temporale di apparizione.
1. ore 15.50: Kato c’è
Cominciamo da una
presenza importante e dal
significato che questa ha, soprattutto nella
cultura giapponese; sì, abbiamo detto giapponese (e non cinese come molti colpevolmente pensano), dato che
Kato Imer è compartecipata da
Kato Works produttore giapponese, che opera nel comparto delle
macchine da cantiere dal 1959.
Al
dealer meeting, appunto alle 15.50, ha tenuto un discorso di saluto,
[Kimiyasu Kato], presidente di Kato Works e rappresentante dell'
ultima generazione entrata in azienda della famiglia proprietaria dal 1859 (anno di fondazione come realtà di lavorazione del ferro).
Kimiyasu Kato
Kimiyasu Kato, Presidente Kato Works
La presenza di
[Kato] è una
conferma davvero importante (ricordatevi parliamo della cultura giapponese) del ruolo di
Kato Imer nelle
strategie dell’azienda del Sol Levante; un
endorsment (come dicono quelli bravi) all’
operato della compartecipata italiana (ricordiamo che la consociata è Imer Group) e una conferma che questa è strategica nei piani complessivi di medio e lungo periodo.
Al di là dei saluti, quindi, è la presenza fisica (e non in videoconferenza) di
[Kimiyasu Kato], a confermare le
prospettive di crescita e di
investimento futuri nel segmento del
movimento terra; prospettive che sono puntualmente confermate da secondo punto dei tre sulla nostra lista.
Hajume Yusa
Hajume Yusa, presidente Kato Imer e Kato Europe
Ma prima di andare al secondo punto, una nota che conferma quanto detto sul primo; al dealer meeting era presente un'altra
figura chiave di Kato Europe,
[Hajume Yusa], presidente sia di Kato Imer sia di Kato Europe. Yusa ha ufficialmente aperto i lavori con il messaggio di benvenuto dedicato ai dealer italiani.
2. ore 17.10 gli skid anche
Qui si arriva a un
elemento succoso: Kato Imer (e di conseguenza Kato Works)
entrano ufficialmente alle ore 17.10 (in realtà un po’ prima, alle 16.10 con la relazione di Igino Elefante, direttore commerciale e marketing di Kato Imer) con
forza e
prospettiva nel
mercato mondiale delle minipale gommate e cingolate.
Lo skid gommato AS26 di KatoImer è il modello più compatto fra i nuovi presentati
A quell’ora, infatti, inizia la relazione di
[Antonio Bertini], direttore ricerca e sviluppo di Kato Imer che ha presentato
tre nuovi modelli di skid con una proiezione fino al
2026 che vedrà complessivamente
la gamma crescere fino a otto modelli differenti, tra gommati e cingolati.
Antonio Bertini
Antonio Bertini, Direttore Ricerca e Sviluppo di KatoImer
I
nuovi modelli (che si aggiungono all’antipasto dell’AS12R già apprezzato dal mercato e che verrà rebrandizzato) ufficialmente già
ora in gamma e disponibili alle vendita sono due gommati (
AS26R e
AS29R) e un cingolato (
AT35R). Si tratta di un
passo importante, dato che il mercato degli skid, in forte crescita a
livello mondiale, è decisamente meno inflazionato di quello degli
escavatori, dove affermare che i margini si sono
ridotti al lumicino sarebbe un dolce eufemismo.
Il nuovo skid cingolato AT35 di KatoImer
L’annuncio è interessante anche per un altro motivo: nello
stabilimento di Kato Imer di San Gimignano verranno
prodotti gli skid per tutto il mondo, una
bella garanzia per la filiera produttiva italiana e, di conseguenza, per i
posti di lavoro collegati (e un riconoscimento da parte giapponese della qualità dei prodotti che escono dallo stabilimento).
Ma torniamo sulle
caratteristiche tecniche della nuova gamma di skid Kato Imer: si tratta di
macchine robuste, costruite su una piattaforma industriale comune che consente di
minimizzare anche i costi di manutenzione (molte componenti sono le stesse o sono scalabili) e hanno prestazioni che si collocano nella fascia alta di gamma.
Dimensioni più generose per il nuovo skid gommato AS29 di KatoImer
Un dato fra tutti: i
modelli più grandi (l’AS29R e l’AT35R, già in produzione) hanno una
portata del circuito idraulico hi-flow di 135 litri al minuto, un valore che si riscontra in
pochissimi competitor e consente un utilizzo pressoché illimitato di tutte le
attrezzature presenti sul mercato, anche quelle più esigenti in fatto di
flussi d’olio.
Tutti e tre i nuovi modelli sono a
sollevamento radiale (in futuro sono già previsti modelli a sollevamento verticale) e hanno un
carico operativo che si colloca nella
fascia alta di mercato e, addirittura per l’AT35R raggiunge gli
848 kg, un
valore di punta superiore alla quasi totalità dei modelli della concorrenza di pari fascia di peso (ricordiamo che l’AT35R pesa 3,67 ton).
Componentistica & motori
Buone notizie anche dalla componentistica: Rexroth, Casata, Walvoil per l’oleodinamica, ma anche motori Doosan per tutti i nuovi modelli. Per il più piccolo (l’AS26) un tre cilindri Doosan D18 da 41 kW, per i due più grandi, sempre un motore della Casa Coreana, stavolta un D24 da 55,1 kW (a 2.200 giri/min).
Molte, infine, le
scelte tecnologiche interessanti, a partire dalla
pompa con corpo in ghisa, fino a uno
scambiatore di calore decisamente grande, passando per un altrettanto generoso (rispetto alla media del mercato)
filtro dell’olio. Ottimo anche il
sistema idraulico per il
sollevamento della cabina, cosi come l’utilizzo generoso di
tubi rigidi per il circuito dell’olio (migliore scambio termico e meno usure).
Buono anche il giudizio sulla
semplicità degli interventi di manutenzione con accessibilità migliorata ai sistemi da controllare, ma anche con l’implementazione di
boccole dei cilindri autolubrificanti e una sistema di
apertura del radiatore estremamente pratico.
3. ore 18.50 Paolo Venturi pure
E il terzo punto che ci ha fatto apprezzare il
dealer meeting? Come sempre spesso accade il meglio arriva in fondo, in questo caso con l’intervento di
[Paolo Venturi], vice presidente di Kato Imer Spa.
Chiudere una convention è sempre un
compito arduo; tutto è stato detto e si rischia di diventare irrilevanti o, peggio, pleonastici.
PaolO Venturi
Paolo Venturi, vice presidente di Kato Imer Spa
[Paolo Venturi] non è stato nulla di tutto questo, anzi ci ha impressionato per la
schiettezza e l’
apertura mentale con cui ha affrontato, proponendo
soluzioni concrete, alcuni problemi spinosi.
Apprezziamo
chi si mette in gioco e, a ben, pensare, c’è anche molta
filosofia giapponese in tutto questo (saper affrontare i problemi senza infingimenti, ad esempio).
[Venturi] ha messo sul piatto le
iniziative di Kato Imer su differenti aspetti dei
servizi postvendita e assistenza, riconoscendo (e questo è davvero raro, permetteteci di sottolinearlo ancora una volta, ndr) alcuni
ritardi nell’applicazioni di tali iniziative, ma ricordando che la
volontà di Kato Imer è quella di
implementarle nel più breve tempo possibile (confermando tra l’alto che le risorse sono già state stanziate).
Alcuni dei
temi (fondamentali) trattati sono stati la
gestione della ricambistica in modo più semplice e veloce, la necessità di
aumentare e rendere
più efficaci i servizi di assistenza sul campo e il
supporto ai concessionari in questo senso e, in generale, la
riorganizzazione delle linee produttive in modo da rispondere in modo più moderno ed efficiente alle
richieste della rete italiana (che ricordiamolo resta fondamentale nel piano industriale di Kato Imer) e
internazionale.
Infine
[Venturi] ha annunciato alcuni
riposizionamenti nella gamma dei miniescavatori in modo da garantire alla rete un
ventaglio di prodotti più equilibrato lungo tutta la gamma di macchine compatte prodotte e commercializzate da Kato Imer.
Presentato anche il nuovo escavatore cingolato HD308US-7 di KatoImer
Nota in calce, ma non è tra i nostri tre punti: in occasione del
dealer meeting sono stati
presentati altri nuovi prodotti, oltre agli skid. Kato Imer ha, infatti, presentato un
tre escavatori (l’HD308US-7, l’HD820-8 e l’HD823MR-8) e
tre trasportatori cingolati, l’IC37-5, IC70R e l’IC100-6 (macchina davvero importante
da 10 ton di carico operativo (tutti realizzati nello stabilimento giapponese di Ota). Gli escavatori, così come i
crawler carrier sono tutti
Stage V e tutti rispondenti alla
normativa europea (sono prodotti in Giappone, nello stabilimento di Gunma) e quindi pronti anche per il
mercato italiano.
Non fraintendeteci gli abbiamo lasciati per ultimi, non perché la
qualità sia inferiore (anzi), ma perché parliamo di
macchine con mercati di nicchia o perché (come gli escavatori) sono
completamenti di gamma in segmenti che potremmo definire maturi.