Il segmento delle pale gommate è, assieme a quello degli escavatori cingolati, è quello più tosto da affrontare per una casa produttrice; in questa categoria tipologica sono presenti, infatti, tutti i marchi mondiali, al meglio delle proprie capacità tecnologiche. Ci sono, poi, Case che hanno fatto di questo tipo di macchina una bandiera e altre che recentemente sfornano un modello dopo l’altro, pieni di tecnologia.
La cabina Commandplus con il parabrezza anteriore davvero panoramico
La battaglia, dunque, è
di quelle particolarmente difficili e, crediamo, in
JCB ne erano ben consci lo scorso anno quando hanno lanciato la loro nuova pala gommata 457 con cabina Commandplus, seguita ora
da altri quattro modelli, due nella gamma compatta, la 411 e la 417, e due nella gamma di pale gommate medie, la 427 e la 437.
Oltre alle novità e alle implementazioni tecnologiche che analizzeremo meglio nell’articolo, ci preme ricordare come
JCB abbia posto particolare attenzione alla versatilità operativa delle nuove pale, da una parte
realizzando versioni specifiche (come la gamma WM, Wastemaster, per il segmento del riciclaggio), dall’altra
rimpolpando decisamente la lista degli attachment e degli optional. In questo modo, la Casa di Rochester si propone di seguire la
quasi totalità dei segmenti applicativi che possono essere affrontati con successo dalle pale, dalle costruzioni ai magazzini edili, dall’agricoltura al segmento industriale, fino ovviamente al segmento della movimentazione del legname e a quello del riciclaggio dei rifiuti.
Vediamo assieme le principali caratteristiche delle nuove pale,
partendo dai due modelli più grandi, la 427 3 la 437 appunto.
Nuovi motori, stessa logica JCB
Entrambe le nuove pale della gamma media JCB (la
427 che ha un
peso operativo compreso fra 13,1 e 16,5 tonnellate e la
437 che
arriva a 17,8 ton) appena presentate montano motorizzazione
Cummins, per la precisione un
sei cilindri da 6,7 litri in grado di erogare, a seconda dei settaggi, un
a potenza di 133 kW per la 427 e 136 kW per la 437, con una
coppia di 620 Nm (la stessa per entrambi i modelli di pala. La potenza è già disponibile a bassi regimi, con impatto positivo sui consumi). Ovviamente
stiamo parlando di uno Stage IV, raggiunto senza l’ausilio del filtro DPF (ma in questo JCB ci ha abituato bene da tempo).
Importanti novità anche dal punto di vista del raffreddamento, con la
ventola di raffreddamento che ora equipaggia un efficiente eiettore ciclonico che rimuove la polvere dal prefiltro (senza usare i gas di scarico); prefiltro
ben protetto da una nuova griglia del cofano che ora prevede
maglie più compatte, che limitano all’origine l’ingresso della polvere. Sempre nella zona cofano, con particolare riferimento agli interventi di manutenzione, è interessante il
nuovo cofano motore monoblocco che, in opzione, ha anche l’apertura elettrica.
Dal punto di vista dell’
impianto idraulico load sensing, molto buona la portata delle
due pompe a portata variabile, che arriva a un
valore complessivo di 252 litri al minuto con una
pressione operativa massima di 25 Mpa; il risultato è una migliore velocità sul ciclo rispetto alla serie precedente e una risposta più veloce ai comandi, anche a quelli simultanei.
La
trasmissione infine; su entrambe le pale è
montato un cambio powershift ZF quattro velocità, con
opzionale la versione
a cinque velocità con lock-up, per una velocità massima che arriva nel secondo caso a
40 km all’ora, garantendo contemporaneamente
soddisfazioni importanti a chi è attento ai consumi di carburante. Altro contributo al TCO (costo totale di possesso della macchina): i
freni sono a valle delle riduzioni finali e lavorano quindi alla stessa velocità delle ruote,
riducendo i fenomeni di surriscaldamento e, quindi, di nuovo i consumi di carburante. Gli
assali, infine: anche qui c’è lo zampino di
ZF; per la
427 sono disponibili in versione standard o heavy duty, perla
437 JCB ha scelto di fornire solamente la versione più robusta.
Per tutte arriva la Commandplus
Tutte le quattro nuove pale di JCB montano la nuova cabina Commandplus, vista all’opera per la prima volta lo scorso anno sulla 457. Tra le novità più importanti spicca sicuramente il riposizionamento dei montanti B, che ora assicurano che la larghezza anteriore della cabina sia uguale a quella posteriore, con positivi impatti sullo spazio interno e sulla visibilità garantita dal parabrezza anteriore (davvero full screen). JCB ha approfittato del ridisegno dei montanti per raggruppare su quello anteriore destro tutti i comandi ausiliari, migliorando decisamente la fruibilità generale del quadro.
Ulteriore spazio è stato recuperato dal
riposizionamento dei sistemi di riscaldamento e condizionamento e ventilazione che ora sono spostati fuori dalla cabina; questa soluzione, unita alla
ventola idrostatica di raffreddamento e a una serie di accorgimenti volti a migliorare l’isolamento sonoro, fanno sì che in cabina, sulla 427 e sulla 437, la
pressione sonora sia molto bassa (solo 68 dB).
Davvero tantissimi infine i punti di regolazione, a partire dal
piantone dello sterzo inclinabile, fino al sedile superlusso (opzionale) con
supporto lombare a regolazione elettrica e inserti laterali in pelle.
Capitolo bracci: sono
disponibili le versioni HT, HT HL (3.247 mm di altezza di scarico per la 427, 3.448 per la 437, entrambe con benna a 45°) e HT SHL (solo per la 437 con altezza di carico di 4.011 mm). C’è poi il
cinematismo a ZX che garantisce un’altezza di scarico di 2.797 mm per la 427 che arrivano a 2.841 per la 437.
Carico di ribaltamento con macchina completamente sterzata? Per la versione 427
HT si arriva a 9.478 kg, mentre con la versione
ZX si sollevano 8.872 kg. Ovviamente dati più importanti per la più grande 437:
9.854 kg per la versione con cinematismo HT e 9.711 per quella a ZX.
Le piccole copiano le grandi
Per presentare le due nuove pale compatte di JCB partiamo dai punti in comune con le due sorelle più grandi. Innanzitutto la cabina, anche in questo caso Commandplus, con gli stessi punti di forza (visibilità, più spazio a disposizione, silenziosità operativa). Simile anche la concezione motoristica, anche se in questo caso i motori JCB se li fa in casa, montando sulla 411 e sulla 417 i suoi Ecomax Stage IV che erogano una potenza di 81 kW per la 411 e di 93 kW per la 417. Anche in questo caso non c’è il filtro antiparticolato. Stesso fornitore anche per la trasmissione con cambio automatico powershift (ZF) e stesse griglie più dense per proteggere il prefiltro ciclonico.
Diversi gli standard per i bracci che montano cinematismo HT, particolarmente indicato per molte delle applicazioni tipiche di queste pale compatte come, ad esempio, il sollevamento di pallets in magazzino o, in generale, i sollevamenti in cantiere. Il cinematismo è disponibile sia nella versione a sollevamento parallelo sia in quella con cinematismo non parallelo. Per quel che riguarda la capacità standard della benna, JCB ne ha scelta una da 1,4 metri cubi per la 411, optando, invece, per una da 1,7 metri cubi per la più grande 417.