Si parla sempre di
visione innovativa quando ci si appresta a raccontare la storia di una startup nella new economy, ma molto spesso l’innovazione cresce e fiorisce anche in realtà molto più hold economy come le
costruzioni e il movimento terra.
A ben vedere, quando si analizza una storia di successo, non bisognerebbe guardare tanto al settore merceologico in sé stesso, quanto all’
approccio delle nuove imprese a tale settore: punti di vista innovativi, nuovi servizi, una moderna visione imprenditoriale possono fare miracoli, anche quando il campo di sfida è il più difficile di tutti: il
cantiere.
Due generazioni di imprenditori
Da sinistra: Massimo e Amorino Moretuzzo, titolari di Edilmeccanica
In margine dell’importante consegna a
Adriastrade (che è una conferma della storia di successo che vi raccontiamo), vi proponiamo oggi l’intervista a
[Massimo Moretuzzo] che, con
>>Edilmeccanica<<, ha saputo costruire una
realtà solida e dinamica, capace, appunto, di dare nuove soluzioni a vecchi problemi, nuove
risposte fuori dal coro.
Dal 2000, solo con la qualità
La storia di Edilmeccanica, rispetto ad altre realtà di concessionari del settore è relativamente recente, come ci conferma Moretuzzo: “Siamo
nati nel 2000, quando mio padre
[Amorino] , in collaborazione con un altro socio, ha fondato Edilmeccanica che inizialmente operava nel complesso e competitivo settore del sollevamento, con particolare attenzione allo
montaggio e smontaggio delle gru a torre”.
“La nostra attività cambia registro drasticamente
a partire dal 2009, quando entro in azienda e quando la nostra famiglia rileva completamente le quote aziendali di proprietà dell’altro socio. Un primo fondamentale passo
è datato 2010, quando diventiamo rivenditore esclusivo
Caterpillar per le macchine compatte per il Friui-Venezia Giulia”.
Oggi vendita, noleggio e assistenza, in officina e in cantiere, sono le pietre angolari della nostra azione sul territorio [Massimo Moretuzzo]
Sottolinea Moretuzzo: “A distanza di 10 anni non posso che sottolineare che questa scelta sia stata
una vera e propria milestone per la nostra azienda: non solo siamo diventati rappresentanti del
marchio più prestigioso al mondo nel settore del movimento terra, ma anche abbiamo potuto
crescere molto confrontandoci ogni giorno con un’organizzazione che, in fatto di innovazione, servizi e attenzione alla qualità ha pochi concorrenti.
Assieme a loro siamo cresciuti e abbiamo qualificato la nostra presenza sul territorio”.
“Abbiamo quasi da subito
diversificato la nostra attività di vendita, affiancando a Caterpillar due altri primari marchi nel settore del sollevamento in cantiere. Non solo: abbiamo
sviluppato a livello strategico anche il servizio del noleggio, dato che siamo convinti che il futuro, per concessionari come Edilmeccanica, sarà sempre più basato sul
corretto equilibrio tra l’attività di vendita e quella di noleggio, in modo da poter consigliare ai nostri clienti la soluzione di volta in volta più redditizia da utilizzare nei cantieri”.
Il Noleggio: un asset imprescindibile
Moretuzzo non ha dubbi: “La
qualità del servizio è il nostro principale obiettivo: una qualità che si basa non solo sul rapporto con tre prestigiosi marchi, ma anche sull
’alta professionalizzazione del nostro servizio di noleggio; il nostro parco macchine, alla cui implementazione dedichiamo notevoli risorse finanziarie ogni anno, ha un’
età media che non supera i due anni. In questo modo siamo certi di poter garantire ai clienti che ci scelgono sempre la
massima affidabilità operativa, unita alle più recenti tecnologie disponibili sul mercato e, da ultima, ma certamente non meno importante, una gamma di modelli a
bassissime emissioni inquinanti”.
L'officina della sede di Edilmeccanica a Lauzacco
“Siamo, infatti, convinti che la
riduzione dell’impronta ambientale sui cantieri (non solo le emissioni in atmosfera, ma anche quelle sonore) sarà uno dei
driver più importanti nei prossimi anni e, come Edilmeccanica, investiremo sempre di più per fare la nostra parte e per guadagnare la fiducia di quei clienti che ritengono che il rispetto dell’ambiente oggi sia la priorità”.
“Oggi, arrivati, come tutti ci auguriamo, alla fine di questa terribile pandemia,
guardiamo al futuro con ottimismo, soprattutto per una serie di incentivi (dal Superbonus, al Recovery Plan) che dovrebbero consentire (e in parte lo stanno già facendo) di aprire davvero molti cantieri, sia in ambito infrastrutturale sia dal punto di vista della protezione del territorio”.
Investire per crescere
“Una grande mano al settore è stata data dal
programma Industria 4.0 che ha favorito l’ammodernamento delle flotte; la migliore testimonianza è quella di Adriastrade dove abbiamo consegnato
13 macchine compatte Caterpillar: 4 skid steer loader (2 gommati e due cingolati), 8 pale articolate 908M e un escavatore 309 Next Gen. Il gruppo Cometto, di cui Adriastrade fa parte, ha investito molto, equilibrando al massimo l’operazione, bloccando relativamente poca liquidità”.
Filosofia Next Gen
Fasi di carico, nella sede di Edilmeccanica, dell'escavatore 309 Next Gen consegnato a Adriastrade
“Ovviamente i titolari di Adriastrade hanno colto fin da subito l’opportunità dei vantaggi fiscali, ma hanno anche
percepito benissimo il portato innovativo delle macchine compatte Caterpillar acquistate, che, grazie all’evoluzione dell’elettronica, consentono di avere un
controllo della produttività delle macchine impensabile fino a pochi anni fa, aumentando drasticamente la redditività sulla commessa”.
“Nella trattativa hanno pesato, e di questo ne siamo orgogliosi, anche molto i
rapporti che abbiamo imbastito negli anni (con il fondamentale apporto del nostro Riccardo Correnti) con il gruppo Coletto; un rapporto fatto di fiducia e di rispetto degli accordi che ci ha consentito oggi di ottenere questo importante risultato”.
Il trasporto di due delle otto pale gommate Caterpillar 908M consegnate a Adriastrade
“Ovviamente anche la
qualità delle macchine Cat ha giocato la sua importante parte, soprattutto (ma non solo) dal punto di vista degli skid che, secondo me, non hanno rivali sul mercato”.
Conclude Moretuzzo: “Qualità del prodotto, qualità del servizio e fiducia reciproca: un trinomio che è alla base della nostra azione commerciale e che, sono convinto, ci
continuerà a dare belle soddisfazioni anche in futuro”.