In Italia, più che in molti altri Paesi europei, la storia di un’impresa coincide spesso con quella di un solo uomo; potremmo raccontare moltissime avventure di imprenditori che, con passione e dedizione, hanno creato importanti realtà che hanno letteralmente costruito il nostro Paese. Altrettante ne potremmo però richiamare, con protagoniste aziende che, per una ragione o per l’altra, si sono spente con il proprio fondatore.
Difficoltà nel cambio generazionale, incapacità di scegliere i collaboratori, i motivi sono molti e complessi e hanno portato alla chiusura realtà di primo piano, soprattutto nel settore delle costruzioni.
Franco Mingardi
Franco Mingardi, Responsabile vendite Mac3
Un tratto del canale con la risezionatura già completata
Oggi, su invito di [Franco Mingardi], della >>Mac3<<di Bardolino, concessionario per le province di Verona, Mantova e Vicenza per >>Volvo CE<<e rivenditore >>Trimble - Sitech<<, siamo andati a Breganze non per raccontare la storia di una chiusura, ma quella di un imprenditore che ha saputo dare continuità alla propria impresa, integrandola in un gruppo più strutturato che condivide però gli stessi valori aziendali e morali.
Parliamo della Cogato e del suo titolare che da poco ha ceduto l’azienda al >>gruppo Girardini<<.
Lo spunto è uno dei cantieri di sistemazione idrogeologica attivati dopo le esondazioni relative agli eventi Vaia del 2019 e ci ha portato, oltreché a conoscere la storia della Cogato, anche a incontrare una realtà (il Gruppo Girardini) che sta cambiando, attraverso importanti investimenti in innovazione, il proprio modo di lavorare, per adeguarlo al mercato attuale, con un occhio attento alle prospettive di medio e lungo periodo.
Innovazione e tradizione, un binomio che, come goWEM! non possiamo che apprezzare al 100%.
A sinistra Alberto Cogato, quarta generazione di imprenditori, in centro Franco Svegliado, Capo Settore Lavori Pubblici del Consorzio di Bonifica Brenta e Cittadella, a destra Gianmarco Magrin, direttore tecnico di Cogato
Quattro generazioni e una specializzazione: l’acqua
Sul cantiere di Breganze abbiamo incontrato il geometra [Alberto Cogato], che ci ha raccontato la storia dell’impresa Cogato, ormai giunta alla quarta generazione di imprenditori e ora entrata a far parte del gruppo Girardini: "Abbiamo iniziato nel 1878 e cui siamo occupati fino alla seconda guerra mondiale di edilizia, realizzando anche numerosissime chiese e altriimportanti edifici sui nostri territori".
Alberto Cogato
Alberto Cogato, Geometra dell'impresa Cogato
"Nel tempo abbiamo integrato progressivamente altri settori come quello dei lavori in montagna o i consolidamenti; ci siamo quindi specializzati dopo la guerra sulle opere idrauliche e siamo stati tra i primi in Italia a realizzare le terre armate".
“Ora che facciamo parte del gruppo Girardini intendiamo ulteriormente impegnarci nei lavori idrogeologici. La Cogato esiste dal più di 140 anni, rappresento la quarta generazione di imprenditori e ho deciso di accettare l’offerta di Girardini che garantisce una continuità alla nostra storia di impresa".
"Con l’entrata del geom.[Gianmarco Magrin], in qualità di direttore tecnico, un professionista che ha alle spalle 32 anni di esperienza in Girardini, siamo convinti di poter avere una spinta ulteriore che consentirà all’impresa di crescere più rapidamente e con equilibrio”.
[Magrin]: “L’acquisizione della Cogato, che oggi dà lavoro a 10 persone, è una sfida importante per il Gruppo Girardini che entra con decisione nello strategico comparto delle opere idrauliche".
Il Trmble Earthworks garantisce all'operatore un controllo visivo semplice e intuitivo
"La sfida è davvero interessante, anche perché il settore delle opere idrauliche è da sempre tra i miei preferiti; anche in Cogato, come in Girardini, vogliamo investire con convinzione nelle nuove tecnologie dato che siamo convinti che solo in questo modo si possa competere in mercati come il nostro che richiedono alta qualità, consegne puntuali e che, comunque, hanno sempre importanti criticità sulle marginalità d’impresa.
Marginalità che, appunto, con la tecnologia possono essere preservate”.
“Sistemi come quelli che stiamo usando in questo cantiere, trasformano completamente il modo di lavorare: ad esempio l’escavatorista, seguendo il progetto caricato sulla macchina, è in grado di realizzare con estrema semplicità le scarpate, disegnandole tenendo conto dello spessore del rivestimento in pietra che verrà posato in seguito".
É una trasformazione del modo di lavorare davvero importante che, se portata avanti con un’ottica complessiva, dal progetto all’opera finita, può garantirci, come impresa, davvero grandi margini di competitività”.
Scogliera in pietra a protezione delle zone più sollecitate dal flusso idrico
Prevenire è meglio che curare
Il cantiere di Breganze prende origine da una gara d’appalto emessa dalla Protezione Civile a seguito dell’esondazione del torrente Riale che aveva bloccato, nel 2019, la viabilità sulla Complanare della Pedemontana Veneta, come ci spiega Gianmarco Magrin, direttore tecnico di Cogato: “I lotti appaltati sono due: il secondo, che ci siamo aggiudicati come impresa Cogato, prevede il risezionamento per 780 metri del torrente Riale”.
Franco Svegliado
Franco Svegliado, Capo Settore Lavori Pubblici del Consorzio di Bonifica Brenta e Cittadella
Precisa [Franco Svegliado], Capo Settore Lavori Pubblici del Consorzio di Bonifica Brenta e Cittadella: “Seguo come Direttore Lavori questo cantiere, che nasce dal finanziamento della Protezione Civile Nazionale a seguito degli eventi Vaia del 2019 che avevano sconvolto la Regione Veneto. Si tratta di un risezionamento e riarginatura per ridare funzionalità idraulica a un canale che era ormai in condizioni operative particolarmente critiche”.
“I lavori sono stati appaltati all’impresa Cogato e comprendono tutte le opere di movimento terra e rialzo arginale, la realizzazione di tutte le difese spondali, nonché il rifacimento di manufatti idraulici (due ponticelli). A valle, in un altro lotto, stiamo realizzando la cassa di espansione che completa le opere di difesa idraulica dell’area. Il Consorzio ha già affidato all’impresa Cogato altri lavori in passato e ne riconosciamo il valore tecnico e operativo, specificatamente nelle opere idrauliche”.
Il tracciato di risezionamento del Riale è molto articolato
I sistemi 3D utilizzati da Cogato hanno consentito notevoli risparmi operativi
Spiega Magrin: “Il progetto acquisito dalla Committenza, anche a causa di una fitta vegetazione cresciuta lungo il torrente, che impediva rilievi accurati, era poco rappresentativo del reale stato di fatto su cui dovevamo intervenire; per questo motivo il primo nostro intervento ha riguardato il disboscamento e la pulizia dell’area, completata preservando solo le essenze arboree più significative”.
Il primo intervento ha riguardato il disboscamento e la pulizia dell’area, completata preservando solo le essenze arboree più significative
“Dal punto di vista del rilievo, ci era stato fornito un documento che comprendeva solo cinque sezioni sui 780 metri di tracciato oggetto dell’intervento e, quindi, nè planimetricamente nè a livello di volumetrie da movimentare era possibile iniziare l’intervento. In accordo con la Committenza abbiamo provveduto a effettuare un rilievo tridimensionale completo dell’area di intervento, elaborando un nuovo progetto di cantiere che fosse il più possibile aderente alle indicazioni catastali della sede originaria del canale”.
“Il nostro progetto ha previsto la realizzazione di un modello 3D completo del canale e la generazione successiva di ben 100 sezioni (dalle 5 fornite, ndr) con risoluzione media di tre metri per meglio rappresentare planimetricamente l’opera, individuando il corretto dimensionamento dei movimenti terra necessari per realizzare l’intervento”.
I sistemi 3D utilizzati garantivano una tolleranza centimetrica
Continua [Magrin]: “Una volta terminata la modellizzazione 3d, abbiamo caricato tutti i dati di progetto sul sistema 3D Trimble montato sul Volvo EC350E NL".
"L’operazione ci ha consentito di cominciare a lavorare con l’escavatore direttamente sul piano campagna senza rilievi ulteriori e senza picchettare o impostare modine; l’andamento del canale, con numerose curve, senza il sistema 3D avrebbe richiesto un notevole dispendio di tempo, senza pensare che qualsiasi rilievo tradizionale ha sempre un’ampia discrezionalità, mentre con il progetto 3D caricato sull’escavatore, l’operatore in ogni punto fa riferimento al progetto con precisione che arriva al centimetro”.
Inserimento in tempo reale del progetto 3D all'interno del rilievo satellitare
“Con una buona parte del lavoro già alle spalle (il lavoro di risezionamento ha richiesto due settimane) devo dire che siamo entusiasti di aver implementato appieno, nel nostro metodo di lavoro, la gestione con sistemi 3D dello scavo; il progetto l’ho realizzato personalmente e anche i nostri operatori, dopo un brevissimo periodo di apprendistato, non potrebbero più pensare di poter eseguire questo lavoro con sistemi tradizionali”.
Sistema Active Control montato sul Volvo 350E NL abbinato al sistema Earthworks 3D di Trimble
Conclude [Magrin] : “La differenza di produttività è davvero troppa, senza dimenticare che quasi si azzerano le possibilità di errore se abbiniamo il sistema di Active Control (particolarmente utile per realizzare in automatico le pendenze delle scarpate) che abbiamo sul Volvo 350E NL al sistema Earthworks 3D di Trimble: parliamo di un metodo di lavoro integrato e organico che va dal progetto all’opera finita, una vera e propria rivoluzione che ci consente di recuperare punti preziosi in fatto di redditività di cantiere e quindi di utile aziendale. Diventa semplicissimo lavorare così”.
Potenza e intelligenza: il Volvo EC350E NL di Cogato
Non c’è dubbio: è la sinergia tra macchina, tecnologia e operatori che consente di raggiungere il risultato, ma l’escavatore è al centro della scena e, sottolineiamo noi, ci sta benissimo!
Volvo EC350E NL : escavatore da 35,76 tonnellate, monta un D8M d 219 kW a 1600 giri al minuto, con tecnologia V-ACT (consente di mantenere prestazioni molto alte diminuendo consumi ed emissioni)
Per la macchina principale sul cantiere, Cogato ha scelto di lavorare con un Volvo EC350E NL, escavatore da 35,76 tonnellate, con motorizzazione made in Volvo (monta un D8M d 219 kW a 1600 giri al minuto).
Stage V, raggiunto anche grazie alla tecnologia V-ACT che consente di mantenere prestazioni di alta gamma, diminuendo consumi ed emissioni.
Sono molti gli accorgimenti che sono stati apprezzati da Cogato, come ci conferma [Marco Misani], product manager escavatori per Volvo CE Italia: “Oltre al motore, che è prodotto in house dal gruppo Volvo, mi preme sottolineare tutta una serie di implementazioni pensate per migliorare la produttività e il comfort per l’operatore”.
“Innanzitutto i comandi sono elettroproporzionali, con un’immediata serie di vantaggi dal punto di vista della velocitàdi risposta e della precisione di controllo; inoltre il sistema elettroidraulico di nuova generazione controlla la portata in base al fabbisogno, riducendo le perdite internenel circuito idraulico (riduce anche il numero di flessibili e giunti, con impatto positivo sul TCO)”.
Marco Misani
Marco Misani, responsabile di prodotto escavatori cingolati per Volvo CE Italia
Il nuovo escavatore Volvo EC350E NL dispone di implementazioni pensate per migliorare la produttività e il comfort per l’operatore
“Sono anche disponibili - sottolinea Misani - una serie di personalizzazioni che consentono di settare il sistema a seconda del tipo di operazioni da svolgere in cantiere, sfruttando la possibilità combinata delle due pompe da 288 litri/minuto: se si deve scavare in profondità o caricare, si può dare la priorità al braccio, mentre la priorità all’avambraccio garantisce migliori riempimenti della benna durante lo scavo o nel livellamento”.
“Eliminati anche i pensieri dovuti alla sempre ostica (in passato) abbinata tra picco di richiesta e simultaneità di movimento; si può dare tranquillamente priorità alla rotazione, con la certezza di non avere problemi di cavitazione, anche grazie a un sistema di rigenerazione particolarmente efficiente e reattivo”.
Conclude [Marco Misani]: “Il lavoro fatto da Volvo sui sistemi di scavo assistito è particolarmente evidente sull’EC350E NL che Cogato ha voluto con il Dig Assist che, con semplici interazioni sul display da 10 pollici in cabina, consente di attivare una serie di funzioni che semplificano il lavoro dell’operatore e ne aumentano la produttività oraria".
"Oltre al sistema di pesatura a bordo (che Volvo chiama OBV), c’è anche il Volvo Active Control che automatizza i movimenti del braccio e della benna, rendendo ancora più accurate e due volte più veloci le operazioni di scavo: basta impostare la pendenza sul display del sistema Volvo Co-Pilot, premere il pulsante e mettersi al lavoro - e tutto può essere controllato con una sola leva, anche la realizzazione di scarpate (come quelle di questo cantiere).
Sempre con il Volvo Co-Pilot, l’operatore può impostare limiti di lavoro in altezza e in profondità, oltreché limitare l’arco di rotazione della macchina: particolarmente utile in presenza di linee elettriche, ostacoli laterali o per ridurre il rischio di incidenti in cantieri particolarmente affollati”.
Oltre al sistema di pesatura a bordo (OBV), c’è anche il Volvo Active Control che automatizza i movimenti del braccio e della benna. Viene attivatò premendo sul display la modalità Volvo Co-Pilot
Franco Mingardi, di Mac3 sottolinea il rapporto tra concessionario e cliente: “Quando ci approcciamo ad aziende storiche e strutturate come il gruppo Girardini e Cogato, lo facciamo sempre in un'ottica di problem solving: cerchiamo cioè di trovare la migliore soluzione tecnologica disponibile sul mercato, adatta alle esigenze specifiche del cliente. Lo facciamo, e questo cantiere ne è una testimonianza concreta, cercando di proporre il massimo delle soluzioni tecnologiche, in un’ottica integrata che va oltre il singolo marchio che rappresentiamo”.
“Con il gruppo Girardini abbiamo trovato immediatamente sintonia: la loro spinta verso le soluzioni di automazione e controllo del cantiere è decisa e importante e, quindi l’abbinata Volvo-Trimble è stata la risposta naturale a una esigenza già ben chiara. Come Mac3 siamo al fianco dei nostri clienti non solo al momento della vendita, ma durante tutta la durata della vita utile delle macchine, fino al momento di rivendere l’usato; ovviamente l’aspetto manutentivo e l’assistenza in campo per eventuali guasti e rotture è per noi un elemento focale. Investiamo con convinzione in officine mobili e nella formazione dei nostri meccanici per essere sempre e in ogni cantiere al fianco dei nostri clienti”.
La forza della squadra
I sistemi di semiautomazione disponibili sul Volvo EC350E NL ben si integrano con il Trimble Earthworks che Cogato, in sintonia con l’attenzione tecnologica del gruppo Girardini, ha voluto sull’escavatore. Ne abbiamo parlato con [Marco Maffei], Field Application Engineer di Sitech: “Innanzitutto voglio sottolineare come Cogato abbia scelto un vero e proprio flusso di lavoro integrato, piuttosto che un singolo software applicativo".
"Ovviamente sul Volvo EC350E NL è montato un sistema completo Trimble Earthworks, che già da solo consente di aumentare drasticamente la produttività in cantieri come questo, ma il vero vantaggio emerge dall’uso sinergico e coordinato di una serie di soluzioni Trimble, dal rilievo alla gestione e rendicontazione del cantiere”.
Marco Maffei
Marco Maffei, Field Application Engineer di Sitech
“Cogato ha, infatti, utilizzato Trimble Stratus per elaborare la nuvola di punti del rilievo dello stato di fatto effettuato con drone; la soluzione consente all’impresa di gestire in outsourcing una lavorazione che, se fatta in house, richiederebbe importanti investimenti in hardware e lunghi tempi di lavorazione. Con Stratus, invece, l’elaborazione avviene sul nostro cloud e, dopo sole 24 ore, il modello è disponibile per effettuare ogni tipo di analisi, anche in tempo reale”.
Il livello di dettaglio in Stratus consente di calcolare i volumi di ogni singolo cumulo di materiale movimentato
Dati elaborati da Stratus: è possibile realizzare sezioni in ogni punto del progetto, in modo semplice e intuitivo
Continua [Maffei]: “Con Trimble Business Center, basandosi sui dati elaborati da Stratus, Cogato lavora su un software parametrico (quando si cambia un elemento, viene aggiornato l’intero modello) che, in tempo reale (operando in ufficio o sul cantiere) consente la creazione di modelli 3D, calcoli di volume, la generazione di un numero virtualmente infinito di sezioni interattive, oppure il controllo puntuale le pendenze delle strade o delle infrastrutture".
Il Trimble Business Center si basa su dati parametrcici e consente ogni tipo di analisi e controllo
"É anche possibile, partendo proprio dal rilievo, generare schede dati per il confronto fra lo stato di fatto e il lavoro effettivamente eseguito, redigendo report accurati, basati su un numero davvero enorme di dati di partenza. Infine l’esportazione dei modelli verso google earth è particolarmente semplice e intuitiva”.
Trimble Worksmanager che gestisce il rapporto tra cantiere e ufficio e consente di inviare i progetti alle macchine e, in flusso opposto, dalle macchine all’ufficio
“C’è poi il Trimble Worksmanager che gestisce il rapporto tra cantiere e ufficio e consente di inviare i progetti alle macchine e, in flusso opposto, dalle macchine all’ufficio con un aggiornamento dei dati ogni 10 minuti. In questo modo l’avanzamento dei lavori è sotto controllo praticamente in tempo reale e eventuali modifiche del progetto vengono direttamente implementate sulle macchine, azzerando di fatto la possibilità di commettere errori con conseguenti rilavorazioni”.
Una volta delimitata l'area di cantiere è possibile conoscere in tempo reale i dati di lavoro di tutte le macchine equipaggiate con Earhworks che lavorano entro il perimetro
“Già questo primo set di strumenti è in grado di aumentare drasticamente la produttività del cantiere e di generare rendicontazioni utilissime nel caso di sempre possibili contenziosi con la Committenza o, quando presente, con la Direzione Lavori esterna; se a questo aggiungiamo anche il Trimble WorksOS, il vantaggio è ancora più evidente: con quest’ultimo software, infatti, si possono effettuare analisi di produttività di ogni singola macchina presente sul cantiere, calcolare volumi lavorati e analizzare l’andamento qualitativo di ogni singolo operatore, il tutto sempre con una sincronizzazione tra ufficio e cantiere ogni 10 minuti. L’interfaccia di controllo è particolarmente intuitiva e consente di personalizzare i widget che servono con estrema velocità ed estrema versatilità”
Trimble WorksOS: software con cui si possono effettuare analisi di produttività di ogni macchina presente sul cantiere, calcolare volumi lavorati e analizzare l’andamento qualitativo di ogni operatore, il tutto sempre con una sincronizzazione tra ufficio e cantiere
Anche l'aspetto umano è importante, ci tiene a sottolineare Maffei: “La presenza capillare e strutturata di Sitech sul territorio, con personale formato in grado di intervenire sia in presenza sia in remoto, è un ulteriore vantaggio in più per le imprese che ci scelgono".
"Non solo abbiamo software importanti, come il Trimble Earthworks Training Simulator che consente alle imprese di provare i nostri sistemi e agli operatori di avere una formazione veloce, completa e esaustiva, ma i nostri consulenti sono al fianco delle imprese per individuare la soluzione migliore per ogni tipo di cantiere o di segmento produttivo, scegliendo i prodotti in base alle varie esigenze specifiche. Essere al fianco degli imprenditori è un nostro carattere distintivo, di cui andiamo particolarmente fieri”.
La squadra di Cogato impegnata sul cantiere del risezionamento del Riale al completo
Conclude [Maffei]: “Il Gruppo Girardini ha implementato, anche nei cantieri di Cogato, una filosofia di lavoro moderna, basata sul controllo dei dati reali e sulla ottimizzazione della produttività, in ufficio e in cantiere: utilizzando appieno e sinergicamente le opportunità dei nostri sistemi, è in grado di ottenere un flusso di lavoro organico, non solo azzerando imprevisti e rilavorazioni, ma anche controllando ogni dettaglio del cantiere con precisioni e tolleranze impossibili con un metodo di lavoro tradizionale".
"In un periodo di caro materiali e di competitività sfrenata, i nostri sistemi consentono di generare importanti punti di margine e di salvaguardare quindi la redditività delle imprese più aperte all’innovazione”.
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