Inutile nascondersi dietro a un dito: il benessere sul posto di lavoro è un elemento fondamentale in termini di produttività e Liebherr lo ha sempre sottolineato.
L'attenzione riposta al posto guida da parte del costruttore tedesco risale agli anni '60, con l'introduzione dei primi condizionatori sulle proprie macchine movimento terra, così come con l'adozione di tecnologie che fornissero la massima semplicità di guida, per facilitare la concentrazione ed evitare stress, aumentando così la sicurezza attiva e passiva.
Le attuali cabine degli escavatori idraulici e dei material handler di Liebherr derivano da una scelta compiuta molti anni fa, nel momento in cui furono lanciati sul mercato i nuovi Serie 6 con le cabine Standard e Advance. Quest'ultima ebbe un gradimento tale da essere adottata in via definitiva come unica dotazione e migliorata nel corso degli anni con dotazioni sempre più ricche e confortevoli.
Oggi è sicuramente uno dei benchmark del mercato grazie alle dimensioni, all'ergonomia interna e al design che punta su razionalità e funzionalità. Alla base del processo che ha portato questa cabina agli onori del mercato c'è una visione che mette in luce l'operatore e il suo modo di pensare.
La visibilità complessiva, la salita e la discesa, l'accesso al sedile di guida, le regolazioni delle consolle e del display, la funzionalità dei comandi, la loro disposizione. Senza gadget inutili, ma con quella sintesi e cura ergonomica che hanno costruito l'apprezzata tradizione di Liebherr.
Ciò che rende un costruttore stabile nel tempo è la durata delle proprie scelte. Anche nell'ergonomia del posto guida.
L'interno della cabina dell'LH24 M è chiaramente Liebherr e lo si riconosce grazie a scelte che, migliorate di volta in volta, denotano una corretta visione di base. Si tratta di un valore aggiunto che hanno solo alcuni costruttori dalla tradizione lunga e consolidata nel tempo.
I pulsanti hanno lo stesso disegno e la stessa impostazione da molti anni e sono chiaramente riconoscibili nell'uso e nelle funzioni. Il monitor multifunzione orizzontale ha routine di comando semplici e funzionali. Le immagini della telecamera somo ben visibili.
I joystick hanno un'ergonomia ben studiata e permettono di usare senza affaticamenti le funzioni supplementari, grazie a cursori proporzionali che si usano comodamente senza sforzare le falangi.
Le bocchette della climatizzazione hanno una distribuzione omogenea e uniforme in tutta la cabina. Non ci sono punti vuoti che richiedano elevati flussi forzati con una ricaduta positiva per la salute dell'operatore in ogni stagione.
Perché? Perchè il volante e la colonna di sterzo non ci sono. L'operatore si concentra con le due mani sui joystick, le falangi sui cursori e con i piedi pronti a fornire il necessario supporto per il consenso alla traslazione.
Gli spazi portaoggetti sono comodi e ben collocati, con accorgimenti che facilitano la pulizia come il portabottiglie la cui forma non è completamente chiusa e permette l'asportazione efficace della polvere. Le griglie di protezione FOPS (superiore) e FGPS (anteriore) favoriscono la visibilità e riducono gli angoli ciechi.
Ogni dettaglio è stato pensato per essere comodo e funzionale alla vita di bordo e alla produttività.
Si è parlato di cursori proporzionali che non affaticano le falangi. Ebbene, il loro compito è molto delicato.
Nel joystick di sinistra comandano sollevamento e abbassamento degli stabilizzatori oltre ad accessori idraulici se presenti. Nel joystick di destra, invece, lo sterzo e la direzione di marcia.
Usando in modo dinamico e intelligente il display laterale (orientabile in modo da avere sempre la visuale migliore) si ha la possibilità di monitorare tutta la zona di lavoro circostante la macchina grazie alle telecamere disposte sia sul lato destro (opzionale, ma raccomandabile) che posteriormente.
Il cinematismo di sollevamento della cabina permette inoltre di avanzare il posto guida, favorendo, a media altezza, la visibilità sia in avanti che sul lato destro. Un plus che permette di vedere bene dentro i cassoni, potendo così sistemare il carico in modo più ordinato e preciso e senza sollecitare i mezzi di trasporto con urti e spinte dannosi per sospensioni e sponde.