Il cuore nuovo degli Haulotte

Negli ultimi anni la spinta evolutiva nel settore delle macchine da cantiere è stata caratterizzata dalla necessità del progressivo adeguamento dei mezzi alle sempre più stringenti normative antinquinamento; tutte le Case hanno di anno in anno aggiornato le proprie motorizzazioni in modo da raggiungere i requisiti che hanno portato le macchine a inquinare decine, a volte centinaia, di volte in meno rispetto a modelli di pari peso o prestazioni di una decina di anni fa.
 

Ovviamente non mancano gli accessori, qui in foto un HTL4014 da 4 tonnellate di portata massima, al lavoro con un falcone


Il traguardo attuale, almeno per le motorizzazioni fino ai 56 kW, è lo Stage IIIB (per motorizzazioni più potenti c'è già lo Stage IV) che richiede davvero uno sforzo economico e tecnologico importante sia da parte dei produttori di macchine sia dai loro fornitori di motori (quando questi non siano prodotti dalle Case stesse).
Le Case più avvedute approfittano di questa continua corsa (a volte forse anche eccessiva, passatecelo) in avanti, per aggiornare le proprie macchine anche da altri punti di vista, per garantirsi vantaggi competitivi sul mercato dei clienti finali. E’ questo anche il caso di Haulotte, produttore francese di macchine di sollevamento, che ha recentemente presentato le sue nuove gamme Compact e High Lift di sollevatori telescopici.

Arrivano gli esperti tedeschi

Scelta strategica per Haulotte sulle nuove gamme Compact e Heavy Lift dei sollevatori telescopici (parliamo dei modelli HTL 3210, 3510, 4010, 3614, 3617, 4014 e 4017); arriva un nuovo fornitore e si chiama Kohler Engines. Il produttore tedesco mette a disposizione della Casa francese il suo nuovo motore KDI 3404 da 3,359 litri che consente di raggiungere i requisiti dello Stage IIIB senza filtro antiparticolato e sistemi di post-trattamento(minori ovviamente i costi operativi , e quelli di manutenzione, meno spazio occupato sotto scocca dal sistema di propulsione, oltreché un sistema più semplice lavora, in linea di massima sempre meglio di uno più complesso). 

Questo risultato è raggiunto grazie a un elettronica di prim’ordine, da un common rail che funziona a 2000 bar, da una valvola EGR particolarmente efficiente e dalla presenza di quattro valvole per cilindro; il tutto consente anche, e i clienti apprezzeranno particolarmente, una gestione del carburante particolarmente efficiente a parità di prestazioni.

Con il KDI 3404 Kohler garantisce a Haulotte 55,4 kW di potenza, ma quello che conta è la densità della potenza stessa che il propulsore riesce a erogare, ben 30 kW per litro, un risultato che sul mercato dei motori di queste classi non è per niente da tutti. Altra nota positiva da sottolineare: la coppia disponibile è molto elevata a bassi giri del motore, si arriva a 412 Nm a 1000 giri, i telescopici sono quindi molto reattivi e, di conseguenza, anche la produttività aumenta significativamente.

Ultima chicca che non mancherà di apprezzare chi al telescopico ci attacca di tutto: le prese di forza sui nuovi HTL con motore Kohler sono addirittura quattro: alle due tradizionali se ne aggiungono altre due laterali che sono di in grado di garantire una densità di energia di davvero alta gamma.

Non solo motore!

Come dicevamo, Haulotte non si è limitata ad sostituire allo Stage IIIB i propulsori, ma ha anche approfittato dell’occasione per aggiornare alcune soluzioni tecnologiche in generale e per implementare la competitività dei suoi telescopici. Ecco quindi che dal punto di vista della stabilità, sui modelli aggiornati, arriva il blocco idraulico dell’oscillazione sull’assale posteriore al quale, sui telescopici con altezze di lavoro da 14 e 17 metri (quindi il 3614, il 3617, il 4014 e il 4017), si aggiunge anche il correttore di inclinazione laterale che riesce a intervenire fino frecce di 10°.

Dal punto di vista più generale, Haulotte si è fatta sempre apprezzare per la sua trasmissione idraulica, in particolare per la funzione Inching gestita da pedaliera che permette di gestire al meglio tutte le fasi finali delicate di avvicinamento. La precisione è una caratteristica che si estende anche ai movimento di sollevamento e sfilo (controllati da un joystick molto ben progettato e posizionato in cabina), che sono caratterizzati da una apprezzabilissima e ben bilanciata accoppiata tra simultaneità e proporzionalità; come? Grazie a una pompa  a cilindrata variabile con regolazione di coppia da 150 l/min fornita da Bosch Rexroth che consente di lavorare con anche quattro movimenti simultanei.

Giusto un inciso, poi, sui sistemi di sterzata disponibili; chi conosce Haulotte sa che da tempo sui telescopici della Casa francese le modalità sono tre (assale davanti, quattro ruote sterzanti e a granchio) fondamentali quando si lavora in cantieri complessi, dove lo spazio è poco e, magari anche, bello pieno di materiali, macchine e attrezzature.

Chiodo fisso sicurezza

In generale in Haulotte hanno (per fortuna aggiungiamo noi, ndr) il chiodo fisso della sicurezza; la gamma del produttore francese è piena di soluzioni tecnologiche e implementazioni tecniche per la protezione degli operatori in cantiere. Anche sui sollevatori telescopici i nostri cugini transalpini non si smentiscono e montano sulle nuove versioni Compact e Heavy Lift un nuovo limitatore del momento del carico (i cui indicatori sono consultabili dall’operatore senza dover abbassare lo sguardo) che, quando si arriva alla soglia del ribaltamento, blocca tutti i movimenti aggravanti della macchina. Il nuovo limitatore, una volta ripristinate le condizioni di sicurezza, può essere resettato in maniera molto semplice, senza dover intervenire con strumenti e procedure complesse (un bell’aiuto per la produttività del cantiere).

La cabina è ovviamente certificata ROPS E FOPS, è particolarmente confortevole e monta un cruscotto retroilluminato ben posizionato e visibile chiaramente in ogni condizione di illuminazione. C’è il sedile a sospensione pneumatica, l’impianto di climatizzazione risponde velocemente alle sollecitazioni ambientali ed è molto ben bilanciato per quel che riguarda i flussi d’aria. In chiusura ricordiamo ancora il joystik, la cui ergonomia è stata ben studiata da Haulotte e sul quale sono concentrate praticamente tutte le funzioni principali del sollevatore telescopico. Un lavoro in punta di dita, insomma!

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