Un 2017 da ricordare, un 2018 che fa ben sperare!

Come ogni anno, per un confronto biunivoco che ci aiuti a comprendere il settore del sollevamento, siamo andati a incontrare Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia. Con lui, anche quest’anno abbiamo discusso certo dell’andamento di Haulotte, ma anche del mercato del sollevamento più in generale; un mercato che, anche grazie all’entrata dei grandi gruppi europei di noleggio, si preannuncia particolarmente dinamico e interessante.

Nicola Violini

Direttore generale di Haulotte Italia

E’ un Nicola Violini soddisfatto quello che sottolinea come sia stato: “un 2017 chiuso positivamente per Haulotte Italia - in generale per l’intero gruppo – che ha registrato un incremento del fatturato del 20% sul 2016.” Continua Violini, “Da un lato c’è stata una significativa propensione generale all’acquisto; inoltre è cresciuta anche la nostra quota di mercato, complice il fatto che anche importanti noleggiatori hanno ripreso a comprare; e non in ultimo è stato riorganizzato tutto il settore ‘service’, per cui siamo riusciti ad offrire un servizio migliore, ideale come strumento di supporto alle vendite”.


Il nostro è un mercato diviso in due parti: i noleggiatori (la parte più corposa) e l’utenza finale (l’industria, la logistica, le costruzioni).? Coloro che acquistano le macchine continuano ad essere un segmento caratterizzato da un andamento sempre costante.? Quello che fa la grande differenza, il grande movimento di mercato del 2017 (e speriamo del 2018) sono i noleggiatori.? Nel periodo post crisi, mentre i ‘maggiori’ erano fermi, le aziende con fatturato minore hanno sempre continuato ad aggiornare il parco (naturalmente con volumi di acquisto minore). Nel momento in cui i noleggiatori più strutturati hanno cominciato ad acquistare, anche noi ci siamo mossi di conseguenza, trainati dal mercato”.

Entrano in scena i colossi mondiali

"Boels nel 2014 è stato il primo importante noleggiatore straniero entrato in Italia. L’azienda olandese ha scelto una modalità diversa rispetto a Kiloutou e Loxam. Non ha rilevato realtà esistenti ma ha aperto ex-novo tre sedi importando il proprio modello generalista".

Nel 2017 due svolte epocali (almeno per il nostro settore): Kiloutou, grande operatore nel noleggio di attrezzature in Francia, entra nel mercato italiano, acquisendo Cofiloc, realtà che opera in Veneto ed in tutto il nord Italia. Non solo, sempre nel 2017, Loxam, tra i maggiori noleggiatori al mondo (nel 2016 ha raggiunto quota 1.330 milioni di euro), per completare la propria presenza nell’Europa occidentale, acquisisce Nacanco, altro importante attore italiano".

"Sono certo che entrambe avranno a breve una copertura nazionale, con una espansione importante sia delle filiali sia, di conseguenza, del parco a noleggio. Altro fattore interessante, da sottolineare: nessuno dei due operatori ha imposto, per ora, il suo brand alle società italiane acquisite, anche se credo che le strategie saranno differenti nell’immediato futuro”.?

Violini sottolinea come per Haulotte Italia  questo nuovo panorama fornisca una doppia lettura, comunque positiva: “se noleggiatori importanti, con fatturati che superano il miliardo di euro, investono in Italia, confermano indirettamente come il nostro mercato sia interessante, appetibile e in crescita, e ciò dovrebbe far ben sperare tutti gli attori della filiera. Inoltre  se entrano sul mercato italiano due aziende strutturate che acquistano clienti con i quali già lavoriamo, è lecito aspettarci un potere d’acquisto nettamente superiore, di cui, come Haulotte Italia, non possiamo che essere soddisfatti”.

Il fatto poi di parlare di un mercato relativamente giovane, quello delle piattaforme aeree, esploso negli anni 2000, permetterà che anche nuove metodologie o nuove prassi portate da questi grandi gruppi, possano essere apprese e fatte proprie in tempi molto brevi. Se infine pensiamo al rapporto macchine con la popolazione, vediamo che in Italia ci sono 25.000 piattaforme aeree, in Francia 80.000. Considerato che stiamo parlando di due Paesi con demografia simile e con tipologie di cantieri molto vicine, si può ben sperare che, per l’Italia, ci siano importanti possibilità di crescita”.

Il 2018? Un anno ‘green’

Anche per il 2018 Violini ha una visione positiva, anche se con alcuni distinguo: “Il 2018 è cominciato sulla scorta del 2017 con buona propensione all’acquisto. Non sono certo che chiuderà con lo stesso trend - ha voluto precisare il Direttore Generale Haulotte Italia -“anche perché il 2017 è stato particolarmente esplosivo per diversi motivi:

  • il blocco del mercato, molto duro, durato alcuni anni ha ora generato una spinta contraria che fa muovere le aziende con una forte dinamicità;
  • ci sono state, poi, buone scelte politiche che hanno aiutato molto, come il ‘super ammortamento’, creando una catena di investimenti, che ha generato lavoro e nuovi cantieri;
  • infine, abbiamo riscontrato nel 2017 un più semplice accesso al credito, determinante per la crescita".


"Voglio anche sottolineare che il mercato del sollevamento è abbastanza ciclico (di 5 anni in 5 anni), per cui mi aspetto un 2018 stabile con volumi piuttosto costanti. Per chiudere vorrei fare un breve accenno ai prodotti lanciati lo scorso anno, in attesa delle novità che porteremo a Intermat 2018, con  interessanti sorprese ‘green’: nel 2017 sono uscite la HT28 RTJ PRO, una 28 metri telescopica, la HA26 RTJ, 26 metri articolata, e una piattaforma semovente verticale molto interessante, la Haulotte Optimum 8. Tutte ben accolte dal mercato, con un conseguente aumento delle nostre quote di vendita”.


 

 

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