A quello che ci risulta (e che anche Volvo CE sostiene) l’EWR150E è l’escavatore gommato con raggio di rotazione più compatto nella categoria delle 15-19 tonnellate; i primi dati circolati parlano di un raggio di rotazione, infatti, di 1.720 mm, senza per questo particolari limitazioni sulle capacità di sollevamento e di scavo. Con dimensioni operative di questo tipo (oltre al raggio di rotazione, interessanti anche la larghezza complessiva di 2.540 mm, con gli stabilizzatori retratti) , l’EWR150E può essere vantaggiosamente impiegato in interventi stradali a singola corsia, ma anche in cantieri dove lo spazio di manovra è davvero poco e dove sia richiesta un’elevata mobilità dei mezzi d’opera.
La motorizzazione è, ovviamente Volvo; parliamo di un diesel Stage IV da 4,04 litri con sistema di ricircolo dei gas di scarico a raffreddamento esterno (E-EGR), filtro antiparticolato (DPF ) e sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR). La potenza massima disponibile raggiunge i 105 kW a 2.000 giri/minuto, con una coppia massima di 605 Nm raggiunta a 1.500 giri.
Migliorato anche l’impianto idraulico a centro chiuso load sensing (pompa principale da 275 litri/minuto, a 36 MPa) che ora garantisce una risposta ancora più pronta e reattiva ai comandi, anche quelli simultanei e gravosi.
Volvo CE non poteva andare al Bauma senza novità nel segmento delle pale gommate; il produttore svedese non ci delude e ne presenta due, la L45H (peso operativo 8,67 ton, carico statico di ribaltamento sterzata 5,29 ton) e la L50H (peso operativo 9,5 ton, carico statico di ribaltamento sterzata 5,75 ton), entrambe nella gamma compatta, ed entrambe con cinematismo TP (un classico che contraddistingue Volvo) che abbina forze di strappo elevate a un movimento parallelo di alta qualità lungo tutto il sollevamento (chi sposta spesso pallet ringrazia caldamente).
Sempre parlando di braccio, preziosissimo il sistema di sospensione che assorbe gli urti dovuti allo spostamento, aumentando la produttività di un robustissimo 20% (oltre rendere la macchina molto più confortevole da utilizzare).
Motore, trasmissione e assali collaborano per aumentare la velocità complessiva sul ciclo e la potenza trasmessa a terra, praticamente su tutti i tipi di terreno; sia la L45H sia la L50H montano un motore Volvo Stage IV, con una potenza per la prima di 73 kW e per la seconda di 87 kW, entrambe ottenute a 1.800 giri/minuto.
Ben equilibrata la trasmissione idrostatica sia che si stia imbennando sia che si stia lavorando di fino (e quindi si richieda una reattività veloce e precisa ai comandi); robusti infine gli assali per impieghi gravosi con riduttori laterali epicicloidali (la scatola ponte è robustissima in pressofusione di acciaio) e bloccaggio al 100% (sia sull’anteriore sia sul posteriore, quest’ultimo esente da manutenzione con cuscinetti e boccole a lubrificazione permanente) per una trazione sempre efficiente su ogni tipo di superficie.
Giusto un accenno alla stabilità delle nuove pale compatte Volvo: il miglioramento è sensibile, anche grazie a un centro di gravità più basso, al passo particolarmente lungo per la categoria (per entrambe 2.650 mm) e, in generale, a una distribuzione dei pesi molto ben studiata (il motore è trasversale e arretrato rispetto al baricentro).
La cabina, infine; in stile Volvo, con tanta attenzione al comfort (livello sonoro interno70 dBA), molto spaziosa, certificata ROPS/FOPS, e con un impianto di climatizzazione rivisto e migliorato (con presa di aspirazione d’aria in alto e con prefiltro); accanto al sistema classico di guida Volvo mette a disposizione la funzione CDC che consente di guidare la macchina con una sola leva, funzione particolarmente utile sui lunghi e ripetitivi turni di lavoro.
Spazio anche per lo stradale (e non poteva essere altrimenti) a Bauma 2016; Volvo CE presenterà infatti un trio di rulli da bianco, con pesi operativi compresi fra 7,09 e 12,83 tonnellate: l’SD75B, l’SD115B e l’SD135B.
Sobri e intelligenti; questi i due aggettivi che ci vengono in mente per i nuovi rulli di Volvo. Sobri perché, grazie alle nuove motorizzazioni Stage IV abbattono i consumi di carburante di un impressionante 40%, senza per questo concedere nulla in fatto di potenze in gioco e di produttività. Intelligenti perché si tratta di rulli che possono essere settati dalla console in cabina in modo semplice, intuitivo e veloce, lavorando sulla frequenza (due impostazioni standard, cinque come optional) e sull’ampiezza (alta o bassa). I rulli hanno un ottimo grip anche con pendenze accentuate e su terreni sdrucciolevoli.