Boots on the ground

In una fase complessa e articolata di mercato come quella attuale, in cui si alternano segnali che fanno sperare in una fase di ripresa per il 2016 a fattori di criticità latenti del nostro sistema Paese (difficile accesso al credito, bassa qualità dei pagamenti solo per citarne alcuni), le principali Case produttrici stanno concentrando gli sforzi per consolidare ed espandere le proprie quote di mercato, per avere una posizione di forza quando i volumi cominceranno a crescere con più convinzione.
I mini erano numerosi all'open house, qui si vede un EC20D facilissimo da trasportare su carrello


La crisi ha anche sparigliato i tradizionali canali di interazione con i clienti finali (le fiere innanzitutto che in Italia hanno subito un vero tracollo), facendone emergere altri del tutto nuovi (la rete con le sue dinamiche è uno di questi), ma, al contempo riscoprendo strumenti tradizionali come le open house.

Queste ultime vengono viste come l’occasione più importante di “marcare il territorio” (il paragone con i grandi felini è assolutamente voluto) per i principali brand, sfruttando la conoscenza del territorio stesso da parte dei dealer locali, vere e proprie antenne, capaci di interpretare i segnali provenienti dalle loro aree di riferimento.
 


E’ proprio per questo che, come goWEM!, partecipiamo con convinzione a questo tipo di eventi, occasione per “sentire il polso” ai mercati locali da una parte e, dall’altra, di conoscere le ultime novità dalle Case toccando con mano i prodotti già visti nei lanci in rete.
 


Ed è proprio quello che è successo anche a Parma, il 12 e 13 marzo scorsi, dove si è tenuta l’open house di Volvo Costruction Equipment e di BM Macchine, che della Casa svedese, è il riferimento locale.

Vediamo insieme alcuni spunti di interesse.

Per tutti i gusti e anche di più

Innanzitutto partiamo dai protagonisti: gli uomini (e le donne) di Volvo CE e di BM Macchine erano presenti in forze alla due giorni di prove di Fraore di San Pancrazio (sede di BM) dove, accanto a un’esposizione statica di macchine e tecnologie, hanno anche organizzato un campo prove e tenuto le gare e le attività ludiche del Club Operatori Volvo.

 


Per Volvo CE, erano presenti davvero tutti, dall’amministratore delegato Stefano Tacchinardi fino a tutti gli specialisti di prodotto e di marketing, passando per i dimostratori e gli uomini dei ricambi (la cui qualità è un tassello fondamentale per il successo di un marchio oggi); per BM, ma non ci sarebbe quasi bisogno di dirlo, l’impegno è stato massimo, con la presenza assidua e costante durante i due giorni di tutto il management (con Massimo Bocelli, amministratore delegato sempre in prima fila) e, in generale, del personale al completo del dealer che segue Volvo nelle province di Parma, La Spezia, Reggio Emilia, e in parte di quella di Massa.

Per quel che riguarda le macchine e tecnologie, se possibile, l’impegno è stato ancora più intenso; il piazzale dell’esposizione statica di fronte alla sede di BM Macchine, pur non essendo per niente piccolino, era letteralmente pieno di macchine, alcune delle quali decisamente molto interessanti per gli appassionati e i professionisti del settore.
 


Tanto per cominciare dai “grandi” (che appassionano sempre), al centro dell’esposizione faceva bellissima mostra di sé un bellissimo dumper articolato A30G (e in Volvo CE i dumper li sanno fare davvero bene), con accanto, a simulare il carico una pala gommata L150H (25,6 ton di peso operativo, capacità benna da 2,5 a 9,3 metri cubi) e un escavatore cingolato EC480E L (anche lui mica un piccoletto, dato che ha un peso operativo che può arrivare a 53,9 tonnellate).

Tutt’attorno, lo dicevamo prima, una moltitudine di macchine a rappresentanza della gamma Volvo CE: dai mini più piccoli (EC20D, EC35C, ad esempio) agli escavatori core, dalle macchine stradali alle bellissime pale gommate compatte con davvero molti attachment (oltre a Volvo Ce, marchiati GF, Socomec, Simex e Canginibenne).

Abbiamo lasciato per ultima una vera e propria chicca: sul piazzale c’era una novità assoluta per l’Italia, il primo escavatore gommato EW160E arrivato nel Belpaese. DI questo parleremo un po’ più diffusamente.

 

Una prima per l’Italia

Come non soffermarsi sull’EW160E, data la nostra passione per le anteprime assolute; il nuovo gommato di Casa Volvo CE monta un  motore diesel sovralimentato in linea con iniettori ad alta pressione da 5,7 litri che eroga 112 KW in regola con le normative Stage IV (E-EGR, DPF e SCR).

 


L’impianto idraulico è stato completamente rivisto e ora è molto più reattivo, indipendentemente dalle applicazioni; a centro chiuso load sensing non ha problemi con movimenti simultanei e impegnativi e ha il cuore in una pompa principale a pistoni assiali da 275 l/min, con una pressione (sistema di traslazione) di 37,5 Mpa.

Il nuovo EW160E ha davvero una notevole versatilità in fatto di allestimenti, con la possibilità di montare il braccio monolitico, quello in due pezzi o l’offset in due pezzi; tantissime poi le lunghezze di braccio e avambraccio a disposizione (compreso quello industriale da 2,95 metri).

C’è poi la cabina, che in Volvo chiamano Care Cab e che è davvero di prima categoria: visibilità drasticamente migliorata, tettuccio trasparente, piantone dello sterzo bello stretto e semplice da regolare. Grande e luminoso il monitor LCD da 8,3” su cui si visualizzano senza problemi le immagini della telecamera posteriore standard e della laterale che però è opzionale.

Per ultimo, il bellissimo sistema Volvo Smart View che, grazie a tre telecamere installate con visione diversi angoli della macchina, porta in cabina le immagini dell'ambiente intorno all'escavatore, con deciso incremento della sicurezza.

Dati operativi (nella configurazione con avambraccio di 2.000 mm e braccio da 5.000 mm)? Sbraccio di scavo massimo a terra 8.600 mm, profondità massima di scavo, 4.910 mm, altezza massima di scarico, 5.900 mm.

 

Scava che ti passa!

Accanto alle macchine in esposizione statica, Volvo e BM hanno organizzato un campo prove (servito da una comodissima navetta di collegamento) dove i visitatori hanno potuto provare un campione selezionato di mezzi Volvo CE (guarda il nostro video con le macchine in prova).


A disposizione tre escavatori cingolati, un mini ECR50D e due core, un EC220E e un EC250E; tutti e tre, nella due giorni, sono stati gettonatissimi dagli operatori, tanto da mettere a dura prova i dimostratori di Volvo che, in alcuni casi, hanno dovuto gentilmente “allontanare”  operatori che non volevano più scendere dalle macchine.

Com’è ovvio, l’EC250E NL ha fatto la parte del leone, anche se anche il piccolo ECR50D ne ha “bruciato” di diesel durante le prove (e dire che la nuova release ha una motorizzazione, come tutte le nuove di Volvo particolarmente risparmiosa). L’EC250E NL ha un peso operativo di  25,59 tonnellate nella versione base, motorizzata con un Volvo D8J da 7,8 litri che eroga una potenza di 159 kW a 1.800 giri al minuto. Molto interessante anche la coppia massima di 1.110 Nm a 1.350 giri. Il sistema idraulico prevede due pompe principali a pistoni assiali a cilindrata variabile da 240 litri le cui portate possono essere gestite in relazione al tipo di lavorazione che si sta effettuando (ad esempio abbinandole per garantire rapidi cicli di lavoro ed elevata produttività, oppure dando priorità al braccio, all’avambraccio o alla rotazione).

Una macchina reattiva, veloce e controllabile, ecco perché gli operatori non volevano scendere!

Ma non finisce qui, accanto agli escavatori c’erano anche due classici Volvo, le pale gommate L120H e L90H, anch’esse corteggiatissime dai palisti che hanno visitato l’open house di Parma.

La prima ha un peso operativo di 12,63 ton con una potenza di 203 kW (capacità benna da 2,5 a 9,5 metri cubi), la seconda, più piccola, arriva a 9,7 tonnellate, con una potenza erogata di 137 kW e una capacità benna compresa fra 2,1 e 7 metri cubi.

Che dire, peccato per chi non c’era!!!

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