Una imponente riqualificazione da 26.000 metri quadrati

Un formicaio in piena attività che brulica di mezzi, operai e maestranze. Il Molo Trapezoidale nel Porto di Palermo rappresenta uno dei lavori in corso più importanti per la riqualificazione del waterfront della città e il cantiere a cielo aperto che più desta curiosità tra i cittadini e gli addetti ai lavori.

Tutti gli occhi sono puntati su quest’area che si appresta a divenire il più importante polo attrattivo storico-commerciale dell’intera linea di costa.

Il carattere storico dell'intervento è stato infatti uno dei punti di maggior interesse: i lavori di restyling e ammodernamento stanno riportando alla luce il vecchio tracciato delle mura del Castello a Mare di Palermo, che saranno opportunamente valorizzate con camminamenti, passeggiate e uno specchio d’acqua che avvolgerà il perimetro murario, a voler rievocare il fascino degli antichi fossati medievali.
Rendering dell’intero intervento sul Molo Trapezoidale del Porto di Palermo
L'intero cantiere sta prevedendo massicci interventi infrastrutturali su un'ampiezza di circa 26.000 metri quadri, in cui le nuove realizzazioni scandiranno gli spazi in un gioco di pieni e vuoti: locali commerciali, ristoranti a sfioro sul mare, postazioni per yacht di lusso, un convention center e percorsi pedonali panoramici.

Qualche tempo fa avevamo effettuato un >>primo sopralluogo sul maxi cantiere per apprezzare la natura degli interventi<<  e il modo in cui essi ridisegnano l’intera area. A distanza di alcuni mesi siamo tornati in loco per apprezzare le evoluzioni e intuire quali saranno gli step finali prima della consegna finale.

Enrico Petralia

Enrico Petralia, Direttore dei lavori del Molo Trapezoidale nel porto di Palermo
Insieme all’Ingegnere [Enrico Petralia], nostro accompagnatore fedele, iniziamo dunque questa nuova passeggiata e subito saltano all’occhio delle novità: alcune realizzazioni sono state consegnate e sono già fruite, come il terminal aliscafi e le nuove sedi dei servizi per l’ormeggio. Proprio in corrispondenza di quest’ultimi l’utente della strada può già scorgere quella che sarà la continuazione dell’attuale passeggiata della Cala.

I tre edifici a pianta rettangolare
Si tratta di tre edifici a pianta rettangolare con pareti vetrate e un’alternanza di rivestimenti murari e in ferro che si affacciano lungo la banchina nord dell’antico porto cittadino.



Sono “Marina Adorno”, “Marina Galizzi” e “Si.ti.mar” i tre concessionari dei pontili che hanno preso possesso dei locali e che costituiscono dunque i primi tasselli svelati di un mosaico più grande.

I tre nuovi manufatti dedicati ai concessionari dei pontili
La direttrice su cui si sviluppa la passeggiata in direzione nord-est, già pavimentata ma ancora inaccessibile al pubblico, ci porta sul lato corto del trapezio, dove si stanno ergendo i manufatti che ospiteranno tre ristoranti con affaccio a mare, proprio accanto la banchina destinata agli yacht di lusso. A differenza del primo sopralluogo, in cui erano visibili solamente le fondazioni in acqua su cui avrebbero poggiato gli edifici, oggi le strutture portanti sono già erette e si apprestano ad essere definite.
Particolare delle strutture che saranno destinate a locali per la ristorazione
Vale la pena specificare come queste tre nuove costruzioni siano sorte in uno spazio a sbalzo sulla banchina, tra il mare e la terraferma: in seguito ad un'imponente azione di sbancamento e riporto, sono state infatti predisposte delle palificazioni sul fondale marino, mediante l’utilizzo di un pontone semovente, al di sopra delle quali sono stati fissati degli impalcati con travi prefabbricate di 45 metri.

La posa del solaio e di una piastra in cemento armato ha definito una base solida che oggi sorregge tre fabbricati con pianta a ferro di cavallo su due livelli, con un atrio all’aperto rivolto al mare. Gli edifici saranno collegati tra di loro da una passerella di camminamento.
Particolari realizzativi della stecca “L” dedicata a locali commerciali
Nella nostra passeggiata costeggiamo l’edificio a “L” che ospiterà i locali commerciali per le eccellenze siciliane. Il piano superiore ospiterà sette operatori dell’alta gastronomia siciliana, i quali potranno esporre i loro prodotti a cittadini, turisti, crocieristi e diportisti. A livello architettonico sono ora maggiormente percettibili le forme e le metrature entro cui si articoleranno gli spazi commerciali, così come si possono già intuire gli scorci verso l’area dello specchio d’acqua.
[Enrico Petralia]: "Gli spazi sono scanditi da pannelli coibentati, capaci di nascondere armature e impianti, rendendo l’impatto gradevole e moderno, oltre che garantire il valore di coibentazione imposto dalla legge”.

La struttura è pronta e stiamo per lasciare gli spazi ai concessionari con tutte le predisposizioni utili per l’installazione degli impianti e per i lavori di personalizzazione

Spostandoci a nord, accediamo al Convention Center laddove sono in fase di completamento tutti i prospetti, attraverso l’installazione delle pareti ventilate sui lati del perimetro, che garantiranno comfort termico e bassi consumi energetici.
Vista aerea del convention center durante le sue fasi di costruzione
Particolare della sezione di una parete ventilata

Vista l’alta esposizione dell’area ai venti e all’umidità marina, la tecnologia delle pareti ventilate ha consentito l'installazione a "secco" degli elementi di rivestimento attraverso un sistema multistrato, sfruttando ancoraggi di tipo meccanico e lasciando una camera d’aria tra la struttura portante e il rivestimento stesso.


Tale particolarità, lo spazio vuoto ricavato tra parete e rivestimento, consentirà la generazione di moti convettivi che garantiranno la traspirabilità dell’edificio.

Pro materiale isolante

Unitamente al materiale isolante, l’intera struttura permetterà di ridurre notevolmente la dispersione di calore in inverno e scongiurare l’accumulo nei mesi più caldi dell’anno.
[Enrico Petralia]:“Sono prossime le definizioni degli impianti, che saranno convogliati al di sopra del controsoffitto e si armonizzeranno con il tetto a falda della sala centrale. I pannelli in legno fonoassorbente applicati alle pareti di cartongesso contribuiranno a qualificare la migliore acustica possibile per eventi e congressi”.
Il tetto a falda all’interno del Convention Center
In un’epoca storica in cui è decisamente cresciuta la consapevolezza sull’importanza delle risorse naturali e del loro parsimonioso utilizzo, l’acqua del mare diviene una preziosa ricchezza per sopperire allo sfruttamento dei bacini di acqua dolce, che ricoprono solo il 3% dell’intero globo terrestre. Di questo valore, soltanto lo 0,25% è contenuto all’interno di laghi e fiumi, pertanto è anche molto difficile disporne.

Nel contesto portuale in cui ci troviamo, d’altronde, l’acqua marina non manca ed è l’elemento distintivo che caratterizza l’area, sia da un punto di vista prettamente visivo, ma anche funzionale.

L’Ing. Petralia ci porta infatti a cospetto di due grandi vasche al di sotto del piano di calpestìo, in un’intercapedine localizzata tra il Convention Center e l’edificio dei locali commerciali, per spiegarci come la progettualità degli impianti ha coniugato “funzionalità” e “sostenibilità”.
In basso a destra la piattaforma in cemento che ricopre le due vasche di servizio. Sullo sfondo l'edificio a "L" destinato ai locali commerciali. Sulla sinistra un’ala dei fabbricati che ospiteranno i ristoranti sulla banchina est del molo.
Ing. [Enrico Petralia]: “Ci troviamo davanti a due vasche che rispettivamente sono a servizio dell’impianto di raffreddamento ad acqua e del sistema di compensazione dello specchio d’acqua (o laghetto, ndr).
La prima è collegata direttamente al mare attraverso una tubazione che raggiunge la profondità di -2,50 metri: l’acqua salmastra, opportunamente trattata, giunge sino all’impianto di climatizzazione che la utilizzerà per raffreddare e riscaldare gli ambienti".

Sebbene non attengono all’estetica delle realizzazioni, queste sono quelle opere ingegneristicamente importanti che “fanno il cantiere”

"La seconda servirà a compensare il livello dell’acqua all’interno del “laghetto” che avvolgerà le antiche mura del Castello a mare: considerato che il fondo del “laghetto” si trova a quota falda, la vasca è stata realizzata almeno quattro-cinque metri al di sotto della falda stessa".

Fanno il cantiere e, diremmo noi, fanno squadra, perchè proprio nelle complessità e nelle difficoltà che si esalta lo spirito di collaborazione tra i numerosi attori che cooperano all’interno di un cantiere grande ben 26.000 metri quadrati.

A testimonianza di ciò, nella passeggiata si unisce a noi il Capo cantiere [Ottavio Grasso] della >>"OPERES"<<  di Santa Venerina (CT), azienda che sovrintende la realizzazione delle opere edili e delle strutture.

Anche durante il tour panoramico dell’area insieme a noi di goWEM!, i nostri interlocutori vengono intercettati e consultati dalle maestranze in loco al fine di definire gli interventi in corso d’opera.

Ci defiliamo volentieri ad assistere a questi colloqui tecnici che di fatto raccontano genuinamente la vita di un cantiere complesso che si appresta a volgere alle battute finali.
A sinistra  il Capo cantiere Ottavio Grasso di “Operes”, a destra l’Ing. Enrico Petralia, direttore dei lavori
Prima di terminare la nostra visita, l’Ing. Petralia rende giusto merito alle cooperative e ai subappaltatori coinvolti in questo rush finale, citando tra gli altri la >>Conscoop<<  di Forlì e la >>Clercoop<<  di Ariccia (Roma), l’ >>Idrotermica Coop<<  di Forlì, >>Ennegi Service<<  di Palermo, >>Cianciolo Group<<  anch’esso di Palermo, ICM di Gela.

Ing. [Enrico Petralia]:“Rappresento la soddisfazione mia e dell’Autorità Portuale nel poter collaborare con aziende altamente professionali, che hanno garantito una qualità realizzativa delle rifiniture riscontrabile solo nell'edilizia residenziale. In un contesto di opere “pubbliche” non è affatto scontato. Gran parte delle ditte che sono intervenute sin dai primi giorni di cantiere sono ancora qui con noi ed ormai li consideriamo componenti di una grande famiglia allargata”.
Il grande molo trapezoidale assume sempre più le sembianze di quello che sarà uno degli interventi di riqualificazione urbana più importante degli ultimi decenni per la città di Palermo. Davanti a sé pochi mesi lo separano dall’inaugurazione, pertanto rimaniamo vigili e pronti a rendervi imminenti aggiornamenti.