Continua la nostra rassegna sui produttori e le macchine che potrete vedere all’ormai imminente Samoter di Verona (siamo davvero agli sgoccioli, prima giornata di fiera, mercoledì 22 febbraio); oggi è il turno di una Coreana, che, nel segmento degli escavatori, ha cominciato a produrre nel 1988 e in meno di 30 anni ha saputo ritagliarsi un ruolo fra i protagonisti di segmento a livello mondiale.
Parliamo ovviamente di Hyundai Heavy Industries che sarà all’edizione 2017 di Samoter con uno stand di quelli belli impegnativi, con molte macchine mmt e interessanti incursioni nel mondo della movimentazione materiali (ricordiamo che il produttore coreano ha in gamma ben 20 modelli di carrelli, tra elettrici e diesel).
Vi avevamo parlato di due anteprime assolute. Se la prima è tra le macchine compatte, la seconda occuperà un bel po’ di spazio sullo stand Hyundai a Samoter; a Verona sarà, infatti, esposta in anteprima mondiale una pala gommata che si colloca nella parte alta della gamma Hyundai, la HL975.
Parliamo di un bestiolino da 26,5 tonnellate, superato per peso dalla sola HL980 (31 tonnellate); spinta da un motore Cummins da 250 kW, la HL975 può montare una gamma di benne con cubature comprese fra 4,1 e 4,80 metri cubi. Hyundai ha, per ora, lasciato trapelare pochissime informazioni sulla sua new entry nella gamma di pale gommate (che conta, compresa la HL975, sette modelli). Possiamo ancora solo dirvi l’altezza al perno di incernieramento che arriva a 3.120 mm; se siete curiosi non vi resta che passare in fiera!
Ma già che stiamo parlando di gomma, non possiamo non citare l’unico gommato che Hyundai porterà a Verona, HW140; si tratta di un escavatore da 13,88 tonnellate, il più piccolo dei gommati del produttore coreano, spinto da un diesel Cummins da 117 kW.
L’HW140 è un escavatore gommato particolarmente adatto al mercato italiano, che da sempre predilige macchine più compatte di quelle che vengono utilizzate in altri Paesi europei; la nuova versione è più veloce sia sul ciclo di carico sia per quel che riguarda il livellamento della serie che sostituisce e implementa una serie nutrita di irrobustimenti (soprattutto sui perni e sulle boccole, generosamente rinforzati) che sicuramente ne incrementeranno la resistenza e la vita utile.
E dal punto di vista dei dati prestazionali? Eccovi accontentati: profondità di scavo, 4.650 mm (braccio da 4.600 mm e avanbraccio da 1.900 mm), distanza di scavo a terrà 7.530 mm, altezza di scarico, 5.960 mm.
Ed eccoci alle star che ogni produttore espone con orgoglio in fiera (anche solo perché è da lì che arrivano i fatturati di vendita maggiori): gli escavatori cingolati core. Hyundai porta a Verona tre modelli di questo comparto produttivo: l’escavatore cingolato a raggio compatto HX145 LCR, l’escavatore cingolato HX220 NL (versione con carro stretto) e il grande HX520 L, macchina da 52,4 tonnellate, superata per peso nella gamma Hyundai dal solo R1200-9, bestiaccia da 118 tonnellate.
In tutto nella gamma Hyundai si contano oggi, 15 modelli di escavatori cingolati dall’R125LCR-9A (con ingombro di rotazione ridotto e peso di 12,5 tonnellate) fino al già ricordato R1200-9 da 118 tonnellate.
Tra quelli presenti in fiera val la pena soffermarsi sull’HX220 NL sia proprio perché la versione esposta è a carro stretto sia anche perché il tonnellaggio è di quelli che fanno il mercato nel nostro Paese. Il motore in questo caso è un Cummins, Stage IV, da 136 KW, con interessanti forze di scavo e strappo. Migliorata e più efficiente anche l’idraulica che ora si basa su due pompe a cilindrata variabile da 222 litri al minuto. Motore, idraulica e gestione elettronica, tutto concorre ad aumentare le prestazioni sulla serie precedente, fino a un 12% in più di efficienza sul carico a parità di carburante consumato.
Solo due numeri sull’altro grande cingolato Hyundai, che potrete vedere a Samoter; l’HX520 L monta un motore Scania DC13 (Stage IV) da 331 kW e raggiunge una profondità massima di scavo di 11.870 mm, con un’altezza massima di scarico di 9.410 mm.
In quest’ultima versione, Hyundai ha implementato un nuovo sistema di raffreddamento che può contare su un flusso d’aria decisamente aumentato, ma, soprattutto, chi salirà sull’HX520 L in fiera apprezzerà la nuova cabina, i cui spazi sono aumentati di un generosissimo 13 %, con, tra l’altro più spazio per libero per i piedi tra le pedaliere e il sedile. Rivisti anche l’impianto di climatizzazione e quello di riscaldamento con il 15% di capacità funzionale.