In un mercato in cui i costruttori mirano soprattutto al risparmio, c'è invece chi guarda all'utilizzatore. Ecco perché sotto i cofani del Kato Imer HD 35V4 ci sono tre pompe idrauliche
Contenere i costi. Guadagnare il più possibile. Non importa se poi le aspettative dei clienti non sono rispettate e se i problemi iniziano ad arrivare dopo qualche ora di funzionamento. Una logica che in molti stanno seguendo in modo sempre più stringente. Ma
ci sono anche alcune eccezioni e il Kato Imer HD 35V4 rientra proprio in questa casistica.
I mini e midi escavatori IHImer erano stati apprezzati dal mercato grazie a degli
impianti idraulici Load Sensing a centro chiuso che rendevano queste macchine incredibilmente fluide e precise. Salvo, ed è una caratteristica di queste soluzioni, penalizzare alcune prestazioni.
Come fare, quindi, a
risolvere questa dicotomia prestazionale con la prontezza di un impianto a centro aperto
senza però rinunciare alla contemporaneità di tutti i movimenti? L'esempio migliore ce lo forniscono gli escavatori multiterreno, i cosiddetti "ragni", che hanno impianti con
molte pompe espressamente dedicate a singoli movimenti.
Il motore Yanmar 3TNV88 da 1,64 litri, a 3 cilindri, eroga la potenza massima di 17,5 kW @ 2.200 giri/min
Il distributore idraulico è un Kayaba a sviluppo verticale contraddistinto dalla logica a centro aperto
Una soluzione più costosa che però permette di
risolvere in modo brillante situazioni in cui esigenze diverse entrano in conflitto. Sul Kato Imer HD 35V4 abbiamo la presenza di
tre pompe idrauliche che forniscono 37,4 l/min x 2 + 23,1 l/min per un totale di 97,9 l/min. Siamo di
poco sotto la soglia dei 100 l/min che, per un mini escavatore da 3,5 ton, non è un valore trascurabile. La capacità del serbatoio è di 33 l/min a fronte di una
capacità complessiva di tutto l'impianto di 50 l/min. Una quantità che aiuta nello smaltimento del calore.
CI PIACE!
La gestione dell'idraulica con tre pompe, con 100 litri al minuto di flusso disponibile
Per tutta la parte idraulica stiamo parlando di
componentistica Nachi. Le due pompe a portata variabile che
lavorano accoppiate e il motore di rotazione della torretta sono infatti prodotte dal costruttore giapponese. Braccio, benna e traslazione
sono in carico alle due pompe a portata variabile, mentre la
terza pompa a ingranaggi fornisce l'olio per rotazione, lama e brandeggio. Il distributore è invece un
classico Kayaba a centro aperto a sviluppo verticale.
Ordine e pulizia sono le due parole chiave che regolano l'organizzazione del vano laterale,
facilmente accessibile, in cui il distributore è sistemato. La pressione di lavoro è
pari a 24,5 MPa che permette, sulla base della sezione dei cilindri che azionano i relativi movimenti, di
avere una forza di strappo alla benna di 2.912 daN e una
forza di penetrazione di 1.709 daN. Sono due
valori molto elevati in quanto, soprattutto per la forza di strappo,
si parla di quasi 3.000 kgf contro un peso operativo di 3.675 kg. Chapeau!
Che muscoli!
Una forza di strappo di 3.000 kgf, davvero importante per una macchina dal peso operativo di 3.675 kg.
Tutto l'impianto idraulico si fa notare per la
precisione costruttiva. Il frazionamento delle tubazioni è stato pensato per
agevolare la manutenzione in caso di sostituzione. Le tubazioni in prossimità del distributore sono contraddistinte da
specifica colorazione che le identifica in modo univoco a seconda delle funzioni idrauliche. L'andamento sul braccio è ordinato e molto chiaro. Tutte le tubazioni sono in lega, seguendo i concetti chiave di tutto l'HD35V4:
qualità e contenuti.
Ordine e pulizia sono i must che guidano tutta la concezione del Kato Imer HD 35V4 e ne contraddistinguono l'elevata qualità
La gestione idraulica degli accessori avviene tramite una
linea ausiliaria, di serie, a doppio effetto
da 60 litri/min che lavora alla pressione di 24,5 MPa. Il
controllo è proporzionale e la portata è selezionabile in cabina con un pulsante. Il sistema ha
due valori preimpostati: 60, 5 l/min e 37,4 l/min. Questa linea è
affiancabile, in opzione, da altre due in modo da poter operare con accessori, come ad esempio un Tilt-Rotator, senza nessun problema.
Dove ci siamo già visti?
Tutto questo va ovviamente azionato da un motore. Kato Imer ha scelto, per il suo HD 35V4, lo
Yanmar 3TNV88 da 1,64 litri a 3 cilindri. Un motore conosciuto, collaudato e che è
garanzia di affidabilità, buoni consumi e dalla s
emplice reperibilità dei ricambi sul mercato. La potenza massima erogata è pari a
17,5 kW @ 2.200 giri/min. Un livello conservativo in quanto la stessa unità è in grado di arrivare senza problemi alla potenza massima di 26,9 kW.
I tubi in prossimità del distributore sono distinti da colori che ne individuano la funzione e facilitano l'eventuale manutenzione
La generazione di motori Yanmar a cui appartiene il 3TNV88 utilizza l'iniezione diretta gestita elettronicamente con ECU. La struttura è a monoblocco
progettata per ottimizzare il raffreddamento. I radiatori sono
collocati in parallelo in un vano isolato e chiuso a chiave e dispongono di una
ventola con dimensioni generose. La eventuale manutenzione è facilitata dalla presenza di una valvola di scarico che permette la raccolta di tutto il liquido.
Da un punto di vista della gestione ottimizzata del propulsore, la modalità ECO-Mode permette, semplicemente azionandola con un pulsante dal posto guida, di
portare automaticamente il motore a 300 giri/min in meno rispetto al règime di potenza massima
senza però modificare la curva di coppia del propulsore e quella dell'impianto idraulico.
Semplicemente aprendo il portellone di destra si accede al distributore e al vano delle masse radianti
Si tratta di una modalità di funzionamento che ci sentiamo di
raccomandare a chiunque voglia avere prestazioni ottimizzate con i consumi nel corso di applicazioni normali. Tenendo conto che i
consumi si riducono del 26% rispetto al règime di potenza massima, l'impiego di questa funzione dovrebbe essere il must in un buon 80% dei lavori che normalmente sono svolti da un mini escavatore di questa classe.
Quando si deve sistemare del materiale, quando si scava con prudenza in mezzo ai sottoservizi in modo da non penalizzare la forza di strappo come avviene quando si decide di abbassare l'acceleratore manualmente, quando si eseguono lavori di precisione o sollevamento e posa di piccoli manufatti.
Avere meno rumore e ottenere un risparmio sul carburante può fare la vera differenza rispetto ad altri competitor. Soprattutto nei classici cantieri in cui i mini escavatori svolgono un ruolo da protagonisti.