Ihimer, la Prima con Kato

La notizia bomba, per quel che riguarda IHI, quindi per Ihimer in veste di distributore europeo, era arrivata a novembre dello scorso anno quando era stata ufficializzata l’acquisizione di IHI da parte del gruppo giapponese Kato.

Ora però questa notizia arriva per la prima volta alla prova di una fiera importante nel mondo delle costruzioni in Europa; a Samoter (dal 22 al 25 febbraio prossimi a Verona) si comincerà a capire (anche se l’acquisizione è ancora davvero fresca) quanto la nuova proprietà abbia influito sulle strategie di Ihimer. Dal nostro punto di vista non possiamo che essere ottimisti, dato che Kato è un produttore fortemente specializzato nel segmento delle costruzioni e ha con IHI interessantissime sinergie in fatto di prodotti che porteranno certo a una nuova vitalità anche dal punto di vista dell’implementazione delle gamme esistenti e della commercializzazione anche in Italia di nuove tipologie di macchine.

In attesa di questi sviluppi futuri, andiamo però sul concreto e vediamo su cosa hanno puntato in Ihimer per questa edizione di Samoter 2017 e, come vedremo, qualche novità c'è eccome.

8 miniescavatori 8

Cominciamo dalle macchine che stanno a cuore di ogni imprenditore italiano che si rispetti (anche perché hanno contribuito al successo di davvero molti di loro), i miniescavatori. In fiera Ihimer ne porterà otto in robusta rappresentanza di una gamma che è arrivata nel complesso a contare 14 macchine con tonnellaggi compresi fra 0,9 e 8,5 tonnellate.

Sullo stand ci saranno tra l’altro i due modelli più pesanti della gamma dei mini Ihimer, il 60V4 e il 85V4, il primo motorizzato con un quattro cilindri Kubota da 2,43 litri che eroga 32,4 kW, il secondo che monta un quattro cilindri Yanmar da 3,32 litri e con potenza netta di 42,7 kW. L’85V4, come dicevamo, è il mini più grande della gamma Ihimer e ha un peso operativo di 8,15 tonnellate (profondità di scavo massima 4.020 mm, 4.320 con il braccio lungo); più leggero il 60V4 con un peso operativo di 5,54 tonnellate(qui la profondità di scavo massima arriva a 3.800 mm, 4.040 con il braccio lungo).

Ovviamente accanto ai due “grandi”, ci saranno anche i loro fratellini più piccoli, a cominciare dai modelli 12VXE, 17VXE (1,71 tonnellate) e 19VXT (1,74 tonnellate), i primi due con carro estensibile che li rende ancora più versatili e adatti a muoversi dove c’è davvero poco spazio. In particolare il modello 12VXE, entrato da poco nella gamma Ihimer, può passare attraverso le normali porte delle abitazioni (la larghezza con il carro retratto arriva a soli 870 mm), con un’agilità davvero importante per chi sia spesso impegnato in lavori di ristrutturazione urbana. Il peso è di quelli “piuma”, solo 1,18 ton che lo rendono trasportabile con un autocarro da 3,5 tonnellate (anche se le prestazioni sono di tutto rispetto con una profondità di scavo di 2.010 mm).

Completeranno lo schieramento dei mini a Verona i modelli 27V4, 35V4 e 45V4, che, con pesi operativi compresi fra 2,63 e 4,89 tonnellate (e motorizzazioni con potenze comprese fra 13,6 e 32,4 kW), rappresentano il nucleo centrale della gamma Ihimer.

Skid si raddoppia!

Ma le novità succose arrivano dal segmento (che in Italia continua a crescere) degli skid steer loader (o se preferite minipale); a Samoter di fatto la gamma Ihimer raddoppia, passando da tre modelli a sei. Le tre nuove minipale che sono talmente nuove che non possiamo ancora mostrarvi neanche una foto, si chiameranno AS20, AS25 e AS28 e andranno a irrobustire l’offerta del produttore giapponese collocandosi tra il piccolo AS12 e l’AS30.

Si tratta di una rafforzamento di gamma davvero importante che, pensiamo non mancherà di dare parecchie soddisfazioni a Ihimer che con i suoi tre modelli già sul mercato si è saputa ritagliare interessanti quote nel nostro Paese (e oltre). I dati lasciati filtrare per ora sono davvero pochi, ma è lecito aspettarsi motorizzazioni Yanmar (dato che i primi tre skid montano motori di questo produttore) e pesi operativi compresi fra 2 e 3 tonnellate.

In attesa di vederli dal vivo a Verona, possiamo concentrarci su un’altro skid di Ihimer, il più piccolo della gamma, l’AS12 che sarà anch’esso esposto in fiera. Con un peso operativo di sole 1,33 tonnellate, l’AS12 fa della versatilità e della agilità operativa le sue carte vincenti; nonostante le sue dimensioni particolarmente compatte (larghezza 1.160 mm, lunghezza con benna a terra 2.596 mm), l’AS12  garantisce un carico di ribaltamento di 660 kg (carico operativo 330 kg) e un’altezza di scarico di 1997 mm (con il richiamo benna che arriva fino a 34°).

Piccolino, ma con funzioni che di solito si trovano su modelli più grandi, come l’autoallineamento della benna (i bracci sono flottanti) con il suolo quando si lavori in retromarcia o gli attacchi rapidi a faccia piana per collegare in modo veloce e “pulito” gli accessori. Un ultimo dettaglio: nonostante le ridotte dimensioni operative, la cabina dell’AS12 è comoda e ben organizzata, con una larghezza interna di 73 cm, i manipolatori idraulici servoassistiti e un ampio pianale senza ingombranti pedali. La cabina chiusa è opzionale.

Addio cara (e faticosa) carriola!

In comune hanno solo una parte del nome: carriole. Il resto è tutta un’altra musica, soprattutto dal punto di vista della fatica fisica. Parliamo delle motocarriole della serie Carry di Ihimer che saranno molto ben rappresentate sullo stand della casa giapponese a Verona.

Ce ne saranno cinque modelli, con carichi operativi compresi fra 400 e 1.500 kg in rappresentanza di una gamma davvero ampia che, attualmente, conta 19 macchine differenti per portata e allestimento.

Particolarmente interessante, nel basso di gamma (solo per i carichi però), la Carry 105 EP, versione a propulsione elettrica della Carry 105 a benzina anch’essa esposta a Samoter. La Carry 105 EP ha un carico operativo di 400 kg ed è spinta da un motore elettrico alimentato da batterie ai Litio-Ferro-Fosfati che le permettono una elevata capacità di carica e fino a 2 h e 30 min di autonomia. Premiata all’ultimo Intermat nella categoria “Sviluppo sostenibile”, la Carry 105 EP è senza dubbio una perfetta soluzione quando si debba movimentare materiale in luoghi chiusi o nei quali si debba ridurre al minimo le emissioni sonore.

Altro “pezzo” che merita attenzione, sempre fra i minidumper, è la Carry 150 con cassone ruotante di 180°; questo gioiellino consente di lavorare con produttività più che interessanti con una versatilità operativa davvero spinta. Il sollevamento e la rotazione del cassone sono idraulici e il carico operativo arriva a 1,5 tonnellate, con ingombri estremamente compatti (larghezza 1.080 mm, lunghezza 2.720 mm). Da non dimenticare, visti le tipologie operative in cui la macchina solitamente lavora, l’altezza di carico che è di soli 1.412 mm, estremamente pratica nei cantieri di ristrutturazione urbana dove i mezzi dedicati allo scavo in genere sono sempre compatti.

Sullo stand troverete anche altri due minidumper Ihimer, la Carry 107 e la Carry 110, rispettivamente da 0,7 e da 1 tonnellata di carico operativo (la Carry 107 è disponibile in cinque versioni differenti, anche con betoniera o con cassone a svuotamento alto.

In comune hanno solo una parte del nome: carriole. Il resto è tutta un’altra musica, soprattutto dal punto di vista della fatica fisica. Parliamo delle motocarriole della serie Carry di Ihimer che saranno molto ben rappresentate sullo stand della casa giapponese a Verona.

Ce ne saranno cinque modelli, con carichi operativi compresi fra 400 e 1.500 kg in rappresentanza di una gamma davvero ampia che, attualmente, conta 19 macchine differenti per portata e allestimento.

Particolarmente interessante, nel basso di gamma (solo per i carichi però), la Carry 105 EP versione a propulsione elettrica della Carry 105 a benzina anch’essa esposta a Samoter. La Carry 105 EP ha un carico operativo di 400 kg ed è spinta da un motore elettrico alimentato da batterie ai Litio-Ferro-Fosfati che le permettono una elevata capacità di carica e fino a 2 h e 30 min di autonomia. Premiata all’ultimo Intermat nella categoria “Sviluppo sostenibile”, la Carry 105 EP è senza dubbio una perfetta soluzione quando si debba movimentare materiale in luoghi chiusi o nei quali si debba ridurre al minimo le emissioni sonore.

Altro “pezzo” che merita attenzione, sempre fra i minidumper, è la Carry 150 con cassone ruotante di 180°; questo gioiellino consente davvero di lavorare con produttività più che interessanti con una versatilità operativa davvero spinta. Il sollevamento e la rotazione del cassone sono idraulici e il carico operativo arriva a 1,5 tonnellate con ingombri estremamente compatti (larghezza 1.080 mm, lunghezza 2.720 mm). Da non dimenticare, visti le tipologie operative in cui la macchina solitamente lavora, l’altezza di carico che è di soli 1.412 mm, estremamente pratica nei cantieri di ristrutturazione urbana dove i mezzi dedicati allo scavo in genere sono sempre compatti.

Sullo stand troverete anche altri due dumper Ihimer, la Carry 107 e la Carry 110, rispettivamente da 0,7 e da 1 tonnellata di carico operativo (la Carry 107 è disponibile in cinque versioni differenti, anche con betoniera o con cassone a svuotamento alto.

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