Romagnoli tutto pepe!

Come ben sapete, quando c’è da andare a scoprire una novità, la redazione di goWEM! non si fa mai pregare, anche e soprattutto quando questa novità arriva da un’azienda italiana che progetta, sviluppa e produce nel nostro Paese.

Per questo ci siamo messi in auto e siamo andati fino a San Piero in Bagno (FC), nel cuore degli Appennini, in casa Eurocomach che ci ha presentato in anteprima le sue due novità in fatto di skid (in questo video i dati principali) che avranno un posto d’onore sullo stand dell’azienda al prossimo Bauma 2016 di Monaco.

I due nuovi modelli sono gli skid ESK190 e ETL200, il  primo un gommato da 4,35 ton, il secondo (che abbiamo visto in dettaglio e all’opera in occasione della nostra visita), un cingolato con peso operativo di 5,47 tonnellate (versione con cingoli in gomma).

Il radiatore, semplice da ispezionare, è dotato di ventola di raffreddamento fan drive, con possibilità di inversione del flusso d'aria

L’occasione è stata anche ghiotta per parlare con Gimmi Sampaoli, responsabile tecnico in Eurocomach delle novità della macchina e del rapporto con Bosch Rexroth (Gimmi Sampaoli parla della collaborazione in questo video), in qualità di fornitore privilegiato dell’idraulica, coinvolto nel progetto praticamente fin dal suo nascere. Un rapporto questo che arriva da lontano e che ha consentito a Eurocomach, assieme a un altro bel numero di innovazioni, di mettere a punto un bel gioiellino, veloce, potente e reattivo (qui il video della nostra prova operativa se volete divertirvi), con le carte in regola per ben figurare sia a Monaco sia, soprattutto, sui cantieri di tutto il Mondo (ormai da tempo la gran parte della produzione di Eurocomach viene esportata).

Gimmi Sampaoli, responsabile tecnico Eurocomach ci ha parlato dei nuovi skid ESK190 e ETL200

Uno skid tutto nuovo

Entrambi gli skid, che completano la gamma Eurocomach condividono le innovazioni tecniche di base, per cui ci concentreremo su quello che abbiamo potuto vedere al lavoro in occasione della nostra visita in Eurocomach, il cingolato ETL200.

Il nuovo ETL200 ha un peso operativo di 5.470 kg e monta un motore Yanmar Stage IIIB che eroga (per le normative  Europee) e TIER 4 FINAL (per le normative US-EPA), 53,7 kW con una coppia massima di 295 Nm a 1.365 giri/minuto (Eurocomach produce una versione Stage IIIA per la normativa  Europa  e TIER 3 per le normative US-EPA 63,9 kW destinata ai mercati meno regolamentati).
Sul joystick di destra prodotto da Rexroth (appena davanti vedete lo schermo LCD) i comandi per il sollevamento e la benna

Fondamentale, in questo caso, l’ottimale gestione della potenza, andando a sfruttare, con l’ausilio del SW di gestione  del sistema idraulico, tutti i cavalli forniti dal diesel; il nome per quelli che sanno è “downsizing” ed è il processo di ottimizzazione delle risorse motoristiche e idrauliche allo scopo di garantire al cliente le stesse prestazioni di motorizzazioni più grandi, con potenze inferiori. Obiettivo raggiunto da Eurocomach (ne siamo convinti dopo aver visto lo skid al lavoro), grazie anche a una collaborazione strettissima con Bosch Rexroth, sia per quel che riguarda l’aspetto di idraulica sia per l’elettronica, collaborazione che è iniziata fin dalle prime fasi progettuali.

E’ Rexroth, infatti, la centralina che si occupa di incanalare e gestire al meglio tutti i parametri in entrata (dal motore Yanmar e dai sensori a bordo macchina) per utilizzare la potenza al massimo dell’efficienza al sistema idraulico.

La sensazione è che (anche se in Eurocomach stanno ancora lavorando con Bosch Rexroth alle regolazioni di fino) il risultato sia molto buono. L’ETL200 è veloce, ha movimenti fluidi e, quando serve, spinge (e molto). Anche dal punto di vista dei movimenti simultanei tutto sembra procedere per il meglio, con cicli di lavoro rapidi e una reattività davvero interessante.
Sul joystick di sinistra, anche questo ovviamente a marchio Rexroth, i comandi per la traslazione

Potenza e versatilità, accoppiata vincente

Dicevamo dell’idraulica; anche qui la collaborazione Eurocomach Bosch Rexroth dà i suoi frutti; la potenza è assicurata da una pompa Load Sensing a pistoni assiali a portata variabile da 160 litri/minuto, con una pressione massima di 280 bar. Anche per la parte della trasmissione idrostatica (forza di trazione massima 5.100 daN) con pompa tandem a controllo elettronico e motori radiali, Eurocomach si è affidata a Bosch Rexroth.

L’idraulica messa a punto per l’ETL200 (ma anche per la versione gommata) garantisce anche una notevole versatilità (qui tutte le principali personalizzazioni nelle parole del responsabile tecnico Gimmi Sampaoli) nell’utilizzo degli attachment, dato che è predisposta di serie con gli attacchi per le applicazioni high-flow, con portata massima di 160 litri a 280 bar; grazie al pratico comando dello scarico della pressione è sempre garantita la massima sicurezza operativa. Sempre dal punto di vista degli attachment, segnaliamo la presenza della piastra di attacco rapido idraulico (solo però come optional).

Molto curato l’aspetto dell’illuminazione operativa (lo skid è anche omologato per la circolazione in Italia su strada); le luci stradali sono fissate in posizione ben protetta sul braccio, a queste si aggiungono quattro fari di lavoro sul rollbar (due anteriori e due posteriori).

Da non dimenticare che, sui suoi nuovi skid, Eurocomach ha rivisto completamente il cinematismo di sollevamento, ora garantito dal braccio a sollevamento verticale con sistema autolivellante della benna di serie (solo in sollevamento).

Tanto lavoro anche sotto l’aspetto della semplificazione degli interventi di manutenzione; sotto il cofano posteriore incernierato troviamo, tutti molto ben accessibili senza contorsionismi, sul lato sinistro i due filtri del gasolio, il filtro dell’aria e il separatore dell’acqua, mentre su quello destro c’è il filtro dell’olio idraulico. Anche il punto di controllo del livello dell’olio è subito sott’occhio.

Comodi, si lavora

La cabina, ampia e spaziosa, anche per chi proprio magrolino non è, può contare su un sedile regolabile a sospensione meccanica (optional quello a sospensione pneumatica, anche riscaldato) con sistema di multiregolazione longitudinale del posto guida e braccioli di supporto per il gomito regolabili in altezza.

Eurocomach ha anche lavorato sul comfort sonoro (il vano motore è completamente isolato da una serie di carter ben progettati) e alla protezione dalle vibrazioni operative, isolando la cabina su quattro supporti viscoelastici e scegliendo la soluzione (per l’ETL 200 ovviamente) dei semicarri con sistema a cinque rulli oscillanti. Fa molto anche per abbattere la rumorosità, la ventola di raffreddamento idraulica che regola la velocità di rotazione a seconda delle necessità istantanee del motore (anche i consumi, tra l’altro, ne beneficiano).

L’usabilità è assicurata da due joystick ergonomici Rexroth a comando elettronico ben bilanciati, la cui risposta può essere regolata secondo le sensibilità personali dell’operatore; sono anche personalizzabili, direttamente dall’ampio e luminoso display in cabina, la regolazione della velocità di sollevamento e discesa del braccio, la velocità di movimento della benna, la portata dell’high-flow, ed è anche possibile attivare l’inversione del senso di rotazione della ventola fan drive per la pulizia del radiatore da particelle di sporco e polveri.  Sempre dal punto di vista della personalizzazione, l’operatore può scegliere tra tre tipologie di guida: soft, normal e hard.

I due nuovi skid in breve

Eurocomach, con l’aiuto di Bosch Rexroth per i sistemi di trazione e implement ed il relativo controllo, sembra aver colpito nel segno; il nuovo skid cingolato (ma anche il gommato non deve essere da meno) ETL200 ci è sembrata una macchina davvero potente e produttiva, anche quando si chiede molto al mezzo, con movimenti gravosi e simultanei.

L'ETL200 che verrà presentato a Bauma 2016 ha un carico di ribaltamento di 4,1 tonnellate


La velocità operativa è notevole e la reattività dei comandi precisa e ben dosabile; con 53,7 kW di potenza il produttore di San Piero in Bagno ha sfornato un mezzo che in fatto di forze di strappo al dente (3.895 daN) e di carico di ribaltamento (4.100 kg, carico operativo secondo la ISO 14397 di con 1.435 kg) non hanno nulla di che invidiare con motorizzazioni con potenze superiori del 10% e oltre.

Il tutto senza nulla togliere al comfort dell’operatore che, grazie ai carri cingolati (la larghezza cingoli in gomma è di 450 mm, con una pressione al suol pari a 0,34 kg/cm2) con rulli oscillanti e ai quattro supporti viscoelastici su cui poggia la cabina, è davvero di primo livello.

Con i due nuovi modelli, ora la gamma skid di Eurocomach arriva a sei modelli, un’offerta interessante che, ne siamo sicuri, non mancherà di dare belle soddisfazioni (soprattutto a livello internazionale, ma anche nel nostro Paese) al produttore romagnolo. Soddisfazioni, per noi di goWEM! che abbiamo anche potuto visitare lo stabilimento e conoscere lo staff, tutte meritate.

News