Come ci hanno raccontato in una precedente intervista uscita su goWEM! (questo il link diretto) i suoi titolari, i fratelli [Giorgio] e [Giulio Bacco], >>Ecovie<< è un'impresa che parla già da tempo il linguaggio della circolarità e dell'utilizzo della tecnologia per la riqualificazione delle infrastrutture viarie.
Un tema di pressante attualità, al pari di quello dell'impatto ambientale e della riduzione del consumo di materie prime nei cantieri stradali. La sfida che attende il settore nei prossimi anni è impegnativa e può essere affrontata solo da realtà già dotate di una visione e di un know-how specifico: quello su cui può contare nel campo del riciclaggio a freddo l'azienda di Albisnasego (Pd), dotata di un parco macchine comprendente sei treni di rigenerazione.
Due dei sei treni di rigenerazione di Ecovie erano al lavoro a Fontaniva (Pd) sulla SS 53
Ne abbiamo visti due all'opera su un tratto di 3 km della SS 53 Postumia in località Fontaniva (Pd), in cui Ecovie si è occupata della rigenerazione del sottofondo secondo i requisiti prestazionali del capitolato Anas, nell'ambito dei lavori di rifacimento del pacchetto pavimentazione affidati a >>Costruzioni Generali Girardini Spa<<.
Proprio in questo cantiere ha fatto il suo debutto l'ultima aggiunta al parco macchine Ecovie, che è anche il primo motorgrader consegnato da John Deere in Italia: un 622GP 6x6 equipaggiato con tecnologia Trimble Earthworks.
Il tratto interessato dalla rigenerazione a freddo con Ecobase è di 3 km su 2 corsie
Due treni ben rodati
Il fondo stradale con Ecobase, formula ormai collaudata di Ecovie per la rigenerazione a freddo del materiale fresato, prevede la miscelazione con utilizzo di un'emulsione di bitume e cemento. Il risultato del processo, interamente realizzato in sito, è uno strato di base più spesso di quello tradizionale creato con conglomerato bituminoso a caldo, ma caratterizzato da costi molto più vantaggiosi.
Oltre a consentire il riciclo del fresato altrimenti destinato al conferimento in discarica, la tecnica di rigenerazione a freddo permette un innalzamento dei valori di modulo di rigidezza e resistenza alla fatica, in virtù rispettivamente dell'impiego del cemento e del ritorno elastico dato dal bitume.
Sul cantiere Ecovie ha impegato due rigeneratrici Wirtgen WR250i affiancate
I due treni che hanno lavorato affiancati nel cantiere di Fontaniva avevano la composizione ormai consueta, ad eccezione della novità rappresentata appunto dal grader: due rigeneratrici Wirtgen WR250i; spandilegante per la stesa del cemento; due autobotti con acqua; 2 bilici dell’emulsione; rulli ferro-gomma Hamm H20i da 20 tonnellate davanti e dietro al motorgrader John Deere 622GP 6x6; rullo gomma-gomma Hamm HP280i da 28 tonnellate in chiusura.
Il numero dei rulli è dovuto sia a esigenze logistiche legate alla chiusura di una sola corsia, sia alla necessità di avanzamento veloce.
Il rullo ferro-gomma Hamm H20i da 20 tonnellate impiegato da Ecovie per la compattazione prima del passaggio del motorgrader
Il processo viene chiuso col rullo gomma-gomma Hamm HP280i da 28 tonnellate del parco macchine Ecovie
"L'intervento viene realizzato in due fasi" ci ha spiegato il Direttore Tecnico [Fabrizio Furlan]: "una per ogni senso di marcia, per un totale di circa 20 ore ciascuna. Lo spessore del materiale granulato è complessivamente di 20 cm".
Nuovo acquisto a stelle e strisce
Quelle a cui abbiamo assistito sul posto rappresentavano anche a tutti gli effetti le prime ore di operatività del John Deere 622GP. L'acquisizione - che rappresenta un debutto assoluto del marchio nella flotta Ecovie e, in generale, sul mercato italiano - nasce sia dall'urgenza di aggiungere al parco macchine un grader per poter soddisfare esigenze di impiego in tempi brevi, sia dall'individuazione di requisiti specifici da parte dell'azienda.
Il motorgrader John Deere di Ecovie nel piazzale della sede di Albignasego
"Ci siamo orientati su questo modello John Deere per la potenza assicurata dalla trazione a sei ruote motrici, cosa non facile da trovare in un grader, e la massima produttività su tutti i tipi di terreni, dato che garantisce applicazioni in velocità ridottissime".
Operatore al centro
"Le possibilità di regolazione della lama sono numerose, ma la sensibilità dell'operatore rimane fondamentale" Giorgio Bacco, titolare di Ecovie
Giorgio Bacco, che abbiamo incontrato in cantiere a Fontaniva, ci ha parlato anche di quanto abbia inciso nella scelta il rapporto ormai consolidato con Wirtgen Group, acquisito tre anni fa dal marchio John Deere. "Le consegne dei grader erano già iniziate in Francia e in Germania" ci ha spiegato, "ma noi, a partire appunto da questo dialogo costante all'insegna della fiducia che si è creato negli anni con Wirtgen, abbiamo spinto perché venissero portati anche in Italia".
Continua Bacco: "Il nostro è il primo, ma so che ne sono stati venduti altri nel frattempo. Posso dire che da parte nostra ci sono grande curiosità e altrettanto grandi aspettative verso una macchina che abbiamo visto per la prima volta a Monaco in occasione del Bauma, e di cui tutti parlano bene negli Stati Uniti".
Il 622GP 6x6 impiegato nel cantiere Ecovie di Fontaniva; il primo consegnato in Italia da John Deere
"Questo lavoro di rigenerazione a freddo sulla SS 53, per noi, rappresenta la prima prova sul campo del 622GP. Anche il nostro operatore si è dovuto mettere subito all'opera sulla macchina appena consegnata: al netto delle comprensibili differenze in fatto di comandi, l'esperienza su altri modelli è stata più che sufficiente per affrontare queste prime ore senza problemi".
Cuore ecologico
La motorizzazione Stage V del nuovo motorgrader si inserisce nell'ottica di riduzione delle emissioni e rispetto dell'ambiente alla base della filosofia di Ecovie
L'allestimento del nuovo motorgrader, che è full optional, comprende ripper e lama anteriore: quest'ultima rappresentava un'esigenza specifica di Ecovie. "E poi è un 6x6" sottolinea Bacco: "cosa difficile da trovare in un grader". Le opzioni di regolazione della lama sono notevoli: "è possibile traslarla a destra o sinistra, inclinarla per spingere o tirare il materale, scavare o riportare. Ma, detto questo, non dimentichiamo che è soprattutto la sensibilità dell'operatore a fare la differenza".
I joystick del 622GP hanno comandi estremamente intuitivi
Anche l'ergonomia dei comandi è particolarmente curata
Una prima assoluta anche per Trimble
La presenza di un piccolo volante risulta comoda negli spostamenti
"Il settore agricolo è generalmente più tecnologico del nostro" ha osservato Giorgio Bacco parlando del marchio John Deere e dell'alone di prestigio che lo circonda. Ma anche Ecovie punta da tempo sulla tecnologia. "Praticamente tutte le macchine che acquistiamo sono equipaggiate con strumentazioni Trimble: questo vale per tutti i rulli ferro-gomma, due rulli gomma-gomma su quattro e le ultime stabilizzatrici. E abbiamo scelto di far installare il sistema di controllo Earthworks su questo nuovo grader".
Earthworks è un sistema di controllo di nuova generazione per motorgrader, dotato di interfaccia utente Android e di uno schermo touch da 10”, che riducono la curva di apprendimento e aiutano l'operatore a ottenere una superficie perfetta dal primo passaggio.
"Anche per Trimble" continua Bacco "si tratta della prima installazione su un grader John Deere in Italia. È l'inizio di una nuova avventura per tutti, insomma, e ne siamo molto contenti".
Sul motorgrader è presente la telecamera posteriore, per assicurare la massima visibilità
Ogni dettaglio in cabina è studiato per offrire la massima visibilità e accessibilità dei comandi
L'operatore di Ecovie, Devis Napetti, nella prima giornata di lavoro sul nuovo motorgrader John Deere, che sarà dotato anche di sistema di controllo Trimble Earthworks
La miscela perfetta
Nel corso della visita in sito ci è stato mostrato anche il laboratorio mobile di >>Geo Consulting srl<<, società con sede a Rovigo di cui sono amministratori [Umberto Leone] e [Rudy Olivieri], che fornisce servizi specialistici e consulenze a supporto delle attività di geologia, geotecnica e ingegneria.
Per il cantiere di Fontaniva, su incarico di Ecovie, Geo Consulting ha eseguito lo studio di progettazione della miscela al fine di ottimizzare i componenti dello strato di fondazione - realizzato in sito con la tecnica già descritta del bitume schiumato - dal punto di vista fisico-meccanico, qualitativo e del rispetto delle norme tecniche del capitolato Anas.
Il campione provato in situ pronto per il test a compressione eseguito per Ecovie da Geo Consulting Srl
Il campione provato in situ pronto per il test a trazione indiretta eseguito per Ecovie da Geo Consulting Srl
La quantità di cemento e del bitume schiumato con cui produrre l’impasto è stata preliminarmente determinata in laboratorio, mediante il metodo volumetrico secondo la norma UNI EN 12697 - 31, per poi confezionare i provini cilindrici del diametro di 150 mm sui quali sono state condotte le prove di resistenza a trazione indiretta di provini bituminosi UNI EN 12697 – 23 e quelle di resistenza a compressione di miscele legate con leganti idraulici UNI EN 13286 - 41.
Tutte le fasi di studio della prequalifica del materiale e i controlli pre e post rigenerazione in sito sono state eseguite da [Riccardo Lucchi], Responsabile del settore conglomerati bituminosi e rigenerazione in sito di Geo Consulting.