Nella recente visita al cantiere di
restauro di un edificio del Settecento a
Montefoscoli (Pi)
[qui l'articolo], abbiamo approfondito l’impiego della linea di prodotti
Novantica di
>>Fassa Bortolo<< [qui l’intervista alla forza vendita Fassa], la prima lanciata dall’azienda con il
parere positivo e il marchio di
>>Legambiente<< , e a oggi anche l’
unica del settore edilizio ad aver ricevuto questo
riconoscimento.
Non capita spesso di trovare un
rapporto di collaborazione e
dialogo tra due mondi apparentemente così distanti come quello dei produttori del
settore edilizio e quello delle
associazioni ambientaliste. Nell’intervista che segue, siamo andati a scoprirlo più in profondità col Direttore generale di Legambiente,
[Giorgio Zampetti].
Giorgio Zampetti
Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente
“La
collaborazione tra Legambiente e Fassa Bortolo” racconta
[Zampetti] “nasce ormai più di
5 anni fa, su un tema apparentemente divisivo tra i
cavatori e un’
associazione ambientalista, quale quello delle cave. Il
primo progetto comune, molto sfidante, è stato quello di chiedere a Fassa Bortolo di collaborare al nostro
Rapporto Cave annuale, un censimento che di fatto ci consente di ricostruire lo
stato dell'arte delle attività estrattive, concentrandoci soprattutto sui possibili
interventi di recupero o
qualificazione, o anche volti a
minimizzare l'impatto di questo tipo di lavorazioni”.
Noi cerchiamo sempre di avere come interlocutori le imprese del settore che portano avanti pratiche virtuose e mostrano più attenzione a certi temi, e Fassa Bortolo è sicuramente tra queste
“Il rapporto” prosegue
[Zampetti], “si è poi
evoluto negli anni, con il coinvolgimento di Fassa nelle nostre campagne relative all’
edilizia sostenibile: in particolare il
progetto Civico 5.0, con cui promuoviamo tutti gli interventi per rendere le nostre
abitazioni più efficienti e anche più
accoglienti. Fino alle iniziative che comprendono
incontri nelle scuole e alla collaborazione più recente su
Novantica”.
goWEM!: “Come si è arrivati al parere positivo di Legambiente su questa linea di prodotti?”
[Zampetti]: “Ce l’hanno presentata
evidenziandone le caratteristiche, interessanti anche per noi sotto vari aspetti legati alla
tematica ambientale. A questo punto, noi abbiamo proposto di sottoporre i prodotti alle
analisi di un soggetto terzo, ovvero il
Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, per valutarne i
benefici e l’
efficacia".
"Una volta ottenuti i
risultati delle analisi dall’ateneo, abbiamo deciso di essere accanto a
Fassa Bortolo per dimostrare come sia possibile mettere sul mercato una
nuova linea di prodotti che rispondono a determinati requisiti, e
promuoverli insieme. Quando Legambiente appone il suo marchio su un prodotto, come in questo caso, lo fa perché lo considera un
esempio positivo e anche una prova concreta di come si possano
conciliare economia e ambiente”.
goWEM!: “Su quali parametri si sono concentrate le analisi dell’organismo certificatore?”
[Zampetti]:“Le analisi dell’Università Roma Tre si sono concentrate sull’
intero ciclo di vita, dalla
materia prima alla
produzione del materiale finito, valutando poi anche l’impatto del trasporto dopo l’immissione sul mercato. In questo modo è stata ottenuta la
quantità di emissioni clima-alteranti nell’intero ciclo di vita del Novantica, per poi confrontarla e calcolare di
conseguenza l’abbattimento emissivo rispetto agli altri prodotti della stessa categoria già in commercio”.
goWEM!: “Possiamo dare qualche percentuale?”
[Zampetti]:“Sul piano delle
emissioni di CO2, già il solo impiego di pozzolane al posto del cemento ha consentito secondo lo studio una
riduzione dell’80%. Ma l’altro elemento sensibile sui materiali è quello dei
composti organici volatili, che nel Novantica vanno a
ridursi quasi a zero. In generale, un altro aspetto importante è che con questo studio si è scelto di guardare al futuro con un approccio internazionale, volto a considerare non soltanto le
emissioni derivanti dall’utilizzo degli edifici, ma anche le
emissioni di carbonio incorporate, ovvero quelle derivanti dai materiali e dai loro processi produttivi lungo l’intero ciclo di vita”.
Quando ci saranno dei vincoli da rispettare a livello internazionale, ad esempio, questa linea di prodotto sarà già in grado di soddisfare i requisiti
Il processo culminato nell’apposizione del marchio
Legambiente sul packaging della nuova linea di prodotti
Fassa Bortolo ha avuto inizio circa
tre anni fa e ha avuto il suo coronamento a Roma il
19 aprile 2023, nel convegno in cui sono stati presentati i
risultati dello studio indipendente realizzato dall’Università degli Studi Roma Tre.
Grazie appunto alla
riduzione delle emissioni di CO2 e dell’
impronta ambientale, nell’occasione è stato annunciato che Novantica potrà recare la dicitura “
prodotto consigliato da Legambiente”.
“Si tratta di una partnership che non rappresenta un
marchio di certificazione, ma un modo per affermare che Legambiente ritiene questi prodotti esemplificativi a
livello di sostenibilità” prosegue
[Zampetti].
Questo parere positivo può riguardare prodotti di vari settori, dall’abbigliamento alla cura della persona: “
Non molti” sottolinea il Direttore generale di Legambiente, perché appunto alla base deve esserci l’
approvazione di una filosofia produttiva, oltre che del processo.
Il
settore edilizio è, come ovvio dato il suo impatto, oggetto di un’attenzione particolare da parte dell’associazione, che negli anni ha attivato un
progetto specifico: il
Rapporto Mainn, volto a fare il punto sui materiali innovativi e sostenibili già in corso di utilizzo in Italia e all’estero, tra cui prodotti da
bioedilizia, o anche semplicemente con
contenuto di riciclato.
Primo produttore con il marchio Legambiente
Il fatto che Fassa Bortolo sia il primo produttore ad avere il marchio Legambiente su un suo prodotto viene considerato di grande importanza anche per la dimensione e il ruolo di primo piano dell’azienda nel comparto, e dunque il livello di diffusione dei suoi prodotti.
“Alla base, naturalmente, c’è lo
studio su Novantica di cui abbiamo parlato” spiega
[Zampetti]. “Ma quando decidiamo di mettere il nostro marchio, lo facciamo anche in base a considerazioni più generali
sulla mission e i
valori di un’azienda: Fassa è stata forse la
prima realtà produttiva del settore a muoversi nella direzione della
sostenibilità e della
riduzione degli impatti, e ha sempre mostrato il tipo di sensibilità che noi riteniamo fondamentale, anche su temi spinosi.
Come appunto quello dell’
estrazione, su cui abbiamo iniziato a confrontarci con loro già
diversi anni fa: al netto delle divergenze che possono essere emerse, abbiamo sempre riscontrato una
serietà di fondo e una
grande attenzione. Si tratta quindi di un’azienda con cui è possibile un
dialogo costruttivo”.
goWEM!: “Quali saranno le prossime tappe di questa collaborazione?”
[Zampetti]:“Al momento, con Fassa abbiamo in programma di continuare l’
attività di promozione e
divulgazione della linea Novantica, organizzando altri convegni come quello del
19 aprile a Roma di cui accennavo prima, per illustrarne le
caratteristiche e gli
elementi di sostenibilità, e contribuire alla sua diffusione".
"Più in generale, come
Legambiente, per quanto riguarda questo settore continueremo a concentrarci sul tema del
carbonio incorporato, perché diventi sempre più un
obiettivo normativo e
legislativo. Sotto questo aspetto, si può comprendere come il prodotto di Fassa rivesta un’
importanza strategica per contribuire a questo processo, innescando un
circolo virtuoso”.