Che l’Emilia fosse il cuore pulsante dell’industria italiana c’erano pochi dubbi e che la ripresa nel segmento delle costruzioni fosse destinata a partire da qui, probabilmente ce n’erano ancora meno. Per questo non ci stupisce che la nuova sede di Cimertex Italia sia stata inaugurata nell’ubertosa provincia del capoluogo emiliano, più precisamente a Zola Predosa.
Quello che stupisce (ma come vedremo si tratta di un calcolo lungimirante, non di un azzardo) è che ad aprire la nuova sede sia un imprenditore portoghese, con profonde radici nel settore del movimento terra, certo, ma pur sempre portoghese.
Miguel Oliveira, amministratore delegato di Cimertex
L’Italia nel mondo non è sicuramente famosa per il suo regime fiscale, per la sua burocrazia che definire “complessa” sarebbe un simpatico eufemismo, per il suo sistema bancario, ancora oggi bello ingessato; allora perché
Miguel Oliveira, amministratore delegato dell’azienda di famiglia, la Cimertex di Lisbona, h
a accettato la sfida di Komatsu e ha preso in carico, come
distributore diretto, l’intero Nord Ovest d’Italia (Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Val d’Aosta) a cui si aggiungono gli esigentissimi bacini marmiferi di Massa Carrara e Lucca?
A prima vista sembra un azzardo, ma Oliveira, a pelle, non ci sembra quel tipo di imprenditore, anzi ci pare di più un
professionista che sa valutare le condizioni al contorno e che sa benissimo che l’Italia era, prima della crisi, pur sempre il secondo mercato per le macchine per il cantiere d’Europa. E, prima o poi, tutte le crisi finiscono e, quindi, essere
ben piazzati sul territorio è una scommessa da accettare senza riserve. Soprattutto quando si sceglie bene la squadra e si sa che investimenti strategici mettere in campo.
Tanti gli escavatori cingolati presenti all'inaugurazione di CImertex Italia: in primo piano un PC290-8 NLC da 29,61 ton
Meglio di noi, possono riassumere il senso dell’iniziativa imprenditoriale, le
parole di chi quest’iniziativa l’ha voluta e resa concreta, Miguel Oliveira, amministratore delegato di Cimertex, appunto.
Il DNA giusto per l’Italia
Sento molto chiaramente l’importanza della sfida che abbiamo assunto con l’apertura di Cimertex Italia che si concretizza oggi con l’inaugurazione ufficiale della nuova filiale di Zola Predosa”. Comincia così il suo discorso di inaugurazione
Miguel Oliveira, con uno stile sobrio che ci piacerebbe vedere più spesso nel nostro settore; l’amministratore delegato di Cimertex continua evidenziando come “
Cimertex Italia è stata fondata ufficialmente un anno fa, nell’aprile 2015, e ha cominciato la sua attività a giugno di quell’anno, in una condizione di mercato ancora difficile e complessa.
Ed ecco un bel colosso, la pala in allestimento da blocchi WA500-7 da 35,7 tonnellate
A un anno di distanza posso ora affermare che abbiamo cominciato a cogliere i primi risultati, in termini di riscontro del mercato e di diffusione del marchio Cimertex; il nostro investimento in Italia fa parte del nostro modo di fare impresa: Cimertex è attiva dal 1964 e quasi subito è entrata nel mondo del movimento terra; nel 1967 abbiamo cominciato a lavorare con Komatsu, quando il produttore giapponese non era ancora presente direttamente con una filiale europea nel nostro continente. Oggi Cimertex - continua Olivares -
è uno dei dealer che può vantare una collaborazione con la Casa giapponese più lunga a livello mondiale”.
“La relazione, che si è sviluppata nel tempo fra le nostre due aziende, va molto al di là del semplice rapporto fabbricante distributore. Cominciata con i bulldozer, la nostra storia si è evoluta con una crescita costante fatta di vendite e di servizi postvendita con una fortissima attenzione alle esigenze dei nostri clienti. Una sfida insomma nella quale in pochi ci davano per vincenti”.
La gamma produttiva dello stabilimento di Este era molto ben rappresentata, in primo piano il PC80 MR
“
Ci piacciono dunque le sfide (già dal 1995 abbiamo internazionalizzato la nostra attività, cominciando dall’Angola) e per questo abbiamo affiancato Komatsu in Italia, nel ruolo di distributore per il nord ovest; perché riteniamo che questo sia il momento ideale per investire nel vostro Paese, un Paese che, storicamente, ha dato moltissimo al nostro settore e che, credo, potrà in futuro regalarci altrettante soddisfazioni. Dopo un anno di lavoro posso già dire che i risultati hanno già superato le nostre aspettative (e in questo devo ringraziare le imprese che ci hanno accolto a braccia aperte), abbiamo già 12 officine sul territorio e una squadra preparata, coordinata da Norman Tasca, il direttore generale di Cimertex Italia; questo è già un ottimo punto di partenza su cui siamo convinti di costruire davvero molto”.
Conclude Oliveira: “
Siamo degli specialisti nel mondo delle macchine movimento terra, ci adattiamo alle condizioni più difficili, non abbiamo paura delle sfide: insomma, abbiamo le carte in regola per piacere agli imprenditori italiani e per compiere un buon lavoro, ovviamente sempre assieme a Komatsu”.
Supporto di fabbrica
Komatsu era presente in forze all’inaugurazione della nuova sede Cimertex Italia; tra gli altri alti funzionari presenti, ha preso la parola Enrico Prandini che, nella veste di amministratore delegato di Komatsu Italia Manufacturing, conosce molto bene sia il mercato italiano sia le problematiche legate alla ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti del colosso giapponese.
Prandini ha sottolineato come “
Cimertex rappresenti un investitore straniero che ha ancora fiducia nell’Italia. E’ un segnale che consente di poter scommettere su una presenza forte di Komatsu in Italia, ma, anche e soprattutto, di poter rivedere il nostro mercato tornare su valori più consoni al nostro ruolo internazionale”.
“
Come Komatsu - continua Prandini -
dobbiamo rivolgere un sincero ringraziamento alla Cimertex, ma siamo anche contenti che questa nuova avventura sia un ulteriore sviluppo di una storia che ha ormai superato i 50 anni di collaborazione. Una collaborazione che ha dato nel tempo ottimi risultati e che ora si rinsalda ulteriormente con l’apertura di Cimertex Italia. Riguardo all’amico Miguel (Oliveira, amministratore delegato di Cimertex, ndr), mi sento di dire che è il più italiano degli stranieri ed è riuscito a dare un valore aggiunto a questa scommessa, dato che conosce molto bene l’Italia e parla altrettanto bene la nostra lingua”.
“Ricordo che abbiamo uno stabilimento produttivo, come Komatsu, particolarmente vicino e siamo pronti ad affiancare Cimertex per risolvere ogni problematica che si dovesse presentare. Sono anche convinto che l’area di pertinenza di Cimertex abbia un potenziale inespresso davvero notevole e che ci sia tanto lavoro da fare e tante soddisfazioni da raggiungere. La sede che è stata inaugurata oggi ha davvero una posizione eccezionale dal punto di vista della logistica, con una visibilità davvero ottimale, una concretizzazione del messaggio che Cimertex e Komatsu assieme vogliono dare ai clienti: essere al loro fianco nella sfida con il mercato”.
Orgoglio giapponese
Non solo dichiarazioni al porte aperte di Cimertex per l’inaugurazione della nuova sede, ma anche tante (davvero tante) macchine. Ovviamente c’era una folta rappresentanza delle compatte Komatsu (come non averle con lo stabilimento produttivo per l’Europa davvero vicino), ma chi ha visitato Zola Predosa ha avuto anche l’occasione di vedere da vicino qualche colosso e una macchina che ci piace davvero molto.
All'inaugurazione della sede di Zola Predosa c'era anche il presidente di Cimertex, Antonio Manuel Coimbra de Oliveira
Cominciamo proprio da quest’ultima, dato che sul piazzale c’era un
escavatore ibrido HB215 LC-2, macchina con la quale Komatsu
perfeziona la sua tecnologia ibrida già apprezzatissima sui mercati internazionali (l’HB215 LC-1 è stato venduto in migliaia di esemplari). La nuova release garantisce un
risparmio del 10% sui consumi di carburante rispetto all’ibrido che sostituisce, mentre se lo si paragona a un escavatore tradizionale della stessa taglia, il
risparmio arriva a punte del 30% e oltre. Il segreto, come molti di voi sapranno, è nel sistema di recupero dell’energia di rotazione, immagazzinata in un capacitore, che viene poi immessa nel sistema quando la richiesta di potenza disponibile aumenta. L’HB215 LC-2 è una
macchina da 22,4 tonnellate con motore termico Komatsu da 4,46 litri (affiancato da quello elettrico appunto) che eroga 104 kW a 2.000 giri al minuto. Le prestazioni non sono per nulla inferiori a quelle del modello tradizionale, anzi, l’HB215 LC-2 è più veloce e reattivo.
Enrico Prandini, amministratore delegato di Komatsu Italia Manufacturing
Altra chicca presente a Zola Predosa (l’abbiamo poi ritrovata a Bauma), la
pala gommata da blocchi WA500-7, bestione da 35,7 tonnellate, motorizzata con un Komatsu da 15,24 litri (sei cilindri) in grado di erogare 266 kW; Cimertex, già evidentemente pronta all’impegnativa sfida con i bacini marmiferi toscani, l’ha voluta
esporre con le forche da blocchi, ben stazzata per il sollevamento con un
contrappeso maggiorato, così come più robusto dello standard è il sistema di frenatura.
Cimertex ha anche pensato a chi piacciano le pale, ma non ha bisogno di un modello così impegnativo,
esponendo sia una WA270-7 da 12,6 tonnellate, potenza di 115 kW con capacità benna compresa fra 2 e 2,5 metri cubi sia una (e qui si torna sul grandino
) WA470-7 da 23,7 tonnellate, spinta da un sei cilindri Komatsu da 11,04 litri in grado di erogare 204 kW.
Insomma, da buon full liner, una g
amma completa di prodotti che, assieme all’a
lto livello qualitativo del servizio di assistenza postvendita che Olivares ha in mente non possono che
ben far sperare per il futuro del nuovo distributore italo-portoghese (o porto-italiano?) di Komatsu.