“Sporcarsi le scarpe di trucioli o ascoltare il
rumore degli avvitatori?”
Con questo interrogativo d’autore rappresentiamo metaforicamente quel
ventaglio di fattori che distinguono un produttore che
“assembla” da uno che invece produce trasformando direttamente la
materia prima.
Velocità di risposta,
qualità e
flessibilità contraddistinguono l’identikit ideale di quella compagine che vuole garantirsi sul mercato il riconoscimento di
“produttore autentico”, serio ed affidabile.
La ricerca di queste
virtù ci consente oggi di scoprire
>>OSA Demolition Equipment<< , un’azienda che progetta, produce e commercializza
attrezzature per macchine
movimento terra.
Panoramica di cantiere, ingresso Galleria Crivi, lato nord
Abbiamo conosciuto
OSA in uno dei cantieri della
>>Ricciardello Costruzioni Spa<< , dove si sta scavando in galleria su una
falesia a strapiombo sul mare di Maratea, in Basilicata. Qui il responsabile dell’Area Manager di OSA,
[Pietro Mirabile], ha rappresentanto la sua presenza in qualità di
fornitore e in questa occasione ci ha dato la possibilità di approfondire il
profilo di una società che pone le sue radici in Puglia.
Insieme a lui e a
[Roberto Sallustio], co-amministratore di OSA, abbiamo intrattenuto una
conversazione molto dinamica, condita da qualche
chicca storica e
riflessioni molto interessanti sui problemi attuali del settore.
Pietro Mirabile
Pietro Mirabile, Direttore vendite Italia di OSA
goWEM!: “Qual è la genesi di OSA, azienda nata negli anni novanta?”
[Pietro Mirabile]:“OSA nasce nel
94 e il suo acronimo sta per “
Officine Sallustio Arturo”, papà dei fratelli Roberto e Giuseppe, attuali amministratori dell’azienda.
[Arturo Sallustio], nasce contoterzista per grandi marchi sul mercato. In origine si occupava di realizzare
componenti di demolitori idraulici,
martelli".
"Un giorno, ad una fiera di settore, vide una
pinza meccanica esposta. Considerando la grande concorrenza di produttori in Puglia, pensò di diversificare dunque la sua
offerta. Non solo martelli: “
mettiamoci a fare le pinze”.
"A partire dal 1995 cominciò l’ascesa verso la produzione di una
vasta gamma di estensioni per escavatori che compresero
pinza primarie, poi
frantumatori, poi
cesoie dedicate al ferro,
pinze selezionatrici e così via".
Roberto Sallustio
Roberto Sallustio, CEO di OSA
[Roberto Sallustio]:“Siamo stati tra i primi a costruire
pinze demolitrici in Italia, nel
1997.
A partire dal 2002 abbiamo avviato i nostri
contatti con l’estero e ci siamo circondati di
responsabili vendite,
commerciali e
dealers che tuttora costituiscono il nostro team di
collaboratori".
"Tuttavia la svolta è avvenuta nel
2015 quando abbiamo avviato la
produzione interna. Grazie ad oltre 35 macchine a controllo numerico, produciamo e realizziamo
martelli demolitori idraulici e tutta la componentistica meccanica degli
attachment".
Da noi, una volta che la lamiera entra negli opifici, esce come
pezzo finito".
goWEM!: “Qual è la dimensione della vostra produzione industriale?”
[Roberto Sallustio]:“Oggi produciamo circa
2.000-2.500 pezzi all’anno e il cliente ha la possibilità di personalizzare e brandizzare il proprio prodotto. Nel nostro team contiamo quasi
75 dipendenti e proponiamo un catalogo di
attachment per escavatori davvero completo, che copre dalla serie “leggera” a quella “pesante” nel range
400- 12.000 kg. Produciamo in serie nei nostri quattro opifici a Molfetta".
Il nostro fatturato si aggira in un range tra 15-20 milioni, il 70% del quale è relativo al mercato estero
Un martello OSA HB3000 su macchina Komatsu nel cantiere di Maratea, in Basilicata
goWEM!: “Dalla Puglia a tutto il mondo: una rapida ascesa nel giro di un trentennio…”
[Pietro Mirabile]:“Oggi abbiamo
3 sedi dirette in Europa:
Osa Germany,
Osa France,
Osa Spain, nate da collaborazioni con distributori locali. Oltre oceano siamo presenti in
Brasile,
Stati Uniti,
Canada e a breve accederemo al
mercato britannico. Sono investimenti avviati negli anni che stanno
rendendo i loro frutti, ma ci tengo a specificare che la manifattura è completamente
made in Italy".
Nel cantiere della Ricciardello Costruzioni, OSA fornisce
martelli demolitori modello HB 3000 e
4000, montati su escavatori Komatsu. Le giornate sono scandite da
turni di lavoro serrati per procedere nello scavo in galleria.
[Pietro Mirabile]:“Qui a Maratea i nostri
martelli HB4000 lavorano senza sosta per rompere una
roccia dolomitica durissima, anche su due turni di lavoro. Grazie alla Ricciardello Costruzioni possiamo confermare la
bontà dei nostri prodotti che in questo cantiere sono messi a dura prova, con
ottimi risultati".
Particolare di dettaglio della OSA HB4000
[FOCUS Demolitori idraulici serie HB]
Gli innovativi demolitori idraulici della serie HB di OSA rappresentano una soluzione all'avanguardia per soddisfare le crescenti esigenze del mercato. Questa serie è stata progettata con un sistema di valvole di controllo interne, che offre numerosi vantaggi rispetto al vecchio sistema con valvole esterne. Queste migliorie consentono di ottenere una maggiore forza d'impatto, mantenere una velocità costante anche a temperature elevate e proteggere le valvole dagli urti.
Inoltre, è dotata di un sistema idraulico integrato innovativo che elimina i colpi a vuoto, prevenendo danni agli utensili, fermi degli utensili e pistoni. Questo sistema "intelligente" riconosce automaticamente la presenza di materiale solido sotto la punta. Quando la punta è stabile sulla superficie rocciosa, il demolitore inizia la sua corsa rilasciando tutta la sua energia per colpire. In caso contrario, la massa battente non si avvia, evitando così i colpi inutili e proteggendo i tiranti, le boccole d'usura e riducendo le vibrazioni per l'escavatore e l'operatore.
Un sistema di parapolveri impedisce l'ingresso accidentale di particelle estranee nelle parti in movimento del demolitore, garantendo una maggiore durata.
Infine, la serie medio-pesante offre la possibilità di regolare manualmente il colpo in base alle esigenze dell'operatore. Questo significa che l'operatore può variare il rapporto tra frequenza ed energia dei colpi in base alla durezza del materiale. In presenza di materiale molto duro, è possibile ridurre il numero dei colpi aumentando l'energia, mentre in presenza di materiale meno duro, è possibile aumentare la frequenza riducendo gradualmente l'energia trasmessa all'utensile mediante una semplice regolazione manuale.
Qualche dato: OSA HB4000
Diametro utensile 175mm
Altezza con utensile 3.180 mm
Frequenza colpi: 250/500 colpi al minuto
Energia per colpo: 12.000 joule
Puglia: una regione competitiva
Mentre ci troviamo in
galleria Crivi per vedere all’opera macchina e demolitore, ci soffermiamo sulla
questione “concorrenza” che, nella categoria dei demolitori idraulici, è viva più che mai soprattutto in Puglia.
goWEM!: “La grande parte dei produttori di questa tipologia di attachment risiede in Puglia. Come mai?”
[Roberto Sallustio]:“I primi costruttori di questa tipologia di attrezzature
iniziarono da qui. Successivamente alcuni dipendenti di queste aziende si misero
in proprio inaugurando a loro volta le
rispettive aziende e alimentando un tessuto produttivo di settore altamente concentrato in quest’area".
"Questo fenomeno ha anche
radici storiche: tra gli anni ottanta e novanta si producevano
martelli a spinta olio. Gran parte dei produttori hanno replicato i
primi modelli in auge in quel periodo. Oggi produciamo martelli a
spinta gas perchè la potenza erogata è decisamente maggiore e le
prestazioni in tal senso sono più elevate, garantendo l’utilizzo delle macchine in contesti più ostici".
Produttore = Flessibilità e sviluppo
L’interrogativo iniziale esasperava il concetto di
“produttore” in un confronto tra due filosofie di pensiero, una delle quali è rappresentata da OSA.
[Roberto Sallustio]:“Noi
lavoriamo h24 in produzione e in assistenza quando serve, anche su
turni serali. Se il cliente ha una situazione limite, ci organizziamo per
assecondare la sua richiesta, ad esempio una consegna lampo. Questo è realizzabile soltanto perchè
controlliamo in toto la produzione, viceversa dovremmo comunque dipendere da forniture e lavorazioni esterne".
Verticalizzare su un
preciso segmento di mercato ha di fatto confermato la bontà delle scelte che l’azienda pugliese ha preso nel suo
excursus storico.
E’ evidente come la produzione interna consenta maggiore diversificazione del prodotto, pieno controllo sull’
impostazione produttiva e
pianificazione completa dei tempi di consegna e delle priorità per il cliente, mantenendo costante il
monitoraggio della qualità.
[Roberto Sallustio]:“Tutto cambia: l’
esigenza del cliente e la
tipologia di escavatore. I nostri prodotti si legano fisicamente e tecnologicamente alla macchina, dunque dobbiamo
costantemente allineare la produzione ai ritmi del mercato di settore".
"Per questo puntiamo tutto su
ricerca e sviluppo. Nella nostra compagine ingegneri e tecnici hanno l’esclusivo compito di
curare l’innovazione tecnologica, il restyling delle macchine e l’adattamento ai nuovi mezzi delle case madri.
Per chi fa il nostro mestiere è fondamentale
conoscere l’escavatore in cui andrà montato il prodotto per realizzare un
buon prodotto. Lo studio alla base è tutto".
goWEM!: “Quali sono a grandi linee le fasi del processo produttivo di un martello/pinza?”
[Roberto Sallustio]:“Se dovessi sintetizzare, nei nostri
quattro opifici le operazioni iniziano dalle fasi di
taglio, in cui la materia prima, ovvero la lamiera, viene resa nei diversi tagli e spessori".
"A seguire avviene l’
assemblaggio e la
saldatura. Una volta realizzate le carcasse procediamo alla loro
pulitura e
sabbiatura".
"Qui si innesta il ciclo di
lavorazione meccanica che è propedeutica al montaggio finale e al
collaudo: con un impianto di nostra proprietà effettuiamo
stress test fino a 30 minuti in cui si verificano le performance del prodotto e l’assenza di malfunzionamenti, come sudorazioni e perdite d’olio”.
La fabbrica come strumento di marketing
Mentre la grande parte dei competitors investiva nella
comunicazione tradizionale, OSA
acquistava attrezzature, regalandosi nel tempo un potente mezzo di vendita: se stessa.
[Pietro Mirabile]: “La
visita in azienda è il nostro principale strumento di marketing.
I potenziali clienti “toccano con mano” la
struttura aziendale e le
attrezzature che utilizziamo, riscontrano il livello di qualità dei nostri standard e ci affidano le loro
commesse. Combattiamo la qualità scadente aprendo le porte dei nostri opifici e mostrando al mercato come ci piace lavorare".
goWEM!: “Che tipologia di cliente si rivolge ad OSA?”
[Pietro Mirabile]:“Copriamo la
demolizione in toto: a partire dalla pinza demolitrice, offriamo varie serie di prodotti come la
FPV per la demolizione secondaria, la
RV che propone
frantumatori girevoli, la
SH cesoie per strutture metalliche e acciaio, la
linea dei martelli. Nel 2006, con la serie LIV abbiamo dedicato un segmento di
prodotti esclusivamente al legno. Ogni tipologia ha poi delle taglie e delle classi di peso".
Con questo catalogo di oltre 92 prodotti rispondiamo alle esigenze di grandi opere, demolizioni private, demolizioni pubbliche, recupero inerti, scavi e cave
Tra presente e futuro: formazione e magazzini
La compresenza in cantiere di OSA e dei vertici di Ricciardello Costruzioni e
>>COMEDIL<< certifica una
salda collaborazione tra operatori di settore. Settore che proprio nelle
parole dei protagonisti è descritto in sofferenza nel comparto della disponibilità di
risorse umane qualficate.
[Pietro Mirabile]:“Oggi è veramente difficile trovare un “
aiuto officina” con un
minimo di esperienza. E’ più probabile ripiegare su un apprendista a cui però manca del tutto la gavetta.
Mi sento di dire che sta venendo a mancare la
predisposizione “genetica” a questo tipo di professionalità. Si cercano
mansioni più confortevoli, i tempi sono evidentemente cambiati.Quando ero giovane io, mi vedevo nel futuro con la
tuta addosso”.
goWEM!: “A quali cause imputi questa criticità?”
[Pietro Mirabile]:“C’è stata una
carenza formativa nelle ultime 2-3 generazioni, le aziende hanno
investito meno. Oggi c’è una forma di comunicazione molto più digitale rispetto al passato".
Gli
standard sociali a cui aspirano i giovani sono altri: fisici perfetti, abbigliamenti ad hoc e status che stridono con le professioni tecniche del nostro settore.
"L’
imprenditore o il
concessionario è costretto ad assecondare l’approccio al lavoro di giovani sempre più propensi alle
professioni digitali. Vengono a mancare i tecnici, la cui
formazione avviene principalmente
sul campo".
Gli
spostamenti e la
distanza da casa sono deterrenti per chi si avvicina per la prima volta a questo settore.
E’ eloquente che il problema sia avvertito anche dai
grandi marchi internazionali: colossi come Komatsu sono ricorsi parzialmente ai ripari introducendo il
monitoraggio remoto, per cercare a tutti i costi di
prevenire “il problema” sulla macchina. C’è consapevolezza che, a differenza del passato, la disponibilità di
uomini qualificati pronti a intervenire, è decisamente minore.
Di fronte a un problema così radicato e che richiederà
strategia e
investimenti da parte degli operatori, vogliamo traguardare al futuro con fiducia. E in tal senso ci congediamo con le parole di
[Roberto Sallustio] che a chiusura di questa conversazione ci anticipa il suo
prossimo obiettivo.
[Roberto Sallustio]:“La nostra prossima sfida è
crescere a livello di filiali. Disporre di
sedi stabili è fondamentale nel rifornimento dei clienti e in tal senso disporre di
magazzini nei territori di riferimento è strategico per garantire
rapidità e
assistenza diretta".
"Infatti, la nostra categoria è spesso penalizzata dai
tempi di consegna e il cliente solitamente compra la nostra pinza o martello nel momento in cui si
rompe quella che sta già utilizzando. Dunque la
velocità con cui rispondiamo a questa esigenza sopraggiunta è
fondamentale. Un magazzino vicino da cui rifornirsi fa tutta la differenza per il cliente.
Lavoriamo per predisporre un
centro di distribuzione negli Stati Uniti.