Materiali costruzioni [2021]: prezzi su e compensazioni indietro

Il provvedimento del MIMS, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, previsto per fine ottobre, prevedeva l’individuazione dei materiali che hanno subito un aumento superiore all’8% nel primo semestre dell’anno.
Confronto indice totale di prezzo delle materie prime

Un decreto che rappresenta la base da cui partire per permettere alle imprese di avanzare una richiesta di compensazione alle stazioni appaltanti, entro 15 giorni dalla pubblicazione dello stesso.

Ma i problemi sono due: da una parte le imprese contestano le stime dei rincari proposte dalla commissione consultiva del MIMS; dall’altro, denunciano l’assenza di procedure standard per avanzare le richieste di compensazione alle stazioni appaltanti senza rischio di vedersele rispedite al mittente.

Secondo la commissione del MIMS, i materiali con rialzi superiori all’8%, sarebbero soltanto 36 sui 56 analizzati.
Tra questi a evidenziare l’impennata maggiore sarebbero:
  • nastri in acciaio per manufatti e barriere stradali (+76,43%),
  • lamiere in acciaio (+59,37%)
  • lamiere in Corten (+50,22%).
  • radiatori in alluminio (+8,14%)
  • prese a incasso (+8,41%),
  • gruppi refrigeratori (+9,76%)
  • tubazioni ghisa, acciaio, ferro, PVC (tra i13% e il 35%)
  • materiali in laterizio come tegole e mattoni (tra il 12% e il 19%)
MIMS valuta poi in un +31,26% l’impennata di costo dei binari ferroviari, stimando i rincari della rete elettrosaldata in un +44,21% e del tondo per cemento armato in un +43,80%.
Ottobre 2021, variazioni % in euro rispetto a Settembre 2021 Fonte: PricePedia

Secondo l’ANCE, tuttavia, la metodologia scelta per rilevare i prezzi porta a dati completamente scollegati dalla realtà di mercato, con una sottostima dell’aumento dei prezzi che rischia di avere pesanti ripercussioni sulle casse delle aziende che puntano sull’intervento a compensazione.

Non si tratta di differenze marginali. I dati su alcuni prezzi dei materiali, comunicati dai costruttori dell’ANCE che hanno formalizzato le obiezioni durante i lavori della commissione, chiariscono bene la situazione.

ANCE contro MIMS

Il rincaro valutato dal MIMS al +50,22% per le lamiere in Corten, è invece secondo le stime dell’ANCE al +90,30%.

Il MIMS, per le tubazioni in acciaio elettrosaldate longitudinalmente il si ferma al +29,98%, contro il +73,00% stimato dall’ANCE.

Le tubazioni in acciaio nero senza saldatura: +23,09% MIMS contro il +73,00% rilevato dall’ANCE.

Il divario si allarga parecchio andando a valutare l’impennata di costo del legname per infissi, con un aumento limitato al +21,84% secondo il MIMS contro il +106,20% rilevato dall’ANCE.
Ottobre 2021, variazioni % in euro rispetto a Ottobre 2020 Fonte: PricePedia

Senza contare che il paniere di riferimento conta solo 56 tipi di materiali, escludendo ad esempio le rilevazioni sull’andamento dei prezzi di carburanti e energia, che invece producono effetti a cascata su tutti gli altri costi di cantiere.

A tutto ciò si aggiunge che la presentazione delle richieste di compensazione alle stazioni appaltanti presenta notevoli criticità.

La procedura prevede che le imprese interessate debbano avanzare l’istanza di compensazione entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto con la rilevazione dei prezzi.

Caro materiali

Incrementi percentuali superiori all’8% per 36 dei 56 materiali

Null’altro viene tuttavia specificato, non esiste un modello di presentazione della domanda e nemmeno è stato chiarito quale sia il prezzo base cui fare riferimento per verificare lo scostamento dei prezzi rilevato con il decreto ministeriale (se si tratti del prezzo contenuto nell’offerta, oppure quello effettivamente pagato dall’impresa al momento del ritiro del materiale, e ancora quali siano i documenti per dimostrare i pagamenti e a chi tocchi calcolare gli scostamenti).

Tutte questioni aperte che rischiano di inceppare in partenza l’intero meccanismo delle compensazioni, o quantomeno di ritardare ancora a lungo l’arrivo dei ristori e di esporre le imprese al vento delle contestazioni da parte delle stazioni appaltanti.

Per questo ANCE ha chiesto al Ministero di emanare linee guida o una circolare con indicazioni univoche, che, nel rispetto della normativa, consentano alle Amministrazioni il riconoscimento delle compensazioni in tempi rapidi e scongiurino, al contempo, il rischio di contenzioso connesso a prassi applicative non uniformi».

La scorsa settimana durante l’audizione in Commissione Bilancio sulla Manovra alla Camera, ANCE è tornata sulla necessità di 'trovare una soluzione agli eccezionali rincari che, da più di un anno, stanno interessando alcuni fondamentali materiali da costruzione e stanno mettendo in ginocchio il settore delle infrastrutture'.

Allarme ANCE

Ecco uno stralcio delle dichiarazioni dell'Associazione che raggruppa i costruttori: "L’eccezionale incremento del costo di alcune materie prime impiegate in edilizia registratosi nell’ultimo anno rischia seriamente di compromettere la ripresa del settore e soprattutto di rallentare i programmi di investimento a partire dallo stesso Pnrr.

In data 23 novembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU n. 279/2021) il Decreto Ministeriale che sancisce le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi.

I costruttori hanno riconosciuto al governo il merito di aver esteso al secondo semestre 2021 il meccanismo revisionale previsto per il primo semestre dell’anno.

Ma hanno ribadito la necessità di alcuni indispensabili correttivi (aggiornamento elenco dei materiali, metodologia di rilevazione degli aumenti e utilizzo di fonti nazionali e internazionali di riferimento) al fine di assicurare che le compensazioni da applicare siano effettivamente in linea con la realtà nei cantieri".