Anepla: il mondo delle cave tra responsabilità ambientale e innovazione tecnologica

Dalla fine di settembre dello scorso anno, [Claudio Bassanetti] è il nuovo presidente di >> Anepla <<, l’associazione nazionale dei produttori ed estrattori di lapidei e affini aderente a Confindustria. Succede a [Paolo Zambianchi] rimasto, come da statuto, nel consiglio generale come vice-presidente.

Bassanetti è un piacentino ed è amministratore del gruppo omonimo, che ha sede a Monticelli D’Ongina, a due passi dal Po. La sua impresa è nata nel 1957 su iniziativa del nonno, Nello Bassanetti.

Claudio Bassanetti

Claudio Bassanetti, presidente ANEPLA
È anche vice-presidente di Confindustria Piacenza, organizzazione all’interno della quale, negli anni, ha ricoperto numerosi incarichi.

L’intervista che il neo-presidente ha rilasciato a goWEM! affronta i diversi argomenti al centro dell’attenzione del settore: dal mercato prossimo venturo al tema degli aggregati riciclati, dalla ricerca e innovazione al rapporto con la filiera produttiva dell’attività estrattiva. Ma già in apertura ci tiene e dire una cosa, per lui e per la sua categoria, fondamentale.
Vista dall’alto di uno degli impianti del Gruppo Bassanetti (fonte: archivio Bassanetti)
Sottolinea Bassanetti: "Nel nostro settore e ancor più nella nostra associazione ci sono imprese che da anni operano nella green economy, riducono i consumi energetici e la loro impronta di carbonio, che innovano, fanno ricerca e lavorano spalla a spalla con i più dinamici gruppi imprenditoriali multinazionali dei settori delle ceramica e degli adesivi".

I cavatori, ormai da anni, non sono più i nemici dell'ambiente, al contrario sono un presidio importante sul territorio [Claudio Bassanetti]

"Da una decina d’anni abbiamo cambiato pelle. Non vogliamo più essere considerati i nemici del territorio. Quella fase è finita da un pezzo. Il mio compito è anche testimoniare il periodo nuovo che stiamo vivendo, il nuovo volto del mondo dell’escavazione, anche al largo pubblico. Un cambiamento, quello che stiamo perseguendo, che ci viene riconosciuto anche dal WWF Italia, con cui stiamo lavorando sulle rinaturazioni dell’asta del Po".

Compito non facile, anche perché, come si sa, i pregiudizi sono duri a morire.

Verde: il colore del futuro

"Il nostro impegno nel Green New Deal è concreto, non sono parole. Si parla tanto di economia verde e circolare, ma pochi sanno dello sforzo che stiamo compiendo nello sviluppo del fotovoltaico in cava, anche flottante in acqua, e del nostro impegno nell’agrofotovoltaico per la riduzione dei costi energetici e l’abbattimento della CO2, così come ci indicano gli obiettivi europei. Noi siamo questo. E nonostante questo sforzo di innovazione basato sulla ricerca, spesso, molto spesso, ci scontriamo con percorsi autorizzativi lenti e contraddittori, che ostacolano lo sviluppo nostro e del Paese".

Bassanetti presidente e imprenditore, e come lui tanti operatori del settore, incarna un modello di imprenditoria moderna, molto lontano dallo stereotipo del cavatore di un tempo. Un manager che sa guardare avanti.
Da anni i soci ANEPLA hanno investito con convinzione nel Green Deal (fonte: ANEPLA, Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei e Affini)
"È indispensabile oggi avere sguardo e pensiero lungo. Altrimenti si rischia di rimanere ai margini del mercato. Nel nostro settore, specie nel comparto degli aggregati di recupero, le imprese hanno avuto un’evoluzione incredibile: praticamente tutte le imprese, grazie anche alle modifiche normative, hanno sposato l’innovazione e sono state protagoniste di un profondo cambiamento".

"Più lento invece si presenta il percorso degli aggregati del calcestruzzo, anche se gli esempi positivi anche qui non mancano. Ricerca e innovazione hanno invece sfondato nel campo degli aggregati naturali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti".
Claudio Bassanetti, presidente ANEPLA, in uno dei numerosi eventi formativi che l'Associazione organizza (ora anche in formato digitale a causa della pandemia)
"Le nostre imprese, infatti, grazie alla ricerca mineralogica realizzata nei giacimenti attraverso l’uso di tecnologie di alto livello, producono per il settore ceramico con forniture sostitutive dei materiali di miniera provenienti da Tunisia, Turchia, Egitto. Noi oggi lavoriamo con macchine di grande qualità e precisione, in un mercato in forte crescita. Ma anche qui ci scontriamo con una normativa che non tiene il passo dell’innovazione".

La chiacchierata con il presidente prosegue ragionando sugli aspetti di mercato e sull’anno, orribile, appena trascorso, su quello da poco iniziato e sulle prospettive di medio periodo. Ecco cosa ne pensa Bassanetti.

2020: le inside della Pandemia non bloccano il comparto

"Il 2020 ha avuto un andamento a macchia di leopardo: nelle aree del Paese in cui erano state avviate le opere pubbliche, le imprese del settore hanno resistito e quasi non hanno risentito delle restrizioni dovute alla pandemia. Il settore ha chiuso infatti sugli stessi livelli di volume del 2019. Quindi, al netto del Covid, quello da poco chiuso si può dire che sia stato un anno positivo".

"Però, in altre aree del Paese, abbiamo registrato un meno 12%, là dove i lavori pubblici hanno avuto uno scarso impatto. Ci aspettiamo invece, al netto degli eventuali fermi dovuti all’emergenza sanitaria, un mercato 2021 con il segno più, frutto della messa a terra delle nuove opere pubbliche previste".
Uno degli impianti degli associati (fonte: ANEPLA, Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei e Affini)
"Guardiamo invece con un po’ di preoccupazione al secondo semestre dell’anno. Difficile invece fare previsioni sul medio periodo, anche se l’attuazione del Recovery Plan potrebbe rappresentare un’occasione importantissima, direi epocale, per l’intero settore delle costruzioni".

Ma il nostro Paese è attrezzato per attuare in tempi brevi la mole di investimenti previsti dal Next Generation Eu? Cosa servirebbe?

Il Recovery Plan è un'occasione unica per il nostro Paese, un'occasione che nn va sprecata [Claudio Bassanetti]

"Come noto, siamo favorevoli alle procedure commissariali utilizzate per Genova, che ha rappresentato un esempio virtuoso. Senza che ciò significhi abbassare la guardia sui temi della legalità e della lotta alle infiltrazioni mafiose e malavitose nelle costruzioni e nel nostro comparto".
Altro impegno la riduzione dell'impronta ambientale e le emissioni di carbonio (fonte: ANEPLA, Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei e Affini)
Continua Bassanetti: "Faccio un esempio per capirci. In Emilia Romagna la nostra associazione e le imprese del settore hanno sottoscritto un protocollo regionale finalizzato a raccogliere i dati dei trasportatori che entrano nei siti produttivi e in virtù di ciò ottenere sconti sul canone di concessione annuale".

"In generale, penso che il modello Genova possa e debba essere replicato anche per l’attuazione del Recovery. Dobbiamo investire sul lavoro e sulle imprese per garantire reddito e occupazione. Serve anche riproporre iniziative come Industria 4.0, che tanti benefici ha portato. Così come guardiamo con attenzione alle iniziative di eco, sisma e super bonus, di cui beneficerà in particolare la cosiddetta edilizia verticale".

Crescita: una questione di stakeholders

Come ogni settore industriale che si rispetti, anche quello dell’escavazione ricerca il dialogo con la filiera produttiva che sta a monte e a valle. Un dialogo che negli anni si è andato sempre più a irrobustire.

"Nella nostra associazione abbiamo una sezione, Beni e Servizi, presieduta dall’instancabile [Giorgio Manara], che gode di una sua autonomia, costituita dai principali dealer del movimento terra, produttori del fotovoltaico e di macchine per i nostri impianti e di società di hardware e software dedicati al funzionamento dei macchinari di escavazione".
 
"Una sezione che è cresciuta molto negli ultimi anni, con uno sviluppo che sta a indicare l’importanza di volano economico del settore estrattivo. E che ha saputo dar vita all’appuntamento itinerante Cava Expo Tech, un marchio Anepla, dove la filiera produttiva si incontra, discute, scambia informazioni e conclude affari".

"Va anche detto che il dialogo con pezzi importanti dell’industria nazionale delle costruzioni ci ha fatto crescere, produrre ricerca e mettere a punto materiali evoluti. Siamo addirittura entrati nel mondo della grande distribuzione organizzata con prodotti ad hoc, certificati Epd, come la ghiaia per giardini. Abbiamo aperto collaborazioni con imprese che operano nel settore sport and leasure. Questo è frutto della ricerca che negli anni abbiamo condotto".

Il lavoro con gli stakeholders rafforza la qualità della filiera (fonte: archivio ANEPLA)
Un cambiamento che Bassanetti riconduce alla crisi economica iniziata nel 2008.
"Purtroppo sì, il cambio di passo ce lo ha imposto la pesante crisi della fine del primo decennio di questo secolo. Abbiamo iniziato a verificare i costi di produzione, a mettere in atto controlli sul processo produttivo, a ridurre i costi energetici e il contributo delle fonti fossili".

"Oggi in Emilia Romagna i nostri giacimenti sono chiamati ad abbattere il 120% della CO2 prodotta, anche quella emessa dalla logistica. La crisi ci ha obbligati a dirigere gli investimenti nella ricerca e abbiamo così destinato risorse in nuovi prodotti, tecnologie, processi produttivi. Sono i nostri clienti che ci chiedono prodotti evoluti".

"La lunga crisi ha selezionato l’offerta: oggi si sono consolidate alcune posizioni, che devono però trovare una sponda nel rinnovamento del processo autorizzativo. Noi viviamo e possiamo fare investimenti se certi sono tempi e procedure".

"Anche l’industria 4.0 si rivela inutile se non possiamo contare su tempi certi della durata dei giacimenti su cui indirizzare gli investimenti".

50 anni fatti di persone

Al termine della chiacchierata, il presidente ci tiene a rivolgere un ringraziamento all’Associazione, che il prossimo anno compirà i suoi primi 50 anni di vita, che lo ha voluto alla guida, e a tre persone in particolare.

"A [Paolo Zambianchi], che durante la sua presidenza ha consolidato e sviluppato l’associazione e che sarà il mio primo collaboratore in questi anni di mandato; all’instancabile e sempre presente direttore, [Francesco Castagna] e, infine, a [Giorgio Manara] per il prezioso lavoro nella società Beni e Servizi".

Risorsa per l'ambiente

Le cave non sono più da tempo un elemento inquinante sul territorio (fonte: archivio Bassanetti)
Il presidente annuncia infine la sua prima iniziativa nel campo della comunicazione.

"L’associazione deve aprirsi e trasmettere la sua nuova immagine, il suo nuovo profilo di categoria. A breve infatti produrremo quattro position paper, con cui spiegheremo il nostro punto di vista su green deal, aggregati naturali, aggregati da riciclo e sui progetti di rinaturazione con il Wwf Italia. Dobbiamo essere protagonisti di una nuova narrazione del settore e della nostra associazione".